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Firehawk 1500: all-in-one per chitarra da processore a monitor
Firehawk 1500: all-in-one per chitarra da processore a monitor
di [user #116] - pubblicato il

Dotato di una potenza mostruosa e di un sistema di diffusori del tutto simile a quello di un PA, il Firehawk è un amplificatore per chitarra con integrato tutto ciò di cui il chitarrista può avere bisogno. È studiato per il palco, può fungere da monitor personale e da stazione sonora unica per il musicista.
Sempre più chitarristi prendono in considerazione la potenza del digitale per avvalersi di suoni curati uniti a rig pratici e compatti. Ben oltre l'idea di collegare una pedaliera a un ampli per chitarra o di entrare direttamente nel mixer rinunciando al proprio combo, l'ultima frontiera della simulazione per chitarra pare essere l'all-in-one, sistemi che comprendono tutto ciò di cui il chitarrista può avere bisogno, dal primo effetto in catena fino alla potenza necessaria per esprimersi su qualunque palco.
Line 6 si era già tuffata nel mondo degli amplificatori-multieffetto a tutto tondo con l'AMPLIFi, e ora ha deciso di evolvere quel concetto unendolo alla qualità già vincente della pedaliera Firehawk.

L'amplificatore Firehawk 1500 permette al chitarrista di portarsi sul palco solo la chitarra e avere sotto controllo tutto ciò che gli accade intorno, con un suono hi-fi e un'intenzione che si trova a metà strada tra il buon vecchio amplificatore per chitarra e il monitor da palco.
L'ultimo arrivato in casa Line 6 è come una cassa amplificata proveniente da un PA, ridisegnata a uso e consumo del chitarrista con una vasta gamma di simulazioni integrate e la bellezza di 1500 watt di potenza.

Firehawk 1500: all-in-one per chitarra da processore a monitor

Dotato dello stesso cervello della pedaliera Line 6 Firehawk, l'amplificatore dispone di simulazioni di effetti, amplificatori e cabinet programmabili interamente attraverso un PC, uno smartphone o un tablet.
Dietro la griglia protettiva, solo all'apparenza simile a un classico combo, si nascondono sei altoparlanti per restituire tutta la gamma dello spettro di frequenze di un sistema hi-fi. La potenza può apparire esagerata, ma il suo scopo è garantire una linearità estrema e una trasparenza sonora assoluta, con un'headroom capace di reggere ben oltre il solo strumento.

È interessante vedere come sia suddiviso il lavoro dei coni dedicati al puro suono di chitarra. Al centro della cassa c'è un cono principale da 12 pollici, responsabile del corpo dello strumento e di buona parte dei suoni "tradizionali". I due coni da 5 pollici negli angoli in alto, invece, si occupano degli effetti stereofonici e delle modulazioni. Il sistema è simile a quello che ha reso famoso il Roland Jazz Chorus, dove un cono trasmette sempre il segnale dry mentre l'altro emette il suono con chorus, ed è l'ambiente stesso a produrre "la magia" del Jazz Chorus miscelando le due fonti.

Firehawk 1500: all-in-one per chitarra da processore a monitor

A dispetto dell'approccio hi-tech del Firehawk 1500, il pannello richiama la stessa interfaccia immediata e versatile della pedaliera, con manopole per le regolazioni al volo del tutto simili a quelle di un amplificatore e altre più approfondite, come quella più grossa che gestisce il volume della chitarra e quello dell'eventuale backing track alla pressione di un push-push.

L'integrazione con il sistema programmabile Firehawk è totale, e anche il loop effetti stereofonico accessibile dal retro dello chassis è posizionabile in qualunque punto della catena semplicemente trascinandolo nell'intuitiva schermata del software per PC, iOS e Android, vero sistema di controllo per quello che si presenta come un amp-modeling-amp a tutti gli effetti.

Non mancano le connessioni più tradizionali e quelle specifiche Line 6, dalle porte MIDI all'ingresso per i sistemi Variax, o la porta USB per trasformare l'amplificatore in un'interfaccia audio con cui registrare le proprie esibizioni già colorate da simulazioni ed effetti o completamente dry, per avere sempre a disposizione una traccia su cui praticare del reamp in un secondo momento.

Firehawk 1500: all-in-one per chitarra da processore a monitor

Il Firehawk 1500 nasce come un amplificatore da palco, ma è ideale per fare anche da monitor personale per il chitarrista. Grazie ai due ingressi monitor con controllo dedicato di gain, infatti, il musicista può decidere di riprodurre attraverso il proprio amplificatore anche il mix della band proveniente da un mixer, contando così sempre su un proprio ascolto personalizzato e di qualità hi-fi.
Inutile specificare che l'amplificatore ha anche due uscite XLR per inviare il segnale al mixer in maniera pulita e senza richiedere una microfonazione dedicata.


La scena dei multieffetto e delle simulazioni sta cambiando radicalmente. La potenza di calcolo dei macchinari in circolazione è ormai considerata più che sufficiente anche da professionisti del settore e la nuova veste di "sistema tutto incluso" che diversi produttori stanno abbracciando potrebbe trasformare il modo in cui i musicisti si approcciano non solo alla costruzione di un proprio rig, ma più in generale alla presenza sul palco, all'interno della band, in relazione al pubblico e al proprio stesso modo di ascoltarsi dal vivo.
amplificatori firehawk 1500 line 6
Link utili
Firehawk 1500 sul sito Line 6
Line 6 AMPLIFi testato su Accordo
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di ciun [user #15167]
commento del 07/04/2016 ore 10:14:34
L' oggetto è veramente bello, non so se i suoni, dai tempi della Toneport che io uso, si siano evoluti in maniera decisa, ma pare che Line6 abbia fatto un buon lavoro già con le simulazioni HD per finire con Helix.
Questo potrebbe risolvere il problema di molti, costantemente alla ricerca di uno strumento che offra suoni trasportabili quasi in ogni situazione.
Una pecca forse è il peso, quasi 30 kg non sono certo pochi.
Il prezzo non è male, considerando che viene dato sui 1000 dollari, anche se poi per un uso live occorre senz' altro il controller FBV 3 che va sui 250.
Il tablet per editare i presets non lo contiamo perché ormai ce l' hanno tutti a prescindere.
Il tutto comporta una spesa discretamente inferiore a un Kemper senza finale, senza cassa e senza controller (atteso che ormai il Kemper è riferimento come suono e quindi come prezzo).
La parola a chi quei suoni li ha sperimentati seriamente, l' idea, ripeto, mi piace.
Rispondi
di endyamon [user #35616]
commento del 07/04/2016 ore 11:25:4
Anche io uso la mitica Toneport, con cui mi trovo davvero bene e devo dire che, come suoni, tiene tranquillamente testa a software ben più recenti come i vari Amplitube, Guitar Rig o il più blasonato BIAS. Certo, poi quando passo sul POD HD e uso, appunto, le simulazioni HD andiamo su un altro pianeta sia come suoni sia come dinamica, però per lo studio a casa e per le registrazioni secondo me va alla grande e non costa nemmeno tanto.
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 07/04/2016 ore 10:48:38
mostruoso!!!!!
quelli della line6 sono avanti anni luce, bisogna proprio provarlo.
Alla fine risolvi nmila problemi, soprattutto quello dei fonici, ma anche quello dei disturbi del segnale, del microfonare le cose, del portarti 1000 pedali che devi collegare con 1000 cavi ecc...

fantastico, poi il suono è perfetto, identico a quello degli amplificatori simulati
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di endyamon [user #35616]
commento del 07/04/2016 ore 11:22:09
Non so... Sono davvero combattuto... Non saranno pochini 1500 watt di potenza? :-)
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di francesco72 [user #31226]
commento del 07/04/2016 ore 13:57:10
Premesso che l'idea mi piace moltissimo e può risolvere parecchie grane, per la mia esperienza vedo un problema fondamentale: se devi suonare dove c'è un service rischi di rimanere tagliato fuori o di usarlo solamente come ampli, ma a quel punto 1.250 euro non sono pochi per un di più (il presupposto è di avere già un porprio rig efficiente). Se invece si deve partire da zero, è l'arma atomica.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 07/04/2016 ore 14:06:01
E perchè? Lo puoi connettere in ogni modo possibile....
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/04/2016 ore 09:04:26
Il problema non sono le potenzialità connettive, ma che te lo facciano fare. In primo luogo il service potrebbe non aver piacere che gli infili una spia tua nel suo impianto (già accaduto); oppure potresti essere tu a non volere: pensa ai concerti in cui si alternano due o tre band, non tutti possono aver voglia di lasciare una spia da 1.000 euro sul palco dove magari un ragazzetto ubriaco carambola sopra. Pertanto in questi casi ti resta solo il fattore ampli che, come dicevo, per uno che abbia un rig già decente diventa un costoso doppione.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 08/04/2016 ore 09:27:1
Beh ma se uno prende una soluzione così,significa che vuole abbandonare tutto il resto della baracca :-)
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di Pietro utente non più registrato
commento del 07/04/2016 ore 14:05:10
Fantastico,ma come detto sopra la pedaliera FBV3 è essenziale per usarlo live,e quindi si va sui 1300€...a mio avviso nei 1000€ del prezzo doveva starci anche una pedaliera di comando,il display integrato è davvero ridicolo.
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di rockit [user #11557]
commento del 07/04/2016 ore 15:23:02
Però ha MIDI in/out, magari basta una midibuddy o qualsiasi altra pedaliera di controllo, 50 euro e passa la paura...Interessante, molto, il formato amichevole con tutte queste feature.
Piuttosto il dubbio che mi viene è che la connessione in diretta possa offrire risultati eccellenti ma magari inferiori a quelli dell'ascolto dal vero, visto il particolare sistema di diffusione praticamente in triamping, e sarebbe un peccato.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 07/04/2016 ore 15:59:26
Vero si può optare per una pedaliera MIDI,ma con la FVB3 è molto più pratico,provare per credere,ed è assi più flessibile nell'uso. ;-) Riguardo la connessione,se lo butti su un impianto "serio" non credo che il risultato sarà inferiore al suo cabinet,basta fare bene il routing,ci sono una marea di opzioni,questo è il "lato oscuro" di questa roba,si affoga nelle opzioni....
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 07/04/2016 ore 17:15:39
Come idea mi piace. 30 Kg però sono una mazzata. Se lo facessero testata e cassa potrebbe essere un ottima idea. La testa tra l'altro si potrebbe portare a casa insieme alla FBV per provare. Il combo invece rimane in stanzetta.
I 1500 watt sono una sparata senza senso. Non li ha, e comunque sia la potenza è sufficiente per qualsiasi palco.
Per quanto riguarda i suoni mi piacerebbe provarlo. Non ho capito se pesca dall' HD o dall' X3. Un coso del genere con i suoni dell' ELIX non sarebbe male.
Se vendono anche le mani del tizio della demo sono disposto ad aggiungere qualche cosina in più.
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di Baconevio [user #41610]
commento del 08/04/2016 ore 08:49:5
lo trovo un oggetto francamente inutile, pesante e assolutamente demodè. è certamente moderno, per il versante tecnologico, ma assolutamente fuori contesto perchè ancora si insiste su questa storia del wattaggio....1500 watt.....ma stiamo scherzando? per me, ripeto, oggetto inutile e dall'improponibile rivendibilità. sarò vecchio, sarò antico, ma mi trovo bene con le mie valvoline belle calde e i miei pedali ignoranti. basta sapere cosa si vuole.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/04/2016 ore 10:03:39
1000 euro per questo affare è un'insulto all'intelligenza umana. In più non fatevi impressionare da quei 1500 watt. Le specifiche sono queste:

HF- center (Amp): Class AB (Type), 153W (Peak), 80W sine continuous @1% THD (RMS)
MF + HF - stereo (Amp): Class D (Type), 2 x 153W (Peak), 2x80W sine continuous @1% THD (RMS)
LF (Amp): Class D (Type), 1200W (Peak), 440W sine continuous @1% THD (RMS)

Ha la potenza praticamente di un amplificatore da basso grosso in RMS. 1500 watt è preso sommando (chissà in quale modo tutto cinese) tutte le potenze di picco. In più è tutto in Classe D. Ciò significa che la sezione amplificazione è affidata ad un modulino cinese da 20 euro e ad un crossover sempre cinese da 3 euro. Come va di moda ora, insomma. Il tutto RMS non arriva nemmeno a 1000 watt e c'è sempre da considerare il fattore "CLASSE D" che ha tutta un'altra efficienza rispetto alle classi di amplificazione serie.
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di endyamon [user #35616]
commento del 10/04/2016 ore 10:51:24
1000 euro non mi sembrano molti per quel che offre: un potente amplificatore, un ottimo sistema di diffusione e un buon multi effetto digitale con ottime possibilità di connessione. Sul mercato ci sono tante testate che, da sole, costano molto di più e offrono molto meno (questo mi sembra molto più folle). La potenza è tanta ed è espressa in RMS (come sempre e come è giusto che sia). Il tutto, ovviamente, in classe D (tipico per le alte potenze, proprio come il Kemper) e il discorso dei componenti cinesi lascia il tempo che trova: Line6 progetta in US e costruisce in Cina proprio come un'altra aziendina da quattro soldi di componenti a basso costo e di scarsa qualità che si chiama "Apple".
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di ciun [user #15167]
commento del 08/04/2016 ore 13:04:0
Non entro nel merito della qualità dei componenti, ma se vogliamo rimanere in termini numerici perché nessuno si scandalizza se per il Kemper col finale si deve sborsare un extra di 6-700 euro e non è "niente di più" che un finale in classe D da "soli" 600W?
Line6 non ha mai riscosso il successo dei puristi, ma arrivare a dire che tutto quello che fa sono cagate mi sembra esagerato.
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 11/04/2016 ore 12:12:53
hai colto nel segno, che poi chi sono i puristi? quelli che vanno a suonare cover di hendrix davanti a 15 persone o quelli che vanno a suonare nella band di THE VOICE e non si vedono neanche in faccia?
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