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alessioshy
utente #12445 - registrato il 16/04/2007
Alessio inizia a suonare la chitarra nei primi anni ‘90 e ben presto si appassiona ai grandi chitarristi che hanno fatto la storia del rock, come Eddie Van Halen ed é affascinato dalla tecnica di chitarristi quali Paul Gilbert e Steve Vai fra gli altri. Inizia la sua carriera da autodidatta, sviluppando le basi tecnico teoriche che lo porteranno a suonare in diverse cover band della sua area, con le quali ha buon successo. Inoltre partecipa e vince alcuni concorsi per musica inedita con la rock band “Xeed”. Grazie all’influenza di chitarristi come George Benson e Robben Ford si avvicina al mondo del jazz e del blues e inizia a seguire i corsi di Valerio Annicchiarico (jazzista e musicologo). Con lui approfondisce le sue conoscenze e rafforza la tecnica a plettro della mano destra, tratto saliente del suo stile. Studia inoltre teoria e armonia con il M° Antonio Gavassino all’accademia musicale “Villa Pomini” di Castellanza. Nel 2003 diventerà un insegnante della scuola stessa, ove tutt’oggi insegna chitarra moderna. Partecipa a seminari di chitarristi, fra cui Joe Diorio, John Petrucci e Frank Gambale. Frequenta le masterclasses del corso “RLS” ideate e tenute da Donato Begotti. Successivamente si iscrive all’accademia “Lizard” di Fiesole (Firenze) dove consegue la licenza in chitarra rock-blues con il massimo dei voti e menzione di Giovanni Untenberger. Parallelamente all’attività di insegnante, svolge una fervente attività live con la band hard-rock Dust, insieme a Corrado Ciceri (Wine Spirit) suonando nei più importanti locali della Lombardia. Collabora con l’agenzia di spettacolo “Heavy Show”(MI) tramite la quale suona in molte band di diversi generi musicali, dal funk al pop, sviluppando portamento e stili. Dal 2003 é chitarrista solista della heavy-metal band “Doomsword”, con cui calca importanti palchi italiani e stranieri, in un tour e diversi famosi festival, che lo porteranno in gran parte dell’Europa, tra cui il “Bang your head” 2004 dove divide il palco con nomi storici come “Alice Cooper, Queensryche, Gotthard, Sebastian Bach” e altri, guadagnando una grande esperienza in ambito live. Con la band compone arrangia e registra i dischi “My name will live on” (Dragonheart/SPV 2007) e “Eternal Battle” (Dragonheart/Audioglobe 2011) Ulteriori informazioni: Alessio Berlaffa Skype: alessio.berlaffa Internet: http://www.myspace.com/alessioberlaffa http://www.reverbnation.com/alessioberlaffa http://www.doomsword.it/ find me on FaceBook
Città: Besnate
Genere: Blues, Heavy metal, Rock.
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
Sito Internet: www.facebook.com/pages/Alessio-Berlaffa/54144583826
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Attività

Una retrospettiva sui Van Halen
di alessioshy | 06 marzo 2012 ore 10:30
Il 7 febbraio, la data ufficiale dell’uscita di A different kind of truth, è arrivata e le aspettative non sono state deluse: un disco pienamente in vena Van Halen prima maniera, con brani riusciti che spesso paiono voler essere delle auto citazioni (come nel drumming di "As is", che richiama Panama). Non mancano tratti più moderni che si alternano a momenti di classe, gusto e velocità, ritornelli ariosi e strofe scanzonate, proprio alla 'Diamond' Dave.
Reb Beach e la sua Ibanez RMB Signature
di alessioshy | 24 febbraio 2012 ore 10:30
Reb Beach non solo è un'icona del chitarrismo rock anni '80. Parlare di lui ci offre anche il pretesto per andare a riscoprire una perla tra le chitarre nate come espressamente dedicate allo shred di quegli anni: la sua RBM, modello signature costruito da Ibanez. L'azienda giapponese, in quegli anni, vantava praticamente il monopolio di tutti quei chitarristi che stavano rivoluzionando il modo di suonare la chitarra rock e a molti di loro, come Vai, Gilbert, Satriani e Gambale, stava dedicando degli strumenti signature.
La prima Ibanez Fireman
di alessioshy | 07 gennaio 2012 ore 08:00
Ciao accordiani, mi accingo a fare una breve recensione di questo nuovo gioiello di casa Ibanez, in particolare del modello in mio possesso, il primo arrivato in Italia. Ottobre, mese dell’uscita ufficiale, pare ormai lontano, ma il nuovo anno e il numero di Chitarre di Gennaio, votato al modding e in particolare a Ibanez, rendono fertile il terreno alle nipponiche per eccellenza.
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