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G-Force e Zero Fret per la gamma Gibson 2015
G-Force e Zero Fret per la gamma Gibson 2015
di [user #116] - pubblicato il

Per il nuovo anno, Gibson revisiona l'intera linea di solid body aggiornando materiali, forme e dotazione hardware. Dalla sottile Less Plus ai nuovi battipenna privi di viti, le meccaniche automatiche e i capotasti in metallo sono solo la punta dell'iceberg.
Per il nuovo anno, Gibson revisiona l'intera linea di solid body aggiornando materiali, forme e dotazione hardware. Dalla sottile Less Plus ai nuovi battipenna privi di viti, le meccaniche automatiche e i capotasti in metallo sono solo la punta dell'iceberg.

Nel 2015 cade il centesimo anniversario della nascita di Lester Polfuss, creatore della Les Paul che sarebbe poi diventata uno dei modelli più diffusi di sempre, vera icona per casa Gibson e per il mondo del chitarrismo, rock e non solo. Per celebrare il chitarrista e l'inventore, Gibson rivoluziona buona parte dei suoi modelli introducendo nuovi shape, materiali e brevetti inediti, tutti offerti di serie su gran parte del catalogo.

Ammirando la nuova collezione 2015, salta subito all'occhio che non è stato proposto alcun modello in finitura satin: tutte le chitarre sono gloss. Per la felicità dei tradizionalisti, vengono accantonate anche le tastiere in materiali alternativi e sintetici in favore di monoblocco di palissandro. Per migliorarne la suonabilità, Gibson ne ha rivisto il profilo, creando dei bordi leggermente più larghi che dovrebbero rendere più comode le esecuzioni sulla prima e sulla sesta corda. Gli amanti delle finiture di pregio avranno piacere nel sapere che, su determinati modelli, viene reintrodotto l'abalone per i blocchi segnatasti.

G-Force e Zero Fret per la gamma Gibson 2015

Altre innovazioni sostanziali sono concentrate tutte nei dintorni della paletta: questa, sui modelli Les Paul e SG, ospita ora un nuovo logo dove la firma di Lester è seguita dal numero "100" impresso per imitare una grafia manuale, in celebrazione del suo anniversario.
Alla base, è possibile notare un capotasto inedito: Gibson abbandona materiali plastici in favore del Gibson Zero Fret Nut, un capotasto in una lega metallica brevettata che migliorerebbe la trasmissione delle vibrazioni e farebbe in modo che ogni corda possa suonare a vuoto esattamente come quando viene diteggiata. Due piccoli fori in cima al capotasto permettono di regolarlo in altezza in qualunque momento, con un semplice cacciavite.

Sul retro, è possibile notare il nuovo sistema di meccaniche automatizzate. Il Min-ETune è stato aggiornato e migliorato nelle funzioni, e torna ora con il nome di G-Force su quasi tutta la linea, compresi i modelli più abbordabili come la LPM o la Junior.

Per il nuovo anno è stato revisionato anche il ponte Tune-o-matic, che sostituisce ora le viti per la regolazione con dei perni esagonali azionabili anche a mano libera, in modo da regolare l'assetto della chitarra letteralmente on-the-fly.

Ultimo, ma non per importanza secondo gli esteti del modello Les Paul, il battipenna montato di serie sui nuovi modelli può essere rimosso senza lasciare traccia di fori da viti sul top, e rimontato in qualunque momento.

La gamma vede anche la reintroduzione della Les Paul Special Double Cutaway con ponte wrap around, due P90 e una giunzione al manico migliorata.

G-Force e Zero Fret per la gamma Gibson 2015

Incuriosisce anche il modello Less Plus, forse lontana parente della Less Paul (esatto, con due "s") sfornata dal laboratorio custom alcuni anni fa. La chitarra è una classica Les Paul con doppio humbucker e top fiammato, ma cela un body eccezionalmente sottile e leggero, con un retro leggermente sagomato per appoggiarsi meglio al corpo del musicista.

L'aggiornamento 2015 si preannuncia probabilmente il più sostanziale degli ultimi anni. I nuovi modelli Gibson USA sono carichi di upgrade tecnologici e quelli dalle specifiche più tradizionali sembrano attualmente limitati alla linea Custom. Certi che ulteriori novità verranno alla luce nei prossimi mesi, vi terremo aggiornati.

Una panoramica sulla produzione 2015 è a questo link.

G-Force e Zero Fret per la gamma Gibson 2015
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Less Paul
Novità Gibson 2015
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interessanti.. specialmente la less ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/09/2014 ore 08:16:20
interessanti.. specialmente la less
Rispondi
Re: interessanti.. specialmente la less ...
di giambu [user #4070]
commento del 29/09/2014 ore 18:31:1
Adesso ho capito che Les Paul era quella che ho visto l'altro giorno da Tommasone a
Roma...
Rispondi
prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di FabianoGibson [user #16701]
commento del 29/09/2014 ore 08:43:43
Gibson secondo me si sta scavando la fossa.
I nuovi modelli avranno un aumento di prezzo rilevante (si parla di un 29% sui listini) e non verranno più prodotte le serie "faded" ovvero con vernice satinata, proprio quelle che fanno avvicinare molti al mondo gibson.
Fra capotasti nuovi, manici più larghi, mini e tune ecc.ecc. per comprare una les paul vecchia scuola saremo costretti ad acquistare prodotti del custom shop.
Se considerate che le traditional con gli aumenti sono proposte a 2500 euro immaginate i prezzi delle custom.
Prevedo aumenti pazzi sull'usato e un blocco nell'acquisto del nuovo.
Rispondi
Re: prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 11:17:59
Dove si parla di un aumento del 29% dei listini?
Rispondi
Re: prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di thyeah [user #40067]
commento del 29/09/2014 ore 13:03:39
vai al link
Rispondi
Re: prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 14:05:48
Visto, grazie.
Vedremo quale sarà il reale street price (pura curiosità, fortunatamente sono già a posto), visto che i listini sono fatti... perchè sono fatti?
Nessuna chitarra viene venduta al prezzo indicato :)
Rispondi
Re: prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di mmas [user #15948]
commento del 29/09/2014 ore 12:50:23
Per quanto puo' valere, ho parlato 2 settimane fa con un rivenditore Gibson (rivenditore storico della zona) e mi ha detto che secondo lui i prezzi sarebbero aumentati parecchio, all'inizio ho pensato che fosse solo un modo per vendere quello che aveva in negozio, ma visti i cambiamenti descritti nell'articolo, forse era serio... vedremo ...
Rispondi
Re: prezzi fuori dal mondo e per avere una lp "classica" resta solo il custom shop
di Zado utente non più registrato
commento del 29/09/2014 ore 13:20:21
Giusto,chiss quindi che la gente si svegli un po' ed inizi ad acquistare prestando meno attenzione al logo,che mi pare sia diventato la parte più essenziale dello strumento oggigiorno ;)
Rispondi
Finalmente torna la Les Paul ...
di xmax utente non più registrato
commento del 29/09/2014 ore 09:24:1
Finalmente torna la Les Paul Special Double cut.
Anche se l'avrei preferita junior..
Rispondi
Re: Finalmente torna la Les Paul ...
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 11:12:54
Già....
Chissà perchè per avere una normalissima Junior DC bisogna per forza spendere un sacco di soldi.
Rispondi
Sembrano tutte modifiche interessanti. Ben ...
di Piazza [user #31749]
commento del 29/09/2014 ore 10:48:21
Sembrano tutte modifiche interessanti. Ben fatto Gibson!
Rispondi
Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 11:47:00
Modifiche interessanti, tutte da provare.
Strano però che siano state estese a tuttta la gamma, senza riservare almeno qualche modello con caratteristiche tradizionali (per tutti quelli che prima dicono che "fanno le stesse chitarre da 60 anni" e poi dicono "non le fanno più come una volta").
Soprattutto la nuova tastiera più larga, probabilmente comoda, potrebbe risultare "strana" a molti.
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di thyeah [user #40067]
commento del 29/09/2014 ore 12:36:31
secondo me se uno piglia una les paul è perchè vuole la chitarra di jimmy page.
non ha senso dire "gibson fa le stesse chitarre da 60 anni", ci sono un sacco di simil lespaul più o meno tecnologiche, più o meno vicine in generale..
in particolare sono molto dubbioso (curioso) sul nuovo capotasto, inutile dire che se qualcuno mi regala una les paul 2015 la prima cosa che faccio è strappare a mani nude il Gforce...
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 29/09/2014 ore 12:46:42
o mamma quanto astio nei confronti di un accordatore...
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di thyeah [user #40067]
commento del 29/09/2014 ore 13:04:21
essì! :-D
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 13:58:54
Boh, non l'ho mai provato, non so come funzioni e non ne sono particolarmente incuriosito, ma probabilmente sabato sera (concerto all'aperto, temperatura iniziale 20°C, finale 11°C), mi avrebbe fatto comodo.
E per fortuna si può anche usare manualmente.
Mi sa che dovremo abituarci all'idea, immagino che fra qualche anno le chitarre auto-tuning saranno del tutto normali, anche se ritengo che siano deleterie per lo sviluppo delle orecchie più "giovani".
Per ora sarebbe più prudente offrirlo come optional, ma la scelta di Gibson sembra coraggiosa.
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 30/09/2014 ore 11:04:15
Jimmy Page aveva una Les Paul completamente modificata nell'elettronica con una marea di pulsanti e levette varie per splittare i pickup in una infinità si soluzioni... Meccaniche cambiate... Insomma... Le innovazioni le volevano già allora...
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di thyeah [user #40067]
commento del 30/09/2014 ore 23:34:25
christ...
quando dico la les paul di page intendo la les paul -classica-, forse questa figura retorica ha pure un nome :)
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 01/10/2014 ore 10:48:59
Ho capito che intendi... ma ormai ogni marchio vuole avere una chitarra in ogni più piccola sfumatura delle fasce di prezzo... ormai ogni cento euro in più o in meno trovi una Les Paul... arrivi li con il tuo budget e decidi quale portarti a casa... non c'è rischio che te ne esca dal negozio senza una chitarra marchiata Gibson se è la Gibson che cerchi... lo stesso vale per Fender...
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di thyeah [user #40067]
commento del 01/10/2014 ore 13:09:00
non più, dal 2015 riduzione drastica dei modelli e aumento notevole dei prezzi.
visto che non ci saranno più millemila les paul, una per ogni 100€ di gap,credo avrebbe senso sposare la linea classica, visto che secondo me quando si compra les paul lo si fa sull'onda delle emozioni che certe immagini ci risvegliano in testa.
presumo che gibson preveda di spostare questa produzione "storica" in toto al custom shop
Rispondi
Re: Modifiche interessanti, tutte da provare. ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 01/10/2014 ore 21:08:51
Basta che sappiamo dove comprare per avere LA Les Paul... io già lo dico da un pò: credo che solo il Custom Shop si avvicini realmente a quei suoni... oltre al fatto che con quei legni le chitarre sono anche molto più leggere... Gibson USA ormai produce chitarre con le forme giuste ma non con la qualità che ci si aspetterebbe...
Rispondi
Mah!
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 29/09/2014 ore 11:49:51
Mi tengo stretto la mia les paul traditional del 2011!La Less non è male,però la preferivo senza roba tecnologica!old style praticamente!
Rispondi
Forse a molti sfugge che...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 29/09/2014 ore 12:00:40
Gibson sta apportando le modifiche alla serie USA un po' per voglia di sperimentazione, ma soprattutto(e mi riferisco alle modifiche estetiche come il nuovo logo, etc...) per cercare di "allungare" sull'esercito di taroccatori cinesi che stanno diventando sempre e sempre più precisi...
Rispondi
dalle lamentazioni agli applausi
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/09/2014 ore 12:56:35
Io sono uno di quelli che si lamentava che Gibson fino al 2012 facesse sempre le solite due chitarre cambiando solo i colori e poco più; ma riconosco che dall'anno scorso la musica è cambiata. Aggiungo anche che le modifiche qui presentate mi sembrano tutte interessanti. Anzi non capisco perché nella presentazione non ci siano almeno due righe sulle novità dei microfoni che in almeno tre modelli risultano splittabili, magari capire come sarebbe stato utile. Quanto ai prezzi non mi sembrano così fuori dal mondo: la less + ha un prezzo di listino di 2.000$ che equivalgono a poco meno di 1.600 euro ed è possibile che in negozio cali ancora un poco, dipenderà da importatori e rivenditori, la classic 200 euro in più. Anche le Sg non mi sembra si discostino molto dal mercato attuale: la special faded (quindi quella che dovrebbe costare meno) viene venduta a 650 euro mediamente e la special a circa 800; la versione 2015 ha un prezzo base di 850€, in pratica lo stesso attuale e considerando le features introdotte mi pare più che onesto.
Rispondi
Giusto
di ciun [user #15167]
commento del 29/09/2014 ore 14:54:18
Anche a me sembra corretto ampliare il catalogo con novitá vere, che non siano solo l'occasione per rifare il trucco senza nulla di sostanziale.
Vero è che un produttore come Gibson ha l'obbligo di mantenere comunque un catalogo degli strumenti tradizionali, realizzati secondo le specifiche originali o comunque ormai ritenuti classici, considerato che comunque tali strumenti godono sempre di un gran numero di estimatori, quindi avranno sempre mercato.
Quindi, da estimatore e utente Gibson ultraventicinquennale, ben vengano le novitá, sono uno stimolo anche per chi non si è ancora avvicinato al marchio. Per il discorso prezzi non metto bocca : il prezzo lo fa il mercato, ne abbiamo voglia di dire che le Gibson sono sopravvalutate, che c'è solo il nome e nulla più. Se a quel prezzo una Gibson non piace, basta prendere una Epiphone.
Per ora posso dire che le Gibson che possiedo mi hanno gratificato molto al di sopra del loro prezzo.
Rispondi
anni 60
di nawa utente non più registrato
commento del 29/09/2014 ore 14:58:35
la rivincita dei catorci anni 60 europei... il vituperato tasto zero torna in auge. allora perché più semplice da produrre senza competenze di liuteria, oggi credo per abbattere i costi di set-up dell'assistenza e forse di installazione. Del suono non credo che gliene importi molto. Un capotasto regolabile è comunque una buona idea. Ricorda quello complicatissimo, sempre degli anni 60, della Micro Frets

vai al link

la rondella esagonale al ponte era usata sulle Hagstrom degli anni 60. :-)

Sembra che i designer Gibson vadano a caccia di buone idee sui libri di storia.
Rispondi
Re: anni 60
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 23:32:33
Sono da sempre un fan dello zero-fret, ma puntualizzerei due cose:
Questo di Gibson non è un vero e proprio zero-fret, è "solamente" (si fa per dire) un capotasto metallico che si può regolare in altezza. Le differenze sono a mio avviso abbastanza significative: il meccanismo di regolazione implica che il "tasto" non sia saldamente fissato alla tastiera per tutta la sua lunghezza; inoltre deve per forza riportare degli slots che tengano in posizione le corde, cosa che -presumo- lo rende meno simile ad un tasto.
Detto questo, sicuramente la possibilità di regolazione è un vantaggio per chi deve effettuare modifiche per assecondare esigenze specifiche, ma non è certamente una scelta al risparmio per Gibson: sicuramente un capotasto tradizionale, lavorato micrometricamente e automaticamente da una macchina Plek (che Gibson usa a profusione), costa molto meno di questo meccanismo di precisione.
Se poi funzioni veramente come si deve, andrà verificato con la chitarra addosso (possibilmente senza pregiudizi, e qui la vedo dura...)
Rispondi
A proposito di Less
di ciun [user #15167]
commento del 29/09/2014 ore 15:00:43
Quando acquistai la Les Paul seguivo anche le notizie riguardanti la Les Paul Custom Lite, poi ho optato per una custom "normale". Oggi uso una Sg per la comoditá di accesso alle note alte, la leggerezza e il manico più ciccio con tastiera larga.
Se la Less rimediasse a queste "scomoditá" della LP (almeno per me, sopratutto lo spessore del tacco non mi permetteva di suonare agevolmente le posizioni molto avanzate) forse tornerei alla chitarra che mi ha fatto innamorare tanto tempo fa. Aspetto di vedere queste novitá.
Rispondi
Uhmmmm.....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/09/2014 ore 15:42:53
La cosa più interessante è che sembra ci sia una migliore selezione dei legni che per me è importante se non altro dal lato estetico, per il resto non credo che abbia molta influenza sul suono, l'incremento della larghezza della tastiera mi lascia perplesso, dopo 60 anni han cominciato a mettere le mani su una tastiera che a mio parere è sempre stata perfetta così com'era: prima l'aberrante fret over binding e qui ci rimette solo l'estetica, adesso la allargano per aumentarne la suonabilità, personalmente l'ho sempre trovata ottima su tutti gli esemplari che mi son capitati per le mani....mah....aspettiamo di provarle prima di giudicare....sempre apprezzabile la madreperla al posto del tradizionale acrilico così come l'abalone sulla Standard Premium Quilt....a questo proposito sono contento che siano maggiormente disponibili i top in quilted maple: è una marezzatura che a me piace tantissimo purtroppo fino ad ora disponibile su rari e costosissimi esemplari, non sarà certo cheap ma decisamente meno cari di quello che si trova in giro adesso e molto più diffusi, credo che a street price dovrebbe costare "solo" un migliaio di € in più di una normale Standard, anche il battipenna che non costringe a bucare il top mi sembra una finezza degna di nota.
Interessante la soluzione del nut: la possibilità di variarne l'altezza è indubbiamente comoda per trovare l'assetto ideale senza l'ausilio di un liutaio o senza operare rischiose operazioni.....sono solo curioso di vedere com'è fatto il sistema perchè comunque lì poggia la corda e mi spiacerebbe che ci fossero dei gap che dessere origine a dei giochi in un punto che è molto sollecitato soprattutto quando si tirano bending selvaggi sui primi 5 - 7 tasti....anche il dado esagonale per una rapida regolazione del ponte mi sembra una buona cosa anche se forse non sarà bellissima esteticamente, da rimarcare positivamente le sellette in titanio
L'accordatore a me non interessa ma questo è solo un mio personale gusto: mi piace il retro della paletta pulito e preferisco continuare a tenere esercitato l'orecchio ascoltandomi mentre suono....lo trovo un po' come le macchine che si parcheggiano da sole o come i navigatori: indubbiamente funzionali ma ci disabituano a fare le cose ed a tenere la mente allenata.
Curioso che abbiano apportato tali modifiche a quasi tutta la gamma "USA" ma non abbiano toccato la Custom.....quella è perfetta così com'è.
Sul sito Gibson si può anche constatare come la maggior parte di queste nuove 2015 siano fornite con un nuovo case, più piccolo, Made in USA, che protegge la chitarra da cadute da almeno 3mt.
Bene, aspettiamo di vederle, di toccarle e di suonarle soprattutto.
Rispondi
Io credo, come dice Oliver ...
di MM [user #34535]
commento del 29/09/2014 ore 16:14:42
Io credo, come dice Oliver sopra, che sarebbe molto più opportuno che l'accordatore fosse optional.
A me per esempio non piace per nulla, il retro della paletta ha il suo fascino e quell'aggeggio è orrendo, inoltre è un gesto, quello di accordare a mano, che mi piace fare.
Il Nut, penso che debba essere ben fatto, e di osso.
Buona l'idea del battipenna non invasivo.
Non so, per mere "leggi" commerciali, si deve per forza di cose inserire novità tutti gli anni..... tra un poò si arriverà a doverle trovare ogni mese
Rispondi
novità?
di telecrok [user #37231]
commento del 29/09/2014 ore 16:52:28
Un po' come fà ed ha sempre fatto la Fiat (e non solo...) c'è la Panda 4x4, la panda 4x4 cross, la Panda 4x4 Young, la Panda 4x4 Jeans, la 4x4 green, la 4x4...e la Cinquecento normale, 1000 special, 695 Abarth, 1500 Super Corsa, 1600 diesel, 1800 diesel con i pinoli, 1800 classic con la marmellata, con e senza caffeina... ecc ecc.
La roba é sempre la stessa, poi basta aggiungere uno stemmino qui, una decal là, qualche colore nuiovo metallizzato e non, un'interruttore in più sul cruscotto, parafanghini neri, cerchi diversi ed il gioco é fatto, E' sempre la stessa minestra, é un giochetto vecchio come il mondo.
Facessero una Gibson veramente "nuova" e la smettano di tormentare la Les Paul "model".
Ma siamo a corto di idee, nell'arte, nel Cinema, in letteratura, nell'architettura salvo qualche esperimento pernicioso, é questo il problema, c'é troppa attenzione all'efimero, al cotto e mangiato, nessuno vuole o non può spremersi le meningi, guardate le code per accaparrarsi l'ultimo nato della Apple quando il precedente é uscito meno di un'anno fà e ogni volta aggiungono qualcosa, un qualcosa che potevano logicamente mettere già in quello precedente, ma si può vivere così?
mah....
ciao
Rispondi
Re: novità?
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/09/2014 ore 17:34:47
scusa, ma mi pare che la tua sia una risposta un po' prevenuta. Basta leggere che la less+ ha il corpo più snello o che alcune montano i pick up splittabili o che cambia il manico per accorgersi che qui c'è della novità. Magari non sarà l'idea rivoluzionaria o mai vista prima, ma di certo sono novità per Gibson, come lo è (questa volta per molti di più) il capotasto in metallo regolabile. Sono un grande estimatore di Ibanez non tanto perché fanno ottime chitarre (quelle le fanno anche altri), ma soprattutto perché negli ultimi 20 anni ha sempre ampliato il proprio catalogo, magari solo assorbendo shape inventati da altri (vedi la serie Arz) e proponendoli con specifiche Ibanez, oppure inventando di sana pianta il ponte edge zero o provando a mettere in commercio la 30 tasti. Insomma la casa giapponese, a mio parere, distaccava Fender e Gibson per la varietà che offriva al consumatore. Oggi pare che anche Gibson tenti di ampliare il catalogo (per inciso ricordo che l'anno scorso ha riproposto una M III tutta nuova e ben lontana dai canoni Gibson) e non mi pare che si debbano snobbare questi tentativi. Ovviamente ognuno la pensa come crede, ma per me un costruttore che per 60 anni ha fatto solo due manici se ne cambia uno dei due fa già un passo avanti. Poi magari Ibanez (cito questa perché la conosco) ha 10 tipi di manici diversi, vorrà dire che Gibson sta cercando di colmare il gap e ne beneficiano i chitarristi che un domani magari potranno avere una les paul con manico wizard o una sg con ponte edge zero.
ciao
Rispondi
Re: novità?
di Oliver [user #910]
commento del 29/09/2014 ore 23:44:30
Concordo.
Puntualizzo solamente sul numero di manici disponibili che sono, teoricamente, almeno quattro, ben diversi tra loro: fat '50, slim taper '60, quelli con profilo asimmetrico e i recenti compound radius. Ora si aggiungono i modelli 2015 a tastiera maggiorata (che secondo me, anche se non li ho provati, daranno un feel molto diverso e non piaceranno a tutti).
Dicevo "teoricamente" perchè i neck shapes Gibson sono molti di più, con variazioni a volte minime (ma percettibili) dovute alla notevole componente di lavorazione manuale, a volte decisamente evidenti, sia nella forma e misura della sezione (vale sia per i fat, sia per gli slim taper), sia nella larghezza della tastiera al capotasto. Purtroppo non c'è mai stata molta chiarezza in merito da parte di Gibson e spesso la suddivisione principale fat/slim non è sufficiente a farsi un'idea di cosa ci si ritroverà veramente tra le mani.
Rispondi
OK,
di telecrok [user #37231]
commento del 30/09/2014 ore 10:26:45
Ok, tutto vero e anche apprezzabile, ma pian piano non é più una Les Paul "model".
La chitarra in questione é un classico, pian pianino gli stanno aggiungendo vari orpelli tecnoclogici e una miriade di varianti, sì, si é sempre fatto ma non con cadenza semestrale o anche meno e comunque non si passato mai un certo limite.
Insomma tutte le migliorie, le aggiunte e le varianti sarebbero, a mio avviso, da collocare su una "nuova" serie di chitarre, con un nome diverso, con una forma ed uno stile diversi.
Queste continue trasformazioni ed elaborazioni, allontanano sempre di più la L.P. dal concetto originario.
Tutte le varianti enunciate le capirei se fatte dal privato che vuole aggiornare in continuazione la sua chitarra per motivi suoi, ma questo non succede perché ha paura di rovinarla, perche ha paura di rovinarla? Proprio perché é un classico, un oggetto a sé stante, riconoscibile e definito a parte le solite variazioni che conosciamo e che sono già troppe.
Si sono già allargati con le varie Studio, Junior, Standard, Classic, Deluxe, Custom, Supreme .........
non bastano?
Che facciano una chitarra nuova, una "nuova" Gibson, hanno paura? Non si sentono all'altezza?
Una nuova Gibson con tutte le caratteristiche delle variazioni e "migliorie" che continuano a proporre nelle varianti, una Gibson per gli anni 2000, molto tecnologica, con tutte le diavolerie che la tecnologia attuale consente, manici super veloci, tastiere con capotasto in titanio o carbonio, split e switch in quantità, sempre con cura nel scegliere i materiale e con la classe Gibson nelle finiture.
Il battipenna rimovibile senza lasciare i buchi? Perché rimuoverlo? La L.P. Standard nasce con il battipenna e se uno la compra, vuol dire che la apprezza così com'é, vuol togliere il battipenna lo toglie, restano i buchi, questo crea un problema?
Il capotasto in metallo e regolabile? Ok, ma su una nuova Gibson, La L.P. model deve avere il capotasto in osso e ben fermo.
Perché poi avere 50.000 tipi di manico? Vuoi suonare con una Les Paul sai già cosa ti attende,cerchi un manico più comodo e veloce per fare gli assoli a 200 km/h? Compri un'altra chitarra oppure provi a farle con quello che L.P. ti offre, se sei bravo e ti applichi a dovere forse riuscirai.
A me sà di atteggiamento un po' furbesco, si aggrappano al brand consolidato per continuare a vendere in sicurezza e senza rischiare nulla, mancano di coraggio e di idee.
Ferrari quando faceva una nuova automobile il massimo delle variazioni consentite era tra Spider e non, la tecnoclogia faceva passi in avanti? Bene, ma non metteva il turbo, tanti per fare un'esempio, su una berlinetta già in produzione, studiava e produceva una vettura totalmente nuova, certo il paragone é un po' azzardato ma aiuta a capire come la penso in merito a questo fenomeno che mal sopporto anche in altri settori.
Tutto questo no fà bene al marchio, chi é disposto a spendere una certa somma per avere una chitarra superiore cerca tradizione e riconoscibilità, una flosofia costruttiva che alimenta il mito nel tempo e gli garantisce longevità.
Su', dianom dimostrazione di essere una azienda dinamica e al passo con i tempi, al passo con i tempi non ci si stà continuando a rimescolare nel pentolone Les Paul aggiungendo ingredienti in continuazione, alla fine la minestra diventerà immangiabile.
Sono opinioni strettamente personali é ovvio.
Ciao
Rispondi
Re: OK,
di euke [user #1325]
commento del 30/09/2014 ore 13:52:40
Non concordo, anche perché ad esempio, qual è per te il tipico manico Les Paul? 57, 58, 59 , 60 hanno tutte e 4 manici più o meno diversi, quindi quale sarebbe il riferimento?
L'unica pecca è che secondo me, la Traditional dovrebbe rimanere quanto più possibile fedele al progetto originale, quindi niente capotasto in metallo, niente accordatore, niente tastiera allargata.
Altrimenti per avere un modello "old school" si è costretti a rivolgersi alle Reissue.
Rispondi
manico
di telecrok [user #37231]
commento del 01/10/2014 ore 12:27:2
Capisco.
Il tipico manico Les Paul? Dipende dalle mani e dalla musica che generalmente uno fà, per me uno slim che ho le mani piccole e uno più cicciotto per chi ha le mani da normali a grandi, fine della corsa.
Invece di dedicare tempo e materiali per fare 50 manici diversi, curerei più il resto, viste certe rifiniture di grana grossa che ultimamente, su chitarre da 2000 cocuzze, ci si apetterebbe di non vedere.
Quindi, le numerosissime varianti che già ci sono, con le misure di manico disponibile tipo per tipo non sono più che sufficienti? E allora che continuino pure di questo passo.
Io sinceramente da Gibson mi spetterei invece un sussulto di orgoglio professionale e tecnoclogico, che un giorno uscissero con un nuovo modello, una "nuova" chitarra, magari su ispirazione chessò SG così si salva la tradizione, magari profilata come la L.P., doppio cut e con tutta quella roba elettronica dentro, con un bel manico Wizard con profilo variabile e tutto il meglio che il progresso liuteristico e tecnoclogico proiettato nel terzo millennio può offrire, con le sue poche ma buone varianti, tipi di manico, elettronica e P.U., materiali all'avanguardia, verniciature speciali e quant'altro, anche con l'apriscatole, il cellulare ed l'Ipad incorporato per chi li desidera, ma una chitarra "nuova", veramente nuova.
Sono convinto che sarebbe un successone e darebbe credito al marchio per il tempo a venire, credito che pian piano vedo scemare, verso scelte alternative che non hanno la corona in testa e blasoni da difendere, ma tanta tanta qualità e vera innovazione.
Insomma tanto per capirci, non auspico una L.P. piena zeppa di roba elettronica più o meno automatica e computerizzata, aggeggi strani piazzati sul manico, realizzati con materiali che fanno a cazzotti con il legno fiammato ed il mogano splendente. Occorre una macchina nuova, in concordia con quella roba.
E' un po' come se si continuassero a fare delle Fiat Millecento ma con ABS, computer di bordo, cruscotto a crstalli liquidi, Tom Tom e magari ibride, ma sempre con la carrozzeria della Millecento, con lamiera da 1 mm., balestre e molloni.
Lo sò, per molti, forse tutti, sono solo una moltitudine di scemenze quelle che scrivo, ma credo che sia così e dai commenti che sento nei negozi di strumenti musicali, non sono poi molto lontano.
Ciao e scusa a tutti per la lungaggine.
Rispondi
Re: manico
di thyeah [user #40067]
commento del 01/10/2014 ore 13:40:33
io condivido in pieno.
Rispondi
Re: manico
di KJ Midway [user #10754]
commento del 01/10/2014 ore 16:38:11
Aspetta un attimo...
mi è venuto un flash, riporto alcune tue frasi:

1. una "nuova" chitarra, magari su ispirazione chessò SG
2. magari profilata come la L.P.
3. doppio cut
4. con un bel manico Wizard

Praticamente una PRS Custom!!

Concordo comunque in gran parte quello che hai scritto


Rispondi
certo, proprio così
di telecrok [user #37231]
commento del 01/10/2014 ore 19:06:07
Certo é chiaro che venga subito in mente una PSR, ma una forma la dovrà ben avere povera chitarra, non si può fare a forma di disco volante.
La forma in generale dovrà ben rifarsi a qualcosa di conosciuto, a grandi linee, ma la si può studiare, non é che si fà da oggi al domani, in casa Gibson immagino ci siano ingegneri e esperti del suono al'altezza della situazione, occorrerà una equipe dedicata allo scopo.
Io pensavo proprio ad'una forma tipo SG, nel senso che mi piacerebbe di quel genere, corpo e due corni, ma con gli spessori fatti come la L.P., non smussati e accompagnati come una PSR, proprio a filo, come una sottile cassa armonica, nel retro con l'incasso per appoggiare il corpo per esempio, insoma ci si può sbizzarrire, ergonomicamente molto accurata.
L'impegno maggiore comunque é riservato ai materiali, la forma la si trova abbastanza agevolmente.
Basta mogano e acero, ma nuovi legni e materiali compositi, alternativi, anche laminati supertecnoclogici, perché no? Materiali che permettono risposte sonore diverse e variegate, incavi a nido d'ape o con camere risonanti particolari all'iterno studiate a dovere, non le tonali di alleggerimento già sperimentate, microsensori di frequenza in varie parti del corpo e del manico, affogati o impiantati direttamente negli elementi, PU invisibili con molte possibilità di settaggio e accordatura ma non quell'arnese brutto che é stato applicato ora, qualcosa già all'interno della paletta e comandato dal corpo, oppure corde ancorate alla paletta e accordatura alla cordiera, elettronica e servoassistita ovviamente.
Cose così e anche di più, non ci sono limiti, su una Gibson da terzo millennio in grado di fare follie si dovranno trovare soluzioni fuori dalla norma.
Con un carattere tutto suo e non che sia in grado di scimmiottare bene o male tutti gli strumenti di un'orchestra, ma orientata verso un particolare suono, un'atmosfera, con tutte le sue varianti, riconoscibile da subito.
Lo sò che altri ci hanno già provato e che alcune cose che ho elencato sono già state sperimentate, tipo infilarci dentro minimoog o sintetizzatori vari, nonché minimicrofoni nel manico e via dicendo, ma sono perlopiù cose sperimentali e sporadiche che non hanno avuto seguito o riguardano modelli custom personali, certo non é un'impresa facile, occorrono fatica ed investimenti.
Resta inteso che devrà essere e restare una chitarra elettrica, non un mostro, sempre molto bella e discreta e vorrei tanto che la facesse Gibson, ma non rimanesse un'esperimento, bensì un'avvio vero e proprio di una nuova gamma, successo permettendo ovviamente.
Siamo ormai a fine 2014, perché non provarci invece di continuare su strade già percorse?
Gibson avrebbe la forza del nome, starebbe a dimostrare che si tratta di una cosa seria non di un giochetto propagandistico.
Lo sò stò fantasticando, scusate queste mie proposte un po' infantili e troppo ottimistiche, ma non costa niente e spero che presto succeda, meglìo che continuare a navigare nello stesso mare Les Paul, lui approverebbe.....
Ciao a tutti
Rispondi
A quando le altre Les Paul
di CCDK49 [user #41591]
commento del 02/10/2014 ore 18:49:0
Quelle dopo... non mi ricordo esattamente le designazioni.

Come funziona il tuner - l'avete provato? Commenti? Mi piacerebbe la Junior TV Yellow.
Rispondi
Gibson, 2015 e il futuro
di Claes [user #29011]
commento del 14/12/2014 ore 14:16:23
GRAZIE per i links :) Sono dunque andato a curiosare!

Sarebbe il caso di inventare designs assolutamente e totalmente nuovi... mica facile! Cosa decidereste se alla Gibson? Ad un certo punto hanno chiamato designers di auto a Detroit per escogitare qualcosa di rivoluzionario ma il successo è inizialmente limitato - e poi imitato per i metallari!!! Non ho però visto nessuno con le altre basate sul corpo Les Paul (Corvus, ecc) o una M-III. A seconda di Les Paul la Recording è la sua migliore creazione...

Sarebbe interessante avere idee accordiane per un design / set-up totalmente nuovo e assolutamente inedito!

Ci sono voluti Clapton & Page per davvero imporre la LP! Il "look" della Standard è associato alla LP. Cosa dite voi lespauliani: deve una Standard essere ESATTAMENTE come le loro? Quella di Page con gli extra?

2015: sono sconcertato quanto voialtri... Auto-tune obbigatorio... il capotasto... Mi pare OK tentare con colori differenti ma manca quello più importante: Ferrari Red!

G-Force: l'avete provato? Feedback pleeze!
Rispondi
Mini E-Tune schifo!
di Mimmo84 [user #43290]
commento del 13/05/2015 ore 02:31:25
Per me con il Mini E-Tune l'hanno fatta grossa! La troppa tecnologia nelle chitarre non mi piace...!
Rispondi
di jacopi [user #41951]
commento del 05/09/2015 ore 00:12:25
Nei giorni della presentazione della gamma 2016, torno con "nostalgia" su questa pagina. Il 2015 di Gibson diventerá un caso da studiare a scuola.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 07/04/2023 ore 17:28:33
Riesumo il post.
Da tempo cercavo una Les Paul Traditional del 2015, incuriosito dalle numerose features presenti.
Ovviamente mi ero documentato sul web, e soprattutto su Accordo.
Ho trovato opinioni a volte contrastanti, di cui ho preso atto, ma alla fine la cosa migliore è la valutazione diretta.
Ne ho trovato un esemplare, sul mercato dell'usato, in eccellenti condizioni, che ho acquistato dopo un'attenta valutazione.
Le mie conclusioni sono positive su tutta la linea.
Il sistema di accordatura G Force è di una assoluta comodità. Permette l'accordatura immediata tutte le volte che si vuole, ed è utilissimo specialmente durante i live, ma anche in sala di registrazione.
Lo 0 fret regolabile evita ricorsi al liutaio per aggiustarne l'altezza.
Niente camere tonali né fori di alleggerimento. Questo sì che è un ritorno alle origini!
Il sistema di aggancio del pickgard al body senza bisogno di staffa né fori, consente di applicare lo stesso senza dover necessariamente praticare dei fori per le viti.
Infine si ritorna all'uso della madreperla VERA al posto del perloid, che per una chitarra di quel prezzo mi pare doveroso.
Per me, lo strumento è promosso a pieni voti.
Rispondi
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