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XLN Audio - Addictive Drums 2: il test
XLN Audio - Addictive Drums 2: il test
di [user #16140] - pubblicato il

Cercare di migliorare un prodotto già ottimo sin dalla sua prima release, è cosa ardua. XLN Audio, presasi il tempo necessario, è riuscita però nell'impresa. Nuove funzionalità, interfaccia sempre chiara e usabile e una valanga di ADpak.
Cercare di migliorare un prodotto già ottimo sin dalla sua prima release, è cosa ardua. XLN Audio, presasi il tempo necessario, è riuscita però nell'impresa. Nuove funzionalità, interfaccia sempre chiara e usabile e una valanga di ADpak.

Sono passati ben otto anni dalla prima release di Addictive Drums e l'età di un software più o meno equivale a quella dei cani: sette per uno di un uomo. Scherzi a parte, era giunta l'ora di ringiovanire un prodotto che della qualità aveva fatto il suo punto di forza.

Primo passo fondamentale che tutti i produttori di software dovrebbero tenere a mente: non devastare l'interfaccia grafica rendendola troppo differente (in termini di usabilità) da quella precedente. Sotto questo aspetto XLN Audio ha avuto una trovata tanto semplice, quanto geniale. Le sezioni Kit, Edit, FX e Beat sono rimaste pressoché invariate (stiamo sempre parlando di grafica, non di funzionalità), ma sono state aggiunte altre due sezioni: Gallery ed Explore.

Gallery
Gli ADpak disponibili per Addictive Drums 2 sono veramente tanti e capaci di soddisfare qualsiasi necessità. Una volta installati, la sezione Gallery mostra una preview del kit virtuale accompagnata dal nome per facilitarne la selezione. Niente di superlativo, ma veramente tanto pratico per la selezione rapida del dell'ADpak desiderato. E' sufficiente un colpo d'occhio (e uno di mouse...).

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Explore
Selezionato l'ADpak di proprio interesse, si viene teletrasportati nella sezione denominata Explore. Anche qui l'utilizzatore ha a sua disposizione una serie di scelte da affrontare che riguardano prevalentemente il suono del kit virtuale scelto. Ogni ADpak ha una serie di (almeno 15) preset da esplorare, modificare o lasciare invariati. In caso non si fosse soddisfatti degli abbinamenti e delle regolazioni definite dal produttore, ci si può divertire nella cara e vecchia sezione Kit.

Kit
Ben 18 slot (12 nella precedente versione) all'interno dei quali definire altrettanti elementi del set virtuale dei nostri sogni. Partendo da zero o da uno dei preset definiti dal produttore, è possibile sostituire qualsiasi elemento con uno a nostro piacimento. Siamo soddisfatti di tutto, ma non ci piace lo hi-hat? Con un semplice click sul nome del modello in uso (o sulla "L" posta in alto a sinistra di ogni slot) si apre un menu dal quale scegliere il modello ideale tra una lista dalle dimensioni variabili a seconda delle espansioni installate.

Questa sezione consente inoltre di gestire volume, pan, mute, solo, livello di send fx 1 e 2, fase e routing del segnale (Master, Separate Out o Separate Out + Master) di ogni elemento coinvolto, overhead, room e bus compresi.
Per i più esigienti, c'è un livello che consente di addentrarsi nel fine tuning del suono del kit virtuale selezionato o creato, la sezione Edit.

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Edit
Accessibile sia cliccando sulla relativa label in alto a destra, che dalla label in corrispondenza di ogni canale del mixer o dalla "E" in alto a destra su ogni slot, l'area Edit è destinata a chi non è facile da accontentare, ma che ha anche ben chiaro quello che sta per fare.

Saltellare allegramente nel mondo del virtuale ha - a seconda dei gusti e delle convinzioni - dei contro, ma anche tanti pro. Uno di questi è che ne possiamo allegramente fregare di ciò che nel mondo reale risulta impossibile. Ecco quindi che possiamo decidere in modo selettivo, quanto ogni elemento coinvolto all'interno del setup virtuale debba essere catturato dagli overhead e dal microfono ambientale. Pura fantascienza, ma siamo nel dominio del virtuale, quindi olè!

Per ogni elemento è possibile inoltre definirne l'equalizzazione, compressione, distorsione, noise, pitch, pitch envelope, volume envelope e tape'n'shape.
Per affinare la gestione del "contesto" all'interno del quale immergere il proprio set virtuale, è necessario passare alla sezione denominata FX.

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FX
Anche in questo caso estrema semplicità di utilizzo. Due slot per il Delerb. Nessun errore di battitura, si chiama proprio Delerb. E' un nuovo processore che combina Delay e Riverbero con un crossfader che definisce il prevalere di uno rispetto all'altro.

Beats
I virtual instruments di questo tipo - generalizzando - sono utili a chi intente dare una nuova voce alla propria batteria elettronica, a chi vuole rafforzare delle carenze del proprio set acustico o avere un partner virtuale che non faccia i soli proprio mentre state accordando la chitarra. Proprio per quest'ultimo caso, c'è veramente tanto materiale dal quale attingere. La sezione Beats è stata studiata in modo tale da trovare in pochi passaggi e in modo intuitivo la parte ritmica adatta alle proprie necessità. Con questa nuova versione, è possibile - via drag&drop - spostare loop o tracce intere direttamente sulla timeline della propria DAW.

MIDI Map
Come da buona tradizione, è garantito il supporto per le batterie elettroniche commercializzate dai maggiori produttori. Chi non trovasse il proprio modello nella preset map o chi volesse gestire in modo avanzato la mappatura MIDI, potrà godere di grandissima libertà una volta atterrato sulla Map Window.
Questa risulta più nascosta. Per poterla raggiungere è necessario cliccare su "?" in alto a destra nella finestra del VSTi e cliccare sulla relativa voce.
Per ogni elemento del drumset virtuale è possibile definire una quantità enorme di parametri. Tanto per fare un esempio, in caso la propria batteria elettronica disponesse di tom con doppia o zona di sensibilità, si potrebbe scegliere di assegnare il colpo sferrato al cerchio a uno splash o a uno dei tanti suoni a disposizione. Anche in questo caso, meglio metterci le mani solo se si è consci di ciò che si sta facendo.

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Il test
Avere tra le mani tutti gli ADpak a disposizione compreso il nuovissimo Fairfax vol. 1, porta inesorabilmente a cadere nella sindrome del musicista associale. Ovvero chiuso in casa a provare ogni singolo preset e a sperimentare nuove combinazioni.
Vediamo quindi di sintetizzare in pochissime parole ogni singolo ADpak.
  • Fairfax vol. 1 - Insieme all'aggiornamento del programma, arriva una nuova libreria. Sonorità prevalentemente adatte al rock con sfumature vintage.
  • Vintage Dry - Sonorità provenienti direttamente dagli anni '70, ma dai preset talmente flessibili da adattarsi a generi quali rock, disco e funk. 
  • Black Velvet - Suoni belli grassi e ricchi di bassi. Molto adatto a generi quali grounge, indie e rock.
  • Session Percussion - Set di percussioni molto utile per arricchire delle sessioni o per definire una linea ritmica dai suoni molto credibili.
  • Indie - I campioni di questo ADpak sono stati registrati con dei microfoni vintage su registratori a bobina. Suono caldo, tendenzialmente rude. Non ci sono vie di mezzo: o lo si adora o lo si detesta.
  • Metal - Pura potenza, suoni molto "focused" e perfettamente adeguati - nei vari preset - al contesto per il quale vengono proposti. Inserito in un contesto reale, è veramente interessante.
  • Reel Machines - Gli estimatori del genere starebbero con la bava alla bocca davanti al monitor come Homer Simpson starebbe davanti alla sua amata ciambella. Prendete cinque batterie elettroniche degli anni '80 che hanno contribuito alla storia della musica e catturatele nel dominio del digitale.
  • Funk - Basato su di un set Pearl Reference, propone delle sonorità perfettamente adatte al suo nome.
  • Modern Jazz Sticks - Basato su di un set Premier, propone sonorità Jazz.
  • Modern Jazz Brushes - Identico al precedente, ma per la registrazione dei campioni sono state utilizzate le spazzole invece delle bacchette. 
  • Retroplex - Anche in questo caso facciamo un salto indietro negli anni '70. Il set virtuale è basato su di un noto set con fusti in plexiglass Ludwig.
  • Blue Oyster - In questo caso andiamo indietro di altri 10 anni. Sonorità rock anni '60.
  • Black Oyster - Stesso periodo storico, ma sonorità adatte a un contesto pop.
  • Studio Prog - Set basato sulla serie Collector di DW, con piatti Sabian e dalle sonorità adatte a contesti sperimentali o progressive rock.
  • Studio Pop - In questo caso, il set è Sonor, della serie Designer e adatto a contesti Pop.
  • Studio Rock - Basato su di una Tama Starclassic, questo ADpak è particolarmente adatto per sonorità a contesti Rock/Alternative. 



In conclusione
Tra le più importanti novità, sicuramente il fatto che per poter acquistare un qualsiasi ADpak, non sarà necessario essere già in possesso di una copia di Addictive Drums. Il motore (se così vogliamo chiamarlo) è incluso in ogni kit di espansione. Tutto a vantaggio di chi è interessato a un solo set di suoni e non è intenzionato a comprare suoni che non gli interessano.
E a proposito di "motore", questo è stato completamente rinnovato. Molto più rapido nel comprendere quale campione servire e ricco di funzionalità per modellare il suono mantenendo alta la qualità del suono prodotto.

Non meno importanti le funzionalità Transient Shaper e Tone Designer con le quali modellare i suoni, il citato Delerb, l'opzione FlexiSlot con la quale aggiungere più elementi al proprio set virtuale, l'interessantissima opzione Kitpiece Linking con la quale legare più elementi del set in modo che suonino in contemporanea creando un suono ibrido, la funzione Beat Transformer per creare ed editare parti ritmiche e la possibilità di trascinare parti audio sulla timelime della DAW.

Chi volesse godere delle sole sonorità senza necessità di registrare le proprie performance e gravare sulla CPU del computer con il peso dato dall'eventuale software host (Cubase, Sonar, Logic e via dicendo), potrà utilizzare Addictive Drums in modalità standalone.

Prezzi (IVA esclusa)
E' possibile scegliere tre versioni bundle del programma. Artist Bundle (XLNARB) prevede Addictive Drums 2 con due ADpak, due MIDIpak e altrettanti Kitpiecepak al prezzo di € 149,00.
Producer Bundle (XLNAPB) prevede Addictive Drums 2 con tre ADpak, tre MIDIpak e tre Kitpiecepak al prezzo di € 199,00.
XXL Bundle (XLNXXL) sei ADpak, sei MIDIpak e sei Kitpiecepak al prezzo di € 349,00.

Il prezzo dei singoli ADpak è di € 79,00.

XLN Audio è un marchio distribuito in Italia da MidiWare.

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