Da Pete Townsend a Kurt Cobain: Sunn Amps sta per tornare
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 agosto 2023 ore 11:25
Una squadra di veterani è pronta a rilanciare gli amplificatori per chitarra e basso che hanno sdoganato le tecnologie CMOS rivoluzionando il sound del doom e del grunge.
Il nome Sunn Amps potrebbe non emozionare come altri brand del passato, marchi boutique o firme che campeggiano in bella vista sui muri del suono nei grandi concerti rock, eppure il laboratorio dell’Oregon ha giocato un ruolo cardine nell’evoluzione sonora della chitarra elettrica, del basso e dell’amplificazione audio in generale.
I primi passi avvengono nell’amplificazione per basso a valvole, ma il sound distintivo arriva con la rivoluzione del CMOS che l’affermerà nel campo hi-fi e lo sdoganamento verso la chitarra elettrica in contesti ben più spinti di quelli che ne hanno accompagnato i primi vagiti.
Sunn nasce nei primi anni ’60 e per quasi un decennio è tra le scelte dei musicisti più in voga all’epoca. È possibile adocchiarne negli studi e sui palchi di Jimi Hendrix, i The Who, i Kiss, i Queen e i Black Sabbath. Non diventeranno mai dei prodotti mainstream in senso stretto, ma raccoglieranno consensi anche decenni a seguire, quando tutto un filone musicale estremo ne riscoprirà il potenziale. In particolare i musicisti doom metal, punk e grunge ne adorano le distorsioni rombanti e sgranate, tanto che si notano degli amplificatori Sunn anche nelle produzioni dei Nirvana e quegli ampli sono oggi un oggetto del desiderio per molti rocker avvezzi alle sonorità sporche e fuzzose, che hanno ispirato anche la produzione di numerosi effetti a pedale in stile.
Tra gli attori principali nella storia di Sunn compare anche Fender, che ha acquisito l’azienda nel 1985 con l’idea di rilanciare gli amplificatori e sfruttare gli stabilimenti per espandere la produzione dei modelli a nome Fender, ma le cose non decollano mai davvero. Così, all’inizio degli anni 2000, Sunn esce definitivamente di scena.
Avanti veloce e venti anni più tardi una squadra di appassionati, oggi riuniti nel marchio Mission Engineering, entra in contatto con Fender e propone di condurre la rinascita degli amplificatori Sunn.
Sono progettisti elettronici, costruttori, tutti con svariati anni di esperienza nel campo degli strumenti musicali. Tra loro ingegneri Intel, progettisti BOSE e costruttori Charvel di lunga data, persino alcuni dipendenti storici della stessa Sunn. Non gli ultimi arrivati, insomma.
Fender accoglie l’idea con entusiasmo, e gli amplificatori Sunn si preparano a vedere di nuovo la luce per la fine del 2023.
Il progetto di Mission vuole essere un rilancio rispettoso della storia e della tradizione di casa, e i primi modelli annunciati rendono evidente l’intento mostrando all’appello circuiti storici come quelli dei valvolari 100S e 200S, ma anche gli amplificatori CMOS della serie Beta.
Per approfondimenti, si consiglia di tenere d’occhio il sito Sunn Amps a questo link.