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Chitarre da sogno, chitarre da record
Chitarre da sogno, chitarre da record
di [user #65904] - pubblicato il

Ci sono chitarre e chitarre, questo è certo. Alcune però restano inevitabilmente più a lungo, se non addirittura in maniera indelebile, scolpite nella nostra memoria fotografica.
Basta un dettaglio, a volte un semplice accenno - grande o minuscolo che sia. È così infatti che, se si fa riferimento a una Fender Stratocaster bianca, il nostro archivio mentale sfoglia i fascicoli alla velocità della luce e arriva dritto alla mattina della terza giornata del festival di Woodstock, quello della leggendaria performance di Jimi Hendrix. Ma passiamo in rassegna altri (celeberrimi) casi… diamo il via ufficiale al gioco! Flying V? La copertina del tributo dal vivo in cui Ozzy Osbourne abbraccia e solleva da terra Randy Rhoads. SG? Non si fa in tempo neanche a pronunciare “Diavoletto” che la testa inizia a muoversi a tempo in giù e in su mentre attraverso gli occhi sfilano le immagini di Angus Young in corsa da una parte all’altra del palco. Per non parlare poi della Gibson ES-355 con il ritratto della moglie Billie che Joe Perry degli Aerosmith sfoggia da anni in giro per il mondo o della Black Strat che è divenuta simbolo di David Gilmour.

In questo variegato, poetico e folle universo a forma di sei corde, figura però un esemplare di chitarra elettrica che - proprio in questi giorni - sta facendo parlare, e non poco, di sé. Ce n’è una che, come quelle descritte poco sopra, viene identificata immediatamente ad un volto, ad un nome che ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più memorabili del grande libro del rock & blues del secolo scorso: Rory Gallagher. E lo strumento, come ovvio, altro non è che la Fender Stratocaster 1961 incredibilmente vissuta, usurata e sudata che tutti i possessori di una copia di Irish Tour del ’74 (e non solo, sia chiaro!) conoscono bene.

Chitarre da sogno, chitarre da record

Rory played a bunch of guitars in his time, but the ’61 is the guitar. 
There is no other.
Joe Bonamassa

Quel particolare modello - presto in vendita per una cifra astronomica che pare al momento aggirarsi attorno al milione di euro - potrebbe finire nelle mani di qualche fortunato e ricco collezionista. La famiglia Gallagher, nella persona del fratello di Rory, Dónal, ha infatti espresso il desiderio, a lungo covato, di far sì che la mitica Fender e il resto della collezione del chitarrista irlandese potessero finalmente tornare ad essere suonati da qualcuno. In questo modo, tali strumenti, fino ad oggi considerati al pari di autentiche reliquie, sono stati affidati alla celebre casa d’aste britannica Bonhams, fondata nel lontano 1793, e saranno consegnati ai migliori offerenti questo autunno, il 17 ottobre per la precisione, nella sede londinese di New Bond Street.

Chitarre da sogno, chitarre da record

I have decided to facilitate the release of his instruments for sale, so that these emblems of his legacy can be enjoyed by others. 
Dónal Gallagher

Che sia una scelta giusta o sbagliata, assennata o meno, che possa rendere il giusto onore alla memoria di Rory Gallagher e alla sua eredità musicale, è difficile dirlo. Quel che conta, forse, alla fine di tutto, è poter perpetrare il ricordo della Stratocaster che ha accompagnato vita, concerti e dischi di uno dei musicisti più influenti di tutti i tempi, in ambito chitarristico, la cui aura è sicuramente importante che continui a splendere e ad incuriosire nuove leve di appassionati. Facendo magari anche riflettere su quanto uno strumento - costato inizialmente 100 sterline nel 1963 in un negozio di Cork, il Crowley’s Music Store - possa, con il trascorrere del tempo, raggiungere un valore di mercato infinitamente più elevato, senza contare quello artistico ed emotivo. Inestimabile. 
chitarre elettriche curiosità fender rory gallagher stratocaster vintage
Link utili
La collezione di Rory Gallagher all'asta su Bonhams
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di tau [user #971]
commento del 15/07/2024 ore 16:59:04
“Quel quadro lì lo comprai dieci anni fa per 60.000 dollari. Oggi potrei venderlo a 600.000. L’illusione è diventata realtà, e più reale lei diventa più accanitamente la vogliono. Il capitalismo al suo meglio”

Fa bene a venderla, senza accampare scuse o giustificazioni non dovute, per guadagnarci un mucchio di soldi e null'altro. Spero che ne guadagni un sacco e che la chitarra finisca intoccata in un caveau, anche se il futuro proprietario ne avrà tutto il diritto di farne legna per il camino.
E non scomodasse la memoria del fratello per autogiustificarsi, la memoria del fratello nei suoi fan è viva attraverso la musica.
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 15/07/2024 ore 17:35:35
E lo pensavo anche io... "covava in segreto il desiderio di rivederla suonare"... mavacagher! Hai bisogno di piccioli e giustamente ti vendi un po' di roba. Ci sta, in maniera sincera.
Rispondi
di LuigiFalconio1985 [user #53791]
commento del 15/07/2024 ore 19:09:36
1 milione di sterline è anche poco considerano a chi è appartenuta....
Rispondi
di LuigiFalconio1985 [user #53791]
commento del 15/07/2024 ore 19:09:42
1 milione di sterline è anche poco considerano a chi è appartenuta....
Rispondi
di LuigiFalconio1985 [user #53791]
commento del 15/07/2024 ore 19:09:48
1 milione di sterline è anche poco considerano a chi è appartenuta....
Rispondi
di LuigiFalconio1985 [user #53791]
commento del 15/07/2024 ore 19:09:52
1 milione di sterline è anche poco considerano a chi è appartenuta....
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di teppaz [user #39756]
commento del 15/07/2024 ore 23:23:28
Se fossi ricco la comprerei senza pensarci neanche un attimo.
A qualsiasi prezzo, anche se il giorno dopo valesse 5 sterline.
Poter suonare la chitarra di Rory sarebbe per me un'emozione indescrivibile.
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 16/07/2024 ore 00:15:3
Beh, il fratello è stato al fianco di Gallagher come nessun altro da quello che sapevo....credo e spero che non sia un discorso solamente economico e soprattutto mi auguro che non se la compri un riccone qualsiasi per chiuderla in cassaforte e basta ma piuttosto che se la prenda uno come Bonamassa, ad esempio, per farla frustare a dovere ogni tanto anche su un palco
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di antonio54b [user #22883]
commento del 16/07/2024 ore 08:27:59
Non dimentichiamo il nostro caro e grande Pino Daniele al concerto di Cava dei Tirreni del 93, abbracciato alla splendida Paradis Avalon, strumento ineguagliabile con catteristiche e pregi poco conosciuti
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di MM [user #34535]
commento del 16/07/2024 ore 12:12:56
Indubbiamente ha un gran fascino, poi lui era veramente un mito.
Anch'io non camperei giustificazioni al limite del credibile.
Però in tutta onestà non capisco come si possa massacrare in quel modo una Strato.
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di tau [user #971]
commento del 16/07/2024 ore 12:54:43
La leggenda non diceva che fosse stata rubata una volta e ritrovata in un torrente dopo una settimana alle intemperie con la vernice che iniziava a saltare? Il fratello dice che il resto era colpa del sudore di Rory particolarmente acido a causa del gruppo sanguigno raro (non so se sia una cosa medicalmente possibile). Era il tecnico che diceva che a forza di suonare in posti umidi doveva periodicamente smontare il manico per farlo asciugare e per colpa dell'umidità si era addirittura deformato con problemi all'intonazione?
Qualcuno crede anche che fosse un invecchiamento posticcio.

Anche questo contribuisce alla leggenda.
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di teppaz [user #39756]
commento del 16/07/2024 ore 13:54:22
IL furto non c'entra, la chitarra è stata lasciata dal ladro dove è stata trovata perchè troppo riconoscibile ed impossibile da vendere.
Il fatto è che Rory praticamente suonava solo questa per ore al giorno e in centinaia di concerti all'anno, e quindi si è rovinata così progressivamente nel corso degli anni.
Ho delle foto che ho fatto io a Bologna nell'80 dove la chitarra è rovinata, ma meno di quanto non fosse alla sua morte (ed ora).
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di tau [user #971]
commento del 16/07/2024 ore 17:28:49
è roba da fan sfegatati e mezzo complottisti, quindi potrei dire una sciocchezza, ma da quello che dicono confrontando le foto sembra che gran parte dell'invecchiamento appaia all'improvviso in meno di due anni.

Ripeto, è roba da fan sfegatati, a me la sua musica piace e tanto basta.
Rispondi
di Aleinaccordo [user #41248]
commento del 16/07/2024 ore 20:53:27
Agghinadati come un albero di natale tra anelli, bracciali, cinture, cerniere e ammenicoli penzolanti vari e suona in piedi come se non ci fosse un domani e vedi che in poco tempo anche la tua chiatrra avrà segni da cui poter narrare leggende
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di Francescod [user #48583]
commento del 16/07/2024 ore 12:59:21
Adoro questi articoli perché so già che troverò i fantastici commenti al fiele. :)))
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 17/07/2024 ore 06:02:08
Io continuo a ripeterlo, ben vengano le vendite d'asta, spero che grazie al compratore, ci faccia una montagna di soldi, ma certi strumenti dovrebbero poi venire esposti in un museo dove chiunque, e sottolineo chiunque, possa assaporare anche per un momento avendolo davanti a se; anche per poterne apprezzare meglio la storia "in questo caso musicale" dell'artista e dello strumento steso in questione. Immaginiamo se per puro volere divino, tutti gli oggetti che raccontano la storia nostra in generale di questo pianeta, fossero oscurati per sempre alla vista di tutti i comuni mortali.. La Gioconda ? il tesoro e la tomba di King Tut ? insomma, la storia va letta, studiata, ma che bello poterla assaporare seppur per una manciata di secondi, attraverso gli occhi e cio' che il tempo ci ha lasciato come eredita' di un qualcosa, di un momento di veramente grande ed incredibile che non tornera' mai piu'. Quanto mi piacerebbe vederla per un attimo dal vivo. prima che sparisca per sempre.
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 17/07/2024 ore 09:10:23
"La scuola è una gran cosa, soprattutto se ti insegnano ad amare i capolavori del passato.....però è un peccato che tu non li puoi vedere, né toccare"
Ivan Graziani
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 17/07/2024 ore 18:41:10
Grande Ivan, parole sante, i migliori se ne vanno sempre presto perche' Dio li vuole al suo fianco, a differenza dei Compi Roglioni che invece il demonio li vuole sulla terra per mera concorrenza paradisiaca. Peccato, anche lui se ne e' andato troppo presto. ;-)
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 18/07/2024 ore 03:00:25
Per rimanere in tema: domenica scorsa sono stato al Maledette Malelingue Festival a Novafeltria dove ho avuto modo di scambiare due parole con Filippo e Tomaso Graziani, i figli di Ivan.
Proprio Filippo nel libro VIAGGI ED INTEMPERIE sosteneva che suo padre chitarristicamente era un musicista di "pancia" che veniva appunto da Rory Gallagher....
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 18/07/2024 ore 17:51:11
Bell'evento, considero un privilegio poter parlare con loro, hanno tanto da dire e raccontare, deve essere stata una bella giornata. Mi hai dato la dritta per leggere durante sto mese di ferie, ho visto che vendono il libro anche su Amazon... Ivan Graziani faceva parte di quei musicisti veri, creati dal destino come tanti altri famosi. Oggi siamo molto tecnici in un mondo ultra tecnologico e facciamo fatica a tirare fuori un brano decente,i suoi , erano tempi piu' semplici, dove ti capitava persino di avere l'ispirazione nei gabinetti dell'autogrill.. si dice che le migliori canzoni sono nate per caso, ma pensando agli eventi e concomitanze troppo strane , sono sempre piu' convinto che tutto era gia' scritto da qualche piano divino e anche di Vino ;-) dato che anche sotto alcool si sono scritte ottime canzoni.. :-) questo era tanto per dire, comunque mi sarebbe piaciuto esserci, a quell'evento ho ancora in giro da qualche parte un paio di sue cassette; che bei tempi sono stati quelli.. :-)
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 19/07/2024 ore 19:32:46
Parlando di valore collezionistico, io non sono sicuro che manterrà il suo valore per sempre.
Già i giovani di oggi non sono minimamente interessati a Rory, mi chiedo: tra 50 anni chi sarà interessato alla chitarra di un eroe del rock blues ormai dimenticato?
In quelli della mia generazione c'è la convinzione che il rock classico sia, per l'appunto, davvero "classico". Io non credo.
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