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Harley Benton MV-5PJ: cinque corde prêt-à-porter
Harley Benton MV-5PJ: cinque corde prêt-à-porter
di [user #49785] - pubblicato il

Harley Benton, il marchio distribuito da Thomann, si è affermato negli ultimi anni nel mercato degli entry level curando qualità costruttiva e cura nei dettagli pur mantenendo prezzi accessibili. In linea con questa filosofica abbiamo provato il basso elettrico MV-5PJ, nella versione Natural.
In questo articolo vi parleremo delle caratteristiche principali di questo basso, dei suoi punti di forza e di come potete sfruttarlo al meglio per i vostri progetti musicali.

Dichiaratamente Precision nelle forme e nello stile, questo basso ha un corpo in ontano, un'essenza non particolarmente figurata ma che risulta comunque piacevole da punto di vista estetico nella versione con vernice trasparente.
Il manico avvitato in acero roasted offre buona stabilità e una sensazione piacevole al tatto. La tastiera in alloro ha 20 tasti con intarsi a blocchi in pearloid e binding color crema. Assieme al thumb rest danno un tocco decisamente vintage allo strumento.
Particolare nota di merito per la presenza sul manico dei dot laterali luminescenti in stile luminlay, che permettono di orientarsi sulla tastiera anche al buio o in condizione di scarsa illuminazione e che raramente si trovano su strumenti di questa fascia di prezzo.

Harley Benton MV-5PJ: cinque corde prêt-à-porter

Per quanto riguarda l’elettronica, il basso è dotato di due pickup Alnico 5, un single-coil al ponte e uno split single-coil al manico insieme con la classica configurazione volume, volume, tono, il tutto rigorosamente passivo.

Harley Benton MV-5PJ: cinque corde prêt-à-porter

Il basso ha una scala di 864 mm (34") e un capotasto di 43 mm in grafite, che assicurano una buona intonazione e una facile scorrevolezza delle corde. Il ponte Sung Il WB401CR è dotato di stellette in ottone, le meccaniche HB die-cast non brillano per precisione, ma mantengono comunque l’accordatura stabile.
Vengono montate di serie corde D’addario EXL165 (.045 - .135)

Harley Benton MV-5PJ: cinque corde prêt-à-porter

Il suono si colloca in un interessante equilibrio tra classico e moderno, l’elettronica passiva lo mantiene morbido e dinamico, ma con entrambi i pickup aperti risulta definito e brillante.
Singolarmente, il pickup al ponte e quello al manico non spiccano per personalità, ma abbiamo comunque la possibilità di avere molti suoni a disposizione, donando allo strumento una discreta versatilità.
La quinta corda è decisamente convincente, con un suono che rimane definito e bilanciato sia a livello di volume sia timbrico, rispetto alle altre corde. Cosa per niente scontata data la fascia di prezzo e l’elettronica completamente passiva.



L'Harley Benton MV-5PJ è sicuramente consigliato a chi si vuole avvicinare per la prima volta a un cinque-corde, ma che non sfigurerebbe in situazioni più professionali e che personalmente non avrei timore di portare sul palco.
bassi elettrici harley benton mv5pj
Link utili
Lo MV-5PJ sul sito Harley Benton
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di Sykk [user #21196]
commento del 12/09/2024 ore 08:37:20
Non sono bassista ma sapevo che sui pickup tipo precision 5 corde, spesso il SI suona ingolfato, qui invece nessun problema?
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 12/09/2024 ore 10:29:02
Harley Benton ... ??? ... e per farne che ?
A mio avviso, si dovrebbero vendere nei negozi di giocattoli per bambini ...
Vostro Paolo
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 12/09/2024 ore 12:31:53
Si vede che non hai a che fare coi bambini
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 13/09/2024 ore 07:44:19
Quando mio figlio fece dodici anni, gli acquistai una Fender Stratocaster usata.
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 13/09/2024 ore 13:02:2
Bravo...a me purtroppo una Washburn Mercury series coreana, pagata 600.000 lire, dove al primo cambio corde non potei adagiarle correttamente negli alloggiamenti, cosicché il tuttofare del venditore mi rifece il capotasto da zero.
Ci sono affezionato a quella chitarra ma oggettivamente tra quella e le HB o le Jet( marchi che possiedo), parlando di entry level, non c'è paragone.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 14/09/2024 ore 12:41:39
I bambini possono iniziare anche a 4 anni, e anno bisogno di chitarre e bassi adeguati alle loro dimensioni. Quindi l'affermazione "le Harley benton vanno bene in un negozio per bambini" non tiene minimamente conto della loro fisiologia
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/09/2024 ore 10:57:24
🍿
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 13/09/2024 ore 14:59:06
😂
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 12/09/2024 ore 12:15:38
A questo punto inizio a pensare che ci sia malafede qui. Solito articolo su HB solito commento super negativo e ora parte la diatriba con 100/150 messaggi. Mmmh mi sa che c’è un disegno dietro.
Rispondi
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 12/09/2024 ore 12:43:54
se vai a vedere non ci sono post o articoli, solo commenti con una percentuale altissima di quelli rivolti contro Harley Benton. Dal 2006 in lotta contro le chitarre entry level, invidiabile.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 12/09/2024 ore 22:15:13
Disegno non direi, certezza quasi matematica che quando si parla di HB c'è da tirare fuori i popcorn (come sottolinea il buon BizBaz), quello sì!
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 13/09/2024 ore 07:53:30
Ma quale disegno ... Semplicemente, la stonatura sta nel fatto che i bamboccioni squattrinati e privi di alcuna esperienza in gruppo musicale autentico, non hanno ancora maturato il senso del necessario spirito di sacrificio per acquistare una strumentazione seria, per quell'istinto innato del senso del dovere
verso la bella musica ed il bel suono . . . Si tratta di ragazzotti che minimizzano e semplificano tutto a causa di una preoccupante personalità infantile . Sono quelli che col monopattino si credono Valentino Rossi ...
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/09/2024 ore 14:02:4
Veramente la maggior parte degli acquirenti di questi strumenti economici, li comprano per metterli vicino a chitarre e bassi di costo elevato. E comunque non li chiamerei bamboccioni, mai.

Di infantile vedo solo gente che conosce UNA marca (vedi prs) e pensa esista solo quella.
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 13/09/2024 ore 23:06:14
Grande Paolo! Spendi tanti euro convinto che sia il segreto della bella musica o del bel suono.

"Spirito di sacrificio"
"Senso del dovere"
Ma che paranoie ti fai quando suoni?!? Dovresti rilassarti un pò...
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 18/09/2024 ore 14:00:54
(non so neanche perchè rispondo, comunque...)

E se uno possiede sia HB, sia strumenti di marca prestigiosa, quindi può permettersi di parlare con maggior cognizione di causa di chi non ha provato personalmente (e possibilmente posseduto, che è diverso da "provato") l'uno o l'altro tipo di strumenti, come la mettiamo?
Bamboccioni coi soldi, immagino.
Rispondi
di saverio21 [user #20612]
commento del 18/09/2024 ore 16:18:09
va bene tutto, ma offendere definendo "bamboccioni" dei ragazzi che non possono permettersi strumenti d'alta fascia fa un po' schifo, sai??? e poi, secondo te, Eric Clapton e Steve Vai hanno iniziato con strumenti custom shop?????
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 12/09/2024 ore 13:15:16
Harley Benton e Jet chitarre al top, PRS peggior chitarra mai acquistata.
Sicuramente sono stato sfortunato perché quella di un mio amico è delle migliori che abbia mai suonato, un manco eccezionale.
Ci registrai pure un Album, purtroppo non ancora uscito.
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 13/09/2024 ore 07:54:48
Sicuro ti sei preso una PRS SE fabbricata in Korea con pick up avvolti a Timbuctù . . .
Rispondi
di Mawo [user #4839]
commento del 13/09/2024 ore 10:21:45
Era una Tremonti, impossibile da accordare.
Tutt'altra storia la PRS CE anni 90 del mio amico.
Comunque la qualità delle chitarre di produzione orientale al giorno d'oggi sono alle stelle.
Ad esempio Eastman o Strandberg, prodotte rispettivamente in Cina ed Indonesia.
Provai una Eastman les paul junior double cut con tastiera in ebano, finitura a gommalacca e p90 marcato Lollar: una chitarra rock semplicemente perfetta al prezzo di 1500 euro.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 14/09/2024 ore 12:44:54
Concordo io ho una Tokai made in Cina che per 600€ è fatta davvero bene. Portata dal mio liutaio (molto esperto) ha dovuto riconoscere la qualità costruttiva. Tasti posati benissimo nessuna rettifica necessaria tutto, dall'elettronica al resto, di ottima fattura.
Poi è vero che se prendi in mano la stessa chitarra della Gibson senti la differenza e ci mancherebbe altro, ma per la cifra sono dignitosissime.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/09/2024 ore 14:36:12
Io quello che non mi spiego (lo so sono monotono) è il prezzo di vendita, che nella norma ci compri a mala pena il legno grezzo e poco altro.
Non capisco in tutta franchezza come sia possibile.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 12/09/2024 ore 23:33:4
Osservazione giusta che dovrebbe far riflettere più del suona meglio/suona peggio.
Anche io non mi so spiegare come sia possibile starci dentro con un prezzo del genere.
Sarebbe interessante che qualcuno intervenisse su questo argomento cercando di spiegarlo...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/09/2024 ore 08:49:16
Guarda che se ci pensi è pazzesco.
A guardare questo basso nel video, ti appare certamente come uno strumento ben fatto, il suono decente, ma il suono (e la suonabilità) lo si valuta solo provandolo, non metto in dubbio che sia uno strumento con una sua dignità.
Qui è evidente che sotto ci sia: un costo di mano d'opera ridotto ai minimi (ma veramente minimi) termini; una componentisitica che costa anch'essa quasi nulla; e direi anche un costo di verniciatura bassissimo.
Perché certi prezzi te li spieghi già di più se consideri una gamma di strumenti ridotta (tipo 4 o 5 modelli in tutto) e una prodizuzione con numeri altissimi. Ma Harley Benton avrà certamente dei numeri alti, ma ha anche una gamma grandissima, sta copiando/producendo veramente tutti i tipi di chitarre e bassi che vanno per la maggiore.
Rimango veramente interdetto.
(non commento la risposta del fan delle prs... della serie: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata!!)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/09/2024 ore 09:26:28
Infatti, sono assolutamente d'accordo.
Anche portando ai minimi costi ogni singolo componente, la manodopera, il trasporto, la distribuzione, la spedizione gratis, il diritto di recesso....250 euro sono una cifra che fatico a spiegarmi.
E se penso che per guadagnarci qualcosa il costo puro a grandi linee non dovrebbe superare un terzo del prezzo di vendita....rimango interdetto anche io.
Rispondi
di frankpoogy [user #45097]
commento del 13/09/2024 ore 11:17:42
Condivido le considerazioni e mi viene da aggiungere che alcuni kit HB costano più delle chitarre finite...
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 14/09/2024 ore 12:44:46
Perché sembra strano una Halrey Benton prodotta a 80 dollari venduta a 250 e non una Jcm800 prodotta a 300 dollari venduta a 1800?
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/09/2024 ore 14:02:22
Nessuno trova strana la marginalità, quello che ci chiedevamo era come si fa ad arrivare ad un costo di produzione così basso.
Io non so se sono 80 dollari (sarebbe bello sapere da dove arriva questa cifra), ma se così fosse sarebbe esattamente quello che stiamo dicendo.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 14/09/2024 ore 14:22:37
Concordo. Tutto sta a capire quanto costa a loro produrre. Ovvio che nessun azienda vende ad un prezzo inferiore al costo di produzione quindi sicuramente hanno dei guadagni che probabilmente su ogni pezzo sono molto bassi, ma moltiplicato per il numero di vendite che fanno possono avere senso.
E poi forse alcuni prodotti potrebbero essere effettivamente venduti ad un prezzo inferiore della produzione stessa perchè sono necessari alla vendita di altri.
Insomma il discorso è in realtà ben più complesso di una mera addizione, ma sta di fatto che hanno dei prezzi stracciati e rimane un mistero la loro politica aziendale.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/09/2024 ore 14:58:42
I numeri di vendite di questo basso non credo saranno così alti da giustificare una marginalità bassa o assente.
Sono d'accordo sul fatto che potrebbe rientrare tra quei prodotti "specchietto x allodole" che servono per attirare l'attenzione sul marchio, in modo da rafforzare l'immagine del brand e aumentare la vendita di prodotti con marginalità più alta.
Come dire, ci rimetto con la vendita di 10 bassi, ma ci guadagno con quella di 100 chitarre.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 14/09/2024 ore 15:43:00
Conta che tutti i costi di retail trasporto e pubblicità sono praticamente azzerati: si vendono solo su thomann che ha già tutta l'infrastruttura e non sono pubblicizzati da nessun'altra parte in quanto si vendono solo li. Se togli questi costi è guardi solo materiali, 80 100 dollari sarà quello che costano, e appunto ci fanno tipo il triplo o anche il quadruplo su alcuni modelli. Credo dipenda anche dal fatto che essendo un accentratore di fornitori che vendono pezzi di ricambio sul loro sito, possa pure avere stock di roba a pochissimo. Oppure hanno deciso di prendersi delle vecchie cnc, revisionare e puntare al lungo periodo. Diciamo che comunqie la maggior parte della roba che vendiamo anche a 600 1000 o 2000 euro costa MOLTO meno di quello che si pensa, da produrre. Sopratutto se sono progrtti vecchi di decenni con tutto il know-how già assorbito come costo. D'altronde tutti i modelli thomann sono copie di altra roba, e avere un archivio di modelli "storici" di chitarre e microfoni in CAD o simili ormai lo può fare pure un privato quasi a costo zero. Figurarsi un colosso simile.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 14/09/2024 ore 17:13:01
Esattamente, a me non sembra strana la marginalità, mi sembra molto, ma molto, strano che uno strumento del genere abbia (tutto compreso) 80 dollari di costi di produzione.
È evidente comunque che ci sia schiavismo sotto.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 14/09/2024 ore 18:05:19
oddio, contando che alla Marshall una JCM made in usa costa 300 dollari da produrre o anche meno, un oggetto come una chitarra Harley Benton, che ha componentistica molto meno costosa (pot pochi cent, pick up pochi dollari.....), tutta fatta a cnc, non mi stupisce arrivi a 100 anche pagando l'operaio in linea con il paese dove si trova. Poi che comunque in Cina dovrebbero pagare di più e dare più dignità ai lavoratori siamo assolutamente d'accordo
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 14/09/2024 ore 19:53:35
Perché mi fai il paragone con una JCM? Come paragonare le pere con le mele.
Tu hai idea di cosa significhi fare una chitarra?
Credi che esca già finita dal CNC?
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 14/09/2024 ore 21:39:5
Comunque è da notare che la produzione di questi strumenti non è più (almeno per la maggior parte) fatta in Cina -dove il costo del lavoro si è alzato- ma in Vietnam e Indonesia. In Vietnam la manodopera costa 1/3 della Cina e pure l'Indonesia è più economica da questo punto di vista. Effettivamente sono paesi in cui la manodopera costa nulla comparata ai paesi occidentali. Io direi pure che probabilmente, oltre alla questione etica dei lavoratori, ci saranno probabilmente un sacco di risvolti anche ambientali. Non immagino che le fabbriche di questi strumenti abbiano molte regole riguardo inquinamento, smaltimento dei residui delle verniciature etc. Poi il margine di guadagno sarà proporzionato ai volumi di vendita, secondo le regole dell'economia di scala: più ne produco, meno mi costano i materiali perché li compro in grandi quantità.
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 13/09/2024 ore 07:59:18
Beh ci sono legni che al toccarli risuonano come una "marimba" (Kaoba, cioè il Mogano Sud Americano,
Frassino, Ontano, Acero ... ) ed altri "afoni" che servono per essere usati in edilizia ...
La differenza di costi può arrivare a 40 volte tanto, ovviamente ...
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 16/09/2024 ore 16:14:14
Ci sono legni che costano poco e suonano bene, come il pioppo e il tiglio; l'ontano, classico legno usato da Fender, costa poco. L'okoume è più economico e sostenibile del mogano ma ha proprietà simili, così come altri legni esotici. L'acero è un altro discorso: quello figurato per fare i top delle PRS "per dentisti" costa molto, quello che tutti ma proprio tutti usano per i manici no. Aggiungi che un'impresa che produce grandi quantità, anche in più fabbriche e per più marchi, può avere prezzi più vantaggiosi dai fornitori, e con ogni probabilità riesce a usare legni decenti anche su strumenti economici. Da ultimo, il legno che risuona "come una marimba" non è necessariamente garanzia di un elettrica ben suonante: ho una Rickenbacher (proprio così, col ch, prima che il sig. Adolf americanizzasse il cognome) Electro del 1936, una delle prime solidbody della storia, che può suonare come le trombe del giudizio o i cori degli angeli a seconda del contesto, ed è fatta di bachelite, un materiale acusticamente inerte come pochi. Ci sono grandissimi chitarristi che hanno usato e usano professionalmente strumenti da poco, e di materiali poco nobili. Probabilmente alcuni spocchiosi hobbisti con la fissa del marchio e del legno da mobile brianzolo prenderebbero per i fondelli JJ Cale, Ry Cooder e quel vecchietto coi capelli bianchi che si ostina a usare le Danelectro... un tal Jimmy Page, che compra le chitarre di masonite nei negozi di giocattoli, prima di sentirli suonare...
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 16/09/2024 ore 19:39:22
Chapeau
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 12/09/2024 ore 18:47:26
Concordo pienamente!
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 13/09/2024 ore 13:14:23
Harley Benton > paoloprs
Rispondi
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di Guycho [user #2802]
commento del 13/09/2024 ore 14:04:22
AHAHAHA
Rispondi
di Luca.luca [user #64384]
commento del 13/09/2024 ore 14:24:39
La qualità di uno strumento la puoi verificare solo a distanza di parecchi anni dalla sua costruzione. Le chitarre buone sono quelle che mantengono ancora le proprie geometrie di costruzione e di setup. Mi spiego, ho avuto modo di acquistare prodotti di tutte le fasce di prezzo e le chitarre migliori sono quelle che dopo 10 anni avevano ancora un manico dritto e non attorcigliato su se stesso. Le meccaniche ancora funzionanti e non un ammasso di ruggine.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 14/09/2024 ore 15:24:39
Vnedono Squier Bullet di 20 anni fa, funzionanti e senza ruggine.

Rispondi
di Luca.luca [user #64384]
commento del 16/09/2024 ore 00:14:25
Ti credo anche perché ne ho una ed è una delle mie preferite! Un altra che ho ed è rimasta intatta nel tempo è una squier del 1985 made in Japan ( con placchetta posteriore dietro il manico JVxxxx). È una riedizione di una Stratocaster del 1957, bianca, con manico e tastiera in acero in un solo pezzo: mai regolato action o altro. Da sempre perfetta così.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 18/09/2024 ore 14:16:02
Scusa, ma vivi in una palude in Amazzonia?
Chiedo, perchè personalmente ho chitarre che possiedo da 30-40 anni (oltre ad averne avute e rivendute parecchie altre), di prezzi -attualizzati- tra gli 80€ e i 2500€ e nessuna ha mai avuto problemi di stabilità. Comprese Squier Bullet e Harley Benton: ne ho una che ha 16 anni, per dire, molto prima che diventassero "famose".
Quanto ad hardware, mai vista ruggine. E qui, in Friuli, piove parecchio :)
Se vogliamo, gli unici metalli che con il tempo si sono naturalmente ossidati sono i componenti nichelati... delle Gibson!
L'unico strumento con manico "warped" che mi sia capitato tra le mani è stata la mia prima chitarra, una Elli Sound a dir poco vergognosa. Ma si tratta di... uhm... 34 anni fa, ed era già vecchia.
Rispondi
di Luca.luca [user #64384]
commento del 19/09/2024 ore 09:57:53
Rispondo alla tua domanda: no non vivo in Amazzonia ma in provincia di Varese. Il tuo commento conferma appieno quello che ho scritto sopra! Anche tu hai avuto a che fare con chitarre con manici piegati dal tempo e con componenti ossidati. E cosa ancora più importante questi spiacevoli inconvenienti vanno aldilà della marca o del costo della chitarra! Abbiamo passato esperienze simili a poche centinaia di chilometri l'uno dall'altro.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2024 ore 10:02:51
Sì, ma l'unica chitarra con il problema del manico storto era una ciofeca degli anni '60 :)
E l'ossidazione delle parti nichelate, tipiche degli strumenti di un certo livello (dagli anni '80 in poi in quelli economici usano le cromature, praticamente eterne) è fisiologica e normale, non ci si può fare praticamente niente neanche su una Custom Shop da 12000€...
Rispondi
di Luca.luca [user #64384]
commento del 19/09/2024 ore 10:16:3
È proprio quello che intendo. La bontà di una chitarra va aldilà del costo e della marca. Ci sono chitarre degli anni 50 - 60 che sono ricercatissime e hanno un valore enorme. Altre chitarre, anche recenti, e magari di marchi blasonati, presentano già dei difetti importanti.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2024 ore 11:02:2
Va anche detto che le chitarre degli anni 50/60 che sono sopravvissute fino a noi generalmente sono le migliori, molte loro coetanee meno riuscite sono finite nella spazzatura (anche la mia Elli Sound).
Fino a quando il vintage non è diventato una moda (ora è sufficiente che uno strumento abbia una certa data e "vale", anche se non suona), solo le chitarre veramente valide potevano essere prese in considerazione dai musicisti, e di conseguenza continuavano ad essere usate.
Sui difetti degli strumenti recenti sento pareri discordanti. La mia esperienza personale (fortunata?) che va da Harley Benton a Gibson/Music Man/Fender, passando per parecchie decine di strumenti, è sempre stata sostanzialmente positiva, con un'unica eccezione che ricordi (una Melody Maker con un imbarazzante difetto di incollaggio del manico). L'aspetto positivo è che oggi, se uno strumento presenta dei difetti, può essere sostituito in garanzia (o semplicemente reso, se acquistato online).
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 13/09/2024 ore 17:22:50
Mi tentano sempre, costano poco e sembrano fatte bene. Ho comprato un kit Les Paul loro e pur essendo infimo come qualità dell'hardware e dell'elettronica, dopo anni il manico continua a starsene bello dritto, niente da eccepire.
Poi però guardo il mio bel basso Charvel, il nome sulla paletta (perché ad una certa età è anche una questione d'orgoglio, poter dire ce l'ho fatta ed eccomi qui con la marca per cui da ragazzino sbavavo), la sua morbidezza e facilità - sembra di suonare su una Ibanez da corsa, ed è un basso! - il suo suono, la potenza e definizione dei suoi pickup... e sono contento di aver speso di più.
Per chi invece non bada a queste cose, non posso dire nulla, hanno un costo incredibile e se non sfruttano la schiavitù sono semplicemente da comprare.
Rispondi
di hellequin [user #42701]
commento del 13/09/2024 ore 21:28:21
Io possiedo, insieme a chitarre Fender (USA) e Gibson, una Squier bullet da circa 10 anni a cui ho fatto poche modifiche (capotasto e un pickup) la lascio dai miei genitori dove vado una volta all'anno massimo due, la trovo sempre accordata e il manico è ancora dritto (per fortuna). Quando la prendo in mano non è lontanamente paragonabile alle sorelle maggiori, al tatto proprio è diversa, ma il suono non è male e mi diverte suonarla. Questo per dire che per fortuna esistono queste tipologie di chitarre. Per uno che ha già chitarre di un certo livello non hanno molto senso, trovo interessante invece comprare un modello sfizioso, tipo la Explorer o la Flying V, modelli che mi attirano e che vorrei provare per un po' di tempo prima di prendere l'originale. Oppure, perché no, prendere un basso.
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 14/09/2024 ore 10:29:04
Buoni strumenti alcuni con upgrade dell’elettronica e sapiente messa a punto diventano veramente suonabili
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 15/09/2024 ore 06:28:56
Non è una domanda polemica ma strutturale a quella seguente che pone una riflessione:

Ma quanti esperti della profitability di Harley Benton ci sono tra noi iscritti? C’è qualcuno che almeno ha una idea di quanto guadagni Fender a pezzo per la sua produzione americana?

Chiedo perché è risaputo che i prodotti premium hanno margini molto ma molto più alti di quelli non premium.
E non ditemi che Fender non sia premium un perché dovrei fare notare che nonostante venda tre assi incollate ed avvitate al manico disegnate settant’anni fa e sviluppa ancora GAS violenta in tutto il mondo…
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 15/09/2024 ore 08:44:30
Ma cosa c’entra questo? È chiaro che i prodotti “premium” hanno margini più alti.
Io mi sono solo chiesto com’è possibile, visto che ci bazzico e so cosa c’è dietro la produzione di una chitarra (o basso) anche se fatta da due assi incollati, che sia venduta a 250 euro. Prezzo che presuppone abbastanza verosimilmente, che il costo di produzione… tutto compreso (legni, hardware, elettronica, vernice, tasti e soprattutto mano d’opera) … si aggiri intorno agli 80 / 100 euro.
Questo, significa sostanzialmente due cose:
Componentistica di qualità piuttosto bassa, e mano d’opera non sottopagata, di più.
Poi non discuto che questo basso sia dignitoso e suoni discretamente.
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 15/09/2024 ore 21:50:49
Perché nessuno di noi bazzica nella fabbrica asiatica che produce harley Benton ne nulla sappiamo a riguardo dei contratti tra brand e produttore. Magari non è come dici tu e me Thomann guadagna 30 euro a chitarra ma lo fa per un motivo preciso: volumi che vuol dire non solo soldi ma anche potere contrattuale coi brand famosi perché tramite questa strategia è diventato il più grande negozio virtuale d’Europa.
Il signor Thomann si sta allargando negli stati uniti e si è già comprato Gretsch batterie. Noi guardiamo solo la punta dell’iceberg pensando che il suo obiettivo sia vendere HB ma invece è solo il mezzo.
Ma noi stiamo lì a pensare che abbia gli schiavi a fargli le chitarre mentre Squier ed Epiphone no.
Volevo solo dir quello
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 15/09/2024 ore 22:13:27
Ma chi ha mai detto o pensato l’ultimo concetto che hai scritto? Tutto il mondo sposta le produzioni in Asia per abbattere drasticamente i costi.
Ad ogni modo non ho idea di che strategie stia mettendo in atto Thomann. Tutto è possibile, viviamo in un mondo profondamente malato per non dire marcio.
Resto interdetto, se penso al costo di questo strumento, qualunque sia il margine del produttore.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 16/09/2024 ore 11:25:46
Il mondo è marcio perchè Thomann ha strategie di mercato?

Che dovrebbe fare, beneficienza?
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di MM [user #34535]
commento del 16/09/2024 ore 11:43:48
Credo tu non abbia inteso cosa volevo dire.
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 17/09/2024 ore 17:12:17
Immagino che tutti quelli che boicottano HB perchè usa schiavi girino senza telefonino, tablet e computer....
Rispondi
di onlyfender [user #5881]
commento del 15/09/2024 ore 12:34:55
Giusto per curiosità, il suono del basso è nudo e crudo in diretta sulla scheda audio oppure passa da un pre?
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 16/09/2024 ore 16:01:03
Paghi poco, hai poco.
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di Oliver [user #910]
commento del 18/09/2024 ore 14:26:32
Troppo semplicistico.
Ragionando in questi termini, uno strumento da 2500€ dovrebbe "suonare" 10 volte meglio di uno da 250€ (affermazione altrettanto semplicistica).
Normalmente, non è così. Spesso è "migliore" (e ci mancherebbe, anche!), ma spesso in un blind test fatto bene non si distingue immediatamente, la differenza non è così marcata. A volte può capitare perfino che vengano preferiti strumenti decisamente più economici.

Se fossimo negli anni '70 ti darei ragione, oggi non più.
Rispondi
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