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Enzo Jannacci 1935 - 2013
Enzo Jannacci 1935 - 2013
di [user #33493] - pubblicato il

E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam!
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!

Si sapeva che fosse malato e che lo fosse da tempo. In occasione dello speciale a lui dedicato da Fabio Fazio nel dicembre del 2011 era comparso soltanto alla fine, giusto per cantare un paio di pezzi, ed era parso evidente a tutti che stesse male. Ma lo spirito c’era eccome e così la voglia di far musica col figlio e con alcuni degli amici di sempre: Dario Fo, Ornella Vanoni, Cochi e Renato, Paolo Rossi, Teo Teocoli, Roberto Vecchioni e molti altri. Dopo una lunga malattia, Enzo Jannacci se n’è andato stasera nella sua Milano verso le 20.30, circondato dalla famiglia.

Padre di origine pugliese e madre lombarda, Vincenzo Jannacci è nato a Milano il 3 giugno del 1935. Al liceo Manzoni conosce Gaber (suo “fratello”, come lo aveva definito lui, la persona con cui ha stretto un sodalizio durato quarant’anni e che giusto la morte poteva sciogliere) e si laurea in medicina all'Università degli Studi di Milano, specializzandosi in chirurgia generale. Ha esercitato la professione di medico chirurgo per qualche anno, ma il richiamo della musica è stato più forte: dopo aver frequentato il conservatorio di Milano, ha cominciato la sua avventura nel jazz, che lo ha portato a suonare con artisti del calibro di Stan Getz, Chet Baker, Gerry Mulligan, Bud Powell e il nostro Franco Cerri. Poi la canzone popolare, con quel nuovo linguaggio surreale che lo ha reso una figura senza precedenti nella storia della musica italiana, e da allora un crescendo di popolarità e quasi una trentina di dischi. E ancora il teatro, il cinema, la tv lo hanno reso una figura amatissima e insostituibile.

Enzo Jannacci 1935 - 2013

Amava parlare dei poveri, degli emarginati, di storie ai confini della realtà spesso ambientate nella sua amata Milano (il suo disco di esordio, pubblicato nel ’64, si chiama proprio “La Milano di Enzo Jannacci”), di cui ha immortalato un’epoca ormai lontana, in cui la città era in crescita ma ancora a misura d’uomo, popolata da personaggi eccentricamente romantici e pulsante di poesia.

Estroso e spontaneo come nessuno, rimane uno dei più grandi interpreti della canzone italiana e di quella dialettale: “El portava i scarp del tennis”, "Ho visto un re", “Vincenzina e la fabbrica”, “Mexico e nuvole”, “Quelli che”, "Vengo anch'io/no tu no", "E la vita, la vita" scritta con Cochi e Renato (giusto per pescarne qualcuna a caso nel mucchio) sono ormai imprescindibili pezzi del canzoniere italiano.

Surreale cantautore, folle cabarettista, medico, genio.

Ora su internet non si parla d’altro, perché ci manca già terribilmente.
enzo jannacci
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Ciao Enzo
di blackzuck [user #12081]
commento del 30/03/2013 ore 00:59:24
...riposa in pace.
grazie di tutto.
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Ciao
di gigswiss [user #35314]
commento del 30/03/2013 ore 01:19:41
Non era solo un simpatico poeta; era soprattutto un grande musicista.
Sono stato più volte ai suoi concerti e mi ha sempre soddisfatto.
Tra le molte sue canzoni mi piace ricordare "Bobo Merenda" e "Sergej".
Se ne è andato un cugino milanista di vecchio stampo come ormai ce ne sono pochi.

Ciao Jannacci.
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adoravo il suo modo di ...
di zaloral [user #31722]
commento del 30/03/2013 ore 04:30:35
adoravo il suo modo di fare un pò scanzonato e sarcastico. con la sua "finta" indifferenza cantava grandi verità e la sua seriosità divertente ti faceva digerire argomenti anche tristi dandoti una punta di allegria.
unico, inimitabile, senza tempo.
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Ciao
di Scaf0 [user #15666]
commento del 30/03/2013 ore 09:39:49
Ciao Enzo
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Grande cantautore
di maxiltozzo [user #28955]
commento del 30/03/2013 ore 09:49:3
Rispondi
Ciao Enzo
di mrc.mgg [user #198]
commento del 30/03/2013 ore 10:35:09
Rispondi
RIP
di smilzo [user #428]
commento del 30/03/2013 ore 11:10:56
RIP...
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Grazie Enzo!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 30/03/2013 ore 15:39:01
Per averci insegnato ad affrontare la vita modo leggero e scanzonato ........come tu sicuramente hai affrontato anche la morte!!
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Ma come..?!
di arne_saknussemm [user #24345]
commento del 30/03/2013 ore 18:14:11
Avevo appena finito di piangere per Alvin Lee, per Clive Burr, per Pietro Mennea... Enzo, non si fa!
Ah, comunque quando li trovi dài un abbraccio anche a Fabrizio, a Lucio, a Giorgio e a tutti quelli che, come te, hanno illuminato la mia gioventù, e sono tanti, lassù...
Rispondi
bell'articolo
di vecchioblues [user #37105]
commento del 14/07/2013 ore 12:27:04
doveroso omaggio ad un uomo di altri tempi, è sempre raro trovare persone così, intellettualmente oneste e con stile da buttare. oltre che con la musica nel cuore. cappello.
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Quanto hai ragione... Jannacci ha ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/07/2013 ore 12:48:58
Quanto hai ragione... Jannacci ha lasciato un incredibile vuoto e non riesco ancora a credere che non ci sia più. Un salutone!
Rispondi
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