di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 01 marzo 2014 ore 07:30
Dopo aver preso in considerazione gli elementi fondamentali per un Home Studio, è bene fermarsi un momento per dare il giusto peso a degli elementi ai quali molto spesso non viene data la giusta considerazione.
Dopo aver preso in considerazione gli elementi fondamentali per un Home Studio, è bene fermarsi un momento per dare il giusto peso a degli elementi ai quali molto spesso non viene data la giusta considerazione.
Cavi Nulla come l'esperienza in studio di registrazione porta a comprendere quanto siano di vitale importanza i cavi. Troppo spesso trascurati, cavi di buona qualità sono fondamentali per evitare l’impoverimento e la sporcatura del segnale. Visto anche il numero contenuto di cavi necessari per l’home recording, il consiglio è di comprarne subito di qualità: sarà una dotazione che rimarrà anche nel tempo.
Aste Ho provato aste di tutte le fatture. Indubbiamente quelle economiche sono le più popolari, ma anche qui se non volete aste che cadono a pezzi dopo 20 montaggi di clip reggi microfono o normali aperture e chiusure, compratene un paio di buona qualità. Una buona idea potrebbe essere un'asta tipicamente utilizzata per microfonare una voce, e una più piccola (detta nana) che andrà benissimo per l'amplificatore e per altre sorgenti come per esempio la cassa della batteria.
Filtro antipop Utilizzando un microfono a condensatore direzionale per registrare la voce, si rende necessario un filtro antipop per evitare che le consonanti esplosive come la P o la T causino getti d’aria improvvisi sul diaframma risultanti in picchi in bassa frequenza nocivi per l’intelleggibilità del cantato.
Disposizione ergonomica dello spazio Di vitale importanza organizzare il proprio spazio di lavoro secondo le reali esigenze musicali, questo perché un ambiente poco pratico per registrare ci distrarrebbe in continuazione dallo strumento, un po' per la difficoltà a raggiungere i comandi necessari, oppure a causa di un ascolto sbagliato di monitor o amplificatore.
Sembra banale, ma dedicare del tempo all’ergonomia degli strumenti in nostro possesso, potrebbe farci risparmiare tempo e guadagnare in concentrazione nel suonare ciò che vogliamo registrare. Valutare con attenzione se davanti al monitor utilizzeremo di più il mixer oppure un controller MIDI o una Master Keyboard, oppure se semplicemente avremo necessità di uno spazio vuoto per assemblare pedaliere o appoggiare le partiture che dovremo interpretare.
Ovviamente si comincia con il poco che si ha a disposizione, ma se dentro di noi dovessimo sentire la passione nell’immortalare ciò che suoniamo attraverso la registrazione, l’allestimento di una postazione di home recording potrebbe essere solo il primo passo. Questo per poi non smettere più di cambiare preamplificatore, cercare di procurarsi l’ennesimo compressore valvolare o magari sognare il fantastico multieffetto che ancora non è stato inventato.
Concludendo, la registrazione è l’altra faccia della medaglia del fare musica, per sua eterea natura la musica che tanto amiamo, smette di esistere nel momento in cui fermiamo il nostro corpo, è l’arte impalpabile per eccellenza. Per tutta una vita stringiamo gli strumenti per produrla senza mai poterla fermare a meno che non la si possa fissare attraverso la registrazione. E tanto più sarà di qualità la registrazione tanto più sarà tangibile il livello emozionale e di contenuti espressivi che riusciamo a trasmettere. L’arte di registrare può essere considerata quasi al pari dell’arte di fare musica!