Corpo e manico incollato in mogano, scala da 72,33 mm, 22 tasti medium jumbo su tastiera palissandro e ponte tune-o-matic con relativo stopbar sono gli ingredienti della Castley CLP702, modello ispirato alla Les Paul.Castley è un'azienda italiana che, ahimè come molte altre case, produce in oriente: Taiwan.
Questa è stata la mia scommessa più grande in quanto il prezzo della suddetta è di circa 230 euro e non è che ci si può aspettare miracoli. Così, mettendomi all'anima una serie di difetti, ho sfidato la sorte e l'ho comprata.
Con grande sorpresa ho potuto constatare l'ottima qualità dei legni, confermatami anche dal liutaio, e soprattutto le ottime rifiniture unite a una buonissima qualità dei tasti. La tastiera è regolare nel senso che segue la giusta simmetria dall'inizio alla fine e anche al 22esimo tasto non ci sono difetti, le corde poggiano benissimo sulla tastiera. Altro punto positivo sono le meccaniche, non certamente da 10 e lode e nemmeno da 9, però un dignitossimo 7 in pagella se lo meritano e fanno bene il loro lavoro.
I punti deboli però non mancano. Il capotasto è pessimo, veramente un pezzo di plasticaccia. I pickup poi fischiano anche da spenti. Del resto su 230 euro qualche magagna deve esserci, non facciamo i pretenziosi.
Consapevole di questo e premunito, appena acquistata la chitarra l'ho lasciata due mesi dal liutaio. Ho apportato le modifiche giuste, dove serviva. Ora la chitarra ha un set di pickup Mama Romantic Plus per suoni rock e blues, capotasto in osso e ha subito una revisione totale dell'elettronica.
Tralasciando i costi, non notevoli ma comunque presenti, ho riportato in vita una chitarra che secondo me può dare enormi soddisfazioni.
Il legno è di buonissima qualità e ora con i Mama il mix è devastante. Il capotasto eleva a un rango più alto l'accordatura e la gestione degli accordi aperti ai primi tasti. L'elettronica non darà più problemi e, se non facciamo i polemici per il nome sulla paletta, questa può definirsi una vera e propria ascia da guerra.
Riepilogando, la chitarra è costata 230 euro, la custodia rigida settanta, i pickup 180 euro e cinquanta se ne sono andati tra capotasto ed elettronica. Diciamo che il totale di 430 euro non mette a repentaglio il mio matrimonio però, considerando che è una copia ho corso dei rischi.
Il liutaio mi ha già dato l'anteprima del risultato e a sentirlo sarà eccezionale, non vedo l'ora.
A questo punto qualcuno potrebbe suggerire che avrei potuto spendere qualche euro in più per una Gibson Les Paul Studio o Special. Sono anche d'accordo, ma è pur vero che non avrei avuto l'estetica che desideravo e soprattutto il suono che volevo.
Non faccio paragoni con Gibson perché sarebbe soggettivo, però so per certo che non è paragonabile alle Epiphone quindi, concludendo, per 430 euro ho sicuramente ottenuto una chitarra di fascia medio/alta ma più sbilanciato verso l'alto.