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Montare le corde su meccaniche vintage
Montare le corde su meccaniche vintage
di [user #116] - pubblicato il

Fare il cambio di corde su una chitarra con meccaniche tipo Fender vintage, con solco in cima, richiede alcuni accorgimenti non necessari su una chitarra moderna. Marco Omar Viola di MOV Guitars ci guida attraverso il montaggio delle corde con meccaniche vintage.
Fare il cambio di corde su una chitarra con meccaniche tipo Fender vintage, con solco in cima, richiede alcuni accorgimenti non necessari su una chitarra moderna. Marco Omar Viola di MOV Guitars ci guida attraverso il montaggio delle corde con meccaniche vintage.

Abituati alle meccaniche moderne, con forellino centrale attraverso il quale far passare e incastrare la corda, ci si può trovare spaesati alle prese con un set di meccaniche stile Fender d'altri tempi.
Le vecchie meccaniche Fender, oggi conosciute semplicemente col nome di "vintage", sono caratterizzate dall'assenza dell'asola sull'alberello attorno al quale si attorciglia la corda. Le meccaniche Fender vintage, piuttosto, hanno un solco centrale nel quale la corda va a incastrarsi arrivando dall'alto.
Se non si conosce il sistema d'incastro, la meccanica può creare qualche problema, la corda può sfuggire e, nel caso l'operazione andasse a buon fine, le spire risultanti potrebbero essere troppe.
Per evitare che si generino troppe spire intorno agli alberelli, e facilitare quindi l'assestamento delle corde, è importante calcolare il punto in cui la corta va spezzata prima del montaggio. Diversamente dalle meccaniche moderne, infatti, le vintage richiedono che la corda sia spezzata prima del montaggio. Sapere dove tagliare prima di mettersi al lavoro, quindi, è indispensabile.
Inoltre il sistema vintage, per quanto affascinante, non è esente da problemi. Con le corde più sottili, in particolare sul Mi cantino, è possibile che l'accordatura non sia stabile o che la corda tenda a scappare dalla sua sede mentre la si tende. Per ovviare a questo inconveniente esistono alcuni trucchetti. Marco di MOV Guitars ci mostra il suo sistema di montaggio per le corde su meccaniche stile Fender vintage e ci spiega come evitare che il Mi cantino salti via mentre lo si avvolge.


Montare le corde su meccaniche vintage
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personalmente
di uallarone [user #36443]
commento del 18/08/2013 ore 09:14:04
personalmente le ritengo le migliori meccaniche con cui abbia avuto a che fare: e parlo di meccaniche montate su una jaguar, non proprio la più docile tra le creature a 6 corde...
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Utilissimo!...cambiare correttamente le corde resta ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/08/2013 ore 10:06:15
Utilissimo!...cambiare correttamente le corde resta per me una delle cose più difficili da fare correttamente sulla chitarra! ;-)
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Re: Utilissimo!...cambiare correttamente le corde resta ...
di jebstuart [user #19455]
commento del 23/08/2013 ore 09:20:01
Se le dici tu, immagina cosa sia per me ... ;-)))

Io ho una Strato del '75, comprata da me a diciott'anni, che ovviamente ha questo tipo di meccaniche. Ci cambio le corde ormai da quasi 40 anni, ma ogni volta non è la cosa pù facile del mondo.

Ciao, Gianni.
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Sono, secondo me, le meccaniche ...
di davo [user #31664]
commento del 18/08/2013 ore 10:46:53
Sono, secondo me, le meccaniche migliori per comodità e semplicità di utilizzo.
Il fatto che la punta della corda non spunti fuori da nessuna parte è un valore aggiunto notevole.
Unica notazione personale: io di solito calcolo lo spazio di almeno due meccaniche o più, per avere maggior corda avvolta; è un "suggerimento" di Danny Gatton che mi trova d'accordo.
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Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 18/08/2013 ore 11:53:40
Beh nel video si prende una meccanica ma si fa una bella pancia alla corda al 12esimo tasto, penso che il risultato sia lo stesso :)
Rispondi
Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 18/08/2013 ore 17:50:29
Concordo, meglio dare un riferimento chiaro e costante. Anch'io uso le 2 meccaniche come misura, e non ho mai avuto problemi.
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Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di bobceffo utente non più registrato
commento del 19/08/2013 ore 18:59:33
danny era il TELEmaster... non usava iltremolo (nel senso di ponte)

se usi il ponte è essenziale avere quante meno spire possibile
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Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2013 ore 20:00:56
Era davvero il "master": i primi video che ho visto di lui mi hanno lasciato a bocca aperta...
:-)

In effetti io la leva non la uso neanche sulle Strat (a parte rari casi). Non esagerando non si presentano problemi particolari.

Tuttavia se ne sentono un po' di ogni tipo: alcuni (anche liutai) suggeriscono di metterne di più per questioni di massa e sustain, altri di avvolgere meno per tenere l'accordatura.
Se non ricordo male Gatton lo suggeriva per aumentare l'angolo delle corde rispetto al capotasto (tra le altre cose).



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Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di bobceffo utente non più registrato
commento del 19/08/2013 ore 20:24:15
ovviamente ha senso. a quello scopo uso i famigerati "tree", che aumentano l'angolo. sul cantino e sul si sono perfetti. Il sol purtroppo non ha il tensionatore (ma sichiamerà così?) nella posizione migliore.

alla fine è questione di gusti. se non usi il tremolo è davvero indifferente quante spire hai. ogni soluzione ha i suoi vantaggi. alla fine l'unica cosa che conta è sentirti "a casa"
casa mia ha il tremolo flottante, quindi per forza le autobloccanti, e un sacco di lubrificanti ovunque :)

ma baratterei il tutto per le mani di danny!
Rispondi
Re: Sono, secondo me, le meccaniche ...
di Franco16 [user #35816]
commento del 23/08/2013 ore 13:03:15
Anch'io uso, come riferimento la distanza di due meccaniche, allungando un po' la lunghzza delle corde man mano che si va verso i cantini.
Come riferimento e' più preciso: il fatto di far fare la pancia alla corda mi sembra più aleatorio.
Video comunque, come sempre, interessante e professionale. Bravi!
Rispondi
Forse il sistema per trovare ...
di daniep [user #15636]
commento del 18/08/2013 ore 12:06:53
Forse il sistema per trovare la lunghezza adatta della corda da tagliare è un po' laborioso.

Non ricordo dove ho letto che la corda una volta tesa e non ancora avvolta si può tagliare due meccaniche e mezzo (anche tre, se si vuole qualche avvolgimento in più) rispetto all'alberino in cui la si avviterà.

ESEMPIO: devo avvolgere il MI basso. Tendo la corda sulla tastiera come ha fatto marco, arrivo alla meccanica e taglio la corda tesa due meccaniche e mezzo (o tre) dopo l'alberino del mi basso che nel nostro caso è fra la meccanica del RE e del SOL. Poi si procede come ha fatto vedere Marco.
Spero possa essere utile a qualcuno..
Rispondi
LE vintage....
di herrdoctor [user #18849]
commento del 18/08/2013 ore 14:00:05
Le prime volte mi facevano incavolare, solo perché non ero pratico,
ma devo dire che alla fine sono impareggiabili.
Porca miseria con le altre mi sono infilzato un boato di volte
e il SOL, tacci sua, entra che è una meraviglia!!!
Uno stiletto.
Rispondi
Autobloccanti tutta la vita ! ...
di pumba [user #158]
commento del 18/08/2013 ore 14:26:48
Autobloccanti tutta la vita ! Questo tipo di meccaniche spariranno nel tempo... Ma volete mettere la comodita di montare le corde con le autobloccanti !!? E senza contare che in brevissimo tempo la corda si assesta e potete suonare senza problemi ! Ciao
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di MannishBoy [user #15101]
commento del 18/08/2013 ore 15:53:00
Io sono tra quelli che ritiene le meccaniche vintage (queste fender) molto più comode ed eleganti anche delle autobloccanti. Come già scritto non rimangono mozziconi pungenti e pericolosi per le dita e la rapidità di montaggio è la stessa. Con un corretto montaggio e un buon setup non ci sono problemi neanche con l'uso del tremolo.
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 19/08/2013 ore 07:12:4
Scommetto che non hai mai avuto meccaniche vintage,o la penseresti diversamente. Una fender per me suona meglio con queste, le autobloccanti sono per le superstrat, e non sono poi così più pratiche per cambio e montaggio.
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di pumba [user #158]
commento del 19/08/2013 ore 07:51:09
Certo che le ho avute ! Io personalmente mi trovo meglio per praticita' con le autobloccanti . Leggevo di qualcuno che si punge con l' estremita' della corda che fuoriesce dalla meccanica .. 2 possibilita' : dotarsi di due buone tronchesi e tagliare molto vicino alla meccanica la corda in eccesso . Oppure lascire la corda in eccesso piu' lunga di un paio di centimetri e si arrotola l' eccesso contro la corda tesa . Insomma dai le possibilita' per non ferirsi ci sono e chiaro che se si taglia l' eccesso della corda a un centimetro non va bene ! Prima o poi ci si fora ! Ciao
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 19/08/2013 ore 21:27:16
Io la vedo così, visto che passo più tempo a suonare le corde che non a metterle su, il suono ha la precedenza sulla comodità, e per mia esperienza e gusto personale, le Strat che suonano meglio sono quelle più leggere, con meccaniche vintage, ponte a sei viti e pickups a bassa uscita.
Con esperienza il cambio corda con meccanica vintage non richiede più tempo che con una autobloccante, e non ho mai avuto problemi di stabilità o tenuta della accordatura, quindi per me sempre vintage ;)
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 19/08/2013 ore 10:08:15
CONCORDO!!!
le ho avute quelle vintage, una tragedia, il mi cantino poi mi faceva smadonnare come pochi, tolte e messo le autobloccanti!!
che vi devo dire a me sta moda del vintage a tutti i costi mi fa cagare....è come usare ancora la pietra focaia per accendere il fuoco! Per alcuni pare che il progresso sia da sfuggire come la peste! vuoi mettere le autobloccanti?? tagli, stringi, avvolgi, una stiratina e vai di tremolo!!
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di claclo66 [user #36786]
commento del 19/08/2013 ore 12:11:22
come hai fatto a montare le autobloccanti al posto delle vintage?
I fori non corrispondono!

grazie
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di pumba [user #158]
commento del 19/08/2013 ore 12:18:2
Non l' ho mai fatto nel senso che visto che si trattava di una fender custom shop nos 60 per come ragiono io ho sempre se cosi si puo' dire rispettato accettato la natura dello strumento ... sucessivamente l' ho venduta e passato felicemente a una stupenda Suhr . Ciao
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 19/08/2013 ore 12:37:05
l'ho fatto allargando i buchi, ovviamente su una mia strato da me stesso assemblata
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2013 ore 12:59:23
Le vintage probabilmente vengono usate per un motivo: funzionano bene e non danno problemi.
Alla fine non stiamo parlando di scienza dei razzi o di chissà quale "progresso": una soluzione anche vecchia di 50 anni magari va ancora bene.
Poi se non si è molto bravi ad avvolgerle posso capire che si trovi più comodo altro.
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 19/08/2013 ore 13:30:46
non si tratta di essere "bravo" ad avvolgere, che c'entra, non è che bisogna essere dei geni....
mai capitato di dover cambiare una corda durante una serata?? provaci con le meccaniche di cui sopra, poi se si suona solo nella stanzetta di casa allora è un'altra cosa

p.s ma che è la scienza dei razzi??
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2013 ore 14:16:43
Per fortuna non suono solo nella stanzetta e quindi mi è capitato.
Credo che sia capitato anche a molti altri che non si limitano alla chitarra casalinga e che comunque usano quel tipo di meccaniche.

C'è chi si trova bene con un certo tipo, chi con altre ma almeno in questo caso credo che la "moda del vintage" c'entri davvero poco: sono solo uno dei diversi sistemi con cui svolgere un compito e non è detto che tutti trovino più funzionali delle versioni più recenti.
Si tratta, appunto, di preferenze personali.

Il fatto di "non essere molto bravi" ha comunque senso visto che, al di là dell'essere dei geni, può capitare a tutti di trascurare alcuni dettagli. Il fatto che tu avessi problemi con il mi cantino magari arriva da quello.

"scienza dei razzi" è il termine italianizzato di "rocket science", termine colloquiale per riferirsi all'ingegneria aerospaziale e usato come termine di paragone.
Un esempio: quando ho chiesto al tecnico di Gary Moore come faceva ad ottenere "quel" suono lui mi ha risposto "It's not rocket science, it's just Gary"
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 19/08/2013 ore 15:09:4
ma, sbaglio oppure mi pare parli appunto di come superare con certi trucchetti le difficoltà date da questo tipo di meccaniche, tra cui appunto avvolgere le corde e soprattutto il mi cantino? non mi pare di trovare articoli su cui si parla di trucchetti su come utilizzare al meglio le autobloccanti, anche perchè sono talmente semplici...ma che lo dico a fare, se non ci si complica la vita...però c'ho le meccaniche come negli anni '60!!! fate un pò come vi pare

p.s. sta cosa del tecnico di gary moore te la potevi pure risparmiare....CHIUSO
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2013 ore 16:06:04
Guarda, non so esattamente come sei abituato a discutere tu.
Normalmente preferirei scambiare opinioni con un po' di relax ma evidentemente non è il tuo caso.

Non c'è nessun "trucchetto" e nessuna difficoltà, semplicemente un modo di avvolgere le corde. Punto.
Immagino che si possano trovare articoli anche su come usare le autobloccanti, visto che di video e tutorial sulla chitarra ne esistono milioni (utili o meno).
Se per te le meccaniche vintage sono complicate, lasciale dove stanno ma evita per favore di ipotizzare (almeno per quel che mi riguarda) fantomatiche "manie del vintage" o desideri di complicarmi la vita che proprio non possiedo.

Ma a questo punto mi chiedo se in effetti per te non ci siano grosse difficoltà in generale, viste le risposte idiote che scrivi.

Riguardo al tecnico di Moore: era semplicemente un esempio (musicale visto che siamo su un sito di musica) su cosa intendevo utilizzando quell'espressione particolare mutuata dalla lingua inglese.
Solo un cretino può avere una reazione come la tua.
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 19/08/2013 ore 17:11:53
vorrei farti notare o geniaccio quale sei che sei stato tu a cominciare rispondendo al mio post e dicendo che "non si è bravi a avvolgere le corde etc etc", avrei potuto pure lasciar stare, ma io con le "isteriche-primedonne" come te ci vado a nozze, che ci posso fare??
voglio inoltre farti notare che IO non ti ho insultato e continuo a non farlo (visto l'importanza veramente nulla dell'argomento) cosa che invece tu hai fatto in quest ultimo post, e no dai non si fa...soprattutto da dietro un monitor, capisci da solo no? fai la figura del poveretto!
ti consiglio di stare calmo di non eccitarti, anzi esci vedi un pò di gente, divertiti, cerca di avere una vita tua e non pensare solo alla chitarra che poi questi sono i risultati...
Rispondi
Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2013 ore 18:14:4
A me pare che la primadonna isterica che si è sentita offesa e che riteneva una normalissima frase come "non esser bravi ad avvolgere" (riferita al puro atto di fare attenzione ad un processo) come un affronto personale sei tu.
Ti faccio notare che ho spiegato nel secondo post cosa intendevo e anche qui ci sarebbe da capire quanto possa essere intelligente ritenere che fosse una specie di affronto personale o una nota sarcastica.
Il resto della mia prima risposta a te erano considerazioni meramente tecniche a cui tu hai risposto sostanzialmente con il giusto piglio piccato dell'unico uomo sulla terra che suona e cambia corde... Boh.

Ti immagino, saggio e posato, che dispensi perle e consigli e quindi ne farò tesoro, anche se per la seconda volta ipotizzi scenari che probabilmente appagano solo i tuoi pii desideri.




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Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 20/08/2013 ore 12:43:08
vai al link
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Re: Autobloccanti tutta la vita ! ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 19/08/2013 ore 21:16:45
M'e' capitato, e ci vuole un minuto, ne più ne meno che con una autobloccante. Cambio al volo di chitarra con la backup già pronta ed accordata sul palco, e corda sostituita durante la pausa tra un set e l'altro.
Esatto, non è "scienza dei razzi", solo questione di un minuto.
Rispondi
per me inutilmente macchinose e ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2013 ore 07:59:20
per me inutilmente macchinose e complicate
Rispondi
Io tendo la corda e ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 19/08/2013 ore 20:22:08
Io tendo la corda e taglio tre dita oltre la meccanica alla quale deve essere avvolta... E lo faccio in anticipo anche con le meccaniche moderne... Devo dire che le meccaniche moderne come progettazione sembrano più vecchie delle vintage che invece ritengo geniali e comodissime... Le solite grandi intuizioni del passato che vengono abbandonate non si sa perchè...
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Su una chitarra vintage oriented ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 20/08/2013 ore 05:56:10
Su una chitarra vintage oriented le meccaniche vintage sono perfette e belle a vedersi. Per me quelle nuove, non necessariamente autobloccanti, sono però più comode e stabili, come lo è un ponte a 2 pivot in luogo del 6 viti o un radius da 9,5" rispetto a quello da 7,25".

P.s: da quanto ne so io sulle elettriche è meglio fare meno spire possibili, perchè più spire fai e meno sono le vibrazioni trasmesse al manico. E' sulle acustiche invece che vale il discorso contrario, sempre in base alle mie letture e in realtà un po' anche alla mia esperienza personale.
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Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 20/08/2013 ore 17:49:36
Opinioni, e capisco se intendi dire che preferisci il suono che si ottiene con specs moderne, ma i fatti quanto a stabilità sono diversi. Una meccanica è una meccanica, devi arrotolarci attorno una corda non farci chissà che. Le vintage hanno per me un look più accattivante, ma il vero vantaggio è nella massa più ridotta, che a mio avviso contribuisce ad un risultato sonoro diverso e che io apprezzo. Idem per i ponti, quelli a sei viti sono stabili quanto uno a due pivot se settati correttamente (ma questo vale per ogni componente, anche un ponte a due pivot) ma grazie ad una massa inferiore danno un suono che apprezzo di più su una Strat.
Quanto al radius, dipende da cosa e come suoni, perché una maggiore curvatura è di norma più comoda per accordi... Non so te, ma io passo più tempo a fare accordi che non assoli sulle parti alte della tastiera, e comunque se Gilmour riesce a fare bending di due toni sulle sue vecchie Strat, direi che non è poi un problema...
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 20/08/2013 ore 18:48:20
Bah, io credo che la tipologia di meccanica o la raggiatura del manico così come il numero di viti che ancorano il ponte al body influenzino in maniera talmente tanto infinitesimale il suono rispetto a fattori più importanti quali scala, innesto manico-body ed elettronica (sopra ogni cosa) che credo difficilmente certe differenze potrebbero essere realmente udibili ad un ascoltatore anche allenato esterno. In sede live le meccaniche con asola sono indiscutibilmente più veloci nella sostituzione e sfido chiunque a dimostrare il contrario; la regolazione di un ponte a 2 pivot è più veloce di un sei viti e anche l'assestamento arriva prima (sempre secondo la mia esperienza); poi sul radius io non ho detto che con 7,25" non si possa suonare, ma è indubbio che le raggiature moderne siano più comode, senza dover necessariamente suonare speed metal. C'è stata una naturalissima evoluzione, come in ogni campo, poi che ognuno abbia le proprie preferenze è giusto e sacrosanto, semplicemente io se voglio una chitarra vintage oriented selezione certe features, se voglio una chitarra il più comoda possibile mi rivolgo a strumenti con altre caratteristiche.
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 21/08/2013 ore 02:58:29
Lo influenzano, e anche abbastanza da essere udibile, senz'altro per un chitarrista, senza contare il cambio del feel generale dello strumento, che e' ovviamente cosa importante per chi esegue. Stesso discorso, ma senza il discorso suono, per il radius, cambia un po' il modo di suonare secondo me, ispira a fare cose diverse. E quanto a comodita', come ho gia' detto, se tu passi il 90% del tempo a fare scale e assoli, allora magari un bel radius Jackson da 16 fa per te, ma se gli accordi e l'accompagnamento sono il tuo pane quotidiano, un radius piu' curvo e' indubbiamente piu' comodo. E personalmente non ritengo neppure tanto piu' comode le tastiere compound. I ponti a 6 viti sono stabili se settati bene, anche questo e' un dato di fatto, e influenzano il suono. Di nuovo, se vuoi 2 viti, perfetto, ma non giustificherei la scelta con un discorso prestazionale, perche' per me non sussiste.
In sede live - cosa sperimentata di persona piu' volte - non c'e' realmente differenza. La regola numero uno per ogni strumentista e' conosci la tua strumentazione. Basta sapere come cambiare le corde, e ci vuole lo stesso tempo, vintage o locking che sia. ... e poi via, mica sono i box di formula 1 questi, stiamo parlando di una serata...
Credo tu stia trattando troppo la strumento come... una macchina. Peccato che non lo sia. Un radius piu' elevato non e' come dire che un motore ha piu' coppia o kW. Misurare le prestazioni di uno strumento in base alle specifiche tecniche e' sbagliato. Sia ben chiaro, non lo sto facendo neppure io, con la mia difesa delle meccaniche vintage. L'ho detto chiaramente, la mia e' una preferenza sonora, ed e' tutta personale, e basata sull'esperienza. Io so che le chitarre che preferisco sono quelle con radius curvo, meccaniche vintage, ponti a sei viti (o fissi), pickup a bassa uscita, legni leggeri. Non dico che siano meglio come prestazioni, dico che sono per me piu' belli come suono questi strumenti. La mia risposta e' relativa a chi parla di dati tecnici fini a se stessi e snocciola verita' assolute, confondendo vintage con "vecchio" e il resto con "moderno" e quindi meglio, come se stessimo paragonando una Ford Model T and una nuova Fiesta. Non e' tanto questione di evoluzione, quanto di ampliamento delle opzioni, che restano tutte valide e superano il test del tempo... ecco perche' non vedi piu' in giro le Model T, ma le Custom Shop e un sacco di strumenti cosiddetti high-end adottano ancora soluzioni inventate anni fa. Stiamo parlando di strumenti musicali qui, e lo scopo non e' portarti da A a B piu' rapidamente, comodamente ed in sicurezza, ma ispirarti e darti il suono che cerchi.
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/08/2013 ore 08:38:44
Ma cosa c'entra l'ispirazione che puoi trarre dall'avere uno strumento con certe caratteristiche con il suono in quanto amplificazione di un'onda elettromagnetica? Il vintage vibe è un fattore principalmente psicologico per quanto mi riguarda. Poi non mi pare di aver scritto che le meccaniche vintage facciano schifo, ma il fatto stesso che se ti si rompe una corda prima di poterla montare devi tagliarla, cosa che con le meccaniche moderne non succede, credo che ti faccia perdere più tempo e questo è un dato di fatto, che nell'economia di un pezzo può avere la sua importanza. Sul sei viti vs il 2 pivot se l'inventore stesso della Strat nella versione definitiva ha preferito il secondo un motivo ci sarà e francamente da un punto di vista puramente tecnico mi fido più di chi la chitarra l'ha progettata che di chiunque altro, ribadendo il fatto che la mia esperienza mi suggerisce che effettivamente ci sia una stabilità maggiore ed un tempo di assestamento nettamente inferiore. Sui radius se dobbiamo fare paragoni automobilistici non è che i sedili più grandi siano più comodi unicamente se fai viaggi lunghi o se corri, son più comodi e buona lì; voglio dire, tutto il mondo riconosce più o meno universalmente che tastiere compound affatichino di meno la mano e le raggiature moderne sono state introdotte proprio per venire incontro alle esigenze dei musicisti più veloci, certo, ma la cosa non credo costituisca un problema per chi vuole suonare con strumenti dalla caratteristiche più tradizionali. In tutto ciò io suono una Les Paul, che è quanto di più tradizionale si possa immaginare.
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 22/08/2013 ore 00:32:4
Ok... vado in “modalita’ sarcasmo = ON” ;)
Lasciami ribadire un concetto: siamo tutti liberi di avere le nostre opinioni e gusti personali, ma i fatti sono fatti, non opinioni, e qui mi sembra tu faccia molta confusione, dettata a mio avviso dall’inesperienza.
Cosa centra l’ispirazione con uno strumento? Nulla... se non fosse uno degli elementi principali per cui scegliamo e ci sentiamo piu’ attratti da uno strumento piuttosto che da un altro. Quindi, se a te ispirano piu’ gli strumenti con soluzioni di invenzione piu’ recente, liberissimo, ma le opinioni finiscono qui.
Come gia’ detto, se non sei Edward Mani di Forbice mi auguro che tu non rompa corde ogni 5 minuti. Personalmente mi e’ capitato di romperne qualcuna, ma pur suonando fuori con una buona frequenza, e suonando molto in generale, l’ultimo episodio m’e’ accaduto anni or sono. Questo per dire che il discorso del cambio corda come se fosse un pit stop di formula uno e’ semplicemente ridicolo. Capita, se capita cambiare corda e’ una questione di poco tempo, non e’ la fine del mondo... i Floyd Rose sono ancora in circolazione in fondo, o sbaglio?
Fare “name dropping” per dire che il ponte a due pivot tipo G&L e’ meglio di quello a sei viti e’ anche un’opinione. Primo perche’ non tieni conto del contesto in cui e’ stato usato e delle soluzioni che stavano uscendo in quel periodo, secondo perche’ non pensi neppure ad altri fattori essenziali, talvolta critici, per cui ci si inventa un prodotto: differenziarsi dalla concorrenza. E ce ne butto li pure un altro, a naso: brevetti. Migliore? Peggiore? Nessuno dei due: diverso.
Sul radius, anche li, son curioso di sapere quante tastiere diverse possiedi e/o hai suonato... mi rincuora leggere che non parli a vanvera pero’, e che hai condotto un sondaggio a livello mondiale dove i chitarristi hanno “piu’ o meno universalmente” (beh, una forbice ci vuole sempre, anche se il risultato e’ universale a livello mondiale) decretato che le raggiature compound sono migliori ;) Mi vien da dubitare che tu sappia la ragione per cui sono state sviluppate, come dubito che tu abbia capito il mio ragionamento per cui a mio avviso un chitarrista normale dovrebbe predilire un radius piu’ curvo. Ma probabilmente si trattava di mondi ed universo paralleli al mio, uno dove le regole della fisica sono alquanto diverse, dove i ponti hanno un “tempo di assestamento” sono influenzati da elementi poco prevedibili... forse avete molle con coefficenti variabili dovuti ad una strana composizione atomica dei metalli... Nel mio universo il tempo di assestamento dura quanto il tempo necessario a sostituire una corda: quando l’ho montata, tirata un paio di volte, e riaccordata, il ponte e’ assestato.
Attendo comunque tue nuove quando migliorerai la LP mettendole delle belle meccaniche locking, che ovviamente sono migliori sotto ogni aspetto, e magari fai nel contempo una bella rettifica alla tastiera, un bel compound 12-20 da competizione ;)
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 22/08/2013 ore 04:03:07
La tua modalità sarcasmo mi ha letteralmente zittito, perchè dovrebbe portarmi a rispondere a tono e non ho voglia sinceramente di farlo, soprattutto perchè le mie opinioni, dettate dalla mia esperienza, sono state esposte in maniera pacata e tranquilla. Per di più odio le persone che vogliono avvalorare le propre tesi smontando con altezzosità e sarcasmo quelle altrui, anche con atteggiamenti al limite del sopportabile. Rispetto le tue opinioni, ma mi tengo strette le mie. Quindi, dato che nell'esprimere i miei concetti non penso di averti arrecato offesa alcuna, ti auguro ogni bene con le tue asce e mi ritiro da questa discussione divenuta sterile e superflua (più che altro per questo tuo atteggiamento, lasciamelo dire).
Modalità off
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Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 22/08/2013 ore 07:53:15
Liberissimo di pensarla come vuoi e di prendere i miei toni come altezzosi. La mia premessa resta la stessa: siamo tutti liberi di avere e di esprimere le nostre opinioni, ma ci sono dei fatti che restano fatti. Vale per me, vale per te, vale per tutti. Io continuo a sostenere che tu ti sia limitato a vendere opinioni come fatti, e vedo che anziche' avvalorare le tue opinioni ti limiti a prendertela, e darmi stizzito dell'arrogante incapace di avere una pacata conversazione. Fai pure... le leggi della fisica continuano a restare le stesse, i fatti continuano a restare fatti, e le opinioni... beh, puoi andartene sbattendo la porta finche' vuoi, ma restano opinioni.
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 22/08/2013 ore 14:25:05
E allora, vogliamo parlare di leggi fisiche? Cominciamo con l'applicare un po' di rigore scientifico, che dal tuo scritto non traspare in nessuno degli aspetti affrontati, giacchè il tutto viene espresso come se si trattasse di verità assolute, mentre io mi sono limitato ad applicare l'avverbio "universalmente" solo in riferimento ad alcuni fattori, sottolineando che per tanti altri si trattava di considerazioni derivanti dall'esperienza diretta:

1) le meccaniche vintage ed il ponte a sei viti producono un certo suono, che tu sai identificare: la tua memoria uditiva non è attendibile; un'affermazione del genere è valida solo se supportata da una serie di esperienze ripetibili, condotte sul medesimo strumento in condizioni ambientali costanti, nonchè da un'analisi oggettiva del segnale elettromagnetico prodotto dai pu; il semplice dire che secondo te suonano meglio le chitarre con questo tipo di hardware per me non ha nessun senso da un punto di vista scientifico, costituiscono al massimo un'opinione derivante dalla tua esperienza personale, che rispetto, ma non condivido;

2) ponti, meccaniche e e radius moderni non sono evoluzioni: abbi pazienza, senza nemmeno menzionare la mia esperienza diretta in merito (e ti assicuro che di chitarre ne ho settate a sufficienza da poter parlare con un minimo di congizione di causa), ma se l'inventore stesso della Strat, un liutaio di fama mondiale come John Suhr, tanti liutai più o meno conosciuti e finanche le persone qui su accordo che si dilettano nel DIY prediligono queste caratteristiche qualcosa vorrà dire; dunque qui mi avvalgo di una statistica evidente, che comunque non costituisce un attentato al preferire una certa filosofia retrograda, per di più da me ampiamente appoggiata, giacchè come ti ho già detto non possiedo chitarre moderne.

Anche io se dovessi farmi costruire una Strat probabilmente opterei per le specifiche vintage, ma solo per un fattore meramente estetico e psicologico; probabilmente se fossi un professionista opterei per le soluzioni in grado di offrirmi il comfort maggiore, posto che per me i veri fattori che influenzano il suono di una chitarra elettrica sono in ordine di importanza elettronica, scala e materiale di cui è fatto l'hardware; vernici, legni, 6 viti vs 2 pivot o abr-1 vs Nashville tun-o-matic sono argomenti che interessano più che altro aspetti esoterici per quanto mi riguarda, pur rispettando la volontà di coloro i quali prestano attenzione a questi particolari.

Detto ciò, credo di aver argomentato a sufficienza le mie tesi; ora smontale come più ti aggrada, deridile, utilizza tutto il sarcasmo di questo mondo e divertiti, ma per cortesia, davvero, non mi parlare di scienza applicata al suono di una chitarra elettrica, derivante dalla differenza di massa tra una meccanica vintage di tipo Kluson ed una Sperzel; fidati, il tuo orecchio non ce l'ha la facoltà di percepire quella sfumatura e tra le altre cose non credo tu abbia trascorso del tempo a verificare la cosa in maniera rigorosa.
Rispondi
Re: Su una chitarra vintage oriented ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 22/08/2013 ore 18:09:5
Per la cronaca, non c'era traccia di rigore scientifico nelle opinioni che hai appena snocciolato per l'ennesima volta.

1)
Infatti ho sempre detto che e’ una mia preferenza personale, e la mia premessa e’ sempre stata che non esiste un meglio o un peggio, ma solo una diversita’ nella varieta’ dell’offerta, e che per questo trovo ridicoli i discorsi di performance fini a se stessi, che tu anche hai fatto. Vedo che continui a non leggere quello che la gente scrive. Tornando a fatti, e non parole, ogni componente meccanico sottrae all’ottimale vibrazione di una corda, ergo ha un effetto sul suono, e quanto questo effetto sia percettibile ad orecchio – o a mani per chi esegue – dipende da vari fattori. Questi sono fatti consolidati, non opinioni da condividere... altrimenti anche tu ti saresti preso un tronco di compensato con su due 57 Classic per ottenere quel suono anziche’ una Les Paul.

2)
Dal Sabatini Coletti: “Evoluzione: Trasformazione graduale”. La varieta’ dell’offerta di componenti e le diverse opzioni quanto a specs degli strumenti disponibili oggi sono state raggiunte attraverso un graduale processo evolutivo delle caratteristiche dello strumento.
Continui col “name dropping” per giustificare opinioni. Allora mettiamo i puntini sulle i: un manico con un radius piu’ curvo e’ piu’ comodo per accordi, e obbliga ad un’action comunque piu’ alta, che favorisce meno assoli, e bending in parti alte della tastiera. Un manico piu’ piatto e’ all’opposto piu’ comodo per assoli veloci e permette di settare un’action bassa, ma risulta piu’ scomodo nel suonare accordi. Il radius compound e’ stato adottato per combinare il vantaggi di entrambi. Questi sono i fatti, la teoria. Pero’ alla fine della giornata il mio discorso resta valido: a meno che tu non sia un Vai di turno che passa la giornata su e giu’ per il manico a fare assoli, se suoni in una band probabilmente passi la maggiorparte del tempo a fare accordi, ergo dovresti prediligere un manico con un radius piu’ curvo che non una tastiera super piatta. Questa e’ statistica approssimativa, ma ben piu’ evidente. E ti ricordo che forse non possiedi chitarre “moderne”, ma hai comunque una LP con radius piatto (da 12 se non erro). Personalmente, per esperienza diretta, le mie strat e tele con radius da 7.25 sono le piu’ comode per serate di 3-4 ore, con la Les Paul mi trovo ugualmente bene, complice soprattutto la larghezza del manico, mentre non vedo grandi vantaggi con la mia Suhr a radius compound 10-14, e l’Ibanez con radius da 16 e’ indubbiamente la piu’ veloce ma anche quella che affatica di piu’ la mano. La mia esperienza diretta e’ analoga a quella di tutti gli altri chitarristi e conferma opinioni consolidate.

Non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire, quindi non ti ribadiro’ ancora il concetto per cui ogni componente sottrae all’ottimale vibrazione teorica di una corda sospesa tra due punti, e quindi contribuisce al suono finale. Sei libero di credere quello che vuoi, ma non di vendere opinioni come fatti (e ti sfido a trovare una sola frase che ho detto dove ho presentato opinioni mie come fatti assoluti).
Rispondi
Mi cantino
di Max57 [user #13806]
commento del 21/08/2013 ore 09:30:40
Osservando sul video come viene montata la corda sul mi cantino e replicando il metodo anche per le altre corde si ottiene che vi siano tre spigoli della meccanica che si incaricano di reggere la tensione, in pratica un effetto quasi da autobloccante.

Con un minimo di pratica dopo un paio di cambi di corde lo si fa ad occhi chiusi e garandisce una tenuta incredibile. Dopo il corretto e doveroso stretching se la chitarra si scorda, il problema risiede altrove.

Io applico questo sistema da anni anche con le 0,11. Provare per credere.
Ciao.
Rispondi
Le migliori da sempre
di Strings [user #35561]
commento del 23/08/2013 ore 09:18:
Secondo me e' i sistema piu pratico veloce ed esteticamente bello, odio vedere gli spezzoni di corda che escono dalle meccaniche "moderne" con cui delle volte ci si fa pure male in quanto possono anche pungere toccando la paletta.
Le monterei su tutte le ie chitarre senza pensarci un attimo...
My .02 $
Rispondi
Io dico solo una cosa.
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 26/08/2013 ore 14:43:36
FERITOIA
con una erre sola.
l'itagliano questo sconosciuto. ahahahahah

Cmq io ho un video ammerricano con un metodo che è più meglio:

Si tira la corda si contano 2 meccaniche in più per le corde più grosse.
Si contano 3 meccaniche in più per quelle più sottili.

Così è più standardizzato perchè quella ricchezza a occhio che fa lui è un'incognita (ne avrò lasciata poca? ne avrò lasciata troppa?), soprattutto (con 4 T) per chi è alle prime armi.

Quindi non dico che sia sbagliato ma è un metodo soggettivo non è preciso.

C'è troppo X Factor! ahahahahh

Questo non è il video che ho io ma va bene lo stesso.
vai al link
Rispondi
Sensi di avvolgimento: un dubbio
di IstericRoad [user #39782]
commento del 18/01/2014 ore 19:20:12
Sulla mia Fender Telecaster dotata di meccaniche vintage - che trovo comodissime - ho alcune corde montate girando le meccaniche in senso orario, altre invece girando le meccaniche in senso anti-orario.

Precisando, sono tutte state avvolte girando la meccanica in senso anti-orario, tranne:

- la 6a corda, E, avvolta girando la meccanica in senso orario per potere arrivare al capotasto con un angolo meno ampio di quello che avrebbe essendo avvolta nel senso opposto (arriva pressochè parallela al manico).

- la 2a corda, B, avvolta girando la meccanica in senso orario perchè altrimenti non riusciva a stare sotto l'abbassacorde - quello rotondo - sfilandosi prima di raggiungere la giusta tensione.

Mi chiedo e vi chiedo se questi diversi sensi di avvolgimento, e quindi le differenti giaciture delle corde, distribuiscano male le tensioni a cui manico e paletta sono sottoposti.

Io mi trovo bene così, ma se può essere dannoso per la mia chitarra sono pronto a cambiare.

Grazie.

P.S.: sono un nuovo iscritto, leggo da tempo Accordo, e finalmente ho vinto la pigrizia che mi impediva di iscrivermi. in fondo, bastavano cinque minuti :)
Rispondi
Re: Sensi di avvolgimento: un dubbio
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/01/2014 ore 19:49:53
penso che assolutamente non ci sia alcun problema..
Rispondi
Re: Sensi di avvolgimento: un dubbio
di IstericRoad [user #39782]
commento del 19/01/2014 ore 19:07:01
Grazie della risposta. L'unico inconveniente è doversi ricordare da che parte girare per accordare, ma una volta fatta l'abitudine nessun problema.
Rispondi
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