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Come preparare un nuovo repertorio
Come preparare un nuovo repertorio
di [user #116] - pubblicato il

Il nostro insegnante di basso Dado Neri, si sta preparando per accompagnare Paul Gilbert nella sua clinic di Bologna ad aprile. Ne approfittiamo per chiedergli qualche dritta su come affrontare un repertorio inedito e spunti per ottimizzare lo studio di nuovi brani.
Il nostro insegnante di basso Dado Neri, è stato convocato come bassista per la clinic che Paul Gilbert terrà a Bologna nel suo imminente tour italiano.
Ne abbiamo approfittato per chiedergli  qualche dritta su come si organizza quando deve affrontare e preparare un nuovo repertorio. Dal modus operandi di un professionista (da Celentano alla Nannini, passando per il metal dei Racer Cafè Dado ha suonato di tutto e con tutti…) potremmo senz’altro trarre qualche valido spunto per ottimizzare il nostro approccio allo studio di nuovi brani. 

E’ la prima volta che suoni con Paul Gilbert?
No, ci avevo già suonato un paio di anni fa per un altro clinic tour che fece in Italia. So già a cosa andrò in contro! Ho le idee chiare su come devo prepararmi. 
Paul ha bisogno di grande solidità ritmica perché il suo timing è perfetto. La sua incredibile preparazione tecnica e la sua attitude nell’ interplay sono uno stimolo che ancora oggi mi porto dentro dall’ultima volta!

Come preparare un nuovo repertorio

Da cosa parti per affrontare lo studio di un nuovo repertorio?
La scaletta mi è già stata consegnata perciò, come prima cosa, partirò dalla trascrizione di tutti i brani. In questa maniera posso analizzarli nei minimi dettagli. Una volta che il brano e la sua struttura mi sono chiari, inserisco sugli spartiti le indicazioni che ci ha dato Paul. Ci ha evidenziato i punti dove improvvisare e se, nelle determinate sezioni riservate agli assolo, questi dovranno essere più o meno lunghi, a seconda del brano. Poi, naturalmente, mi segno tutti gli eventuali cambi strutturali rispetto agli originali.

Tutto questo lavoro senza ancora avere preso in mano il basso…
Esatto. Solo una volta completate le trascrizioni inizio a provare i brani, suonandoli sugli originali più volte al giorno, così da memorizzarli alla perfezione e farli un po’ miei.

Quando inizi a lavorare ai suoni?
Nel momento stesso che inizio a suonare i brani, lo faccio con la pedaliera attaccata, cominciando da subito a selezionare i pedali giusti per l’occasione, selezionando quelli realmente essenziali. Viceversa, sono già sicuro della scelta di ampli e basso:̀ i miei fidati MusicMan, la testata Ampeg e le casse Dragoon).

Come preparare un nuovo repertorio

Dicevi che avrai delle sezioni su cui improvvisare degli assolo. Come le affronti?
Certo, sono l' ultima cosa che generalmente preparo.
Paul è un musicista che durante le sue clinic lascia parecchio spazio all’interplay e quindi mi alleno improvvisando sulle varie sezioni dedicate dei brani. 

Ma le improvvisazioni, non si chiamano così perché non dovrebbero essere preparate a tavolino?
Verissimo, ma lo è altrettanto il fatto vero che ci si può preparare all’improvvisazione di un assolo. Ci si esercita lavorando su idee melodiche, elaborazione di passaggi fluidi, tecniche particolari da applicare...più si prova un assolo nel proprio studiolo, improvvisandolo centinaia di volte e curando gli aspetti appena elencati, più si potrà osare poi durante il Live!

Un ultimo suggerimento?
Ascoltare molta della musica dell’artista con cui si andrà a suonare per entrare nella parte.
In questo caso è facile, perché da grande fan che sono sempre stato, mi sto riascoltando con piacere tutte le cose dei Mr. Big e dei Racer X! 

Come preparare un nuovo repertorio

Dado suonerà con Paul Gilbert il 22 aprile nella clinic organizzata da Music Accademy, che si svolgerà al Music Factory di Bologna. Sul palco, con Dado e Paul, ci sarà Paolo Valli alla batteria.
dado neri lezioni
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Piano...
di swing [user #1906]
commento del 22/03/2015 ore 13:58:52
Come si trascrivono i brani senza prendere in mano lo strumento? Orecchio assoluto?
Rispondi
Re: Piano...
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 22/03/2015 ore 14:50:59
Me lo stavo chiedendo pure io.
Opuure pianoforte?
Rispondi
Re: Piano...
di dadoneri [user #37987]
commento del 22/03/2015 ore 17:01:33
Ciao ragazzi, personalmente non ho orecchio assoluto ma ho sviluppato un buon orecchio relativo, perciò per tirare giù l'armonia non uso lo strumento e metto i numeri romani per i gradi e l'analisi armonica, non gli accordi, così posso anche trasportare velocemente in altre tonalità se necessario e richiesto dal datore di Lavoro. Per le melodie, riff e quant'altro imbraccio lo strumento (può essere anche un pianoforte, un synth, una chitarra...) ma solo ai fini di trascrivere esattamente le note, non mi metto a suonare il brano avanti e indietro penalizzando così il lavoro minuzioso di ascolto e trascrizione!
Detto questo, mi rimetto appunto al Lavoro!
Spero di avervi chiarito il vostro dubbio, buona domenica! :)
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Re: Piano...
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 22/03/2015 ore 21:24:36
Scusa, ma avevo frainteso.
Credevo proprio che tu trascrivessi i riff senza strumento, non avevo capito che si trattasse della struttura armonica.
Adesso mi sento un po' meno impedito! ;-)
Rispondi
Re: Piano...
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 23/03/2015 ore 17:10:01
...io riesco a dare i numeri (romani) ai gradi solo dopo aver indentificato gli accordi, cioè un D è la IIIm di un B ma anche la V di un G...soprattutto se ci sono cambi di tonalità... secondo me quello che fai è ancora più difficile del riconoscere l'accordo... comunque, buon divertimento, che figata suonare con paul!))
Rispondi
"Tirare giù" un brano ...
di Carrera [user #31493]
commento del 23/03/2015 ore 08:37:39

"Tirare giù" un brano continua a essere una delle prove più impegnative per me.
Ho apprezzato il suggerimento di analizzare un brano partendo dai numeri romani, i gradi degli accordi...quindi, se ho capito bene, si parte decifrando le toniche di ogni accordo del giro. E in un secondo giro le si rifinisce con maggiore, minore, settima, nona...ecc...

Io su questo in effetti sbagliavo. Analizzando gli accordo in toto a volte i cantini possono contendere.
Come su un LAm7 (LA, DO, MI, SOL) dove sulla parte alta ti suona perfetto un C (le ultime tre note dell'accordo) ma al basso resta ambiguo...

Il bello di questo articolo è che sia stato scritto da un bassista. Ennesima prova del fatto che il confronto con altri strumenti può portare sempre stimoli sia nel modo di suonare che studiare.
Rispondi
è questo il modo corretto
di guitarhero81 [user #7159]
commento del 24/03/2015 ore 11:30:24
anch'io affronto così i lavori di sostituzioni quando mi chiamano a suonare e ho poco tempo(1 settimana o 2 ) per impararmi una 20ina di brani.

scrivere e trascrivere i brani anche senza strumento (basta anche avere le strutture sotto mano) aiuta a fissare il repertorio in modo velocissimo.

riguardo all'orecchio assoluto credo che una volta trovata la tonalità di riferimento (se non si fa fusion o jazz) i giri e le cadenze sono sempre le stesse a livello armonico per cui se uno lo fa di professione ormai sa come girano le armonie!
Rispondi
struttura
di batdevis [user #2722]
commento del 27/03/2015 ore 11:05:32
Voi come trascrivete la struttura del brano (1 strofa, 2 ritornelli...)?
Usate qualche notazione particolare o qualche software?
Rispondi
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