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MIS 2013: Vox
MIS 2013: Vox
di [user #116] - pubblicato il

Il brand inglese arriva a Music Italy Show con una fornitura completa dei suoi modelli più famosi. La serie AC è degnamente rappresentata da due storici modelli, mentre la recente serie Night Train mette in mostra gli chassis scintillanti dei suoi tre modelli.
Il brand inglese arriva a Music Italy Show con una fornitura completa dei suoi modelli più famosi. La serie AC è degnamente rappresentata da due storici modelli, mentre la recente serie Night Train mette in mostra gli chassis scintillanti dei suoi tre modelli.

Le testate Night Train erano arrivate sul mercato qualche tempo fa nella sola versione da 15 watt, ma il successo ottenuto ha convinto Vox ha realizzare anche una lunchbox da soli due watt e una versione da 50 watt in grado di affrontare anche i live più impegnativi.
Ad accompagnare le tre varianti sono state ideate delle casse abbinate, disponibili in configurazione 1x10, 1x12 e 2x12.

Lo stand Vox, al Music Italy Show 2013, offre anche amplificatori storici, come l'AC30 originale e la riedizione dell'AC15C2, il ricercato AC15 con due altoparlanti.
Dando un'occhiata intorno alle pedane allestite al booth si notano anche i piccoli combo Pathfinder 15 e un raro l'AC4 blu in edizione limitata, tanto per fare la felicità sia degli amanti delle valvole, sia dei chitarristi che preferiscono circuiti solid state più moderni e abbordabili.

Vox, però, vuol dire anche "effetti", e gli appassionati di wah wah lo sanno. In esposizione è possibile ammirare il W846, il wah originale Vox saldato a mano per rispettare la tradizione alla lettera. Disponibili in catalogo anche le due versioni W845 e W847.


MIS 2013: Vox
music italy show
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Però il Division Manager...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/06/2013 ore 10:32:52
... conosce proprio a fondo a fondo il prodotto: "... il remake fatto dell'AC 15 C2 significa che è un amplificatore tipo AC 30 ma con doppio cono".
Anche a sorvolare sulla sintassi: l'AC 15 C2 non è un remake di alcunché, è semplicemente il modello più recente della linea AC 15, vagamente ispirata all'AC 15 del passato, caratterizzato da 15 Watt e due coni da 12 pollici (nel recente passato gli AC 15 hanno sempre avuto un solo cono da 12', e per un breve periodo è stata disponibile una versione con due coni da 10'; una versione con due coni da 12', piuttosto rara, fu prodotta nei primi anni '60); l'AC 30 (30 Watt) per contro ha sempre avuto due coni, dunque "un amplificatore tipo AC 30 ma con doppio cono" è una frase del tutto priva di senso. Se poi consideriamo che l'AC 30 è una delle pietre miliari dell'amplificazione per chitarra, esiste da mezzo secolo e chiunque suoni la chitarra elettrica sa come è fatto, c'è veramente da pensare, specie in tempi di disoccupazione giovanile e fughe di cervelli. E' ovvio poi che tutti desiderino un pedale con "sistema di collegamento saldato a mano". Ma questi sanno cosa vendono? Voglio diventare amministratore delegato di Eko!
Piccola nota per chi ha scritto il redazionale: andate a vedervi le regolette che ammannite ai lettori che vogliono pubblicare un articolo, e valutate se è indispensabile usare "brand", "booth" e "solid state" ("lunchbox" va bene perché ormai è diventato una categoria come "solidbody" o "combo", e la versione italiana "cestino della merenda" fa troppo orso Yogy e non la capisce nessuno).
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Re: Però il Division Manager...
di swing [user #1906]
commento del 18/06/2013 ore 11:31:19
Sai che mi pareva interessante il tuo commento, partendo dai prodotti VOX..sembra che tu te ne intenda, quindi ho pensato di leggere per capire se in questi nuovi modelli si possa trovare il suono VOX che ha fatto la storia o se in definitiva esca solo un suono alla cinese...poi dopo la prima metà non ci ho più capito nulla di quello che volevi intendere.
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Re: Però il Division Manager...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/06/2013 ore 12:51:02
volevo solo intendere che chi riceve uno stipendio per curare la vendita di un prodotto è bene che conosca il prodotto che vende almeno quanto i potenziali acquirenti, e che il signore del video invece sembra non sapere nulla della merce di cui si occupa. Tutto qui. Se i VOX odierni suonino o meno come quelli storici è stato argomento di decine e decine di articoli e commenti facili da trovare su accordo; comunque dal momento che ho avuto per anni un AC 30 d'epoca e anche un AC 15 cinese (in tempi diversi) quello che posso dire è che la "pasta sonora" dei nuovi è molto simile a quella dei vecchi, nonostante le ovvie differenze di costruzione, che non derivano dalla provenienza inglese o cinese, ma dal fatto che il progetto è stato modificato sia per ragioni economiche, sia in vista di una maggior versatilità, pur senza perdere di vista l'originario carattere Vox. Del resto quanto c'è di "originale" in un AC 30 del 1964 usato e abusato per decenni, riparato e magari modificato da radiotecnici di periferia senza troppo badare alla qualità dei componenti e al feticismo dei chitarristi di quarant'anni dopo? Siamo sicuri che suoni ancora come quando lo usavano i Beatles? Tieni conto anche del fatto che all'epoca della produzione inglese i Voc AC 15 e AC 30 erano amplificatori altamente professionali, con prezzi che in rapporto all'attuale costo della vita corrisponderebbero a quelli dei più cari ampli boutique di oggi, mentre i Vox odierni, anche grazie ai tanto vituperati cinesi, sono prodotti quasi per tutti.
Non so cosa intendi con "un suono alla cinese", visto che, per esempio, il nuovo economicissimo Fender Excelsior (che più cinese non si può) suona molto più "americano" di tanti altri amplificatori, e nella sua semplicità è davvero ben costruito. Lo stesso si può dire dei nuovi VHT. Tieni conto del fatto che molti amplificatori prodotti i Cina sono frutto di progetti realizzati dai migliori progettisti inglesi e americani. In ogni caso, però, cinese o inglese con pedigree, americano o vietnamita, cablato a mano o meno, sei tu che devi capire se un amplificatore fa per te o meno. Piccola provocazione: sei in grado di descrivere "il suono VOX che ha fatto la storia"? E "il suono Vox che ha fatto la storia" per te è quello di Hank Marvin, quello dei Beatles o quello di Brian May (diversissimi tra loro)? E con quale chitarra dovrebbero averlo i Vox questo suono "storico"? Prova qualche Vox moderno, qualche Vox vintage e senza preconcetti decidi cosa fa per te (e magari alla fine comprerai un Fender o un Marshall o un Mesa o un Orange o un Supro, o magari proprio un Vox, chissà...).
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Re: Però il Division Manager...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/06/2013 ore 13:48:06
"Brand" e "solid state", come "lunchbox", sono ormai diventati d'uso comune. Invece concordo che "booth" fa schifo, uno scivolone di qualcuno in redazione. Interverrò pesantemente ;-)
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Re: Però il Division Manager...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/06/2013 ore 15:04:5
a "brand" continuo a preferire marchio. Mi raccomando, non esagerare col castigo! ;-)
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Re: Però il Division Manager...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 18/06/2013 ore 15:17:42
Non sono d'accordo, "brand" ormai è un concetto fondamentale nel marketing, che porta con sé valori altri rispetto a "marchio".
Il castigo pesantissimo: ritardata di mezz'ora la pausa gelato.
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Re: Però il Division Manager...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/06/2013 ore 15:45:0
con questo caldo una crudeltà inaudita!
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io ho usato un vox ...
di LandolfoRuffy [user #35692]
commento del 26/06/2013 ore 18:18:19
io ho usato un vox (purtroppo non mio!!!!) per registrare in studio e avevo chiesto al fonico se si potesse alzare il volume master -perchè volevo un suono più distorto dato che costui ritiene che la chitarra elettrica e pedali degli effetti siano degli errori storici dell'uomo pertanto fa suonare chiunque vada da lui con clean- ma egli mi ha detto che non sarebbe cambiato nulla....bene..essendo un fan sfegatato di brian may so che lui usa L'AC 30 non a caso col volume a palla( ok che c'è sempre il trebble booster ovunque ci sia May)....ordunque mi chiedo sono io un'illuso che mi aspetto di ottenere un suono almeno un po' più sporchetto con un volume più alto o ha ragione il nostro amicone a dire che non cambia nulla....diciamo che il mio sogno sarebbe avere meno pedali possibili e sfruttare le potenzialità di questo bellissimo ampli che trovo adatto anche per un assolo rock classico
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Re: io ho usato un vox ...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 27/06/2013 ore 09:10:19
non dici che Vox hai usato. In linea di massima nei modelli valvolari recenti con master volume al di sotto di un certo livello di master non interviene la saturazione del finale che è un tratto distintivo del suono Vox. Il problema è che con l'AC 30 si raggiunge una pressione sonora difficilmente gestibile. Per registrare un suono Vox a palla in uno studio poco attrezzato o a casa l'ideale è un piccolo AC4 o un simulatore tipo Tech 21 Liverpool o il suo decente clone cinese Joyo AC Tone, utili anche (soprattutto il primo che permette di escludere la simulazione di altoparlante) per "voxizzare" un amplificatore non Vox.
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Re: io ho usato un vox ...
di LandolfoRuffy [user #35692]
commento del 28/06/2013 ore 14:43:09
Era un AC 30 ma non so di che anno sia nè nient'altro...non mi ha voluto dire neanche quanto l'abbia pagato...qualche giro losco forse^.^
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