di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 12 settembre 2017 ore 07:30
Roland ha festeggiato i primi quarant’anni di Boss con un evento memorabile presso la House Of Vans di Londra. Dieci giorni tra concerti, showcase e workshop, tra novità e pezzi vintage da collezione. Noi eravamo presenti ed ecco un racconto e la gallery fotografica che farà certo impazzire gli amanti del vintage nipponico.
La House of Vans è una delle location più alla moda di Londra. All’interno ospita uno skate park, bar, ma soprattutto un’area live, di dimensioni modeste, ma con un aspetto unico nel suo genere. Ricavata all’interno di una stazione della metropolitana ospita regolarmente eventi di musica, mostre d’arte e quotidianamente performance di skate e BMX. La location è quindi di quelle giuste, perfetta per raccontare quasi mezzo secolo di uno dei marchi che ha rivoluzionato il sound della chitarra elettrica.
Nella prima sala, subito all’ingresso, trova posto una mostra di prodotti Boss che mette vicini i quattro decenni del brand portando veri e propri cimeli come i primi pedali prodotti negli anni ’70 così come gli eco a nastro, ormai diventati un culto, passando per i synth diventati famosi per aver dato una sferzata di sperimentazione alla chitarra elettrica facendole toccare vertici davvero impensabili fino a pochi anni prima.
Ecco quindi che il trio di pedali chiamato Traffic Light per la scelta cromatica non appare più anacronistico, contornato da pedali che non si trovano sugli scaffali dei negozi (almeno in quella versione) da almeno 20 anni.
Nella serata dedicata alla stampa, quella a cui abbiamo partecipato sul palco si sono susseguiti tre diversi artisti, partendo da Grace Savage, giovane beat boxer che ha messo a dura prova i sub woofer dell’impianto. A seguire Mary Spender, simpatica cantautrice e chitarrista e a chiudere Zane Carney che è salito sul palco con John Mayer e sta scrivendo diversi brani Avril Lavigne.
Tra un esibizione e l’altra il palco ha ospitato anche la presentazione ufficiale dell’Angry Drive, ultimo nato in casa Boss di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi. Yoshihiro Ikegami e Josh Scott sul palco hanno raccontato le basi da cui è partita la sinergia che ha portato a unire due capostipiti della produzione Boss e JHS come il Blues Driver e l’Angry Charlie.
L’open party si conclude verso le 23 con un DJ set, ma è la giornata dedicata ai test che regala soddisfazioni ancora più grandi. Come avrete potuto gustare dalla diretta (se non lo avete fatto la trovate qui) il sabato pomeriggio era possibile testare e provare a fondo tutte le novità degli ultimi mesi targate Boss. Abbiamo potuto ascoltare l’Angry Drive, un concentrato di cattiveria che racchiude al meglio le anime dei due pedali. Questo è il caso di dire che l’unione a volte vale più della somma dei singoli, perché la terza modaltà, quella indicata dal led fucsia è tutta da scoprire. La Strandberg V-BDN è forse lo strumento più particolare su cui abbiamo mai messo le mani. Leggera e bilanciatissima lascia perplessi sulle prime con il manico a prisma e i tasti lievemente fanned, ma dopo cinque minuti di utilizzo lascia stregati. Peccato solo non poter avere il tempo di approfondire tutti i controlli a disposizoine.
La meraviglia raggiunge l’apice però quando riusciamo a passare nella seconda stanza dove Soundgas, un negozio britannico, ha messo in mostra parte della sua collezione di vintageria Boss, tutta restaurata e tutta perfettamente funzionante. Drum machine, synth unità di eco e riverbero, tutte in bella mostra pronte per essere testate e provate, come essere in un negozio di Denmark Street nel ’79.
Non ci resta quindi che fare i complimenti a Boss e Roland per la celebrazione e augurare ben più di altri 40 anni al marchio che in un modo o nell’altro accomuna sicuramente tutti i chitarristi del mondo che in pedaliera almeno un SD-1 lo hanno sicuramente infilato.