Era il Settembre 1992 quando vidi per la prima volta dal vivo in quel di Cava dei Tirreni un concerto dei Dire Straits. Come tanti credo, rimasi folgorato dalla bellezza della Pensa Suhr del buon Zio Knopfler. All'epoca avevo cominciato a strimpellare da poco e la mia chitarra era una Squier Stratocaster coreana, ma quella Pensa mi è rimasta impressa nell'anima.
Dopo 24 anni e un arsenale di 16 chitarre tra cui Fender, Gibson e Paul Reed Smith, mi è sempre rimasta la voglia di stringere tra le braccia quel gioiellino o qualcosa che le somigliasse, tant'è che ho acquistato una Shecter C1 Classic che per forme ed estetica del top quilted ci somigliava parecchio, ma non era la stessa cosa, poi una Schecter con Floyd Rose che ho ceduto subito, perché il Floyd proprio non lo sopporto. Ho assemblato una Stratocaster con parti comprate su eBay USA e montato il kit di EMG di Mark, ma comunque nonostante le sonorità fossero quelle mi mancava proprio quell'estetica.
Alla fine, in un famoso negozio di Napoli è passata una Suhr replica MK1, l'ho intravista, ma comunque quel Floyd Rose proprio non si digeriva.
In tutto questo, da qualche anno ho conosciuto un caro giovane ragazzo figlio di falegnami il quale si diletta nel costruire strumenti musicali, in genere simil Strat e Telecaster. Poi però il giovane ha cominciato a sperimentare costruendo delle pregevoli chitarre partendo dal legno ai pickup e in alcuni casi costruendo pure il ponte in acciaio. Il ragazzo ha replicato alla perfezione una PRS azzardandola poi a sette corde, alcune Suhr-style, Les Paul-style e alcuni modelli originali da lui disegnati. Quindi, avendone provate alcune, mi si è subito accesa la lucina in testa.
Considerando che una Pensa Suhr originale costa sugli 8mila euro, che la Suhr replica costa sui 5mila, ho chiesto al ragazzo se fosse stato in grado di replicarmi la Pensa MK1 con alcune variazioni e specifiche mie. Lui per tutta risposta mi ha riferito che la cosa era fattibile. Il liutaio e ha appena 27 anni.
Ragazzi, l'esperienza è qualcosa di molto vicino al diventare padre. Ho acquistato io personalmente i legni, il top AAA+++, l'ebano della tastiera, acero per il manico e mogano (in luogo del tiglio) per il body già li aveva il giovane. Ho acquistato l'hardware optando per un Wilkinson a due pivot in luogo del Floyd e sei meccaniche autobloccanti in linea. Ho smontato gli EMG dalla vecchia Strat assemblata.
La chitarra è ancora in gestazione ed è in imminente parto, ma l'esperienza è stata sublime.
Ho personalmente sagomato un mio logo in madreperla facendolo inserire al 12esimo tasto e ho optato per una tastiera senza dot, totalmente nera.
Il binding del body è dato dalla verniciatura naturale dell'acero quilted, tipo PRS, e non in plastica tipo la Pensa originale.
L'esperienza non ha paragoni... I costi sono quelli di una chitarra artigianale, sicuramente inferiori, abbastanza inferiori all'originale di Rudy Pensa, ma alla fine sono riuscito ad appagare quel sogno che nutrivo da vent'anni.
È una grandissima emozione veder nascere poco alla volta uno strumento come tu lo vuoi, fisicamente, toccandolo in fase embrionale, immaginarlo e poi vederlo prendere forma e vita. Non so perché, ma ho sentito l'esigenza di condividere questa emozione.
In conclusione, dopo aver provato e sentito mirabilie sui mostri sacri della liuteria mondiale, Tom Anderson, Rudy Pensa, John Suhr eccetera, scoprire che a due chilometri da casa mia un ragazzo di 27 anni, con semplicità e tanta umiltà, partendo da zero è stato capace di partorire un tale gioiello... beh, mi ha rinfrancato il cuore.