di Maurizio Piccoli [user #26523] - pubblicato il 09 dicembre 2012 ore 08:00
Estetica, funzionalità, feeling? Perché c’è chi non gradisce il parapenna sulle acustiche, o sopporta la presenza solo di parapenna sottilissimi e non di grandi dimensioni?
Perché c’è chi non gradisce il parapenna sulle acustiche, o sopporta la presenza solo di parapenna sottilissimi e non di grandi dimensioni?
La prima immagine che mi è venuta in mente, pensando alla questione “parapenna sì, parapenna no” sulle acustiche, è stato il piano armonico delle Maton di Tommy Emmanuel martoriate dal suo celestiale, esuberante chitarrismo spesso percussivo. Per alcuni è uno strazio visivo (e per certi versi concordo) ma è lecito pensare che la chitarra è uno strumento e come tale va usato per soddisfare le finalità dell’utilizzatore. Alcuni, sconvolti dal “campo di guerra” dei piani armonici dell’Extraterrestre australiano, si chiedono perché non usi un parapenna leggero, trasparente, salvatore di quel povero abete “disossato” da entrambe le mani dell’artista. La ragione più semplice che ci vien da pensare è che non voglia inibire alcun soffio del respiro vibratorio della tavola ma la conclusione più credibile è che in fondo non gli importi nulla della questione “parapenna sì, parapenna no” dal momento che gli strumenti che utilizza sfruttano più che altro il sofisticato sistema di preamplificazione della casa e che il suono viene tutto fuori da lì e dalle sue dita, che ci sia o non ci sia il parapenna.
Domanda: in una chitarra acustica il parapenna costituisce o no un elemento inibitore, anche in minima parte, delle capacità vibratorie del piano armonico?
Direi di sì ma mi sento di aggiungere in maniera davvero poco apprezzabile, forse rilevabile solo strumentalmente e nei casi in cui il parapenna sia davvero consistente e copra un’area alquanto grande. Pensate a certi parapenna speculari di grandi dimensioni presenti, per esempio, su qualche vecchia Gibson. Personalmente ricordo che la mia vecchia Martin D18 suonava uguale-uguale senza il parapenna, poi sostituito da un altro originale dal caro e indimenticabile Pistolesi. Dunque, la mia personale conclusione è che un parapenna sottile è un ladro di vibrazioni davvero gentile e difende in ogni caso dai graffi del plettro e da stili esecutivi particolarmente aggressivi. Voi, come la pensate?