di aleck [user #22654] - pubblicato il 18 gennaio 2017 ore 13:31
Microfonare un amplificatore è una pratica semplice, economica e risulutiva. Con un pizzico di esercizio si può fare anche in asseza di un fonico e praticamente in tutte le situazioni: bene o male ovunque si suoni c'è un piccolo impianto per la voce che può servire allo scopo e tutto il necessario si restringe a un microfono e un cavo. La spesa per un buon cavo è quello che è. Un microfono eccellente per suonare dal vivo (SM57 o Sennheiser E-906 - comodissimo! -, ad esempio) costa quanto un buon overdrive e, in genere, resta nella strumentazione molto di più di quanto non duri un pedalino nelle nostre pedaliere. Senza bisogno di rivolgersi all'insidioso mercato dell'usato, i più squattrinati possono anche pensare di risparmiare un po' rivolgendosi a microfoni più economici: ad oggi, i microfoni adatti allo scopo a prezzi modici si sprecano e i benefici di microfonare dal vivo sono tali che la spesa, qualunque essa sia, è ben più che compensata!
Mi chiedevo: ma com'è che la pratica di microfonare è così invisa e poco diffusa presso chi suona dal vivo? Come è possibile che noi chitarristi siamo disposti a spendere centinaia di euro per una decina di watt in più, senza peraltro riuscire risolvere l'annoso problema della diffusione del suono, quando un semplice microfono dinamico e un po' di perizia basterebbero per tirar fuori e diffondere un suono stellare anche da un piccolo amplificatore e un impianto mediocre. Basta così poco per riempire sale di qualsiasi dimensione senza dover variare la propria strumentazione... E invece più giro per locali con "musica dal vivo", più son le volte che mi imbatto in suoni sgraziati e volumi esagerati che non servono ad altro che ad anestetizzare le orecchie dell'uditorio, visto che basta spostarsi di qualche metro sui laterali per vanificare ogni sforzo di amplificatore e chitarrista e ricevere un suono cupo e ovattato, oltre che pieno di rimbombi.
Mi risulta davvero difficile capire. Non suono spesso dal vivo, ma quelle volte che l'ho fatto il passaggio dal mixer è stato provvidenziale e il mio suono usciva benissimo senza bisogno di calcare la mano sul volume. Penso che dovremmo rieducarci un po' tutti all'uso dei microfoni e, a pensarci bene, andrebbe fatto un discorso simile anche per quanto riguarda l'attenzione alla giusta equalizzazione. Poca spesa, tanta resa: piccoli accorgimenti che fanno la differenza. Voi che ne pensate?