Come spesso capita a chitarristi e chitarrai (per la cronaca il mio è il 2°caso) il matrimonio con il proprio ampli giunge al termine. Non che il Brutus Live non mi abbia dato soddisfazioni o fosse un brutto amplificatore, ma le mie orecchie chiedevano un suono diverso. Sarà forse colpa di Jimmy Page, dei fratelli Young, di Randy Rhoads o di Tom Morello, non so dirlo, ma il richiamo dell'amplificatore britannico continuava a tormentare i miei sonni.
In breve: complice Babbo Natale e l'euforia natalizia - che mi ha fatto dimenticare il fatto che sarei rimasto senza una lira in tasca - mi sono portato a casa questa bestiola:
un Orange Rocker 30.
Suono tipicamente inglese, 30W da spremere a dovere, niente fronzoli e...una botta impressionante! Con il gain e il volume a metà corsa già in negozio, collegato ad una 4x12, mi ha letteralmente spettinato! Meno gain rispetto al Brutus, ma una ricchezza timbrica tale da consentirmi di suonare le stesse cose di prima ma con meno gain, valorizzando maggiormente quel poco di tocco che ho :) Sarà il diverso carattere timbrico rispetto al Brutus, saranno quei soli 2 watt in più, non so dirlo, ma ho l'impressione che il mio suono sia notevolmente migliorato: buca il mix del gruppo da paura, è molto aggressivo ma con meno gain e sembra avere molto più volume. E per le parti dei miei pezzi più vicine al metal una piccola spinta con un overdrive e passa la paura.
Già sperimentato l'ottimo matrimonio con la Les Paul, non mi resta che presentargli la mia diavoletto per vedere se i due andranno d'accordo. E sabato sera battesimo live per il piccolo Rocker 30. Come inizio 2010 chiarristico non mi posso certo lamentare ;-)