di HAMMERSMOTORHEAD [user #15790] - pubblicato il 27 novembre 2013 ore 07:30
Il Caribbean Blue è un chorus analogico tutto italiano. Basato sulla stessa linea di ritardo bucket-brigade preferita da alcuni degli effetti più amati di sempre, lo stompbox prodotto da Shiva Custom ammicca ora ad atmosfere oniriche, ora al rock più duro.
Il Caribbean Blue è un chorus analogico tutto italiano. Basato sulla stessa linea di ritardo bucket-brigade preferita da alcuni degli effetti più amati di sempre, lo stompbox prodotto da Shiva Custom ammicca ora ad atmosfere oniriche, ora al rock più duro.
L'effetto chorus è un suono classico, un must per molti chitarristi usato in vari ambiti sia sui puliti sia sui distorti, dai Pink Floyd a Zakk Wylde, eppure per qualche strano motivo mai in quasi 15 anni da chitarrista ne ho avuto uno. Ora, senza dilungarmi troppo, ho avuto modo di conoscere Shiva Custom Guitar Devices, che ha riportato la mia attenzione su questo sound. Analogico, versatile, per alcuni versi vintage (ma forse neanche troppo), ma soprattutto Made In Italy!
Basato sulla linea di ritardo bucket-brigade e capace di creare suoni incredibilmente lush e cristallini, il Caribbean Blue Chorus è true bypass e con tre semplici regolazioni: - l'Intensity controlla l'ampiezza dell'onda dell'oscillatore - il Rate controlla la velocità dell'onda dell'oscillatore - il Mix regola il rapporto tra segnale bufferizzato non effettato in ingresso e la parte processata.
Secondo quanto mi è stato detto dai ragazzi di Shiva, il pedale è composto dalla famosa coppia MN3007/MN3101, che costituisce il cuore di altri numerosi effetti a pedale (come il Boss CE2 o l'Arion SCH1), realizzato con resistenze metalliche all'1%, condensatori Wima/Panasonic e potenziometri alpha.
Sono rimasto colpito da quanto è possibile modellare il suono perché, ripeto, è stata una delle poche volte che la parola "analogico" ha avuto un senso così tangibile. Di tutti i multieffetti digitali che ho avuto, nessuno si è mai avvicinato a questo suono, molto morbido, avvolgente. Con il volume abbassato sul canale crunch del mio ampli ho avuto un tono molto simile, per esempio, all'intro di "Hear About It Later" di Van Halen. Con una Strat e le stesse impostazioni ma con un suono pulito, i Floyd sono d'obbligo. Con la distorsione a palla non ho potuto resistere a qualche riff Zakk style.
Questo chorus può creare dipendenza, anche perché ora proverò a dargli qualche sfumatura in più con delay o altri effetti, giusto perché la trasparenza è di alto livello e permette di sperimentare senza mai perdere il tono di base. Se si cerca di ottenere un sound anni '80, questo è il vostro pedale. Ma è anche una grande mano per chi crea suoni d'ambiente contemporanei, come pure per chi cerca lo stile anni '70 più Leslie oriented.
Si è dimostrato quindi, a mio avviso, che il chorus non deve essere solo un sound bello e luccicante perché, quando si tratta di un pedale ben studiato e progettato, questo ti porta oltre le classiche applicazioni nei cliché e si può andare ben al di là.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.