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Emulare i fraseggi degli artisti che si apprezzano di più, imparare a suonare i loro pezzi, la loro musica è uno degli incentivi più forti a studiare e migliorare. Capita però, di innamorarsi a tal punto di un tale repertorio o di un determinato fraseggio, di sentirlo così vicino alle proprie corde, da iniziare a percepirlo come proprio: da non rimpiangere, persino, il fatto che non sia effettivamente farina del proprio sacco. |
Ci piaceva, così, coinvolgere i lettori di Accordo in questa piacevole e frivola chiacchierata tra colleghi musicisti e appassionati.
Quali sono i brani ma anche i lick, le ritmiche, le melodie o i riff, che avreste voluto scrivere, inventare?
Quelle sono le pagine, gli scorci musicali che vi rappresentano in maniera talmente fedele, che vi sgorgano dalle dita in maniera così naturale che vi emoziona che qualcuno li abbia scritti proprio come sarebbe piaciuto fare a voi.
Oppure, su un piano diametralmente opposte, quelle composizioni talmente immense, influenti, inarrivabili che si è fantasticato di esserne gli autore, ne più ne meno di come si sogna ad occhi aperti di essere il campione che realizza il goal decisivo di un mondiale.
Curiosi di leggere le vostre riflessioni e risposte, abbiamo fatto la stessa domanda a un grande chitarrista acustico italiano, Luca Francioso.
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