E' ormai più di una settimana che circolano su youtube tutte le canzoni del nuovo album dei Dream Theater, Black Clouds and Silver Linings, nonostante questo esca il 23 giugno. Ed è praticamente più di una settimana che non riesco ad ascoltare altro.
I video non sono (ancora) stati rimossi, perciò vi passo i link, sebbene la qualità media non sia certo il massimo:
1) A nightmare to remember:
parte1: https://www.youtube.com/watch?v=YggZjEkISCg&feature=related
parte2: https://www.youtube.com/watch?v=UliZXhT-mNE&feature=related
2) A rite of passage:
https://www.youtube.com/watch?v=XYYEcIf0QP8&feature=related
3)Wither:
https://www.youtube.com/watch?v=cefdpdXTQIY&feature=related
4)The shattered fortress:
parte1: https://www.youtube.com/watch?v=C9WLPL7yWO0
parte2: https://www.youtube.com/watch?v=OYH-UJRT4Y0&feature=related
5) The best of times:
parte1: https://www.youtube.com/watch?v=eoSXI15Pivs
parte2: https://www.youtube.com/watch?v=hVjNvz_A6Us
6)The count of tuscany:
parte1: https://www.youtube.com/watch?v=gQpKrbpScYY
parte2: https://www.youtube.com/watch?v=EcV_ilNVPHA&feature=related.
Con il giudizio ci vado coi piedi di piombo, perchè la qualità non è ottimale e perchè un disco dei Dream Theater deve essere metabolizzato e riascoltato più volte .
Mi sembra un disco che in qualche modo continua nella stessa direzione di Systematic Caos, cioè è un disco cupo, oscuro, dai toni quasi nostalgici e molto dark. Non mancano comunque gli ingredienti principali che tutti ci aspettiamo da loro: Riff potentissimi, passaggi strumentali progressive (anche se di meno rispetto ai precedenti), assoli al limite delle possibilità umane, e tanta melodia (devo dire che questo disco è uno dei loro più melodici in assoluto).
Il disco mi ha impressionato favorevolmente, anche se in me c'è sempre quella sensazione che accompagna un po' i dischi dopo Six Degrees of Inner Turbulence, quel sentore che mi fa pensare: "Bello, ma....sembra che manchi quel qualcosa che lo renda un grandissimo disco".
A mio parere quel "qualcosa" che manca è quell'atmosfera epica che spesso si trova nei loro dischi: in questo la si intravede un po' in The Count of Tuscany (nettamente il pezzo più bello). Manca il bravo strumentale, che è sempre stato la loro ciliegina sulla torta. Manca l'assolo di chitarra e tastiera veramente memorabile, quell'assolo che ti fa venire la pelle d'oca e ti fa sobbalzare dalla sedia.
Ripeto, queste sono solo mie impressioni personali che potrebbero anche cambiare con qualche ascolto in più a qualità superiore, ad ogni modo penso che potrebbe venir fuori un bell'articolo molto più approfondito, ma per quanto riguarda quest'ultimo lascio volentieri la precedenza a chi magari si è già messo al lavoro (magari l'esimio collega Pioneer?? XD ).