Avevo circa 16 o 17 anni. Musicalmente mi ero nutrito avidamente (grazie anche al mio fratellone maggiore) con un menu variegato: Hendrix, Stones, Beatles, The Who, Neil Young, Jefferson Airplane, Jethro Tull, Genesis, Yes, Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, Finardi, Dalla, De Gregori, Area, Frank Zappa.... In quegli anni iniziavo a farmi coinvolgere dalle novità che nascevano sempre più frequenti: Clash, Pistols, Police, Talking Heads, Cure, Simple Minds, Gabriel solista, ecc.... Un bel giorno mio fratello arriva a casa con un vinile (sigh!....) nuovo... Una novità che arrivava dal....passato: John Barleycorn dei Traffic (un disco del '70) Dapprima lo snobbai (sax, flauti?.....mah!....), poi iniziai a sentirlo sempre più di frequente, fino ad innamorarmene. Tra i vari pezzi fui colpito dalla ballad acustica che dava il titolo all'intero album...Non so i motivi. Mi entrò in testa e nel cuore senza più uscirne. Sono sempre stato (e lo sarò sempre) un "chitarraio" elettrico. In tanti anni di musica ho avuto solo una volta e tenuta per poco tempo un'acustica (Ovation con corde in nylon). Ora, con l'età, mi è tornata la voglia di stripellare un po' in acustico e, circa un mesetto fa, ho avuto il solito attacco compulsivo di GAS e mi sono preso una "grand concert", facendo l'ennesimo debito. Beh, il mio primo "outing acustico" non poteva che essere John Barleycorn! Rock'n'Roll!
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