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Suonare la linea di basso di
Suonare la linea di basso di "Ciao Ciao"
di [user #49785] - pubblicato il

Impariamo a suonare la linea di basso di uno dei pezzi di maggior successo del momento: "Ciao Ciao" de La Rappresentante di Lista. A spiegarcela, un insegnante d'eccezione, Carmelo Drago, bassista che quella linea l'ha scritta e suonata.

La collaborazione con La Rappresentante di Lista non è che la punta de l'Iceberg dell'attività musicale di Carmelo Drago che, giovanissimo, già da anni lavora come session man, produttore e arrangiatore. Forte di una formazione accademica maturata al Conservatorio, e di una marcata preparazione in ambito Jazz, Drago si dedica anche a progetti artistici originali e a suo nome. In questo video, realizzato in esclusiva per Accordo, Carmelo ci insegna a suonare la line di basso di "Ciao Ciao".



Questa la tab, completa di partitura, della linea di basso, realizzata da Carmelo per i lettori di Accordo.



Approfondiamo la conoscenza di questo giovane e brillante musicista in questa intervista. Ci auguriamo di ritovare presto Carmelo tra le nostre pagine.

Se dovessi scegliere 5 dischi che ritieni fondamentali per la tua formazione musicale?
Sai, non è facile sceglierne solo cinque in quanto sono un ascoltatore piuttosto onnivoro ma, se proprio dovessi scegliere, direi: 
A Love Supreme di John Coltrane, Currents di Tame Impala, What's Going On di Marvin Gaye (con James Jamerson al Basso), Random Access Memories dei Daft Punk, e The Downward Spiral dei Nine Inch Nails.

 
C'è un bassista o un artista che pensi abbia dato una svolta al tuo modo di suonare? Qualcuno che abbia in qualche modo influenzato la tua visione musicale?
Questa volta, non posso dare una risposta univoca perché ho sempre cercato di prendere ispirazione da una grande varietà di musicisti; se dovessi limitarmi al mondo delle quattro corde posso dirti che ho avuto il mio periodo Pastorius, il mio periodo Jamerson ed il mio periodo Jeordie White ( Marilyn Manson, NIN, A Perfect Circle ); potrei fare altri nomi ma c'è il rischio che diventi l'intervista più lunga mai pubblicata su questo portale!
 
Suonare la linea di basso di "Ciao Ciao"

Carmelo Drago Quintet, Omosumo, Nicolò Carnesi: ci racconteresti un po' i tuoi progetti e le tue collaborazioni?
Durante il mio percorso di Basso Elettrico al Conservatorio A. Scarlatti di Palermo ho avuto la fortuna di conoscere dei colleghi con i quali condivido una visione musicale: da lì è nata una collaborazione sfociata nel Carmelo Drago Quintet, una formazione strumentale che non si limita al jazz puro. Ci sono stati vari cambi di line up nel corso del tempo, al momento uno dei capisaldi della formazione è A. Caltabiano ( piano, tastiere), con il quale svolgiamo gran parte del lavoro di composizione e arrangiamento. Con Omosumo invece, la collaborazione è nata perchè sono stato chiamato a sostituire A. Di Martino per quanto riguardava i concerti dal vivo; è stata un'esperienza estremamente formativa per via dell'utilizzo di drum machine al posto di un batterista vero: questo mi ha portato ad avere un approccio diverso rispetto alla classica sezione ritmica. Infine, con Nicolò Carnesi ci siamo incontrati da spettatori all' Ypsigrock Festival ed è in quell’occasione che mi ha proposto di entrare a far parte della sua band: da allora ho suonato il basso per lui dal vivo e nei suoi ultimi due dischi. 
Ci tengo inoltre a menzionare altri artisti e produttori siciliani per i quali ho avuto il piacere di suonare live e in studio: Alessio Bondì, Mario Biondi, Fabrizio Cammarata, Angelo Sicurella, Fabio Rizzo e Riccardo Piparo.


Suonare la linea di basso di "Ciao Ciao"

Come è nata la collaborazione con La Rappresentante di Lista?
La collaborazione è nata grazie a Roberto Cammarata il quale ha pensato di coinvolgermi per la registrazione e scrittura delle linee di basso dell' album MY MAMMA (di cui Cammarata è produttore insieme a Dario Mangiaracina); da quel momento ho continuato a collaborare con loro in qualità di session man.
 
Ti va di raccontarci un po' della gestazione di "Ciao Ciao"? Come è nata la linea di basso
Ad ottobre 2021 ci siamo ritrovati con Dario, Veronica, Roberto Cammarata e Roberto Calabrese presso il Blackstar studio di Milano: la session è stata praticamente una lunghissima jam caratterizzata da un costante scambio di idee che ha poi portato alla realizzazione di "Ciao Ciao". Tutto veniva registrato costantemente e quindi la linea di basso è stata concepita in maniera molto spontanea: in fase di arrangiamento è stata mia cura snellire la bass line per darle il giusto groove e la giusta fluidità.
 

Strumentazione utilizzata?
 
La mia collezione di bassi comprende:
un Fender Jazz bass Classic 60 Sunburst con tutte le caratteristiche tipiche del tempo: tastiera in palissandro, tasti vintage più piccoli rispetto agli standard e pickups custom shop. L’ unica modifica che ho fatto è stata la sostituzione del ponte originale con un BadAss Bridge.
Due Squier Jazz Bass, uno Classic Vibe 60 ed uno Vintage Modified, entrambi sono settati con un actionpiù bassa del Fender, e montano delle corde di scalatura minore per un suono più moderno.
Un Eko Dragon bass del 1968 semiacustico, che fa la differenza in studio: ha un suono molto caratteristico, con un attacco molto presente, che si avvicina a quello di un contrabbasso; mi capita spesso di suonarlo con il plettro per ottenere sonorità a laBeach Boys. 
Un Epiphone Jack Casady, anche questo semiacustico ma dal suono decisamente più aggressivo; ultimamente su questo basso monto delle corde in nylon.
Uno Sting Ray Classic 24 BSC, che poi è lo strumento con cui ho registrato "Ciao Ciao"
Per concludere, uno Squier Mustang bass Classic Vibe con corde lisce, un Gibson Thunderbird bianco con tastiera in ebano e un Carvin Anniversary LB75 a cinque corde.
Per quanto riguarda gli amplificatori, i modelli che prediligo sono gli Ampeg  SVT Classic e SVT-3 Pro per i grossi palchi; in studio utilizzo spesso una testata vintage Fender Bassman 135 abbinata ad un cabinetartigianale costruito da Luca Benanti( L.B.C. handmade).
Dulcis in fundo, una menzione speciale va alla mia fidata testata MarkBass Little Mark 450 che mi accompagna da anni.
Dal punto di vista dell’ effettistica livemi limito ad un accordatore ( Korg Pitchblack ), un Fuzz ( Electro Harmonics Big Muff Russian Black), un compressore (Origins effects Cali 76 compact deluxe) ed un preamp con uscita DI (Tech 21 Sansamp para driver).

 
Suonare la linea di basso di "Ciao Ciao"

Suoneresti tutto con uno strumento o ti piace trovare ispirazione da suoni e bassi diversi?
Decisamente la seconda opzione: mi piace avere un ampio ventaglio di possibilità per poter rendere al meglio a seconda del contesto musicale in cui mi trovo ad operare; questo include anche l’utilizzo di plug-ins ed effettistica digitale durante le sessioni di produzione.
 
Il pedale che non deve mancare mai?
Se dovessi sceglierne soltanto uno (oltre all’accordatore), sicuramente sarebbe il preamp in quanto mi permette di avere il mio suono anche collegato direttamente ad un impianto.
 
carmelo drago la rappresentante di lista lezioni di basso
Link utili
Il profilo IG di Carmelo Drago
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di MM [user #34535]
commento del 18/03/2022 ore 16:45:09
A mio modesto parere:
decisamente un capolavoro di linea di basso, si era già capito benissimo nelle serate del festival, per quella che secondo me è la vera canzone vincitrice.
Credo che me la studierò, perché è veramente bella.
Rispondi
di onlyfender [user #5881]
commento del 18/03/2022 ore 18:51:14
Si hai ragione, anch'io penso che questa canzone meritasse di più.
Rispondi
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 18/03/2022 ore 18:14:31
bella lezione, bella canzone 👏👏👏
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di marcoecami [user #54447]
commento del 19/03/2022 ore 07:39:01
La linea di basso è fondamentale per un pezzo ritmato. In questo caso ha un "tiro" pazzesco, che ti fa venir voglia di tenere il ritmo o di ballarci sopra. C'è anche un uso sapiente delle pause, che è il segreto per avere appunto il tiro. Nel complesso una canzone molto bella!
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di pelgas [user #50313]
commento del 20/03/2022 ore 06:31:2
Il rock togli la batteria il pezzo c'è. Togli il basso, sparisce il rock.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 20/03/2022 ore 06:30:29
Bella intervista. Ogni chitarrista ha l'obbligo morale di saper accompagnare anche al basso elettrico, in maniera accettabile, i pezzi che suona. E poi saper suonare il basso è fighissimo
Rispondi
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 20/03/2022 ore 11:02:46
La linea di basso è bella, la canzone è insopportabile.


Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/03/2022 ore 11:03:49
Una piccola riflessione sul fatto che un vero professionista non disdegni affatto suonare con delle sottomarche, senza alcun problema di blasone
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di redcapacci [user #33920]
commento del 20/03/2022 ore 19:56:01
non definirei una sottomarca la music man
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di BizBaz [user #48536]
commento del 20/03/2022 ore 20:15:47
e chi ha mai parlato di Music Man?
- due Squier Jazz Bass, uno Classic Vibe 60 e uno Vintage Modified
- uno Squier Mustang bass Classic Vibe
- un Epiphone Jack Casady
- uno Sting Ray Classic 24 BSC con cui ha inciso questo pezzo
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di Pattagorru [user #56686]
commento del 20/03/2022 ore 20:23:51
... appunto: sting ray è il modello, la marca è Music Man :)
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di BizBaz [user #48536]
commento del 20/03/2022 ore 20:40:29
A parte che mi riferivo in particolare ai vari Squier ed Epiphone e poi lo Stingray che lui menziona è uno Sterling by Music Man da 658 euro
vai al link
I Music Man hanno ben altri prezzi
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di DiPaolo [user #48659]
commento del 21/03/2022 ore 15:04:0
Ciao Baz, è quello che sostengo da sempre: gli strumenti vanno provati ad occhi chiusi ed orecchie aperte, quelli a corda, nello specifico, la risposta ce la danno attraverso le mani. Se poi è ottimo e, quando apri gli occhi, scopri che è uno strumento economico è normale rimanere stupiti, se invece è uno strumento costoso, è normale averne la conferma; in quest'ultimo caso, invece, se non è funzionante e funzionale al meglio delle sue possibilità (rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un simile oggetto), allora niente stupore ma ... incxxxxxra. Ciao, Paul.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 21/03/2022 ore 16:06:09
Infatti, credo che molti pregiudizi sulle sottomarche siano immotivati perché gli strumenti di fascia media del giorno d'oggi spesso sono strumenti validi che possono tranquillamente accompagnare anche l'attività di un professionista, come ci dimostra l'articolo.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 21/03/2022 ore 21:36:22
Ciao Baz, ogni scelta personale è legittima, e non và spiegata (a meno che ci non sia richiesto). Cio è valido per la scelta di oggetti economici: perchè non ci si poteva permettere altro, perchè si è snob o anche perchè piacciono in quanto ben suonanti e magari comunque belli. Ciò è altrettanto valido per oggetti costosi: perchè ce lo si poteva permettere, perchè si è vanitosi o anche perchè piacciono in quanto ben suonanti e comunque belli. Ciò che non sopporto è chi sentenzia: "non vale assolutamente ciò che costa" e "costa poco ma è legna da ardere". Non c'è un senso critico/costruttivo in queste affermazioni definitive, ma solo il voler stroncare scelte diverse da quelle dell'estensore del giudizio che accettandole dovrebbe ammettere il proprio errore, l'essersi sbagliato, la propria inesperienza e incapacità di giudizio. "Se non puoi essere migliore di loro, fai che loro siano peggiori di te". Siamo tutti diversi e unici, accettiamoci così come siamo ... poi se ne può parlare tranquillamente e oggettivamente, a questo punto si, senza pregiudizi. Ciao, Paul.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 22/03/2022 ore 10:44:49
concordo
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 22/03/2022 ore 02:34:07
Ciao il basso è uno strumento che se fatto bene suona. Molti bassisti suonano bassi orientali anche dal vivo.
Si fanno meno pippe i bassisti
Rispondi
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