di Gabriox [user #46422] - pubblicato il 09 agosto 2017 ore 13:00
Un nostro lettore ci scrive: "Sono un chitarrista di trent'anni suonati e suono le sei corde dagli ultimi venti circa, sempre da autodidatta. Ad oggi, mi reputo un chitarrista decente dal punto di vista ritmico ma ho ancora tanto da imparare per quel che concerne la chitarra solista. Il mio tallone d'Achille è la velocità. Continuo a rimanere fortemente impressionato davanti a persone che dopo pochi mesi riescono ad essere veloci. Mi chiedo dunque, se alla mia età, ho ancora possibilità di sviluppare e migliorare la mia velocità o se mi conviene rassegnarmi".
Sono un chitarrista di trent'anni suonati e suono le sei corde dagli ultimi venti, circa, sempre da autodidatta... Iniziai da piccolo a strimpellare la classica e intorno ai 16 anni presi in mano la mia prima elettrica (una Ibanez Rg blu) prendendo pochissime lezioni giusto per conoscere i box delle pentatoniche e qualche scala maggiore. Da allora tante chitarre, tanti ampli, tanti gruppi, ma pure un lungo periodo di pausa (di circa tre anni). Ho ripreso da poco a suonare e finalmente ho deciso di iniziare un percorso didattico un po' più serio e duraturo. Sto ripartendo dalle scale, armonizzazione degli accordi ecc. Ad oggi mi reputo un chitarrista decente da un punto di vista ritmico, ma ho ancora tanto da imparare per quel che concerne la chitarra solista. Il mio maestro mi ripete sempre che per migliorare l'improvvisazione bisogna studiare almeno un'ora al giorno, ma io ho due lavori (e tante altre passioni oltre la musica) e quindi riesco a esercitarmi circa tre volte a settimana (anche perchè mi lascio prendere dal "piacere" di fare qualche pezzo/cover o di suonare i brani che faccio nei gruppi in cui suono). Arrivo quindi al dunque. Il mio tallone d'Achille è la velocità.
Riesco a fare assoli relativamente veloci (Gilmour, e qualcosa di più spinto come i soli pià lineari dei Metallica o dei Maiden) ma mi blocco davanti ad assoli rapidissimi o semplicemente davanti a quelle piccole parti di assolo che presentano rapide escursioni tonali (es. parte finale dell'assolo di Slash in "Sweet child of mine"). Non mi piace mettere una pezza sopra queste piccole parti, come fanno molti chitarristi, ma preferisco eseguirli per come sono realmente, e poi magari personalizzarli una volta acquisiti. Continuo a rimanere fortemente impressionato davanti a persone che dopo pochi mesi/anni di chitarra riescono ad essere rapidi e veloci, per non parlare dei tanti youtubers che trovo online che sembrano essere sempre perfetti. Mi chiedo dunque se a 30 anni ho ancora possibilità di sviluppare e migliorare la mia velocità o se mi conviene "rassegnarmi" e concentrarmi su altri aspetti dell'improvvisazione. A tal proposito sono graditi consigli, link, e roba utile per la velocità. Grazie in anticipo!
Lasciamo la parola ai lettori di Accordo perchè dicano la loro e perchè consiglino - sulla base della loro esperienza - gli approcci e i metodi di studio più funzionali per lavorare sulla velocità. Prima, però, abbiamo rispolverato alcune delle nostre migliori e più autorevoli lezioni sull'argomento. Lezioni che vedono coinvolti come docenti, chitarristi di punta del panorama nazionale e internazionale.
Marco Sfogli
Marco racconta come organizza una sessione di studio, come organizza le pause durante gli esercizi e come gestisce affaticamenti eccessivi. (CLICCA QUI)
Paul Gilbert
Uno dei chitarristi dotati della tecnica meccanica più efficace, lo shredder per antonomasia, spiega come lavora per ottimizzare timing e velocità nei suoi lick più articolati (CLICCA QUI)
Luca Colombo
Luca Colombo descrive la sua sessione di studio tipo per riscaldarsi e tenere allenata la tecnica (CLICCA QUI)
Stef Burns
Anche il chitarrista di Vasco Rossi ci mostra alcuni esercizi per riscaldarsi e tenere allenata la tecnica (CLICCA QUI)
Cesareo
Cesareo dispensa alcuni preziosi consigli sulla gestione dei tempi di studio (CLICCA QUI)
Steve Morse
Una strepitosa lezione di pennata alternata con il chitarrista dei Deep Purple (CLICCA QUI)
Michael Angelo
Studi per ottimizzare e capire nel dettaglio la meccanica della pennata alternata (CLICCA QUI)