di redazione [user #116] - pubblicato il 20 luglio 2023 ore 08:00
Solo 200 esemplari della signature dedicata da Paul Reed Smith a John McLaughlin prenderanno vita nel 2023, con legni ricercati ed elettronica personalizzata a firma Private Stock.
Secondo John McLaughlin, Paul Reed Smith è riuscito a portare il concetto di chitarra elettrica su un nuovo livello. Per questo l’artista è così affezionato al marchio da fare delle elettriche del Maryland i suoi strumenti prediletti, tanto da volere la sua prima PRS sulla copertina del DVD didattico “This Is The Way I Do It” anche se non aveva fatto in tempo a usarla nelle registrazioni di quei brani, e tanto da entrare ora in laboratorio con Paul per mettere a punto insieme una signature a dir poco preziosa.
Il suo modello custom punta ai massimi livelli della produzione PRS, senza compromessi e con tutto il pregio della collezione Private Stock, in un’edizione limitata di soli 200 pezzi.
Sul piano costruttivo, la John McLaughlin Signature Private Stock ricalca i canoni classici di casa, con alcune concessioni speciali per ciò che riguarda i legni utilizzati e in particolare per quanto concerne l’elettronica.
Il body in mogano africano è verniciato di Smoked Black sul retro ed è coperto da un top in acero figurato, le cui fitte fiammature sono lasciate bene in vista sotto la finitura Charcoal Phoenix.
Il manico è in un unico pezzo di hormigo, un legno spesso usato per costruire marimba, ed è abbinato a una tastiera in blackwood africano.
Il diapason da 25 pollici è tipico per il modello, come anche i 22 fret su un raggio da 10 pollici. Per la sua signature, John ha voluto un manico dal profilo Pattern, tondeggiante e mediamente abbondante senza però affaticare eccessivamente la mano nei passaggi più complessi o nelle sessioni più impegnative.
Per l’occasione, il modello accantona i canonici segnatasti a uccello in favore di intricati “nodi celtici” in abalone e opale. L’aquila del Private Stock compare al centro della paletta, appena oltre il nome dell’artista apposto sul coperchio per il trussrod. Sul retro, la sua firma compare sul coperchio delle molle del ponte.
Più piccoli di un humbucker tradizionale, organici nel suono, brillanti e comunque profondi nel timbro, due pickup TCI sono scelti per dar voce alla signature. La sigla sta per Tuned Capacitance Inductance, e Paul Reed Smith ha messo a punto un sistema per controllare la particolare risonanza naturale del trasduttore per donare a ogni modello una risposta caratteristica, “intonata” su una precisa gamma di frequenze in un’ottica che viene paragonata al timbro distintivo di una voce umana rispetto a un’altra.
Sulla Private Stock di John McLaughlin, i pickup sono gestiti da controlli di volume e tono, più un selettore a tre posizioni. A metà strada tra le manopole compaiono due piccoli selettori che agiscono sull’equalizzazione generale per richiamare dei veri e propri preset in grado di alterare la risposta dello strumento in modi originali e distintivi.
Sul versante dell’hardware, la garanzia di un ponte PRS Tremolo Gen III e di meccaniche Phase III bloccanti assicura stabilità d’accordatura e precisione d’intonazione anche durante le escursioni più decise sulla leva.
Sul sito PRS, la John McLaughlin Signature in edizione limitata per il Private Stock è a questo link. In Italia, sarà disponibile con la distribuzione di Algam Eko.