di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 07 luglio 2013 ore 11:00
Fin dal primo pedale che acquistai, un Boss BD2, ho sempre odiato il velcro industriale usato dai più per attaccare gli effetti alla pedalboard. In questo breve articolo ecco un metodo alternativo per fissare i pedali senza velcro ed evitare che la colla inzaccheri tutto.
Fin dal primo pedale che acquistai, un Boss BD2, ho sempre odiato il velcro industriale usato dai più per attaccare gli effetti alla pedalboard. In questo breve articolo ecco un metodo alternativo per fissare i pedali senza velcro ed evitare che la colla inzaccheri tutto.
Quante volte, comprando un effetto usato, mi sono girate le manopole vedendo quintali di colla lasciata dal velcro tolto dal venditore in un impeto di follia (o di tirchieria per incollarlo direttamente sul nuovo pedale acquistato con il ricavo). Via di olio di gomito per cercare di rimediare alla situazione, senza peraltro riuscirci il più delle volte. Dopo la costruzione della pedalboard home made, ho confidato nella forza dei cavetti i quali, tagliati a misura giusta, facevano il possibile per contrastare la gravità terrestre che una volta chiusa la pedaliera trascinava verso il basso tutto quanto. Ma il velcro no, non lo volevo usare, nemmeno sotto tortura. Senza contare poi che un buon velcro industriale vien via a un prezzo spesso elevato e usare quello normale da sartoria sarebbe come appendere una mucca a un filo di cotone.
Come sempre, le idee più strane arrivano da fonti che mai ci si aspetterebbe. Un po' come il dottor Watson per Sherlock Holmes con le sue domande ad hoc, mio padre vedendomi smoccolare per l’ennesimo tracollo all’apertura della pedaliera dopo il rientro da un live butta lì la genialata, en passant, come se niente fosse: “Perché non usi dei gancetti e degli elastici?”. Di fronte a tanta semplicità la prima reazione è sempre la stessa: “non funzionerà mai”, “cosa ne vuoi sapere tu che al massimo suoni il citofono”, serve sempre un po’ di tempo per elaborare e metabolizzare la cosa, finché un giorno ecco sul tavolo pronto tutto l’occorrente per un fissaggio pulito, nel vero senso della parola.
Gancini ricurvi autofilettanti (il nome è di fantasia, la foto sarà sicuramente più esplicativa), punteruolo ed elastici di caucciù. Il procedimento è forse tra le cose più banali si possano fare nel bricolage casalingo. Più semplice che appendere un quadro o sverniciare un body. Basta fissare accanto ai pedali almeno due gancini, avendo l’accortezza di stare più vicino possibile agli stompbox. Con il punteruolo bisogna creare un piccolo invito nel legno per facilitare l’ingresso della parte filettata e il gioco è fatto. Riposizionato al suo posto l’effetto lo si può facilmente fissare con un elastico della giusta misura.
Come si può vedere, il risultato è più che efficace. Sfruttando il sostegno dei cavi e il rinforzo degli elastici i pedali diventano inamovibili. Nel caso non fossero tutti collegati a un looper, come nel mio caso, conviene aumentare il numero degli elastici in modo da poter strapazzare senza patemi d’animo ogni effetto.
L’unico difetto di questo metodo si nasconde nel fatto che la base su cui posano gli effetti deve necessariamente essere di plastica, altrimenti avvitare i gancini diventa un’impresa impossibile.
In realtà per i meno pigri esiste un altro metodo per eseguire un lavoro pulito pulito. Basta procurarsi una catena da bicicletta e smontare tutte le maglie (compreso il "pirulino" che permette di unirle) in modo da ottenere delle piattine di metallo ognuna dotata di due fori. Semplicemente basterà fissare in uno dei due buchi il nostro effetto sfruttando la vite già presente sotto al pedale. Il buco restante ospiterà la vite che lo fisserà alla pedalboard.
All’inizio ero orientato verso questo metodo ma i contro erano maggiori dei pro. Primo tra tutti l’enorme sbattimento dello smontare a suon di martello e cacciavite una catena, secondo ogni volta che vogliamo rimuovere o sostituire un pedale bisogna armarsi di cacciavite e svitare, il metodo a elastici è decisamente più rapido.
Spero di avervi dato un paio di dritte interessanti, probabilmente è una soluzione per nulla innovativa, ma a me non era per mai venuta in mente prima di imbattermi nel Dr. Watson.