VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Bonamassa:
Bonamassa: "B.B. King mi diceva, occhio alla grana!"
di [user #17404] - pubblicato il

Il nuovo lavoro di Joe Bonamassa si intitola “Live at the Greek Theatre”. Uscirà questo venerdì ed è un doppio cd che immortala il recente “The Three Kings Tour” del 2015, nel quale Bonamassa ha omaggiato tre dei più grandi chitarristi blues della storia: Albert King, Freddy King e B.B. King. Per Bonamassa un tour toccante, partito solo due mesi dopo la scomparsa di B.B. King suo mentore e amico, che ricorda per noi in queste dichiarazioni.
Quello finito nel disco “Live at the Greek Theatre” è lo show registrato al Greek Theatre di Los Angeles, più di due ore di musica, 22 canzoni, nelle quali  Bonamassa evoca l’anima musicale delle tre icone blues, citandone frasi, idiomi e preziosismi senza mai rinunciare a una voce assolutamente unica e personale.
Bonamassa ha dichiarato che questo tour è stato particolarmente significativo ed emozionante per lui: gli show, infatti, sono partiti poco dopo la scomparsa di B.B. King suo mentore e amico. “Il fatto che B.B. per un soffio non abbia potuto assistere a questi concerti per me è stato un rammarico straziante. Lui se n'è andato a maggio; io sono partito in tour ad agosto. Tra me e lui c'era un'amicizia di 25 anni. Sono certo che si sarebbe goduto questi concerti, magari guardandoseli su youtube, e penso anche che sarebbe stato fiero di come ho arrangiato i pezzi e di come suonava la band. Poi, sono assolutamente certo che sarebbe impazzito per le tre coriste!"

Bonamassa: "B.B. King mi diceva, occhio alla grana!"


La scaletta del concerto è spettacolare e convivono in maniera armoniosa e intelligente standard blues con pezzi più ricercati e meno conosciuti del repertorio dei tre Re. Impossibile non menzionare, per esempio, "Born Under A Bad Sign", "Lonesome Whistle Blues", "Hummingbird", "Let The Good Times Roll" e  naturalmente, il famoso classico di  B.B. King "The Thrill Is Gone".
Spettacolo nello spettacolo, la parata di chitarre vintage  sfoggiate da Bonamassa: quattro modelli Gibson ES, una Gibson Les Paul, una Gibson Flying V, due nuovi modelli Gibson Custom Shop, due Stratocaster Fender e una Flying V 1972 Dan Erlewine  chiamata "Lucy", originariamente di proprietà e suonata da Freddie King e attualmente, nella collezione dell’ attore Steven Seagal.
A dare ulteriore valore a questo tour, il fatto che una parte significativa dei ricavati sia stata devoluta alla “Keeping the Blues Alive Foundation” associazione no profict fondata dallo stesso Bonamassa nel 2011 con l’obbiettivo di finanziare lo studio del blues e della musica per i più giovani, cercando di sopperire ai tagli fatti all’educazione musicale nelle scuole pubbliche.
 
 

Scopriamo un po' di più di questo lavoro attraverso le parole di Joe Bonamassa.

Come nasce l’idea di questo tour?
Joe Bonamassa: E' un progetto nato nel 2014. L'idea è celebrare il nostro patrimonio blues omaggiandone i protagonisti e gli interpreti principali. Fare degli show nei quali si suona la loro musica. Il primo show allestito era un tributo alla musica di Muddy Waters e Howlin 'Wolf”.  Il “The Three Kings Tour” ne è stata la continuazione più naturale e ovvia, portando sul palco la musica di B.B. King, Albert King e Freddy King.
 
E chi saranno i prossimi?
JB: Beh…la scelta è altrettanto ovvia: Jeff Beck, Jimmy Page e, naturalmente, Eric Clapton.
 
Parlare di B.B. King, Albert King e Freddy King è parlare del DNA del blues moderno...
JB: Certo, lo penso anch’io. Anche se forse, per parlare davvero di DNA del blues moderno bisognerebbe andare indietro a Robert Johnson. Piuttosto, io credo che questi tre signori abbiano nei confronti del blues altri meriti specifici.


 
Quali?
JB: Albert ha introdotto una pulsazione più funk nel blues, i suoi dischi erano vicini alla soul music; aveva un songwriting interessante e delle melodie interessanti. Poi, vabbè, Freddy King era uno pericoloso: una palla di cannone arrivata dal texas! Lui ha scatenato l’inferno: il suo impatto nel blues è stato quello di un toro scatenato in un negozio di cristalli! E poi B.B. King era tutte queste cose assieme. Lui ho portato l’entertainment, lo show ed era uno che scriveva canzoni magnifiche. Era B.B. King, semplicemente, il re del blues.
 
Tu hai aperto gli show di B.B. King che eri un bambino di 12 anni. L’hai conosciuto bene: che tipo era?
JB: Molti dicono che B.B. fosse una persona molto seria ma, credetemi ,allo stesso tempo era davvero, davvero spassoso. E molto sveglio anche: pensa che fu lui a insegnarmi come trascinare la musica dal computer all’ iPod…e lui aveva 80 anni e io 28!
 
Quali sono gli insegnamenti più importanti che ti ha lasciato?
JB: Sono due. La prima è di continuare a fare le cose stai facendo. Nel senso: una volta che hai trovato la tua strada, non allontanarti mai troppo da quella. Stai concentrato su quello che sai fare. E la seconda: “Tieni d’occhio i soldi” B.B. me lo diceva sempre. “Stai attento alla grana! Questo della musica è un business come qualunque altro business al mondo. E non bisogna mai perdere di vista i soldi quando si fa business."

album bb king joe bonamassa
Link utili
Il sito di Joe Bonamassa
Acquista “Live at the Greek Theatre”
Nascondi commenti     67
Loggati per commentare

di Zoso1974 [user #42646]
commento del 21/09/2016 ore 14:40:29
Bonamassa è simpatico... è bravissimo... ha la strumentazione più figa dell'universo... ma è anche l'ennesima conferma, per me, che nessun bianco sia in grado di interpretare il blues fino in fondo.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 21/09/2016 ore 15:34:0
Concordo , io sono cresciuto ascoltando i tre Kings originali in particolar modo l'immenso BB , apprezzo lo sforzo del grande Bonamassa di continuare a promuovere e mantenere in ottima salute il Blues ma le sue interpretazioni per quanto intense e ricche di ottimi arrangiamenti sono lontane anni luce da quelle molto più scarne ma indubbiamente più belle delle originali suonate e cantate dai Bluesman neri che questa musica l'hanno inventata .
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 21/09/2016 ore 15:40:15
Vero ma credo sia per un fattore di richiesta del pubblico, io se vado a sentire Joe Bonamassa mi aspetto anche una bella vena rock, i tempi sono cambiati rispetto agli anni d'oro dei fratelli King e Bonamassa cerca anche di raccogliere più consensi possibile dal pubblico anche perché lui ci campa suonando ;P
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 21/09/2016 ore 15:34:1
Clapton?
Moore?
Page?
SRV?
Jeff Beck?
Ecc....

A me Bonamassa non piace, anche se suona benissimo.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 21/09/2016 ore 15:56:26
Guarda... i miei chitarristi preferiti oltre a Hendrix, sono Page e Peter Green... ma anche SRV, Clapton, Moore etc... insomma praticamente tutti quelli che hai citato... il problema, se così si può dire, è che per quanto siano favolosi, quando fanno blues lo fanno diverso dall'originale... non c'è scampo. Il blues è uno di quei generi completamente radicati in una cultura precisa... ne puoi imparare il lessico e la grammatica... ma fare blues "vero" serve un background che nessun bianco può avere. Almeno... io lo percepisco diverso...
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 21/09/2016 ore 16:01:0
Ma certo, suona diverso non c'è dubbio.
A me piace il blues in tutte le sue declinazioni, anche british, anche texas, ma questo

vai al link


Sarà sempre un'altra cosa.

W il blues comunque!
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 21/09/2016 ore 16:13:36
Yeah!
...poi se mi si toccano Freddie e Albert King che stra-adoro...
vai al link
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 21/09/2016 ore 18:37:01
Un classico.
Fantastico il tiro che aveva, il modo "ritmico"di suonare..bellissimo
:-) :-) :-) :-)
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2016 ore 08:43:41
Se avete tempo consiglio vivamente di cercare su youtube qualche live di Albert King e di Freddie King anni 70 e dintorni... se ne trovano diversi e sono assolutamente strepitosi.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 21/09/2016 ore 19:26:03
Bellissimo pezzo, meraviglioso. Ma mi sa che e' meno blues questo di quello che suona Bonamassa :-) nel bene e nel male ovviamente!!!
Rispondi
di biolotti [user #13907]
commento del 25/09/2016 ore 13:30:48
ma non credo che Blind Lemon Jefferson sia da paragonare a JB, in questi vecchi pezzi blues se ci metti un metronomo non ti torna mai il tempo, il cantato è tutto e la chitarra è un corollario, sembrano quasi slegati uno dall'altro, la formazione di questi bluesman è fondamentalmente solitaria, qui invece parliamo si sempre di blues ma di gruppi musicali, credo che sia un discorso diverso. JB a mio avviso ha avuto una bella idea a celebrare dei grandi chitarristi, ne risulta uno show bello e gradevole e sicuramente interessante per gran parte del pubblico mondiale, probabilmente a chi piace il blues delle origini non apprezzerà ma credo che quel tipo di musica è oggi difficilmente replicabile anche da artisti di colore
Rispondi
di poseidon [user #30697]
commento del 21/09/2016 ore 21:42:56
Aggiungerei Rory Gallagher... comunque si, diciamo che i chitarristi bianchi hanno primeggiato più che altro nel blues-rock, blues elettrico, hard blues ecc... se penso al pure blues, quello del delta ecc, ovviamente mi vengono in mente i vari John Lee Hooker, Robert Johnson ecc... loro in effetti ce l'avevano proprio nel sangue quella musica.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 21/09/2016 ore 15:35:53
lo trovo un personaggio sopravvalutato e fondamentalmente inutile. un bianco che fa musica piaciona per i bianchi ricchi. il blues è altra cosa.
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 21/09/2016 ore 15:44:09
Nella musica niente è inutile, esistono tanti generi e modi di interpretarla per far fronte alle tante e diverse esigenze del pubblico.
Che suoni male non credo si possa dire, poi che piaccia o meno sono gusti personali mica un docet ;)
Rispondi
di Alex DG [user #35120]
commento del 21/09/2016 ore 19:16:32
Pur avendo alcuni album blues di Bonamassa ed anche l'ultimo, sono d'accordo sul fatto che sia sopravvalutato pur essendo molto bravo e preparato. Sono sempre stato dell'idea che se fosse venuto fuori negli anni '90 probabilmente non avrebbe avuto tutto il successo e l'attenzione che invece ottiene oggi, visto che è praticamente rimasto solo lui......e poi quello che sento nei suoi album (anche sull'ultimo Blues of Desperation) è un riproporre sonorità e schemi ritmici spesso ripresi in maniera palese da Jimmy Page, da Stevie Ray Vaughan (su Blues Deluxe) e anche fraseggi solistici ripresi ad esempio da Eric Johnson (con lo stesso suono). Insomma non mi ha mai dato l'impressione di avere un proprio stile personale, ma un minestrone di influenze prese dai suoi guitar heroes.
Per carità è solo una impressione personale....
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 22/09/2016 ore 08:48:20
Blues of desperation è diverso dal resto dei suoi dischi. Non ha il solito tiro aggressivo che magari ha anche questo live. Dire che è un minestrone di influenze che vuol dire? Vuol dire che tu hai imparato a suonare senza ispirarti a qualcuno? Poi,oh tutti i chitarristi hanno sonorità che si ripetono ma quello che a me stupisce è che bonamassa può tranquillamente passare dal funk al soul sempre mantenendo un tiro e una cattiveria che io non sentivo da Gary Moore. Poi,oh sono gusti... :D

Rispondi
di Alex DG [user #35120]
commento del 22/09/2016 ore 09:55:45
E' chiaro che ognuno di noi ha delle influenze però ci si aspetta che quando si arriva a certi livelli top poi queste influenze comiciano a dare spazio ad un proprio stile personale ed unico. Hai citato Gary Moore, io sono un suo grande fan molto più che di Bonamassa, e pensa che proprio Gary Moore disse a Bonamassa (l'ho letto in una vecchia intervista a Moore) che doveva sviluppare maggiormente un proprio stile personale, e che una volta somigliava ad uno, un'altra volta somigliava ad un altro.
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 22/09/2016 ore 10:08:49
Oh che hai tirato fuori! Era un vecchio numero di Guitarust,con il sommo Moore in copertina! :D Lui si riferisce al fatto che bonamassa suona un pò indiano un pò di derek trucks un pò degli yes... i primi dischi di bonamassa sò cosi,pieni di cover e anche un pò ingenui. Però io da john henry in poi...diciamo gli ultimi 7 anni di produzione riuscirei tranquillamente a riconoscere un suo pezzo dalla prima nota. Ripeto poi sono gusti,ma io credo che sia un grande con un tiro formidabile. Non credo,non ho mai creduto che il blues non possa avere una componente piu dura ecco tutto qua....
Rispondi
di EarlBostic [user #39111]
commento del 23/09/2016 ore 17:14:35
Junior Watson e mi fermo qui. Basta cercare fra i musicisti che lo suonano davvero, non fra i cloni di Gary Moore e SRV.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 21/09/2016 ore 16:13:36
A me il blues piace tutto, lui è bravissimo, quello che fa lo fa veramente bene, e concordo con xstring: nella musica niente è inutile... anche se non mi esalta, e non mi dice nulla di nuovo. Ma ben venga Bonamassa, indubbiamente un gran musicista, e canta anche bene.
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 21/09/2016 ore 16:46:34
Il bello della musica è che c'è spazio per tutti, se suono io può suonare chiunque
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 22/09/2016 ore 00:36:58
92 minuti di applausi!
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 21/09/2016 ore 20:13:54
a me Bonamassa piace tantissimo; mi piace anche come ha riarrangiato a modo suo alcuni pezzi, a volte più delle versioni originali che comunque adoro.
ottima cosa l'idea di portare in giro i pezzi dei grandi del blues, soprattutto perché oggi non ci sono più e per i giovani è un'enorme perdita la possibilità di perdere di vista certe perle musicali
Rispondi
Loggati per commentare

di phunkabbestia [user #42918]
commento del 21/09/2016 ore 21:37:07
che schifo... parlare di musica e soldi in questo modo! Non ti allontanare troppo dalla strada e stai attento ai soldi: sembrano le peggiori istruzioni per l'uso di un qualunque aguzzino discografico...
Rispondi
di poseidon [user #30697]
commento del 21/09/2016 ore 21:48:08
in effetti sta cosa poteva anche evitare di raccontarla :(
anche se è perfettamente normale che due musicisti di un certo calibro quando parlano fra loro possano parlare anche di soldi, in fondo sono umani anche loro... penso che BB volesse semplicemente dirgli di stare attento e non farsi fregare da qualche manager allegrotto...
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 21/09/2016 ore 21:52:2
Il consiglio sui soldi ci può stare (in parte) ma non quello sul non allontanarsi dal seminato... è davvero antipatico nei confronti del pubblico, così non è arte ma è marketing!
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 22/09/2016 ore 10:12:34
bè gli è capitato di suonare in un gruppo senza essere pagato!
Rispondi
di lospilung [user #18940]
commento del 22/09/2016 ore 08:22:58
we are in it only for the money...chi l'ha detto?Frank Zappa mi pare...per il resto ho un vecchissimo guitar "for pratchising musician" (chi se lo ricorda?) dove il nostro e' citato gia' dall' eta di 12 anni,sara' anche il destino ma non capita a tutti di avere i genitori con negozio di strumenti musicali...
ps era ora che si sdoganasse Flyng V e simili (Jackson RR)..ihihihih
Rispondi
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 21/09/2016 ore 22:30:4
Bonamassa è un grande. Punto. Può non piacere, può stare sulle balle, ma è uno che è venuto fuori in america suonando blues, quando tutti già lo facevano da 100 anni, e quei linguaggi sono alla base della cultura americana.
Il resto sono pippe mentali e tanta, tanta invidia..
Oltretutto è una persona estremamente umile, ti parla come fossi un amico, chiunque tu sia... Non credo che la parte sui soldi sia stata ben interpretata.. penso piuttosto che abbia voluto implicitamente criticare il mercato discografico e i soldi che girano, e le etichette che di certo, su quei generi musicali, non sono così generose con gli artisti.. Non mi pare abbia detto "fai più soldi che puoi"
Tempo fa uscì anche una sua campaga "how one man beat the recording industry".
E' uno che fa quello che fa con grande passione e divertendosi un mondo, è uno che va ancora a suonare nei club, nonostante riempia i teatri di mezzo mondo..
Di chi dice che è un personaggio inutile e sopravvalutato..... bhe... vorrei tanto leggerne la biografia e ascoltare qualcosa
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 22/09/2016 ore 00:40:05
Un commento fuori dal coro che mi sento di condividere.
Molti non tengono conto che Bonamassa ha capacita' tecniche fuori dal comune, la sua velocita' e precisione nello stesso stesso tempo sono doti abbastanza inusuali nel blues.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 22/09/2016 ore 00:40:42
Condivido in toto.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 22/09/2016 ore 08:54:16
Condivido anch'io, è bravissimo, punto.
Inoltre riesce a suonare e cantare blues ad un grandissimo livello, senza avere l'aspetto e i crismi del bluesman.
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 22/09/2016 ore 10:15:1
Concordo con quello che hai scritto.
Rispondi
di MAT77 [user #27583]
commento del 22/09/2016 ore 16:03:1
Ora 92 minuti di applausi :-))))
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 23/09/2016 ore 14:12:43
93 minuti di applausi...:)
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 22/09/2016 ore 08:43:08
Perchè tutti sti commenti acidi? Bonamassa ha un tiro bestiale,punto. E' uno che nei forum ti aiuta a scegliere o a modificare una les paul. E' uno che si fa il giro del mondo alla ricerca di chitarre, è uno che può suonare qualsiasi tipo di musica.
E' troppo veloce? Il fatto che sia piu rock che blues non è mica un male.

Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 22/09/2016 ore 09:17:17
Questo astio nei confronti di Bonamassa è ridicolo, sa tanto di invidia stragratuita.
Un musicista suonando poi ci vive, per cui direi che la grana è una parte decisamente importante della faccenda. E' stato onestissimo nel ricordarlo.
Ricordo una intervista a Joe in cui gli si chiedeva quali fossero i suoi primi mentori relativamente al solismo chitarristico: Rispose Adrian Smith e Dave Murray.
Per far capire l'eclettismo del personaggio.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 22/09/2016 ore 09:18:16
Lo stesso BB King è uno che a suo modo ha cambiato le regole della chitarra blues, così come Muddy Waters con la sua amplificazione aveva sparigliato un tavolo in cui da quasi un secolo si giocava con le stesse carte.
Bonamassa può non piacere (e certo non è Muddy Waters...), ma giudicarlo male perchè suona troppo veloce, troppo pulito (o troppo sporco: su questo le opinioni divergono... ;) ), troppo rock, e via dicendo, significa pensare al blues come a un canone "dato" e immodificabile di atmosfere, sonorità, armonie e altro. Il blues va avanti; c'è chi lo ha trovato nei rapper, tanto per dire, a testimonianza del fatto che parliamo sì di un genere musicale, ma prima di tutto di un "mood" che può esprimersi in modi molto diversi. Quello di Bonamassa è il blues di Bonamassa, punto; uno come BB King pensava che valesse la pena di farlo sentire in giro, e io (bianco, europeo, chitarrista tecnicamente povero e cantante appena accettabile, cresciuto in un mo(n)do che non ha niente a che vedere né con la Chicago del boom né coi campi del delta), dico di no? Siamo seri...
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 22/09/2016 ore 11:04:58
ecco, hai espresso pienamente il mio pensiero!
avevo provato a scrivere lo stesso concetto ma non mi capivo neanche io e ho desistito....
Rispondi
di ciofhalen [user #44278]
commento del 22/09/2016 ore 10:07:13
Bonamassa non è tra i miei preferiti, ma sono gusti personali.
Se però penso al blues in chiave moderna, penso a lui.
Non condivido, inoltre, le critiche alla frase sul denaro, mi pare più che normale che a quei livelli si parli di soldi e di come "non farsi fregare" o "non fare investimenti sbagliati". Ricordo di aver letto in un libro di Duff McKagan che gli Aerosmith ad un certo punto della carriera dovettero iniziare a vendere parte della propria strumentazione per mantenersi. Questo per dire che evidentemente sono cose che capitano nel mondo della musica.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 22/09/2016 ore 11:01:24
Ragazzi è chiaro che bisogna stare attenti alla grana, come in ogni attività, questi suonano per vivere, ci campano, mica come noi al pub sotto casa nel tempo libero.
Ottimo suggerimento, ai tempi di BB poi non si stava attenti a queste cose, e gli artisti sono stati derubati in tutti i modi!
:-) :-) :-) :-)
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 22/09/2016 ore 12:27:15
Una precisazione, se non ci ha pensato qualche altro, la Flyng V Lucy fatta da Dan nel 70, era di Albert King, non di Freddy King, sulla tastiera é riportato il nome del musicista per esteso, inoltre Erlewine mi sembra che poco tempo fa abbia fatto un clone di questa Flyng Lucy.
In merito all'opportunità del racconto di Joe sui soldi e cosa ci gira attorno ed i consigli di King, bisogna comprederlo, sono americani, vedono il denaro ed il businnes, qualsiasi businnes, diversamente da noi, è un po' come parlare di democratici e repubblicani, un democratico americano non è esattamente come un democratico o se volete uno del PD di casa nostra.
Per quanto riguarda il "blues" di Bonamassa, bravo BBSlow hai colto appieno il problema, sono d'accordo.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2016 ore 13:27:43
Per la questione soldi... se vi leggete le biografie dei grandi bluesman di colore, cresciuti in baracche e senza i soldi per mangiare o per comprare le corde della chitarra, noterete che è sempre di primo piano... così come la paura di farsi fregare dal bianco di turno.
In un documetario (fichissimo) sulla vita di Chuck Berry, dicevano che sino a che ha fatto concerti ha sempre preteso di essere pagato in anticipo... non so se rendo l'idea! :o)
Rispondi
di MAT77 [user #27583]
commento del 22/09/2016 ore 16:08:07
Stupendo "quel" documentrario!!
Si Chuck Berry era proprio avido. Lo dice anche il regista di quel documentario spiegando quanto Berry fece dannare la produzione per ottenere più soldi :))))
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 22/09/2016 ore 13:28:35
Ho avuto la fortuna a Los Angeles di incontrare Muddy backstage: mi chiede un sacco di info sul Pop/Blues europeo e su quanti registrano pezzi suoi. Poi mi dice che se non fosse per royalties europee non ha grana a sufficienza per mantenersi decentemente in vita. E che questo vale per tutti i suoi colleghi Blues. Era nel '68 ma era gà cominciato il "risorgimento" del Blues negli USA - dapprima in bianco. IMHO, i musicisti bianchi sono stati anti-segregazionisti. Ben venga chi suona Blues!!!
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2016 ore 16:17:43
Wow che storia... :oO
Comunque sono stati gli inglesi a riscoprire il blues e a dargli una seconda giovinezza... nel 68 Muddy Waters se la passava piuttosto male, il blues in america non tirava più da anni e infatti fece un paio di dischi molto strani ma interessanti "Electric Mud" e "After the Rain"... pieni di chitarre fuzz e derive psichedeliche, nel vano tentativo di agganciare il trend dell'epoca... due dischi comunque non riuscitissimi... da li a poco per fortuna arrivarono gli anni 70 e sulla scia della british invasion il blues tornò di moda... consiglio, del periodo, "Hard again"... discone.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 22/09/2016 ore 17:22:01
1970, Milano: Blues Right Off presenta demos per un futuro LP alle case discografiche. Coro unanime "il Blues non venderà MAI"! Era cmq roba strana - teenager Blues e pezzi nostri. Muddy era a L.A. in un localino sul Sunset Strip - al massimo posto per 100 persone. Il vicinato era da clubs, negozi di poster e altra roba a che fare con la musica - e drug dealers dappertutto! Ho visto passando per strada la modesta locandina e sono dunque entrato.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2016 ore 17:24:58
Tanta invidia...
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 22/09/2016 ore 17:44:50
Per tenermi in piedi lavoravo come fotografo! Qualche volta da consulente per managers in cerca di bands europee. Non avevo una chitarra appresso e non ho potuto suonare una singola nota...
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/09/2016 ore 17:50:48
Beh personalmente considero quella l'età d'oro per la musica... averla vissuta così in pieno è veramente epico! :D
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 22/09/2016 ore 19:30:45
Il vantaggio è stato di conoscere la musica di bands poco note in Europa. Grateful Dead, Jefferson Airplane... Il Blues era rappresentato da Canned Heat. Tra hits alla moda e alla radio ogni mezz'ora c'era "All Along The Watchtower" - POP inadulterato!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 23/09/2016 ore 12:56:00
Canned Heat :-)
Tommy Johnson 1928
vai al link
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/09/2016 ore 14:15:57
Sensazionale - grazie - Tommy Johnson, mai sentito parlare! Il suo modo di cantare e ritmare su acustica mi ricorda Canned Heat con Blind Owl su Goltop / wraparound... !!! Ci deve essere una logica in tutto questo.
Rispondi
di distorto [user #28299]
commento del 22/09/2016 ore 14:10:20
Bonamassa non ha portato niente di nuovo nel blues, è la sintesi perfetta tra i vari grandi del genere, ha un grande suono ed una tecnica cristallina, i suoi soli perfetti ma tutto ciò che ascolti lo hai già ascoltato milioni di volte, una sorta di copia incolla della storia dei blues licks, non ha mai suonato una frase musicale che non te la aspetti, per quanto è bravo è scontato. Sinceramente a me non mi da nessuna emozione, Gary Moore mi fa ancora piangere, ma stiamo parlando di due pianeti diversi.
E poi secondo me si sta troppo pompando anche da solo, il suo logo ai concerti è dappertutto....troppo autocelebrativo, non credo sia molto umile, ma sono solo mie sensazioni.
Rispondi
di distorto [user #28299]
commento del 22/09/2016 ore 14:10:22
Bonamassa non ha portato niente di nuovo nel blues, è la sintesi perfetta tra i vari grandi del genere, ha un grande suono ed una tecnica cristallina, i suoi soli perfetti ma tutto ciò che ascolti lo hai già ascoltato milioni di volte, una sorta di copia incolla della storia dei blues licks, non ha mai suonato una frase musicale che non te la aspetti, per quanto è bravo è scontato. Sinceramente a me non mi da nessuna emozione, Gary Moore mi fa ancora piangere, ma stiamo parlando di due pianeti diversi.
E poi secondo me si sta troppo pompando anche da solo, il suo logo ai concerti è dappertutto....troppo autocelebrativo, non credo sia molto umile, ma sono solo mie sensazioni.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 23/09/2016 ore 09:14:15
Sono perfettamente d'accordo con te in tutto , Bonamassa ha una immensa tecnica ma almeno a me non trasmette nulla , fa un pezzo dei Led Zeppelin e imita Page perfettamente , suona un pezzo di Clapton idem vuole omaggiare Jeff Beck stessa storia e così via . L'ho seguito per i primi dischi e poi non l'ho più ascoltato , però un merito bisogna riconoscerglielo sta continuando a promuovere il Blues cosa che ormai i giovani musicicisti di colore non fanno quasi più .
Rispondi
di marcoguitar [user #15320]
commento del 22/09/2016 ore 19:14:31
Vero. Nessun bianco sa suonare il blues come nessun italiano sa suonare rock
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 22/09/2016 ore 22:29:30
Vero!

p.s. però Stevie Ray suonava meglio di un nero.
Rispondi
di sixstrings74 [user #7838]
commento del 22/09/2016 ore 22:28:45
Tutti grandissimi chitarristi quelli citati nei vari post, una parola in più la vorrei spendere per ( mio gusto ovviamente personale) Gary Moore
. Un chitarrista che definire solo blues sarebbe riduttivo! Esordi con vena dal blues all hard-rock, dotato di gran tecnica e gusto,colore sensibilità uniche! Un grandissimo

Ps. Ascoltare la titletrack K2 sul disco di Don Airey del '99
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 23/09/2016 ore 09:47:42
Straordinario Gary Moore tra i migliori musicisti Rock/Blues in assoluto !
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 23/09/2016 ore 14:18:41
Un grandissimo! Anche se in tanti anni di carriera pezzi memorabili (ma anche meno) ne ha sfornati davvero pochi... ma come interprete tra i più grandi.
Una delle sue performance più strabilinati, almeno per me, è il suo tributo a Hendrix... veramente da mascella che cade... vai al link
Rispondi
di Alegtr78 [user #39963]
commento del 23/09/2016 ore 15:17:44
Leggo sempre con piacere questo blog, credo che bonamassa sia un ottimo chitarrista anche se personalmente nn mi piace. La cosa divertente però è come ci infervoriamo quando si parla di blues, rock, jazz...certamente i King hanno avuto un peso notevole nella codifica del linguaggio blues, ancora prima i vari r.johnson, skip James, blind lemon j. Che qualcuno giustamente citava ecc... Al di la dei gusti personali che nn vanno giudicati a me piace pensare alla musica come linguaggio globale in continua ricerca ed evoluzione, certo con tanti stili codificati ma che possono dialogare tra loro, penso a musicisti come m.ribot, a.belew. P.metheny, m.davis, Coltrane, f.zappa e tanti altri...
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 23/09/2016 ore 15:33:12
Bonamassa suona. E molto bene. Stop. Resto pippe.
Trovo ridicoli poi quelli che contestano il discorso "soldi".
Ne parlava con molta serenità anche Robben Ford a un seminario. Non c'è mica da vergognarsi! Quindi io che lavoro (e mi piace) non mi devo far pagare? Ma di che si parla? Serio? Il grillinismo fa danni al cervello!
Poi negli States i soldi sono sinonimo di "successo". Vuol dire che sei stato bravo a guadagnarli in un contesto meritocratico. Non è una cosa di cui vergognarsi, ma semmai di cui andar fieri, perché significa che sei in gamba a fare ciò che fai come lo fai.
Sono gli italioti ad avere un approccio pieno di dietrismi e preconcetti sull'argomento.
Fede
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 30/09/2016 ore 14:58:19
applausi
Rispondi
di Elasée Auardàt [user #32737]
commento del 23/09/2016 ore 16:20:50
A me Bonamassa non trasmette molto, ma questi son gusti. Quello che gli riconosco enormemente è il merito di aver riportato la chitarra e il "suonare vero" alle masse. Un po' come John Mayer a mio avviso.
Rispondi
di David box [user #45540]
commento del 23/09/2016 ore 22:27:48
Ma insieme ai celeberrimi tre King non c era anche Kerry King? 😂😂
Rispondi
di DANIELE61da [user #28553]
commento del 24/09/2016 ore 15:28:26
Ciao a tutti. Io ritengo Bonamassa un ottimo interprete rock blues, e un valido docente: guardate le jam tracks sul suo sito, dove JB mostra gli accordi e soli dei pezzi, lasciando alla fine le basi musicali su cui sfogarci!!!👏
Rispondi
Altro da leggere
The Aristocrats: rock che resuscita la fusion
Paul Gilbert: perchè il blues è meglio del metal
Ho fracassato la chitarra. Mi presti la tua?
Supersonic Blues Machine
Corde fini, cervello grosso
Michael Lee Firkins: nuove idee per la scala blues
Steve Lukather con Gibbons e Ford sul palco dei Supersonic Blues Machine
Gary Hoey,"Dust & Bones": hard blues di classe
Cesareo sul Kemper: "Pappa pronta ma non impari a cucinare"
Vai: chi suona ciò che non ama, finirà per sentirsi un miserabile
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?
M-Vave: profiling per tutti
Vintage V132: Les Paul style con un rapporto qualità-prezzo sbalordit...




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964