di pierpaoloranieri [user #48857] - pubblicato il 06 dicembre 2018 ore 15:00
Continuiamo ad analizzare diverse metodologie di studio e pratica che mettono in gioco l’utilizzo del metronomo. Nella scorsa lezione ci eravamo concentrati sulla lunghezza delle note. Oggi lavoreremo sulla coordinazione.
La finalità degli esercizi che affronteremo sarà quella di avere sempre presente la pulsazione del tempo, della quale mostreremo di avere piena consapevolezza e controllo contandola ad alta voce i quarti, mentre eseguiremo – suonando – figure ritmiche musicali differenti.
Prima di metterci al lavoro sinceriamoci di aver ben praticato e assimilato gli esercizi della precedente lezione.
Supportati dal riferimento del metronomo, suoneremo vari pattern, linee e frasi continuando sempre a contare i quarti. Un tipo di studio che contribuirà a costruire una grande coordinazione tra strumento musicale e corpo e ci aiuterà ad avere maggiore controllo e cognizione ritmica.
Nel primo esercizio sul metronomo settato in quarti si suonano e contano i quarti.
Nel secondo esercizio, si conterà ad alta voce il battere di ogni quarto, affidando al basso il compito di suonare il levare di ogni movimento.
Ora si alternano le due figure appena affrontate.
Quindi, l’esercizio viene riproposto eliminando le pause ed inserendo delle legature che rendono più insidiosa l'esecuzione sovrapposta al contare.
Nell’esercizio successivo si introduce una vera linea di basso. Pur essendo composta da una sola nota articolata su un disegno ritmico specifico, questa potrebbe essere un classico portamento di basso per un pezzo pop.
La difficoltà starà nel continuare a contare i quarti ad alta voce e al contempo suonare figure ritmica differenti.
Lo stesso esercizio applicato a una linea differente.
Ora integriamo lo studio con la melodia. La linea che suoneremo non sarà più composta da una sola nota. L’esercizio sarà sempre quello di contare ad alta voce e suonare.
Adesso inseriamo un sedicesimo. Questo sarà il quarto sedicesimo del secondo movimento.
Spostiamo la posizione del sedicesimo. Ora prenderemo il secondo sedicesimo del secondo movimento.
Nell’ultimo esercizio facciamo i conti con una linea di basso più articolata e complessa.
Una delle difficoltà principali che affiora in questa tipologia di esercizi è la difficoltà di incastrare la voce con le parti di suonato: è necessario che queste restino distinte e ben definite perché non si comprometta il senso ritmico di quanto si sta eseguendo.
Gli esercizi proposti devono spronarvi a continuare questo tipo di pratica: iniziate a contare sulle linee di basso che già conoscete o scrivetene di nuove su cui esercitarvi in questa maniera. Buon lavoro!