Così John Mayer regola il suo overdrive Klon: un fan non lo dimenticherà facilmente
di redazione [user #116] - pubblicato il 13 maggio 2022 ore 15:00
Avere un Klon Centaur è una fortuna, arricchirlo con la firma di John Mayer è un vanto, ma registrarci sopra i settaggi preferiti dal chitarrista ne fa qualcosa di unico.
Diversi overdrive degni di nota si sono succeduti - o sono tutt’ora presenti - nella pedalboard di John Mayer.
Durante gli show, di sicuro cattura l’attenzione il Tubescreamer in versione TS10, edizione davvero poco diffusa di un pedale che riesce a trovare posto praticamente in qualsiasi pedaliera. In varie occasioni si è visto anche un BluesBreaker, ma senza dubbio lo stompbox che stimola maggiormente la curiosità dei chitarristi è il suo Klon Centaur.
L’attenzione intorno a John e al suo suono è tanta, e non è raro che dei chitarristi portino strumenti ai suoi concerti con la speranza di vederseli autografare.
Una Silver Sky con la firma dell’artista ha sicuramente fascino, o anche un Tubescreamer, ma quello che un fortunato possessore di un raro Klon Centaur si è visto restituire dal palco ha davvero un che di speciale.
Sul finale di un recente concerto di Mayer, uno spettatore è riuscito a consegnargli il suo Klon Centaur per un autografo. In un video di un fan è possibile vedere l’artista che, pedale alla mano, si china davanti alla sua pedaliera, scribacchia qualcosa e restituisce lo stompbox, mimando il gesto di una manopola nell'aria.
Poco più tardi, un post di Raul Neato, chitarrista e fan da Toronto, rivelerà l’accaduto: John, oltre ad autografare il pedale, ha segnato col pennarello i suoi personali settaggi.
Le regolazioni preferite di John Mayer per il suo Klon erano già note, e possono variare leggermente a seconda della strumentazione e del concerto, ma a grandi linee l’utilizzo è quello di un booster leggermente increspato, arricchito dall’inconfondibile carattere, calore e sustain del Centaur.
Il gain è quindi piuttosto contenuto, il timbro leggermente aperto e con quel tanto di volume che basta per ottenere una leggera spinta rispetto al suono diretto, a occhio e croce.
In giro per il web sono molte le foto che catturano i settaggi utilizzati da John sul palco. Certo, trovarseli scritti da lui in persona sul proprio Klon… è un’altra cosa.