di GiuseppeMinardi [user #31686] - pubblicato il 15 luglio 2012 ore 19:41
E' morto il 6 febbraio dell'anno scorso, e ad un anno e mezzo dalla sue scomparsa, casualmentre trovo dei suoi video su youtube del suo ultimo live, nel 2010, al Montreux Jazz Festival... E' lui. Tutto smorfie, sudore, Les Paul e cuore. Sì cuore, perchè forse della musica di Gary Moore la parte più fondamentale è il cuore. Mai un assolo diverso,mai due live che trasmettono la stessa carica e la stessa emozione, Gary era così. Anche se il mio stile e ciò che suono sguazza dall'hard rock al metal più tecnico, Ascoltare Gary in queste giornate afose non fa altro che rinfrescare lo spirito. Quelle note infinite, quella pentatonica trita e ritrita, che però piace sempre... Un po' come le polpette della nonna, non ti stancheresti mai a mangiarle, stessa cosa vale per Gary, non finiresti mai di mangiare la sua musica. volete un esempio? La nota di Parisienne Walkways. Chi non lo conosce direbbe "quale nota? Quella canzone è piena di note!" Invece chi ha solo ascoltato almeno una volta quella canzone sa di cosa parlo, quella nota tenuta sospesa lì, per interminabili secondi, interminabili e gustosissimi secondi, per me forse è la più grande trovata della musica. Una nota sospesa. Lì dove molti avrebbero buttato una super scala o tecnicismi di qual si voglia genere lui no. Una nota. E tu sei lì che ascolti e te la gusti... Esatto la gusti come se fosse un buon gelato o una bella donna che si spoglia. Ma il caro vecchio Moore era di origini irlandesi, ed eccola lì Over The Hills And Far Away, quale canzone più di questa riscopre le origini del genio. E infine il capolavoro dei capolavori: Still Got The Blues. Una canzone che ascolti ad occhi chiusi sul letto pensando, una testo e una linea di chitarra bellissimi, difficili da emulare e da odiare. Di Moore potrei stare qui a parlarne per ore, ma vi lascio con un video che, per chi non lo conosce lo farà amare.