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Chitarrista veloce: utopia o possibilità?
Chitarrista veloce: utopia o possibilità?
di [user #46422] - pubblicato il

Un nostro lettore ci scrive: "Sono un chitarrista di trent'anni suonati e suono le sei corde dagli ultimi venti circa, sempre da autodidatta. Ad oggi, mi reputo un chitarrista decente dal punto di vista ritmico ma ho ancora tanto da imparare per quel che concerne la chitarra solista. Il mio tallone d'Achille è la velocità. Continuo a rimanere fortemente impressionato davanti a persone che dopo pochi mesi riescono ad essere veloci. Mi chiedo dunque, se alla mia età, ho ancora possibilità di sviluppare e migliorare la mia velocità o se mi conviene rassegnarmi".
Sono un chitarrista di trent'anni suonati e suono le sei corde dagli ultimi venti, circa, sempre da autodidatta... Iniziai da piccolo a strimpellare la classica e intorno ai 16 anni presi in mano la mia prima elettrica (una Ibanez Rg blu) prendendo pochissime lezioni giusto per conoscere i box delle pentatoniche e qualche scala maggiore. Da allora tante chitarre, tanti ampli, tanti gruppi, ma pure un lungo periodo di pausa (di circa tre anni). Ho ripreso da poco a suonare e finalmente ho deciso di iniziare un percorso didattico un po' più serio e duraturo. Sto ripartendo dalle scale, armonizzazione degli accordi ecc. Ad oggi mi reputo un chitarrista decente da un punto di vista ritmico, ma ho ancora tanto da imparare per quel che concerne la chitarra solista. Il mio maestro mi ripete sempre che per migliorare l'improvvisazione bisogna studiare almeno un'ora al giorno, ma io ho due lavori (e tante altre passioni oltre la musica) e quindi riesco a esercitarmi circa tre volte a settimana (anche perchè mi lascio prendere dal "piacere" di fare qualche pezzo/cover o di suonare i brani che faccio nei gruppi in cui suono). Arrivo quindi al dunque. Il mio tallone d'Achille è la velocità.

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?

Riesco a fare assoli relativamente veloci (Gilmour, e qualcosa di più spinto come i soli pià lineari dei Metallica o dei Maiden) ma mi blocco davanti ad assoli rapidissimi o semplicemente davanti a quelle piccole parti di assolo che presentano rapide escursioni tonali (es. parte finale dell'assolo di Slash in "Sweet child of mine"). Non mi piace mettere una pezza sopra queste piccole parti, come fanno molti chitarristi, ma preferisco eseguirli per come sono realmente, e poi magari personalizzarli una volta acquisiti. Continuo a rimanere fortemente impressionato davanti a persone che dopo pochi mesi/anni di chitarra riescono ad essere rapidi e veloci, per non parlare dei tanti youtubers che trovo online che sembrano essere sempre perfetti. Mi chiedo dunque se a 30 anni ho ancora possibilità di sviluppare e migliorare la mia velocità o se mi conviene "rassegnarmi" e concentrarmi su altri aspetti dell'improvvisazione. A tal proposito sono graditi consigli, link, e roba utile per la velocità. Grazie in anticipo!

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Lasciamo la parola ai lettori di Accordo perchè dicano la loro e perchè consiglino - sulla base della loro esperienza - gli approcci e i metodi di studio più funzionali per lavorare sulla velocità. Prima, però, abbiamo rispolverato alcune delle nostre migliori e più autorevoli lezioni sull'argomento. Lezioni che vedono coinvolti come docenti, chitarristi di punta del panorama nazionale e internazionale.

Marco Sfogli
Marco racconta come organizza una sessione di studio, come organizza le pause durante gli esercizi e come gestisce affaticamenti eccessivi. (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Paul Gilbert
Uno dei chitarristi dotati della tecnica meccanica più efficace, lo shredder per antonomasia, spiega come lavora per ottimizzare timing e velocità nei suoi lick più articolati (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Luca Colombo
Luca Colombo descrive la sua sessione di studio tipo per riscaldarsi e tenere allenata la tecnica (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Stef Burns
Anche il chitarrista di Vasco Rossi ci mostra alcuni esercizi per riscaldarsi e tenere allenata la tecnica (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Cesareo
Cesareo dispensa alcuni preziosi consigli sulla gestione dei tempi di studio (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?


Steve Morse 
Una strepitosa lezione di pennata alternata con il chitarrista dei Deep Purple (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?

Michael Angelo
Studi per ottimizzare e capire nel dettaglio la meccanica della pennata alternata (CLICCA QUI)

Chitarrista veloce: utopia o possibilità?
lettori in cattedra
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di Dr.69Tantra [user #5954]
commento del 09/08/2017 ore 14:17:02
ho il tuo stesso cruccio e di anni ne ho 40
purtroppo tra lavoro e 2 bimbi piccoli (1 anno e mezzo la piccola e 2 e mezzo il grande) arrivati alle 22 (quando le belve dormono) non ho più la forza di alzarmi da letto (rimango 20 minuti al buio per farli addormentare) e mettermi a suonare
ne trovo la forza 1 paio di volte a settimana (e in mezzo suono i brani da fare con la band)
purtroppo non riesco a schiodarmi dalla velocità gilmour (ica dalla sua tecnica e dal suo feeling, inarrivabili)
mi sono sempre chiesto se potrei superarla riuscendo ad esercitarmi con maggior frequenza
in fondo in fondo credo di si, ma sposto l'eventuale soluzione a tra qualche anno, quando i 2 bambini di satana smetteranno di farmi disperare per addormentarsi
Rispondi
di MrGi [user #33656]
commento del 09/08/2017 ore 14:52:28
Non so quanto possa esservi d'aiuto la mia esperienza: di anni ne ho un pò più di voi, ma suono da quando ne avevo 14 e vi assicuro che ho speso anni chiuso in camera ha esercitarmi su scale ed arpeggi, e oggi vivo di "rendita"... diciamo così.

tuttavia ad oggi anche io devo ritagliare i minuti da lavoro e famiglia e trovo che sia fondamentale, per mantenere elasticità e tecnica, il fatto di cercare di dedicare anche sol 10 minuti alla pratica, ma quotidiani, come dice Casareo.

Se mi permettete vi dò 2 consigli di esercizi che su di me funzionano.

1. Se volete studiare un particolare assolo veloce, dividetelo in piccole parti, da 4-6 note e usate i 10 minuti di cui sopra per memorizzare queste parti, ripetendole di continuo, lentamente con tempo dimezzato o anche meno, una volta che vi verrà naturale, passate alla successiva.
ci vorrà più tempo, ma darete alle mani e alla testa il modo di marchiar a fuoco i movimenti, al che velocizzare sarà MOLTO più semplice.

2. come pratica generica, anche qui costruite piccole parti di scala, su 2 corde, quindi max 4 note (per le pentatoniche o diminuite) o 6 note per la scale diatoniche e mentre guardate un film la sera fatele a loop. Questo vi tiene la mani allenate a costruisce dei pattern che potete usare a salti di ottava per costruire delle scale veloci.

spero vi sia utile
ciao
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 09/08/2017 ore 14:58:29
Ma perchè quest'ossessione di andare veloci per forza? Chi va piano va sano e va lontano... vedi Gilmour appunto. :)
PS: la maggior parte di quelli che vedi andar veloce su Youtube mettiti in testa che studiano un esercizio 5,6,7 ore al giorno. A 30 anni farai il triplo della fatica di un dodicenne perchè i ragazzini assorbono come spugne ma se dedichi anche tu le tue 3 o 4 orette giornaliere hai voglia di andare veloce! Ciao
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/08/2017 ore 15:0
A trent'anni, anche se suonati, parlare di utopia mi sembra eccessivo, cavolo... :-))
E comunque non me ne farei un'ossessione.
Poi credo che l'espressività, la bellezza, se vogliamo anche il "senso di tutto" (anche della vita), non segua (o insegua) la velocità... anzi...
Rispondi
di In Time [user #47128]
commento del 09/08/2017 ore 15:17:42
Ciao Sono Emanuele, mi soffermo due cose che dell articolo mi an colpito:
1 Il tempo a disposizione
2 il desiderio di suonare veloce

per la prima mi spiace essere crudo ma la musica secondo me non regala niente a nessuno nemmeno ai campioni, secondo me se si vuole suonare meglio bisogna suonare tutti i giorni almeno 2 ore
per la seconda (un po correlata all'allenamento di cui sopra) dico che ogni artista a una sua atitudine a far bene le cose che non vuoldire farle per forza veloci, perche sforzarsi a voler imitare Satriani se poi magari faccio due accordi di rock n roll anni 60 faccio megli di altri e non lo sapevo..
Rispondi
di bettow [user #30179]
commento del 09/08/2017 ore 15:34:04
Dubbio legittimo che penso si ponga qualsiasi chitarrista ad ogni età. Personalmente, ed ho superato da un pezzo i trenta, mi sono accorto che i progressi legati alla velocità (e più in generale alla tecnica), si ottengono in età giovanile. Io ho iniziato a suonare a 12 anni, ed oggi viaggio più o meno alla stessa velocità di quando ne avevo 20. Penso che funzioni come nello sport, prima inizi e più i muscoli sono veloci. Per contro posso dire che negli anni ho affinato il mio modo di suonare spostando l'attenzione su altri aspetti ed oggi ho quasi raggiunto la pace dei sensi, ossia suono solo quello che mi piace, di tanto in tanto giusto qualche scala, ma solo per riscaldamento.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 09/08/2017 ore 15:48:30
C'è chi nasce Usain Bolt e chi Abebe Bikila.
Se metti Bolt a fare una maratona probilmente sarà una pippa.
Se mettevi Bikila a fare i 100 metri probabilmente sarebbe stato una pippa.

C'è chi nasce con la velocità e chi con altre abilità in ogni caso per avere risultati di rilievo devi partire da bambino perchè il cervello costruisce ancora collegamenti nervosi dove c'è richiesta.
Se sei nato Ababe Bikila trova la tua strada senza menartela con la velocità, se riesci migliorare un po' bene sennò pazienza.
Quasi i chitarristi che piacciono a me non sono veloci....Batio non lo sopporto,e non sopporto la sua parrucca.
Per me questo chitarrista è bravissimo e la canzone è di sua composizione.
vai al link
altra canzone
vai al link
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di nanniatzeni [user #24809]
commento del 09/08/2017 ore 15:57:09
L'impostazione tecnica corretta(non tutti ce l'hanno...io una decina di lezioni da un bravo maestro le ritengo FONDAMENTALI),la pazienza,il metronomo e uno strumento ben settato e credo che un livello altissimo sia raggiungibile.
Poi ovvio,ci sono quelli più dotati e quelli meno ma un alto livello può raggiungerlo chiunque.
Poi ci sono vari intoppi,il tempo,ka famiglia,il clima.
Per 3 mesi l'anno fa troppo caldo per suonare,per 4 mesi l'anno troppo freddo e con le dita ghiacciate è impossibile suonare.


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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 09/08/2017 ore 19:28:55
secondo me essere veloci e raggiungere un alto livello sono due cose differenti: puoi suonare veloce, pulito e con precisione sul tempo e far cagare alla grandissima... e probabilmente questo sarebbe ancora più evidente suonando piano. L'alto livello è dato dalla capacità di gestire la dinamica del suono e del timing scegliendo tra mille sfumature, mentre suonare bene, pulito e a tempo è solo il punto di partenza, un po' come saper leggere lo spartito e suonarlo, ma la musica ha anche altre cose non scritte.
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di fa [user #4259]
commento del 09/08/2017 ore 16:55:01
Certo che ci puoi riuscire! E' solo questione di pratica ed esercizio... poi ci sta anche essere più o meno portati. Non è che se mi esercito 6 ore al giorno in pennata alternata poi suono come Petrucci o Gilbert, però sicuramente avrò raggiunto un buon livello di velocità! Abbi pazienza ed esercitati con costanza e lentamente! In bocca al lupo! Fab
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di onlyfender [user #5881]
commento del 09/08/2017 ore 17:12:29
Quando avevo 18/20 anni ho dedicato tantissimo tempo ad aumentare la mia velocità di esecuzione (ore e ore tutti i giorni sui metodi di Stetina, Malmsteen, Vinnie Moore ecc..)
Oggi di tutto quel tempo dietro agli esercizi un pò mi pento... perchè oltre a fare il figo sul palco e suonare Trilogy di Malmsteen o fare il volo del calabrone non c'era molto di più.
Mettici poi che dopo 10 anni di pausa senza praticamente suonare ho perso tutto, se l'avessi dedicato allo studio della teoria qualcosa di buono mi sarebbe rimasto.
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di Claes [user #29011]
commento del 09/08/2017 ore 17:36:1
Articolo favoloso! Sei in un genere metallico? Allora sì che ti servono le scale e basarci un lungo assolo da corsa Ferrari F1.
Vale la multa per eccesso di velocità in altri generi di musica! Sono partito da un pò di pianoforte e del tutto autodidatta per il resto. Sono da Gilmour / Clapton / Santana e partire dalla melodia del pezzo per le note cruciali, ma dipende (ovviamente) da che tipo di musica si suona. In ogni caso ti capita di voler suonare una cascata di note all'improvviso in un pezzo lentissimo!
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di Mariano C [user #45976]
commento del 09/08/2017 ore 17:38:26
C'è una dimensione "atletica" nella musica, legata la fatto che è qualcosa prodotto dalla muscolatura, che è imprescindibile. Per essere più veloci e precisi, è necessario esercitarsi. Se si ha poco tempo meglio concentrarsi su come usare al meglio ciò che già si possiede. In ogni caso ad ogni età con le giuste ore di studio si migliora a livello tecnico, come nello sport. Se a 60 anni mi metto a correre, dopo qualche mese corro meglio di prima e il mio sistema cardiovascolare ne avrà tratto giovamento. Stessa cosa per la musica, ovviamente non posso aspettarmi prestazioni da diciottenne, ma non è mai troppo tardi per migliorare
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di coprofilo [user #593]
commento del 09/08/2017 ore 18:05:59
È tutta questione di allenamento, più ti eserciti meglio è. Chiaro che da giovani si ottengono risultati migliori in meno tempo, muscoli ed articolazioni rispondono meglio, però anche ad una certa età si può migliorare molto con il giusto esercizio. Il problema è che si perde l'allenamento molto più in fretta, chi ha raggiunto livelli tecnici importanti da giovane li recupera facilmente anche dopo periodi di inattività, se ci arrivi più tardi quando ti fermi fai più fatica a recuperare.
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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 09/08/2017 ore 19:18:38
Io da giovane avevo delle difficoltà fisiche, su forza della mano, elasticità, resistenza... che non sapevo gestire in alcun modo e questo mi ha condizionato molto nella scelta di cosa suonare e cosa studiare (in alcuni casi meno male;), però da vecchio gli stessi problemi, anche acutizzati, riesco a gestirli meglio, più determinazione, più concentrazione, più conoscenza del fatto che si suona con tutto il corpo e non solo con le mani...
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di coprofilo [user #593]
commento del 09/08/2017 ore 19:34:59
Io parlo per esperienza personale: ho 45 anni, non ho mai studiato seriamente da giovane ma ho avuto la fortuna di avere comunque dei buoni risultati senza troppo impegno. Per tanti anni ho suonicchiato senza troppo impegno ma da circa 5 anni mi sono rimesso sotto, per alcune cose sono anche migliorato ma mi rendo conto che certe cose registrate allora adesso faccio fatica a suonarle. Non parlo di cose velocissime ma di diteggiature molto aperte, le dita non ci arrivano bene come un tempo. I 22 anni di lavoro al PC hanno sicuramente influito ( accenni di carpale, flessori non più in perfetta forma), sono però convinto che se avessi studiato meglio in gioventù adesso avrei meno difficoltà a recuperare. Quello che volevo dire è che se uno vuole migliorare la velocità può farlo anche ad una "certa età" ed ottenere risultati , però ci vuole tempo ed impegno, non basta desiderarlo, ed i risultati vanno mantenuti con allenamento costante.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 09/08/2017 ore 18:46:30
mmmm...
sta domanda l'hanno capita solo il primo commentatore e migi...forse io.
Non credo che avere 12 o 30 anni faccia la differenza se hai già imparato coordinazione e ritmo.
l'unica cosa che ti manca è poterti chiudere per 10 ore al giorno e magari qualche dritta seria da un professionista (vedi Cesareo per MiGi)...ma se la musica non è il tuo mestiere o hai un mecenate che ti paga fitto vitto e bollette, la vedo ardua.
Tieniti la tua velocità e goditi il viaggio, magari cercando un suono o componendo.
Se proprio ci tieni alla velocità, la devi mettere sulla bilancia della tua vita. Non c'è altro credo.
Io suono la chitarra da quando ho 7 anni, ne ho 52, non mi sono mai dedicato a fondo sulla velocità per mancanza di tempo (infatti suonavo meglio a 15 che oggi), ma potrei dire che sono "riconoscibile" e per me oggi, è già tanto.
Non credo vorrei scansare o farmi scansare da mio figlio, la mia compagna solo per fare a gara con Guthrie Govan.
Il mio lavoro si lo butterei, ma è l'unica cosa che mi tiene in vita.....ancora
Divertiti e basta, si suona per fare bene all'anima propria ed altrui e giuro che dopo 3 secondi di virtuosismo la maggioranza delle persone scappa (soprattutto le femmine)!!
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 10/08/2017 ore 01:48:58
Quanto hai ragione! E che risate quando al chitarrista che suona a 220bpm qualsiasi scala chiedono di suonare qualcosa e quello si rende conto di non sapere in effetti suonare gran che a parte le scale o quattro canzonette fatte ad accordi suonate come i ragazzini in spiaggia. Suona qualcosa dai! E cosa suoni, l'assolo di malmsteen? Bah. Pirla io che sto a studiare Morricone e John Williams dove le scale non è che servano poco.. proprio non ci sono come problema.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 10/08/2017 ore 08:39:34
boh, io con i 16imi a 200 di metronomo c'ho conquistato la mia ragazza...
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 10/08/2017 ore 08:45:46
è metallara ! beato te! mmmm sopporta le sessioni di esercizio? se si è rettiliana....guarda bene le pupille!
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di pg667 [user #40129]
commento del 10/08/2017 ore 08:57:19
mi sopporta e supporta tutti i giorni.

quando l'ho conosciuta ascoltava Rock classico, Prog anni 70, Jazz, Blues, Funk, Classica, Pop e qualcosa di Metal: lei ora adora Judas Priest, Overkill, Pantera, Megadeth, Death SS, Cannibal Corpse (che noi consideriamo un gruppo ballabile) ecc oltre a quello che già adorava prima, io ora adoro I Beatles, Django, SRV, Earth Wind & Fire, The Smiths.

l'apertura mentale nella musica riserva grandi sorprese, prova!
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di pg667 [user #40129]
commento del 10/08/2017 ore 10:31:18
scusa, nell'altro commento m'è rimasto un "prova" di troppo, faceva parte del proseguo di un'altro discorso che ho poi tagliato.
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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 09/08/2017 ore 19:13:33
La cosa più importante da capire su questo tema è che per suonare piano ci vuole un livello tecnico altissimo, al pari di quelli che suonano veloci, solo con skill differenti. E questo è il più grande equivoco in cui incorrono quelli che pensano di scampare allo studio tecnico per dedicarsi al feeling: come se b.b. king non vivesse con la chitarra h24!!!

Detto questo, io certi sfizi me li sono tolti in tarda età, prima non ci pensavo nemmeno, credevo che veloci si nascesse, perchè effettivamente c'erano dei ragazzini che andavano come i missili pur avendo appena imbracciato la chitarra, ognuno ha le sue caratteristiche e per suonare satriani io faccio una fatica assurda, ma alla fine riesco, anche qualcosa di malmsteen, van halen... e nel mentre mi sono accorto che quello che pensavo di suonare benino di Page o altri classici meno funanbolici in realtà era un po' approssimativo, anche se io non ho mai avuto la puzza sotto al naso di quelli che "le note devono essere poche, piano e pulite...". Perchè una cosa è certa, tanta gente suona lento perchè non sa suonare nè lento nè veloce ma proprio per questo crede di essere migliore.

Ultima cosa: Slash cosa?!?!?!?:-)))
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di Gabriox [user #46422]
commento del 10/08/2017 ore 00:46:37
Wow ragazzi.... Avevo pubblicato questo post mesi fa senza alcun riscontro... Mi sembra strano vedere tanti commenti tutti in una volta 😊
Innanzitutto vi ringrazio, leggere ogni vostro contributo è stato per me utilissimo e avete scritto tutte cose che mi sento di poter condividere. In questi mesi (da quando ho scritto il post) ho intrapreso un percorso diverso dal solito, dedicando un'ora alla settimana a fare lezioni teoriche da un maestro, e nei limiti esercitandomi durante i tempi morti della mia giornata (pochi!). Devo dire che ho riscontrato dei miglioramenti, ma soprattutto mi sono reso conto che, come dite molti di voi, ci sono cose ben più importanti della velocità da affinare. In primis il tocco delle corde, cosa fondamentale ma che spesso avevo trascurato: vibrato con la sinistra, tremolo con la destra, bending presi bene e hummer on e pulloff come Dio comanda. Tutte cose che avevo sempre trascurato e che ho avuto modo di rivedere con attenzione. Tutto questo poi mi è servito anche per migliorare la stessa velocità. Come ha detto qualcuno di voi ho iniziato a studiare i soli in blocco e aumentare il tempo. Ma soprattutto ho iniziato a capire come destreggiarmi tra le scale in base alle ritmiche, e ho tirato fuori una creatività spesso repressa dalla paura di sbagliare. Solo ora inizio ad apprezzare queste cose. Devo dire che suonare con una loop station mi ha aiutato tantissimo, così come sfruttare le varie basi presenti su YouTube. Insomma, volevo velocizzare le mani, ma mi ritrovo ad avere aperto la mente. E credo sia una cosa fantastica su cui poter ancora approfondire...
Rispondi
di acevh63 utente non più registrato
commento del 10/08/2017 ore 17:10:02
Io ho 53 anni e suono l'elettrica da quando ne avevo 17. Ho sempre avuto un'ottima scioltezza, agilità e velocità nella sinistra (usando moltissimo i legati) ed ero scarsino con la destra, cioè pennate veloci ma imprecise a cui da sempre sopperivo istintualmente con i legati e con il tapping. Poi, a 51 anni, mi sono scocciato di essere scarso con la destra e ho deciso di mettermi a fare esercizi analoghi a quelli di Michael Angelo Batio per la sola pennata e per il coordinamento: una mezzoretta al giorno (e neanche tutti i giorni). É bastato questo per vedere già nei primi 4/5 mesi un mio miglioramento tecnico generale (che si è riflesso anche sulla sinistra) e dopo due anni ti posso dire che mi sembra di essere diventato un'altro (in meglio ovviamente)...
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 10/08/2017 ore 18:52:07
infatti, non c'è bisogno di avere 16 anni, se hai un po di tempo da spendere costantemente ce la si può fare. Certo i livelli non saranno eccessivi, ma ti stupisci di quanto si potrebbe fare avendo tempo.
io ho scoperto anche una cosa in tarda età: ricavando quella mezz'ora di sera per provare un riff veloce o qualsiasi cosa, la mattina dopo mi riesce quasi naturale!
un neurologo mi ha detto che è abbastanza normale, però ora la mattina mi sveglio e se ho provato la sera prima, non vedo l'ora di riprovare....e funziona!
Rispondi
di CarloRock1993 utente non più registrato
commento del 10/08/2017 ore 20:39:4
La stessa cosa capita anche a me! A volte per esempio mi esercito su un riff e non mi viene, il giorno seguente mi viene meglio del giorno prima anche se non mi sono esercitato molto, ovviamente non sempre.
Rispondi
di Gabriox [user #46422]
commento del 10/08/2017 ore 00:55:53
PS ringrazio lo staff di accordo per le splendide "videodritte" allegate all'articolo! 😊
Rispondi
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 10/08/2017 ore 14:38:26
Tecnica al servizio della musica ... Esistono tanti esercizi per essere piu' reattivi con le mani ma io penso che l'obbiettivo principale sia quello di fare musica . Non basta essere veloci se contemporaneamente non ci occupiamo di contenuti ... Oppure ok mi alleno fisicamente per essere piu' veloce ma poi devo occuparmi di esserlo al momento opportuno con le note giuste in poche parole il fraseggio ! Quanti assoli abbiamo sentito nella nostra vita essere suonati a velocita' incredibili e dopodiche' ci siamo detti : ma che e' sta roba ? Non centrava nulla era fuori contesto ... E quindi ? meditate gente ... Ciao
Rispondi
di Oblio utente non più registrato
commento del 10/08/2017 ore 18:11:04
Mai pensato di suonare per essere veloce ma di suonare quello che mi piace suonare!!
Rispondi
di CarloRock1993 utente non più registrato
commento del 10/08/2017 ore 20:42:35
Però se ti piace suonare qualche assolo Heavy un po' più veloce che ti piace automaticamente devi suonare più veloce o no?
Rispondi
di Oblio utente non più registrato
commento del 10/08/2017 ore 21:21:4
Certo .. .... ma e' una questione di atteggiamento secondo me !

Rispondi
di shredgd [user #13183]
commento del 11/08/2017 ore 07:38:43
È impossibile risponderti senza vedere come suoni. Magari hai solo un vizio di tecnica che ti limita nell'andare "oltre". Inoltre è importante capire, per la pennata alternata, che l'esercizio suonato lentamente e il tentativo di accelerarlo NON devono avere impostazioni diverse: un errore comune è suonare piano con un certo angolo o addirittura impugnatura del plettro, per poi cambiare le cose ed irrigidire tutto quando si tenta di accelerare... impossibile migliorarsi se l'allenamento si fa in un modo e la "prestazione" si fa in un altro modo!
Rispondi
di giosycervo [user #46558]
commento del 11/08/2017 ore 09:44:07
ho 54 anni devo dire che anch'io sono infastidito dalla mia poca naturale attitudine alla velocità. Credo di avere sviluppato molto gusto nella composizione, ma rimango colpito quando vedo qualche giovinastro che imperversa su youtube con soli quasi perfetti a velocità incredibili. Ho pensato che in qualche modo dovevo riparare. Perchè è vero che per esempio Metheny ha il dono di capire che non serve essere veloci, ma all'occorrenza è anche veloce. Non ne è schiavo. Ebbene: da sei mesi mi sono comprato un bel libro di tecnica per sviluppare proprio la velocità, mi sono messo li un'ora al giorno (non di meno) e mi sono applicato, sforzandomi sulle cose che funzionano meno (in genere la pigrizia ti porta a cullarti su quello che sai fare bene!), filmandomi e rivedendomi, guardandomi tutti i video veramente interessanti in circolazione. Insomma con tigna e passione per raggiungere un obiettivo. Inutile dirvi che già in sei mesi ho fatto quello che a 20 anni in sei mesi non sarei mai riuscito a fare. La testa viaggia meglio, sei concentrato su quello che fai, hai più consapevolezza perchè sai che "tempus fugit", ci metti più impegno, etcetera.

NON E' UNA QUESTIONE DI ETA', E' UNA QUESTIONE DI TEMPO A DISPOSIZIONE E DI VOLONTA'

Nel momento stesso in cui diventi più veloce mi sono anche accorto che apprezzi molto di più le cose meno veloci: quelle che danno emozioni. La ricerca del "suono".
Quindi divenire veloci, cioè conoscere anche il lato oscuro della Luna, è bellissimo ma serve soprattutto a comprendere meglio tutta la Luna.

Ci sono solo un paio di aspetti tecnici che riguardano il corpo e l'età: 1. dopo i 50 i muscoli che ti sei fatto sono quelli, pertanto se in vita tua non hai mai fatto sport o jogging o un minimo di palestra purtroppo devi contare su quelli che hai; è necessario anche fare un po' di stretching prima e dopo gli esercizi; 2. l'alimentazione: a 20 anni mangi anche il ferro, a 50 no. Con una sana alimentazione puoi svegliarti di buon umore e sederti per fare gli esercizi.

spero di essere stato utile. ciao a tutti
Rispondi
di Morg1983 [user #46998]
commento del 11/08/2017 ore 10:08:51
Certo che si può migliorare ... e a qualsiasi eta' . È ovvio e scontato che Gilbert o Petrucci devi nascerci (e fidati che anche loro passano tuttora 6/7 ore al giorno a suonare) ma sono convinto che se ti dedichi con passione e dedizione puoi raggiungere livelli impressionanti e arrivare a velocita' che mai avresti sognato.
Fregatene dei discorsi sull eta' e il cervello che non impara o assorbe che son cagate pazzesche, un cervello umano crea nuove connessioni anche a 90 anni, basta stimolarlo!
Cerca di ritagliarti uno spazio quotidiano e fare gli esercizi che punti a velocizzare in maniera lenta anzi lentissima, e una volta resoti conto che riesci a farli bene senza sbavature e incertezze accelera pian piano... vedrai che sara' più facile di quel che pensi.
Dedizione e impegno sono le parole magiche.
Rispondi
di checco_guit@rt [user #47098]
commento del 11/08/2017 ore 10:44:09
Sono d'Accordo ( scusate il gioco di parole :) ) sul fatto che l'età non possa essere un impedimento al miglioramento della tecnica (almeno che, come dicevano gli altri, non ci siano motivi fisici che impediscano il progresso). Io ho cominciato a suonare a 17 anni, ora ne ho quasi 29 e l'idea che mi sono fatto è la seguente: il miglioramento tecnico è prevalentemente un miglioramento di pensiero; pertanto basta tenere un cervello sempre in forma per avere garanzia sul fatto che si possa incrementare la velocità di esecuzione. Un piccolo esempio per chiarire il concetto: metronomo, supponiamo a 100bpm, e sestine a tre note per corda. Non so se questa sia una velocità che possa metterti in difficoltà, ma supponiamo che lo sia; se provi a picchiettare casualmente le dita sul tavolo senza seguire un pattern in particolare, credo che noterai che sei in grado di muovere le dita a quella velocità (quindi fisicamente sei in grado di muovere velocemente le dita), ma sulla chitarra magari no, questo perché il tuo cervello non ha ancora metabolizzato il fatto di muovere le dita in quel modo a quella velocità. L'esercizio serve quindi a far capire al cervello, e quindi interiorizzare, quel particolare tipo di movimento. Detto questo poi ogni chitarrista ha le sue attitudini quindi un determinato esercizio potrà riuscirti prima o dopo: giusto in questi giorni sto provando alcuni esercizi di plettrata alternata su modello Steve Morse e non capisco come sia umanamente possibile portare determinate sequenze alle sue velocità :) (in base al discorso di cui sopra, semplicemente è un modo di eseguire un esercizio che non è troppo congeniale al mio approccio alla chitarra, per cui necessito di più tempo). In ogni caso non mollare mai!
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di darkfender [user #16554]
commento del 11/08/2017 ore 11:06:49
Ci sono casi e casi di problemi con la velocità....

SE quando vai veloce sei sporco e impreciso, allora è un problema di tecnica,
SE invece proprio non riesci ad andare veloce, allora è tutto un problema di impostazione (e considera che scale in sedicesimi a 160 bpm o anche leggermente più complesse sono davvero alla portata di tutti fisicamente e senza sforzo data l'impostazione corretta).

Io ti posso dire che se il tuo è il secondo caso tutte le questioni di metronomo e altro ti saranno completamente inutili...(valgono solo per il primo) e bisogna analizzare a fondo l'impostazione...e purtroppo è qualcosa che pochi sanno fare...

Non peraltro ma chi non ha mai avuto simili problemi non avrà mai affrontato la questione...(te lo dice chi è andato a lezione per 13 anni da maestri piuttosto noti)

Correggere l'impostazione peraltro è una brutta bestia. Già capire cosa non va è difficile poi provare un'impostazione differente significa tornare indietro di anni a livello tecnico..
La buona notizia però, è che questo arretramento è in realtà solo apparente..in un paio di settimane si torna in forma e meglio che prima (molto meglio se il problema era quello).

Purtroppo non posso essere più preciso visto che sei stato molto vago...
Posso dare 3 consigli veloci che magari aiutano):
1) stare leggerissimi con la sinistra (immagina non ci siano le corde e toccale appena il necessario)
2) trova un modo per lavorare solo di polso con la destra
3) anche la destra deve stare leggerissima.... la dinamica si ottiene aumentando o riducendo l'arco della plettrata non applicando più forza. Devi esaurire la forza del downstroke prima di cominciare l'upstroke oppure dovrai applicare forza inutile per fermare il movimento e poi iniziare il movimento nuovo...(e viceversa)

Nel caso prova (tenendo sempre il lato del polso legggermente appoggiato in modo da essere obbligato a fare da pivot) l impostazione a mano chiusa anche se non ti ci trovi.

Qualcuno dirà che ci sono chitarristi che suonano con il polso ad arco (Friedman) etc etc etc....
Nel caso metto me mani avanti:
Tutti loro prima di creare una propria impostazione hanno imparato bene quelle più classiche e poi le hanno modificate consciamente in base al risultato voluto...
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 11/08/2017 ore 12:13:2
Ciao, lascio una mia modesta opinione basata sulla mia esperienza personale. Di persone dotate ce ne sono molte e molti ci nascono con quelle attitudini. Altri, invece, le coltivano con l'esercizio costante e la dedizione. Secondo me l'età è importante, non in modo assoluto, ma lo è. Se si comincia da piccoli a fare gli esercizi giusti nel modo giusto, le articolazioni si adattano e crescono in modo da plasmarsi con quello che si fa. Quando si comincia da adulti, invece, sono già formate e quelle rimangono...tu accenni al tempo. Beh, quello è il fattore principale: se hai poco tempo, per me è un sogno a maggior ragione (quasi) irrealizzabile. Io sono sempre stato dell'idea che bisogna ricercare la precisione. Se poi ci si accorge che c'è anche la benzina per essere veloci, allora si coltiva anche questo ma sempre dopo la precisione. Ovviamente l'aiuto di un buon maestro è importante perché spesso non ci accorgiamo di certi errori e, se non corretti, diventano cronici e indelebili nel tempo. Quando ci si lancia in questo tipo di studio, inoltre, bisogna avere un programma ben preciso e non casuale. Poi ci sono le ormai conosciutissime regole di studiare piano, col metronomo, di aumentare la velocità man mano che si conquistano pulizia e padronanza ecc ecc...ma questo lo sappiamo ormai tutti. Personalmente sono stato uno shredder nel senso letterale e studiai un bel po'. Arrivai alla soglia del professionismo e fui contattato da un famoso nome della canzone italiana, che non cito (questo avvenne circa 20 anni fa), col quale avrei dovuto cominciare delle tournée. All'ultimo momento, però, accadde un certo episodio nella mia vita, inaspettato, che stravolse tutto e dovetti fare una scelta obbligata, rinunciando a ciò che avrei desiderato fare...pazienza, si vede che non era "destino". Poi ho abbandonato completamente la chitarra per ben 10 anni e l'ho ripresa soltanto pochi anni fa ma soltanto per sfizio e passatempo, per creare pezzi miei e divertirmi a suonarli: creare è bellissimo! quindi non studio più, non ho proprio tempo ed ho perso molto smalto esecutivo; però oggi, riguardando indietro, capisco ancora meglio che se vuoi suonare per lavoro raggiungendo livelli di tutto rispetto, devi fare una scelta che comporta l'impiego di molto tempo. Perciò, a mio parere, se vuoi rimanere sul concreto, vedi cosa puoi tirar fuori dal poco tempo che ci puoi dedicare ma senza prefiggerti traguardi galattici...vedrai che ti divertirai un mondo!

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di Gasto [user #47138]
commento del 11/08/2017 ore 15:32:54
È una gran bella domanda!

La mia risposta è: non è di sicuro impossibile ma dipende tutto dall’organizzazione del tempo e dai propri obiettivi personali. Alla fine si deve raggiungere per forza un compromesso con se stessi.
Non credo esistano limiti di età ma solo limiti di tempo, se fai due lavori e hai una famiglia, devi saperti organizzare molto bene.
Io per esempio viaggio molto e ho un figlio, ho trovato la pace comprandomi una Steinberger che porto sempre con me (sta nel bagaglio quando volo), insieme ad un vecchio Pandora, delle cuffie e al mio ipod. In questo modo quando sono in albergo posso studiare senza problemi (devo solo resistere al sonno!). Quando sono in azienda, rinuncio al pranzo per suonare nell’area “svago” o sulla panchina nel parchetto. Io sono contento così.
Ho preso questa idea da un mio amico che fa il tassista e ha la stessa passione. Ad ogni pausa tra una chiamata e l’altra tira indietro il sedile e suona la sua steinberger.

Se sai organizzarti bene, sono sicuro che con impegno e dedizione raggiungerai i tuoi obiettivi.
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di pickuppato utente non più registrato
commento del 12/08/2017 ore 12:03:21
Se per velocità s'intende il movimento "dei diti" sulla tastiera è un conto, se invece lo definiamo dalle note che riusciamo a produrre allora è un altro.
Due esempi su tutti Gambale e Holdsworth (rip): il legato non "lega" più?
Bradipi? ;)
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di marmo75 [user #47076]
commento del 25/08/2017 ore 12:21:47
Mi chiedo se possano anche esserci dei limiti individuali a livello neurologico, per cui per alcuni è fisiologicamente impossibile arrivare a certe velocità (quantità e qualità di connessioni nervose tra cervello e arto finale), concetto da estendere anche a tutti gli strumenti. Penso soprattutto ad alcuni batteristi metal (estremo), quelli che riescono a suonare super veloci e precisi li conto sulle dita di due mani al massimo.
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