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Les Paul recording: io, Les e tu
Les Paul recording: io, Les e tu
di [user #43441] - pubblicato il

Capace di precorrere i tempi con un'elettronica estremamente dettagliata e versatile, la Recording è l'incompresa dell'universo Les Paul. Uno sguardo più attento e senza preconcetti può far rivalutare un pezzo d'epoca bistrattato ma considerato il migliore della sua categoria dal suo creatore.
C'è fra voi qualcuno che ricorda il famoso successo del maestro Renato Carosone, "Io, mammeta e tu"? Bene, traendo spunto da quel titolo, mi sono posto la domanda: "a quanti piace la Gibson Les Paul Recording?". La risposta che mi sono dato è il titolo dell'articolo.

Siamo sinceri: questa chitarra non ha mai incontrato i favori del pubblico, ciò non di meno è veramente un pezzo da paura.
Intanto è la preferita dal vecchio Les. Direte voi: "chissene". Ok, riconosco che può non piacere se la si guarda con in mente la forma standard di Les Paul a cui siamo abituati da ormai oltre mezzo secolo. Ma, se la si osserva bene, ha delle caratteristiche veramente notevoli, anche e soprattutto dal punto di vista estetico.
 
Les Paul recording: io, Les e tu
 
La signora che stasera metto sotto la lente d'ingrandimento (badate bene, non per convincervi ad amarla, ma semplicemente per stimolarvi a una riflessione e magari a vederla sotto un'altra luce) è una splendida bestia del 1972.
Non mi voglio dilungare a spiegarvi a cosa servono tasti, pomelli e levette vari ed eventuali, perché un paio di anni fa ci ha già pensato qualcuno con competenza e in maniera fin troppo esauriente. Voglio invece richiamare la vostra attenzione su cosa di solito si cerca in una chitarra.
 
Les Paul recording: io, Les e tu
 
Parliamo di legni. Un bel mogano, lavorato con cura, smussato dietro per aderire meglio al corpo. Un manico tosto, stabile per via dei tre pezzi incollati, voluta di rinforzo per irrobustire ulteriormente. Tastiera in ottimo palissandro, scuro e ben venato, segnatasti block di madreperla, binding nero per renderla ancora più affascinante e la leggendaria paletta a libro ornata con i fregi da LP Custom. Le meccaniche sono delle Grover a tulipano in metallo, precise e stabili. E che dire del naturale ingiallimento delle madreperle?
 
 
Provate a immaginarvi sul palco con i faretti che illuminano la chitarra e il buio intorno. Le cornici cromate dei pickup a bassa impedenza luccicano come occhi di gatto nella penombra e il suono è rotondo, preciso, senza sbavature, mai troppo grosso o troppo cupo.
Non sono certo le regolazioni a mancare. Volete un contro fase? Ok, ce l'abbiamo. Intanto il fonico ringrazia e sorride al lato del palco perché la bestia non fischia e non dà grattacapi. Volete entrare diretti nel mixer? Con i pickup a bassa impedenza andate lisci come l'olio.
Il suono, morbido e setoso, accarezza i timpani degli ascoltatori come una brezza serale in una notte d'estate e vi coccola come una ninna nanna, una ninna nanna del vecchio Lester.
 
 
In men che non si dica, mentre suonate la vostra Recording del '72, vi ritrovate sopra l'arcobaleno.
 
 
Se poi ci pensate c'è il brand, c'è qualità, c'è innovazione e c'è un'infinita varietà di possibilità sonore.
Potete non credere a me, ma se ve lo dice Les?
 
 
Diversa dal solito, sì. Questo non significa che la chitarra sia brutta o meno interessante. Vi dirò di più: se ne trovano sempre meno in giro, ma capita ancora di scovarne a prezzi accessibili perché spesso si stenta a capirla.
 
 
Un consiglio: se potete e vi capita, provatene una. Poi ne riparliamo.
 
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La Les Paul Recording spiegata
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di aleck [user #22654]
commento del 23/04/2016 ore 14:37:39
Una delle mie Les Paul preferite " concettualmente " :) Mi piacerebbe provarne una! Sarebbe la mia chitarra ideale...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 15:23:02
In giro se ne trovano e, soprattutto in Italia, dove è capita pochissimo e, dove il preconcetto diventa legge, puoi trovarne a cifre inferiori ai 2000 euro senza particolari problemi. Se passi da Bologna e decidi di provarne una, entrambi i negozi di riferimento ne hanno una in questo momento e non penso facciano storie a fartela provare. Io nelle mie recensioni, cerco sempre di evidenziare pro e contro in maniera il più possibile imparziale eposso dirti che è una chitarra veramente affascinante, che va capita per quello che è senza paragonarla alle omonime dell'epoca, custom standard, o de luxe che siano. Non credo ne resterai deluso...
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 23/04/2016 ore 15:35:4
Se dovessi passare da Bologna di certo cercherò di metterci le mani su, anche solo per qualche minuto :) Mi affascina particolarmente perchè, in generale, il mio gusto coincide molto più con quello di mr. Les Paul che con lo stile assunto dalla Gibson Les Paul negli anni :)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 15:47:09
Beh,lui, volente o nolente è di fatto un chitarrista di riferimento. Un pioniere del suono e senz'altro non uno sprovveduto e se prediligeva questo modello aveva certo delle ottime ragioni. Se ti capita , provale perchè ribadisco che ne vale la pena.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 23/04/2016 ore 14:55:35
non l'ho mai provata e un pò mi spaventa perchè tutte le Les Paul che sono entrate nella mia vita poi mi hanno deluso. Però quando la suona Les Paul è strepitosa e, da sempre, mi interessa la registrazione in diretta pura e "verace", senza ammennicoli hardware o software che imitino l'uso dell'amplificatore
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 15:30:08
E quindi, direi che con questa ti dovresti trovare a "casa" Considera l'annata,non è una piuma, però ha tanti di quei suoni che ti stanchi di trovarne. A prescindere dai gusti di ognuno è davvero sfiziosa da adoperare. Soprattutto per i session men.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 23/04/2016 ore 16:30:10
sembrano suoni da "veri" single coil (no humbucker, no p90 / p100) che sono, in definitiva, i pick up che preferisco.. Non a caso la gibson che mi piace di più, adesso, è la melody maker
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 20:14:54
Come ti dicevo la chitarra è veramente versatile. Prova a sentirla qui: vai al link
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 23/04/2016 ore 23:47:46
g r a z i e
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 23:59:19
Figurati. Siamo tutti qui a condividere la stessa passione...
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/04/2016 ore 18:24:31
Questo articolo è poetico - direi anche commovente abbinato alla perfettissima dimostrazione di Les Paul stesso! WOW!!!
Nel 1972 i chitarristi di allora erano già diventati membri del partito conservatore "una LP deve avere SOLO 1 sound"... noioso alla lunga. Les Paul era l'avanguardia cronica e sperimentatore incurabile, come sempre, e la Recording merita interesse extra anche per questo. I sounds dimostrati passano senza problemi da Jazz elegante a Country spinto. Mancherebbe un test tosto con distorsori - pur avendo single-coils ha di certo meno ronzio che la concorrenza. Scommetto che è molto efficiente per manovrare pedalini. Per un pre deve essere possibile a quanto ho capito anche sbatterla nell'input line - ancor meno ronzio potenziale. Dunque, complimentoni per questo interessante e ben riuscito articolo!!!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 20:12:51
Chiedi e ti sarà dato! Volevi un po' di rock, ce l'abbiamo. Il chitarrista non è un fenomeno ma un idea ce la si fa: vai al link Come sempre grazie per i complimenti.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 24/04/2016 ore 16:07:02
Distorto quanto nell'esempio (grazie!) la differenza tra i vari sounds disponibili è poca - avevo creduto che fosse più evidente. La SG in mostra è lo stesso. Il tizio che suona sembra da Ibanez piuttosto che Gibson. Credo cmq sia adatta a pilotare pedalini in maniera più efficiente che la solita LP ma soffre una distorsione esagerata e Repsol lo conferma - anche indicando che un ampli USA tipo Fender sia più adatto al ventaglio di suoni ottenibili di per sé.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 19:39:35
Tieni comunque presente che il chitarrista nel video, non è un fenomeno e probabilmente in mano sua, tutto suona più o meno uguale. A prescindere da che chitarra tu gli metta in mano.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 24/04/2016 ore 20:18:06
Già, evidente. E con solo "quel" sound dunque troppo limitato. Il distorsore è da "non comprare".
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 23/04/2016 ore 19:12:10
Chitarra che qui negli States inizia ad avere valore collezionistico. Figlia della Personal e Professional, non è raro trovarla a cifre che superano i 3 mila dollari. In Italia quindi potrebbe essere vista anche e non solo in chiave investimento. Dico non solo in quanto possiedo una Recording Polaris White del '75 ed è una chitarra che ha il suo perchè. Io non la trovo bellissima, peró ha dei suoni davvero interessanti che la distinguono da tutto il resto della produzione Gibson.
È una chitarra che consiglio a chi ha già in mente il suono che vuole ottenere non a chi sta ancora cercando. Non si hanno i suoni grossi delle Gibson e non si ha il twang delle Fender. Peró si ottengono dei suoni precisi, brillanti e ben definiti che potrebbero andar bene in certi contesti. Reagisce molto diversamente ai vari ampli, quindi consiglio di provarla con il proprio ampli. Io ho notato che reagisce meglio su ampli di concezione americana più che britannica. Con i pedali reagisce bene ma non ama molto le distorsioni, è una chitarra il cui punto forte è il pulito, eventualmente leggermente increspato dall'ampli.
Per me è una signora chitarra ma è importante aver le idee ben precise quando si decide di acquistarla.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 23/04/2016 ore 20:05:5
Concordo perfettamente con l'analisi che hai fatto
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 24/04/2016 ore 08:42:00
bella e poco capita.
ne ho visti andar via 5 esemplari quando, un paio d'anni fa, gibson la ripropose. non pesante come il tuo esemplare, ma comunque "importante", la riedizione aveva una marea di suoni, timbriche e una rara suonabilità nonostante l'ingombrante aggiunta di un bigsby. in particolare mi affascinava, esteticamente, l'accoppiata mogano/binding nero....che mi riportava subito alla mente (non so perchè) le station wagon anni 70/80 con le doghe in legno, gli interni in radica ecc (so che è un'associazione strana :D )...dandomi quindi una sensazione immediata di familiarità. da un punto di vista sonoro ho trovato affascinante il suono prodotto dai due pickup, asciutto come quello di un single coil ma allo stesso tempo, all'occorrenza, pastoso. ma ripeto...ne ho provate solo 5 di epoca "moderna", magari la tua (anzi sicuramente) suonerà un po' diversamente. la recording l'ho sempre intesa quasi il contraltare della jaguar...il punto d'arrivo (forse) della ricerca di due geni quali les paul e leo fender: entrambe le più "amate" e studiate dai due geni, entrambe le meno fortunate. della tua non apprezzo particolarmente il ponte...quel "coso strano" anni '70 non m'è mai piaciuto! in definitiva forse non la miglior chitarra per fare rock....ma in fondo il signor polfus non suonava mica questo genere :)
ps: confessa, tu sei DORAEMON....hai la tasca infinita!
non è che metti qualcosa in vendita, amico mio virtuale :-) ?
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 09:42:14
Mio caro Baconevio, come sempre le tue analisi sono precise, pertinenti e largamente condivisibili. Il paragone con la Jaguar di casa Fender è calzante in linea di principio, con la sola differenza che le Jaguar un loro bacino d'utenza se lo sono fatto; nel surf, nel garage,nel grunge e volendo anche nell' indie rock. Non hanno certo fatto i numeri delle sorelline strato e tele ma un a loro porca figura l'hanno fatta. La nostra cenerentola, tolto il vecchio Lester, si è vista veramente poco e niente.... Per altro io adoro le Jaguar, ma purtroppo ne ho in punta una per cui serve una manovra finanziaria importante che al momento non mi posso permettere. Per rispondere alla tua domanda, certo che vendo,di solito per fare un upgrade alla collezione, visto che fortunatamente non ho quasi mai venduto per necessità, salvo una strato del 56 che "ob torto collo" ho dovuto cedere per sistemare casa.... Diciamo che dagli anni 90 ad oggi ne ho maneggiate migliaia e possedute centinaia, anche se per periodi relativamente brevi. Adesso ho ridotto la collezione che con piccoli cambiamenti costanti, varia tra i venti e i trenta pezzi, ma sempre di maggior pregio. Forse alla fine rimarrò con una sola chitarra di inestimabile valore, tanto alla fine, le bare non hanno tasche e ciò che abbiamo resta qui. Almeno gli eredi faranno meno fatica a traslocare le mie cose...Ahahahah!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 24/04/2016 ore 09:58:57
fantastico :-)
diciamo che sul versante elettrico mi ritengo soddisfatto.
- les paul traditional presa nuova 3 anni fa (ricordo che aprii la custodia per fotografarla....la richiusi e me la portai a casa, è quella che vedi in foto profilo!)
- jaguar giapponese del 2006
- asat semi-hollow del 2009
- stratocaster squier giapponese dell'86
ho poi una yamaha acustica, una LL6, e un bellissimo ukulele tenore...ed è su questo versante che sto concentrando i miei sforzi...in quanto a breve mi farò costruire da un amico, grande liutaio, una acustica OM...credo interamente in mogano. credo proprio che non potrò mai avere la soddisfazione di una vintage "vera"....ma va bene così, lascerò invecchiare le mie :-D
una trentina di chitarre....dev'essere un sogno!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 10:26:41
Un sogno per me un incubo per mia moglie...ahahah. Ricorda: di Les paul non se ne ha mai abbastanza!!! La strato dell'86 me la ricordo, ci hai scritto su un bell'articolo, bella e un bel colpo di fortuna. Om e 000 sono tra le mie preferite. Stavo trattando proprio in questi giorni una martin 00028 di un caro amico, ma non abbiamo trovato il punto di incontro. Forse con l'anno nuovo un regalino me lo faccio. Pensavo a una Santa Cruz, una Collings o, una Bourgeois. Ultimamente ne ho avute per le mani di tutti e tre i brand e devo dire che hanno una marcia in più, in particolare le Bourgeois. L'unica controindicazione sono i prezzi a rischio di divorzio se lo imparano le consorti. D'altra parte si vive una volta sola e se si può bisogna cercare di godere in questa.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 24/04/2016 ore 13:08:50
ahahahahahhah :D
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 24/04/2016 ore 08:54:12
Chitarra stranissima, che esce dai canoni Gibson, ma che ha il suo perchè.

Piuttosto, a quando una bella recensione acustica?

:-))
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 09:24:51
Scatta il momento di dediche e richieste! Preferenze? Ti indirizzo: Mondo Gibson o mondo Martin? Rendiamo interessante il menù.
Rispondi
di mdg [user #41663]
commento del 24/04/2016 ore 09:52:53
Mondo Gibson! E grazie in anticipo.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 10:30:50
Bene. Da appassionato di blues, prometto di rispolverare dalla mia collezione tre pezzi storici e rari come il tartufo, per rendere interessanti le vostre letture di primavera e forse farvi conoscere qualcosa di nuovo ed interessante. Il mondo Gibson pre-war ci da quest'opportunità.......
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 24/04/2016 ore 13:42:20
Adoro, possiedo e suono entrambe, a tua scelta.
Mi "accontento" anche di National, Guild, Epiphone (vecchie), quello che offre la casa!
:-) :-) :-)!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 19:41:40
Abbiamo sotto mano anche National in collezione, per cui, direi che tutto è fattibile. Si preannuncia una primavera acustica!!!
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/04/2016 ore 12:50:57
Seguirò con particolare attenzione, perché sono super appassionato di National,!!

Grande!!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 25/04/2016 ore 15:44:13
Cercherò di non deluderti.
Rispondi
di Claudio80 [user #27043]
commento del 24/04/2016 ore 10:48:05
Come chitarra mi piace, e parecchio anche!! Sarebbe interessante provarla e vedere cosa riuscirei a suonarci! Ps visto che stai raccogliendo "dediche", se nel prossimo articolo parli di acustiche, raccontaci qualcosa delle Guild!!:-)
Un saluto!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 11:03:50
Prendo nota della richiesta e vedrò di provvedere in tal senso. In passato ne ho avuta una interessantissima. Al momento in collezione non ne ho, ma potrebbe esserci un gradito ritorno a breve.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 24/04/2016 ore 16:08:37
Harmony Sovereign!!!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/04/2016 ore 19:36:48
Buongustaio! Prendo nota della richiesta
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 27/04/2016 ore 14:08:49
Big George: se c'è un museo della chitarra elettrica devono assumerti.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/04/2016 ore 15:26:42
Beh, almeno come consulente...o come guida. Ahahahah!!
Rispondi
di roccico27 [user #45016]
commento del 28/04/2016 ore 01:27:32
Salve, questo è il mio primo ingresso in "accordo"Da quello che mi risulta la Recording era una chitarra, per l'epoca, con un'elettronica molto avanzata, progettata per avere la possibilità di essere versatile nei suoni, avendo già inversione di fase ed una serie di combinazioni per variazioni sensibili, e allo stesso tempo progettata per essere usata in sala di registrazione, dove si richiedeva la massima pulizia del suono. Non ricordo bene le differenze con la Les Paul Professional, consorella quasi identica che montava gli stessi pickups a bassa impedenza, di cui io sono felice possessore dal 1970. Chitarre molto ben fatte con suoni da sballo, a mio giudizio poco adatte a suoni dalla grande distorsione, con l' unico difetto del gran peso.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/04/2016 ore 10:23:30
Beh, sicuramente possiedi una chitarra piuttosto rara. La professional era per l'epoca un top di gamma. Aveva tasiera in ebano ed hardware dorato, meccaniche waffle a tulipano, insomma le finiture classiche da Les Paul custom. Credo che la sostanziale differenza sull'elettronica rispetto alla sorellina recording fosse che non potevi swicciare da bassa ad alta impedenza. La stessa gibson non ne ha mai parlato tantissimo. Credo che le professiuonal in giro per il mondo non passino i 200 esemplari, se no i 150, il che a prescindere ne fa un pezzo assolutamente collezionabile. Sono oggetti dal mercato di nicchia che per qualche sfortunata ragione non hanno incontrato i favori del grande pubblico, ma rimangono chitarre stupende e di grandissima versatilità. Per quanto concerne il peso, alla fine è in linea con i les paul del periodo e si assesta più o meno sui 4 kg e mezzo. Non certo una piuma, tuttavia nemmeno un macigno.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 29/04/2016 ore 21:41:20
butta un occhio al mio articolo!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 30/04/2016 ore 01:06:42
Sul les paul traditional? letto stamattina. Una signora chitarra!! Io ne ho avuta una che ho venduto un paio di anni fa per salire di livello con la mia collezione , ma devo dire che era ottima e mi piaceva un sacco, d'altra parte talvolta alcune scelte comportano inevitabilmente dei sacrifici.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 01/05/2016 ore 09:05:12
sogno almeno una foto della tua collezione :D !
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 01/05/2016 ore 09:34:29
Vedremo... sarà forse difficile farci stare il tutto soltanto in una singola foto!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 01/05/2016 ore 11:18:23
In effetti più facile a dirsi che a farsi
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 01/05/2016 ore 11:20:27
Beh, se guardi gli articoli è come quando vai in edicola e compri un enciclopedia a fascicoli settimanali...Ahahahah,
Rispondi
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