"A causa della prematura e tragica morte di Eddie Van Halen, mi scuso dal profondo del mio cuore per aver esposto il suo lato oscuro, che non credo qualcuno voglia sentire ora, ma purtroppo è nel libro. Ed è vero, è tutto vero. Non è che devo dire: 'Oh, stavo mentendo'. Se scrivessi il libro oggi, metterei solo il bene di Eddie Van Halen, perché era un chitarrista così brillante e geniale e un così grande amico e un grande compagno, fino a quando tutto è andato male, come tutto il resto", ha detto Sammy Hagar in un'intervista per “Inside With Paulo Baron”.
Hagar, che ha fatto parte dei Van Halen dal 1985 al 1996 e poi dal 2003 al 2006, aveva pubblicato nel 2011 l'autobiografia “Red: My Uncensored Life In Rock”, in cui, tra le tante memorie, aveva parlato anche del compagno di band Eddie descrivendone soprattutto le stravaganze e abitudini alcoliche in riferimento alle quali ha aggiunto: “Nessuno sapeva molto a riguardo di Eddie, ma lo vedevano sul palco e pensavano: ‘Perché si comporta così?’. E io: ‘Avresti dovuto vedere cosa è successo nel backstage!’. Se avessi saputo che era malato avrei capito e gli avrei detto 'forza Eddie, andiamo' e avrei cercato di tirarlo su ”.
dopo una lunga battaglia contro il cancro. |