Premesso che da anni cercavo un basso Epiphone Rivoli del periodo Made in USA, cosa che fu mantenuta dal grande manager di Gibson, Ted Mccarty, fino al suo passaggio in Bigsby Electric Guitar Company nel lontano 1966. Epihone era sull'orlo del fallimento nel 1957 e fu salvata, con l'acquisto fatto proprio da lui, per conto sempre di Gibson, rimanendone la produzione negli USA e che invece la nuova società Norlin la spostò in Giappone nel 1969. Ted Mcarty spesso aveva partecipato a progetti come il ponte Tune-o-matic, il pickup humbucking, la Les Paul, Ie chitarre futuristiche come la Explorer e la Flying V, e un nuovo tipo di chitarra, la semi-solida ES335, da cui la ES355 stereo. Cronologicamente la 1ª mia chitarra Epiphone fu il modello EA-250 che mi era stata offerta nel 1981 a lire 150 mila da Carletto, un collaboratore nel negozio di Prota. All'inizio non aderii poi, passando per Port'Alba, strada di negozi di librai, vidi un poster con l'immagine di Ivan Graziani che impugnava una chitarra Epiphone simile (era però una Casinò con attaccacorde Frequenzator, come seppi in seguito), tornai quindi subito indietro e la comperai. Aveva i pickups con cover in plastica nera, sembravano humbucker ma non lo erano e le mancava la leva al Bigsby che io realizzai in acciaio inossidabile, comunque suonava bene. Dopo anni però la diedi in permuta parziale per l'attuale mia Gibson ES335 Studio del 1989, ma della 2ª, una Epiphone SG310, non ne rimpiango affatto la cessione essendo una chitarra con il manico bloccato da una piastrina a 4 viti, in più non era nemeno lontanamente paragonabile come sustain alla mia Gibson SG Standard del 1973, data via da poco. Le atre 3 in imagine d'apertura invece sono ancora in mio possesso anche se la centrale, una 12 corde FT-160 Texan era si andata via per una permuta ma poi ritornata in mio possesso, una ventina d'anni fa circa. Essa era appartenuta ad un gruppo musicale napoletano, "Il gruppo di Famiglia", ma io la comperai nel negozio di Alfredo ed era una delle succitate Norlin Made in Japan (forse datata1972). Una decina o forse più d'anni fa, poi, trovai esposto nella vetrina interna del negozio di Luca il basso Epiphone EB3 (e non SGcome qualcuno l'ho vistochiamare, vedi controlli toni e volumi più commutatore ruotante), usato ma in condizionipari al nuovo, e per € 200 fu mio. Ma rimaneva da riempire sempre il vuoto SG e colsi l'occasione di uno scabio alla pari, da me proposto ed accettato, con un giovane chitarrista che l'aveva messa in vendita, sempre da Luca, della Epiphone SG400WC che aveva il manico incollato, modello molto simile alle SG Gibson con in più il body e manico in mogano, dando a lui, ma con mio sommo dispiacere perchè suonava bene, una Squier Stratocater Standard Series, palettona e color Candy Apple Red che mi ricordava le timbriche strato di fine anni 60's. La Epiphone Casinò e la Sheraton mi piacciono ma ho già un'autentica Gibson ES335.
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