Via con l’applausometro!
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Finiture e realizzazione sono ineccepibili in entrambi i casi, ma ciò che mi colpisce è il rigore del design di scuola giapponese, in grado di esprimere una lucida e raffinata sobrietà anche nella realizzazione di un progetto sopra le righe. Una concezione colta e rigorosa espressa anche nel layout del
sito web di Matsuda. Lo stesso non si può dire dell’opera di Fleishman che sembra abbandonarsi a una fantasia senza metodo (meglio non parlare del
suo sito web). Entrambi gli strumenti potrebbero essere considerati degli esercizi di stile, con l’intento di sviluppare in modo originale precise funzionalità, ma al di là dei risultati sorprendenti e della evidente perizia liuteristica dei due artisti, Matsuda affascina mentre Fleishman esagera e rischia di sconfinare nella parodia.
Però, nonostante la ammirata curiosità che scatenano questi fantastici strumenti, continuo a pensare che nulla possa battere il design di una vecchia Martin OM o di una Gibson L-00. Mi secca dirlo, sono un tradizionalista.