Nel momento in cui scrivo questo articolo, la classifica è così composta:
#8 Orfeus Skurill
Bulgara, vagamente stratoide e offset, l'ottava in classifica spicca per uno dei sunburst più orrendi mai visti su una sei-corde
#7 Orpheus 12
La Bulgaria colpisce ancora, con una dodici-corde che ricorda alla lontana un violino… filtrato dal pennello di Picasso.
#6 Jolana Star IX
Negli USA avevano le Flying V, in Cecoslovacchia i rombi a sei corde.
#5 First Man Liverpool
Il nome non tragga in inganno: questa strana chitarra violino con tanto di ricciolo sulla paletta proviene dal lontano Sol Levante. A occhio e croce, il liutaio che ha visto i Beatles in TV decidendo di dedicar loro questo modello è stato il pioniere del 16:9.
#4 Burns Super Streamline
Qui invece la colpa è proprio del Regno Unito. È quello che succede quando, mentre si modella un body, si guasta la sega a metà strada ma ci si ostina commercializzare comunque il prodotto.
#3 Crucianelli Spazial
Il terzo posto sul podio delle chitarre più brutte di sempre secondo i fan di Eastwood è riservato a uno strumento tutto italiano. Da notare l'ispirato nome "Spazial", deliziosamente anglo-italico.
#2 Tonica EGS-650
Eastwood fa riferimento a questa bellezza come a "la risposta sovietica alla Telecaster". Eppure, esaminata pezzo per pezzo, potrebbe ricordare più una Stratocaster con buona parte del body mozzata via, come per un incauto tentativo di farne una chitarra da viaggio. Solo che poi è stata messa in produzione.
#1 Wandré Scarabeo
Rullo di tamburi, la vetta della classifica appartiene a un orgoglio tutto italiano. La Scarabeo, esistente anche in versione basso, è secondo alcuni nostalgici un vero gioiellino nella storia della liuteria elettrica nostrana, come il resto della produzione di Wandré. Certo è, però, che la chitarra non spicca per ergonomia e doti estetiche.
Così brutta da scalare la classica con gran distacco, e così brutta che oltre il migliaio di fan vorrebbero portarsela a casa!
Con un contest di questo tipo è chiaro che il concetto di "bello", per Eastwood e per la sua folta schiera di fan, sia estremamente relativo, tanto individuale da spingere qualche migliaio di chitarristi a votare una chitarra che per loro è uno sbaglio della liuteria e a sperare di riuscire a portarsela anche a casa!
"Dopotutto" Mike Robinson tiene a precisare "la bellezza è negli occhi di chi guarda".
Voi per quale chitarra votereste?