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Cesareo: bisogna ascoltarsi
Cesareo: bisogna ascoltarsi
di [user #116] - pubblicato il

Cesareo punta il dito su un’abitudine purtroppo diffusa tra molti chitarristi. Ascoltare troppo - se non esclusivamente - altri musicisti, riservando poco tempo e attenzione all’ascolto di se stessi. Un’abitudine che, inevitabilmente, ci porterà a costruire una personalità musicale, copia sbiadita di quella di qualcun altro.
Il chitarrista che si intestardisce nell'ascoltare esclusivamente i suoi eroi,  finirà per valutare il proprio fraseggio non sulla base della sua effettiva efficacia, ma in virtù di quanto assomiglia e si avvicina a quello dei suoi ascolti di riferimento. Viceversa, il musicista che si ascolta suonare, prende atto di pregi e difetti del suo playing e su queste premesse, ottimizza e costruisce un linguaggio finalmente proprio. Ma per ascoltarsi suonare, è necessario registrarsi il più possibile.

Cesareo: bisogna ascoltarsi

“La cosa più grave è che tante volte noi chitarristi suoniamo e non lasciamo traccia. Se non registriamo, di ore di esercizi, prove e concerti non rimane nulla. Noi non siamo pittori: un pittore fissa sulla tela il suo lavoro e negli anni, passando in rassegna i suoi dipinti, riesce a vedere un’evoluzione, un cambio di stile. Ha un termine di raffronto, un principio e un punto di arrivo del suo linguaggio, della sua tecnica. Per un chitarrista registrarsi significa questo: potersi ascoltare e valutare dall’esterno. Giudicando, nel tempo, progressi ed evoluzioni. E quando dico registrarsi, non intendo necessariamente il fatto di scrivere canzoni da incidere, di fare dischi. Basta registrare semplici improvvisazioni, sessioni di studio e pratica perché se si studia, riascoltarsi è l’unica maniera per rendersi davvero conto del livello a cui siamo. Certo, qualcuno magari potrebbe avere anche il suo personal trainer musicale, un insegnante o un amico più esperto che ascoltando ci dice che cosa va e cosa non va. Ma io ritengo che, arrivati a un certo punto, la cosa migliore sia decidere da soli cosa c’è di bello e brutto nel proprio chitarrismo, valutandolo sulla base del proprio gusto e della propria personalità.

Cesareo: bisogna ascoltarsi

Da ultimo, registrarsi permette due cose fondamentali: evitare le ripetizioni e non perdere per strada cose originali e inedite del proprio modo di suonare. Inevitabilmente, quando un lick viene molto naturale e fluido, si finisce per ripeterlo troppo spesso, appesantendo il fraseggio. Se non ci si ascolta è difficile accorgersene e percepire quanto può risultare noioso. Quindi, registrarsi è una maniera per scovare passaggi nuovi e originali, fraseggi che escono spontaneamente e che magari ci sfuggono. Ascoltarsi è una maniera per coglierli, isolarli e collezionarli: lavoreremo concretamente alla creazione del nostro stile. Paradossalmente, è più facile lasciarsi scappare e dimenticare per strada un fraseggio pregevole e originale, piuttosto che una stecca. Perché di quelle ci si accorge sempre e subito, anche senza registrarci."

cesareo grazie per la domanda lezioni
Link utili
Il sito di Elio & le Storie Tese
Una chitarra di Cesareo
Cesareo sul sito Ibanez
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