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Che strano il circuito della Fender Esquire
Che strano il circuito della Fender Esquire
di [user #16055] - pubblicato il

Un recente articolo ha messo a confronto una Esquire vintage con una Nocaster del Custom Shop, due Telecaster simili nel concetto ma molto diverse nel suono. Analizzandole, viene fuori che la più grande differenza è nel wiring: e se il segreto del loro timbro fosse nel circuito?
Ho da poco letto un articolo su una prova comparativa tra una Fender Esquire del 1951 e una Fender Nocaster del 1995, costruita dal Custom Shop, dove si sono trovati risultati molto diversi sulla timbrica, soprattutto usando il controllo del tono. Visto che legni, corde, ponte e capotasto responsabili di una minima variazione del suono finale sono identici o molto simili, mentre il pickup può e deve essere il più somigliante possibile specie in una chitarra da 3mila euro, mi domandavo se la timbrica diversa, come espresso da qualcuno, non potesse derivare da una differente circuitazione.

Le chitarre non sono uguali. La prima è la versione a un solo pickup, quello al ponte, di una Telecaster, mentre l’altra è comunque una Telecaster. Questo potrebbe sembrare poco, ma la presenza del secondo pickup, quello al manico, suggerisce uno schema elettrico più tradizionale, composto da un volume, un tono e un selettore a tre vie. Il circuito della Esquire, oltre a questo, presenta ben tre condensatori da 50nF contro due della Nocaster e una resistenza da 3.3 Kohm.

Che strano il circuito della Fender Esquire

Ora non vorrei distruggere un mito come una Fender Esquire del 1951, ma la spiegazione della differenza sul suono, specialmente usando il controllo del tono, si può in buona parte ricondurre al suo schema elettrico.

Che strano il circuito della Fender Esquire

Se analizziamo lo schema della Esquire, abbiamo nella prima posizione il pickup privato di ogni condensatore che possa filtrarne gli alti, in seconda posizione il controllo del tono funzionante e in terza posizione il controllo tono non funzionante, ma un filtro composto dalla resistenza e relativo condensatore in serie tra il pickup e il controllo di volume, alle cui estremità è applicato un altro condensatore per filtrare le alte frequenze.

Nella simulazione, ho ipotizzato un pickup con 2,2 Henry d’induttanza e resistenza interna di 7 Kohm, potenziometri da 250 Kohm logaritmici con i valori dei componenti del primo schema. Il circuito è collegato tramite un cavo di quattro metri a capacità da 100pF/m a un amplificatore con ingresso da 1 Mohm, il tutto ovviamente simulato. Non ho previsto la capacità parassita del pickup per non appesantire ulteriormente il circuito.

Questa è stata la risposta del simulatore in prima posizione:

Che strano il circuito della Fender Esquire

Come si vede esiste una minima attenuazione a 100 hz (-0,3 dB), nessuna attenuazione a 1 Khz (-0,0 dB) e un’esaltazione sul picco di risonanza a 5.200 hz (+6,7 dB).

In seconda posizione con il controllo di tono attivo:

Che strano il circuito della Fender Esquire

In questo caso la perdita a 100Hz può essere più evidente (fino a -1,0 db), mentre l’attenuazione voluta a 1KHz è di 12dB con il tono chiuso, ma ciò che è da notare la perdita secca sul picco anche a controllo totalmente aperto di 4dB a una frequenza leggermente inferiore. In questo caso occorre restituire, con un equalizzatore esterno, ben 4dB a circa 5 Khz per ritornare alla timbrica del primo caso.

Infine la risposta del simulatore in terza posizione:

Che strano il circuito della Fender Esquire

Ora qui abbiamo un segnale non attenuato a 100Hz (-0,0 db), una perdita di 5dB a 1KHz, ovvero ben 7dB di segnale in più del tono chiuso visto in precedenza, e 7dB sono tanti, con tutte le frequenze superiori di conseguenza meno attenuate con valori anche di 10 db.

Anche in questo caso, un equalizzatore ben regolato, potrà fornirci una risposta simile tra le due posizioni.

Ora visto che l’unica situazione per fare un confronto a parità di circuito è la posizione intermedia, che riprende tutte le caratteristiche della Nocaster e quindi delle successive Telecaster. È evidente che vi siano differenze così grandi tra le due posizioni esterne e quelle simulate dal nostro amico durante il suo test.

Riascoltando il test audio, ho ritrovato le differenze qui espresse dai grafici e soprattutto ritengo non corretta la seconda prova sulla Nocaster, con il tono leggermente chiuso per dare un minimo di differenza con la terza prova, che compromette la timbrica del pickup. Per fare quest’ultima occorreva dissaldare il potenziometro del tono per ricreare le stesse condizioni.

Tuttavia è facile immaginare che anche riproducendo lo stesso circuito della Esquire non si riesca a ricreare esattamente lo stesso DNA timbrico, ma sono sicuro che le differenze saranno solo una piccola frazione di ciò che abbiamo ascoltato.
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Le due Fender a confronto
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di mr_mustache [user #15801]
commento del 08/11/2015 ore 09:18:38
Erano anni che non commentavo, ma ora devo farlo per dirti bravo, finalmente un po' di approccio scientifico!
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di tres_hombres [user #37968]
commento del 08/11/2015 ore 09:51:43
bell'articolo, veramente. ti do anche un altro spunto di riflessione: maggiore è il numero di pickup, maggiore è anche il contributo di forze magnetiche nel richiamare la corda, e maggiore è anche l'attenuazione della vibrazione.
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di Don Diego [user #4093]
commento del 08/11/2015 ore 10:44:10
ciao, sono l'autore dell'articolo "incriminato". Ho più volte sostenuto, nei commenti, che le chitarre suonavano molto diverse già da spente. Mai detto che una fosse meglio dell'altra, se non in relazione ai miei gusti, legati ai miei ascolti. E comunque Esquire con posizione centrale e Cunetto in posizione ponte dovrebbero essere identiche nella "concezione", eppure il carattere di una è fortemente diverso dall'altra. Se Francesco Balossino sarà d'accordo possiamo provare a renderle "uguali" modificando temporaneamente il circuito......sono certo che avremo due strumenti diversi.....
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di TidalRace [user #16055]
commento del 08/11/2015 ore 17:47:49
Non mi azzarderei mai a toccare un circuito di 60 anni fa se non presenta nessun problema. Ma se ho ben capito la seconda prova l'hai fatta tra la posizione centrale della Esquire e il tono leggermente chiuso del pickup al ponte della Nocaster. Basta poco in questo caso per togliere quelle frequenze che rendono viva una chitarra ed è questo quello che ho sentito. Ma se hai fatto la prova tra la Esquire in seconda posizione del selettore e la Nocaster a tono completamente aperto e hai trovato un carattere fortemente diverso non ho difficoltà a crederti. Ciò significa che il pickup è fortemente diverso o che la presenza del secondo campo magnetico produca un suono diverso, più che i legni e la risposta da spenta.
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 08/11/2015 ore 19:05:29
ho fatto tutte e due le prove, e, ripeto, le chitarre già da spente suonavano diverse. presta attenzione al twang completamente diverso tra le due sulle corde basse. ti assicuro che da spente avevano lo stesso carattere. ou magari tra due strumenti dello stesso anno troveremmo le stesse discrepanze....se mi fanno stare una settimana dentro gruhn ti saprò dire eheheeh....
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 24/07/2017 ore 15:07:07
Ovviamente le prove comparative sono state fatte con seconda posizione Esquire, con controllo di tono, e corrispettivo bridge pickup della nocaster. Non ricordo poi quali video siano stati selezionati ma ricordo perfettamente che quello con "tono leggermente chiuso" della nocaster era pensato per cercare di confrontare la nocaster col suono della esquire in prima posizione, che, senza modifiche al circuito, non è riproducibile sulla nocaster e ricordo bene anche Diego che spiegava il perchè di questo. Era più un confronto sulle possibilità timbriche delle due chitarre che non una pippa pseudoscientifica. Infatti il confronto vero è stato fatto tra posizione "2" della esquire e posizione 3 della nocaster, che sono di fatto confrontabili. Dici che i legni non contano un tubo, credo invece tu sia in drammatico errore. I pickups sono l'unica cosa perfettamente riproducibile, in estetica e suono di quelle chitarre, i legni no, per fortuna oserei dire.
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di stratomane [user #19654]
commento del 08/11/2015 ore 12:32:14
Ciao tidalrace, complimenti per l'analisi scientifica. Prescindendo dall'argomento telecaster volevo chiederti se in generale consigli in una qualsiasi chitarra l'esclusione del controllo dei toni dal circuito. Il suono migliora? Diventa più gonfio, più 'vero' ?
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di TidalRace [user #16055]
commento del 08/11/2015 ore 17:38:45
Ciao, ti ha già risposto in maniera esauriente il Direttore Editoriale qui sotto. Comunque penso che l'esclusione del controllo tono e in misura minore quello del volume possa essere migliorativo sul suono. Se poi la chitarra risultasse troppo brillante e presente si può sempre togliere un po d'acuti sull'amplificatore. Quasi nessuna chitarra prevede l'esclusione dei controlli, per cui occorre ricorrere al fai-da-te o a un tecnico.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 08/11/2015 ore 18:58:05
Ciao, apprezzo l'articolo per l'approccio non-reverenziale e scientifico alla materia, dato che penso sia assolutamente vero che tutto il mojo del mondo, se ci metti un condensatore in più, può andare a farsi benedire.. nell'articolo originale un punto dove si sentono la esquire in posizione 2 e la Nocaster in posizione al ponte c'è. Il dubbio è se in entrambi i casi i toni fossero del tutto aperti. Dall'analisi non mi è chiara una cosa: in queste due configurazioni il circuito dovrebbe essere identico? o no? in ogni caso ci sono anche variabili che non sappiamo: i potenziometri? erano identici? Poi ovviamente come altri dicevano, il pickup in più ed i legni diversi contribuiscono.
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di stratomane [user #19654]
commento del 08/11/2015 ore 19:04:27
Ok grazie farò delle prove per verificare l'effettivo miglioramento bypassando i toni dato che non li uso
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/11/2015 ore 14:25:09
Premessa. Sulla mia Pistolesi Spacecaster ('56 Strat style) ho un circuito speciale, dove il secondo selettore del tono in realtà è uno switch che manda il pickup al ponte direttamente al jack, bypassando ogni cosa. Confermo che c'è una differenza enorme tra la posizione "pickup al ponte" standard (volume e tono aperti, selettore sul solo pickup al ponte) e quella diretta nel jack: togliendo tutto ciò che sta in mezzo si ha più volume, più acuti, più presenza. Davvero sembra che ci sia un boost.

Ciò premesso, non posso pensare alla chitarra - soprattutto nel campo di chitarre di questo tipo - come a oggetti da valutare con i numeri. Tali e tante sono le variabili in gioco, incluse quelle soggettive, da impedire una valutazione oggettiva, scientifica. Una Fender degli anni '50 è uno strumento in cui psicoascolto e... psicovalutazione intervengono pesantemente, c'è il mito a fare da peperoncino in una miscela complessa (chitarra-corde-dita-cavo-effetti-ampli-coni-ambiente-umore-birra) che non ha e non può avere valenza scientifica. Ancora una volta conviene quindi ribadire CHE le nostre prove per questo tipo di strumenti non hanno presunzione di scientificità, l'obiettivo è sempre e solo quello di raccontare, intrattenere, incuriosire, condividere emozioni e sensazioni.

Quindi IMHO bene ha fatto Don Diego a muovere levette e potenziometri a suo gusto, regalandoci un racconto sonoro di come le due chitarre sanno esprimersi, senza stilare graduatorie, ma fornendo un'idea molto efficace dell'estensione della pasta sonora di entrambe. Sono diverse, reagiscono in modo diverso, sono entrambe strumenti validi e a forte personalità, questo è ciò che conta. Tutto questo lo dico - sia chiaro - nel massimo rispetto di chi invece preferisce metter mano ai grafici, perché è giusto che ognuno faccia riferimento ai propri criteri di valutazione.

PS: dissaldare cose da strumenti così è quasi delittuoso, per favore lasciate perdere :-)
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 08/11/2015 ore 14:27:20
ahahaah tranquillo che tanto francesco non me l'avrebbe MAI fatto fare!!!
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/11/2015 ore 18:53:01
Beh ci sarà la psicoacustica reverenziale, non lo metto in dubbio, ma partire da dati reali male non fa: non solo (solo) le emozioni a suonare, ma anche oggetti tangibili e misurabili.
Detto questo, l'unico momento nella prova in cui si sentono le due configurazioni paragonabili è dopo metà, quando si sente la Nocaster con pickup al ponte e tono aperto, e la Esquire con posizione centrale. L'unico dubbio è se lì il tono sia completamente aperto, poi ragioniamo di differenze, emozioni, psicocinesi, e tutto il resto.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 24/07/2017 ore 15:08:45
Ma quale psicoacustica! "L'unico momento" esatto, quello è il momento che conta. Non ci sono dubbi, i toni erano aperti in entrambe, stesse corde, stesso setup, stesse regolazioni.
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 08/11/2015 ore 16:11:13
con tutto il rispetto di cui sono capace verso le opinioni altrui...ma se bastasse modificare il circuito per annullare le differenze tra una chitarra con 60 anni di storia e vibrazioni e un'altra costruita in epoca più recente e con altre metodologie...dai :-) il circuito è senza dubbio diverso ma chi ha avuto e ha la fortuna di mettere le mani sui legni giusti sa bene dov'è la differenza.E che per una serie di motivi è impossibile comunque annullare queste differenze.
Grazie comunque per l'articolo,spunto di riflessione
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 08/11/2015 ore 19:07:07
posso assicurarti che non è solo questione di circuito....
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 08/11/2015 ore 19:10:25
beh...mi pare quantomeno scontato :-) Ciao Diego
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 08/11/2015 ore 19:15:20
lo so ma sembra quasi che tutto si possa ricreare.....mi metto al lavoro, ho deciso di replicare la guernica di picasso
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 08/11/2015 ore 19:32:59
esatto e infatti il punto è proprio quello...ci sono cose che solo il tempo può fare,e dare delle spiegazioni puramente tecniche o scientifiche(che ci stanno tutte per carità) è solo una parte del discorso,che già di per se è complesso.
Sennò bastava comprare una mexico cambiare il circuito e avevamo tutti un'esquire del 52!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 24/07/2017 ore 15:10:31
Verissimo, infatti tante pippe sui circuiti, condensatori come se quelle fossero le ragioni delle differenze sonore. Le componenti elettriche solo le sole cose misurabili, sezionabili, testabili e riproducibili in ogni singolo aspetto di quelle chitarre, i legni no, e la differenza si sentirà sempre.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 08/11/2015 ore 16:17:15
L'unico elemento che vorrei modificare nella Esquire è la posizione 3 - troppo cupa e da Jazz. Suonando dal vivo, la posizione 1 è per assoli e si regola l'ampli sulla base di quel suono. Per il 2 vi sono i controlli per volume e tono per bilanciare il volume / tono della ritmica. Molto pratico! È il 3 che andrebbe modificato per un sound meno Jazz. È interessante notare che 2 p/u hanno un fattore elettromagnetico che non giova alla risonanza. 1 solo p/u deve essere un elemento positivo anche per le Gibson Junior. Per replicare il sound della Esquire su una Tele da comuni mortali bisogna dunque togliere il p/u al manico oltre alla modifica del circuito. Mica facile... c'è pure da modificare il battipenna!
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 09/11/2015 ore 09:26:00
Apprezzo l'articolo e l'approccio scientifico alla materia peró trovo di gran lunga più divertenti articoli come quelli di Don Diego dove il tutto è condito dal sogno, la passione, l'essere anche un pó scocchi per carità dove ci si emoziona nel tenere in mano un legno di 50 anni. Come scrisse Alberto tempo fa in un suo articolo. La chitarra che ti fa suonare bene e non che suona bene non ha prezzo. Quindi viva le chitarre vintage, il mito e le credenze popolari almeno quando si parla di chitarre. :)
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 09/11/2015 ore 18:23:35
Ma se volete una Telecaster che suoni come una Esquire perché vi comprate la Tele?
In merito al numero dei PU, allora la Strato che ne ha 3? E' una chitarra sbagliata?
Certe menate non le capisco davvero.
Ok la disquisizione tecnica può arricchire, ma i tecnici, i liutai customizzatori, gli inguaribili sperimentatori sempre in cerca di un nuovo effetto o suono ma i musicisti o chi ama suonare e basta che hanno una Tele o una Esquire certe faccende dovrebbero lasciarle perdere, distolgono e creano inutili dubbi e non dovrebbero...., sono dei classici che hanno chi più chi meno i notissimi caratteri, chi le sceglie le conosce, la Cunetto da 3000 cocuzze ne avrà di più della Mexico (anche se ho provato una Mexico del 94 che suonava meglio di una Custom S.) e la Esqui del 52 non ha eguali (chitarra fortunata e ben riuscita quella della prova, ce ne sono che suonano da far pena anche se sono del 52). Lasciamole suonare come possono, sono dei classici concepiti talmente all'osso che stravolgerne il carattere è veramente facilissimo e inopportuno.
Scusate l'intrusione.
Amen
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 09/11/2015 ore 18:38:32
perchè una Esquire di prezzo basso o medio non esiste, Nel senso che il suono "basso" della Esquire mi piace molto, ma non ho voglia di investire cifre da custom shop. Per cui, sinceramente, l'idea di comprare una Tele e fargli fare la modifica necessaria per emulare la Esquire, mi attrae .. :-)
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 10/11/2015 ore 11:26:45
Capisco l'intento ed è proprio questa tua consapevolezza che una Esquire di prezzo medio o basso non esiste che dovrebbe far riflettere, pertanto approvo l'acquisto di una Tele, ma lasciala Telecaster, vuoi il suono basso che offre la Esquire, montagli un buon Kit della 52, più spendi e "teoricamente" più avrai, io l'ho su una delle mie e vorrei che la sentissi.
Da tempo siamo tutti consapevoli che non esiste una Esquire di prezzo medio o basso, bè, lasciatelo dire caro amico, è incredibile e assurdo, al limite del grottesco, la Esquire è nata ed è tuttora una chitarra economica, è fatta con 2 pezzi di legno, buono fin che si vuole, ma sempre di 2 pezzi di legno si tratta, tagliati, confezionati e rifiniti in modo tradizionale e senza particolari cure al centesimo di millimetro perchè così deve essere, poi qualche cm. di filo elettrico e un PU poverissimo e ridotto all'osso, perchè quindi, si è arrivati a questa situazione limite che ti giuro, mi fà veramente incazzare?
In un mondo perfetto una Esquire costerebbe prima di tutto poco in senso assoluto e comunque almeno un terzo in meno di una Telecaster, ovviamente fatta da Fender, in USA e bla bla bla... , invece in questo mondo stupido non è così e i signori della Fender lo sanno.
Non bisognerebbe farsi coinvolgere da questo sistema pernicioso che stimola continuamente l'immaginario dei potenziali clienti.
Come si evince dal mio nick sono un'estimatore e amante della Tele o Esqui che sia ed è proprio per il rispetto e la riconoscenza che ho nei confronti di questa straordinaria chitarra che mi sento sconvolgere le interiora quando leggo certe conferenze su modi e mezzi per cambiargli la voce, tutte legittime intendiamoci, ma per me incomprensibili e inutili.
Quella tipica voce da Esquire o Tele la potrai trovare, te lo posso assicurare anche su una Mexicio o una Japan che suoni bene da spenta, accuratamente scelta tra tante provate e cercata senza fretta, una volta trovata, basta mettergli un paio di PU (o uno solo) che gli diano quel qualcosa di caratteristico che gli manca, forse, perchè non è detto che non la trovi già bella pronta e con una Japan degli anni 80-90 è possibilissimo che accada.
Tutte le menate sul Twuang e leggende varie che poi, ok, tutte tutte leggende non sono sia chiaro, qiualcosa di vero c'é, sono più che altro suggestioni e sembra che si sia, chi più, chi meno, perennemente nell'infinita ricerca di quel suono, ma qual'è questo benedetto suono da Esquire? Quello del Boss? Quello di quell'altro nel tal pezzo del tal disco? Oppure quello di quell'altro ancora, in quella canzone di quel tal album?
Di suoni Tele o Esquire ce ne sono milgiaia, certo c'è quel particolare timbro inimitabile e riconoscibilissimo ma è diverso da chitarra a chitarra, da musicista a musicista, da ampli ad ampli.
Tele o Esqui per suonare bene e dare il massimo, qualunque Tele o Esqui intendo, per esprimere al meglio il proprio suono, deve essere usata tantissimo, deve suonare e suonare, queste chitarre sono dei muli e vanno "incoraggiate", perchè non hanno aiuti elettronici, corpo e soprattutto il manico daranno il meglio dopo anni e non si fermeranno mai di milgiorare se trattate bene, non servono particolari cure, infatti accettano e sopportano benissimo qualsiasi maltrattamento, ma senza esagerare.
Il miglioramento percepito, in verità, non è della chitarra che sì, matura anche lei, ma siamo noi che man mano entrando nel suo intimo ne percepiamo i progressi.
Questo succede con le chitarre semplici, elementari, fatte di poco, il mito è nato per la musica che hanno saputo esprimere nelle mani di famosissimi e mitici musicisti che hanno ottenuto quello che hanno ottenuto, perchè non avevano altro, ma con il successo improvviso, una volta che il marchio di quel certo suono è codificato nelle orecchie del pubblico, quel particolare suono diventa irrinunciabile, ma è stato il caso e non la bontà delle chitarre in sè che sono, anzi dovrebbero, essere delle chitarre povere, ridotte all'osso anche se purtroppo la realtà è diversa.
Una Japan o una Mexico anteriore al 95-96 in genere suonano benissimo e se poi gli fai un upgrade ben studiato sulle tue esigenze sei a cavallo, avrai il tuo suono Esquire, ma devi cercarla, devi provarne il più possibile, sentila da spenta, senti che vibrazioni danno manico e corpo, non è assolutamente impossibile trovare una gran Telecaster che costi poco, il giusto.
Negli anni 50 e 60 molti musicisti ritenevano la Esquire limitata e troppo compressa in una sola gamma di utlizzo e cercavano di mettergli anche il PU al manico, adesso si cerca la purezza dello strumento credendo che per fare certa musica la Esquire sia indispensabile. Perdonatemi, ma per me sono tutte sciocchezze, la Tele può fare tutto ciò che fà la Esquire e ovviamente non il contrario.
Se vuoi una Esquire e non ne puoi fare davvero a meno, non scordarti che è limitata, non puoi fare molto oltre certi particolari pezzi che la richiedono, la Tele nella sua semplicità è la chitarra perfetta, poi, in quanto all'assorbimento ecc ecc di cui si parlava, se un PU è poco e 3 sono troppi, allora 2 sono per forza OK e la Strato non me ne voglia, adoro anche lei.
Infine aggiungo che una chitarra così. proprio per la sua purezza e semplicità, dovrebbe essere per sempre, perchè se l'hai azzeccata diventerà tua passo passo e non puoi liberartene, perchè per scoprire tutte le sue possibilità occorre tempo e tanta, tanta confidenza, perchè avendo poco, offre moltissimo ma occorre tempo per scoprirla e diventarne gli interpreti, per questo non capisco chi le vende e compra in continuazione, sono sicuri di avergli tirato fuori tutto? Ma allora cosa cercano ancora? Oppure lo fanno perchè non riescono ad avere un'action da nezzo millimetro al 12°? Ad una Telecaster non è necessaria una action così, non serve per fare Steeve Vai.
Non è una chitarra come le altre, fare della buona musica non è semplice con una Tele, non ha pomelli o switch in abbondanza da manovrare, non mente e non ammette inperfezioni o pressapochismo anche se sembra che alcuni virtuosi di questo strumento la prendano a calci, ci vuole tempo per fare quelle cose, non ci sono scorciatoie, ma una volta che si entra in confidenza non c'é limite, nessuno inoltre ti vieta di fare come il chitarrista dei Police che con poche modifche gli ha dato una voce inimitabile, ma lui ne aveva veramente bisogno.
Sono opinioni strettamemnte personali e ognuno è libero di fare e pensare ciò che vuole, prendile pertanto per quello che sono,
Sono d'accordo con l'acquisto della Tele, se vuoi, prova la configurazione che ti ho detto..
Scusate tutti la lungaggine.
ciao
Rispondi
di luvi [user #3191]
commento del 13/11/2015 ore 03:00:56
Ottimo articolo che riprende puntualmente, con simulazioni e grafici ben fatti, le stesse osservazioni che anch'io avevo posto, sia pure soltanto "letterariamente", all'epoca della pubblicazione della prova, ovviamente con interesse e spirito assolutamente costruttivi.
Pare però che la comunità chitarristica dimostri molta sensibilità per il fascino della leggenda e dei miti, ma poca inclinazione ad accettare la realtà fenomenica, anche quando l'analisi rigorosa di quest'ultima dia risposte chiare ed incontrovertibili ai dubbi che essa eternamente continua a porsi, forse proprio sperando di non trovare mai risposte...

Al netto di tutte le implicazioni psicoacustiche, emozionali e soggettive che sono il primo a vivere, condividere e riconoscere, resta infatti la realtà oggettiva, quella rilevata dagli strumenti di misura e governata dalla razionalità e dalle leggi della fisica, indipendente dalle aspettative di ciascuno di noi. Concordo certamente nel considerarla poco romantica o poco adatta al racconto emozionale, ma sarebbe grave se questo bastasse a conferirle un valore ed un'importanza minori di quelle che le spettano. ;-)
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 13/11/2015 ore 12:55:49
Grazie Luca, era da tempo che non scrivevo un articolo e ho colto l'occasione per analizzare l'incapacità di replicare uno strumento comunque molto semplice, in termini costruttivi, pur se con tanti anni di costruzione e dare delle risposte più tecniche.
Mi trovi d'accordo su quello che hai scritto, come sono d'accordo sulla poca poesia che un simile articolo possa esprimere in contronto alla prova audio ed emozionale.
Però potrei obiettare che finché si riteneva che la terra fosse piatta e che il sole le girasse attorno, era tutto più poetico e l'uomo era al centro del mondo allora conosciuto.
Poi Galileo Galilei, additato come eritico affermò il contrario e noi uomini moderni sappiamo come avesse ragione.
Ritornando all'oggetto della prova credo che la Cunetto si stata trattata come un motore d'auto con il filtro intasato (il tono leggermente chiuso) e che non si tenga conto delle differenze circuitali per me di gran lunga più importanti della stagionatura dei legni e della loro risposta a chitarra spenta che influenza poco il campo magnetico dei pickup.
Sono anche convinto che la poesia che c'è dietro al fenomeno del vintage, in tutti i campi, sia voluta per giustificare un maggior valore economico a un oggetto che potrebbe essere considerato altrimenti solamente vecchio.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 24/07/2017 ore 15:19:43
Il confronto tra le chitarre è stato fatto nocaster in posizione 3 e esquire in posizione 2 con toni entrambi aperti;
Diego ha chiuso il tono della nocaster quando voleva cercare di rendere l'idea del suono del bridge con tono "chiuso" tipo posizione 1 esquire, sapendo bene che non avrebbe reso tecnicamente allo stesso modo, ma si trattava di una prova delle possibilità sonore dei due strumenti, non un test scientifico in quel caso.

Se fosse tutta "Poesia" come dici, mi spieghi allora perchè Fender da 30 anni basa il suo top di gamma su cercare di replicare gli strumenti originali? Non c'è alcuna poesia, se uno strumento suona meglio vale di più, esiste un mercto globale internazionale con regole e valutazioni aggiornate ogni anno, che vale per tutti. La cazzata della "suggestione" è tale ed è ogni volta detta da chi le chitarre d'epoca le ha viste in vetrina o "una volta ne ho provata una che non andava bene". Ma per favore, non si può sentire "differenze circuitali di gran lunga più importanti della stagionatura dei legni" differenze circuitali!!!! tra una Esquire in posizione 2 e una telecaster in posizone 3 !!! ma quali differenze circuitali dai, manco avessimo due elettroniche attive e pickups humbucker con cavi splittati e push pull.
Rispondi
di mattconfusion [user #13306]
commento del 17/11/2015 ore 10:37:35
Sono due approcci diversi alla questione. In uno si spinge sull'emozione e sulla poesia appunto: la comunità sogna il vintage tutte le notti, e la passione è sognare, e la musica è passione eccetera.
L'altro approccio è capire da dove può venire (buona) parte della differenza di timbro, allo scopo di individuare una configurazione dove le due si possono sovrapporre e paragonare, e magari fare un blind test. E' lì che poi si vedono le preferenze DI ASCOLTO.... dico di ascolto perchè sappiamo tutti che non si suona solo con le orecchie.
Detto questo credo lo scopo degli articoli di Don Diego fosse fare sentire un pezzo vintage di quelli da sogno e come riferimento usare una custom shop. Poi la comunità ha fatto il resto.
Rispondi
di luvi [user #3191]
commento del 17/11/2015 ore 11:06:06
Certamente, concordo.
La mia osservazione non era riferita agli articoli di Diego, che continuerò a leggere con grande piacere ed interesse, ma ad un atteggiamento contraddittorio della comunità chitarristica in genere...
Mi spiego meglio: se alla passione che accomuna tutti noi si affianca la curiosità e ci si pongono domande del tipo "perché accade questa cosa?" oppure "cosa influenza di più o di meno questo o quel parametro?", il discorso va necessariamente riportato sul piano razionale. A mio modo di vedere non ha senso porsi domande del genere, se alle risposte razionali conseguenti si obietta che incrinano il fascino del mito e del racconto poetico.
Da sempre l'approccio scientifico ai fenomeni consente il progresso della conoscenza, comprendendo appieno ciò che si è giustificato in precedenza con miti o leggende: spesso bellissimi, ricchi di fascino e di poesia, ma anche lontani dalla realtà dei fatti.
Non che vadano dimenticati o cancellati per forza, ma soltanto distinti chiaramente dalla realtà.:-)
Rispondi
di mattconfusion [user #13306]
commento del 18/11/2015 ore 10:17:03
totalmente d'accordo. Tra l'altro ricordo - se non sbaglio - dei sample che avevi fatto dove mostravi la magiore influenza del pickup + lunghezza della scala + struttura del ponte piuttosto che sui legni per quanto riguarda una solid body?
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di luvi [user #3191]
commento del 18/11/2015 ore 11:08:45
Ricordi bene... :-)
Non si trattava di escludere a priori nessuna delle influenze citate (sappiamo tutti, ad esempio, quanto la rigidità del manico influisca sul contenuto di armoniche della vibrazione delle corde), ma di riportarle a proporzioni più vicine alla realtà.
Specie quando si analizzano dei "macro-fenomeni" come la riconoscibilità del sound di un certo modello piuttosto che di un altro, gli elementi che hai citato entrano in gioco con prepotenza rispetto ad altri. Se invece ci confrontiamo sulle sfumature che possono differenziare un esemplare dall'altro a parità di modello allora certamente prendiamo in esame particolari più fini, come essenze, singoli componenti, ecc.
Analizzando le cose col "microscopio" più elementi possono assumere un ruolo... anche se appunto a ivello microscopico! :-D
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 24/07/2017 ore 15:14:30
Psicoacustica, romanticismo, scienza...io vedo solo un enorme pippone semitecnico che parte da un presupposto sbagliato, cioè che non si siano messe le due chitarre "sullo stesso piano", salvo poi ammettere in uno dei commenti "se allora avete provato la esquire in posizione 2 e la nocaster in posizione 3 con toni aperti allora ok", eh già, perchè secondo voi non si era ragionato su come rendere la prova "ad armi pari" prima di fare l'articolo? La prova è stata fatta esattamente così, quindi ben venga la spiegazione tecnica del circuito di funzionamento della esquire, ma non si dica che il confronto è stato "falsato" da due saldature e un condensatore, o peggio ancora dagli autori del video, perchè non è così.
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di TidalRace [user #16055]
commento del 24/07/2017 ore 18:12:01
Non capisco il senso di questi commenti dopo quasi due anni dalla pubblicazione, comunque il mio articolo voleva solo cambiare l'angolo di vista su due strumenti all'apparenza molto simili e costruiti senza economie industriali. Trovo che hai usato termini non idonei per commentare comunque un mio sforzo per scrivere l'articolo, cercando una spiegazione più scientifica. Che poi i componenti elettronici siano misurabili, selezionabili etc posso anche essere d'accordo, ma la differenza circuitale rimane e soprattutto l'uso come scritto nel primo articolo da Don Diego del tono leggermente chiuso, la differenza la fa proprio quel "leggermente". Mi hai messo in bocca cose che non ho detto o che hanno detto altre persone e hai riportato una frase virgolettata presa non so dove. Prova a rileggerti il primo articolo per capire il perchè da tecnico ho pensato di scrivere questo articolo apprezzato da molti. Io credo poco alla stagionatura dei legni su una chitarra elettrica, preferendo pensare che certi differenze siano imputabili alla parte elettronica, i pickup in primis. Se poi questo possa offendere qualcuno non posso farci niente. Sono commenti come questi letti oggi che mi fanno passare la voglia di scrivere altri articoli.
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