Rettifica dei tasti fai-da-te: guida amatoriale al rinnovamento della tastiera
di BizBaz [user #48536] - pubblicato il 10 gennaio 2022 ore 11:15
Un nostro lettore illustra punto per punto il procedimento per rettificare i tasti di una chitarra in casa, con poca spesa e richiedendo giusto un po' di pazienza, precisione e manualità.
Il tutorial è molto ben fatto e, essendo completo di foto, chiarissimo.
Personalmente, per la mia esperienza con questi lavori, preferisco utilizzare un supporto piatto per la carta vetrata piuttosto che il blocco raggiato: ho notato che se capita (cosa molto facile) di
ruotare leggermente sul suo asse il blocco raggiato durante il movimento il radius viene alterato in maniera molto più drammatica (tendenzialmente, si toglie molto di più ai bordi della tastiera
rispetto al previsto).
Però in fondo è questione di abitudine personale e di pazienza. Ottima l'idea di partire con una carta un po' più fine del solito per i primi tentativi, permette di procedere più gradualmente,
prendere confidenza con gli attrezzi e verificare più volte il lavoro in corso. Il resto arriverà con l'esperienza e questo articolo è un ottimo punto di partenza, rinnovo i complimenti.
Mi permetto di aggiungere un consiglio per i lettori: smontate il manico come mostrato nell'articolo, se avvitato. Se non potete o il manico è incollato, prima di iniziare mascherate accuratamente i
pickup (in particolare quello al manico) con carta e nastro per mascherature: polvere di metallo e magneti dei pickup sono una pessima combinazione, se lasciata libera.
Una volta c'era il mitico video di Pistolesi con un sacco di indicazioni per il montaggio dello strumento, spero si trovi ancora.
Grazie mille, gentilissimo. Con il blocco mi sono trovato a mio agio perché, dato il raggio molto accentuato della tastiera da 7,25", scorreva come su un binario. In ogni caso con la 600 ero
abbastanza tranquillo di non fare troppi danni
Sicuramente hai fatto bene, un po' di pazienza e di cautela in più aiuta soprattutto le prime volte a procedere senza danni. Cosa che hai trasmesso secondo me molto bene nell'articolo e che trovo un
buon punto di forza del tuo approccio.
Ciao, grazie. Non sono un grande esperto ma direi che in quel caso il blocco sagomato non è indicato e diventa essenziale utilizzare la barra di metallo facendo ancora più attenzione a non portare
via troppo materiale dai tasti.
In quel caso va necessariamente usato il blocco piatto e si procede limando la tastiera in forma conica, ovvero seguendo con il movimento di rettifica l'andamento delle corde invece di mantenere il
blocco sempre parallelo alla linea di mezzeria del manico come si fa per il radius costante.
Io mi trovo bene con l'attrezzo piatto, che nel caso di radius compound va usato assolutamente.
Per me è ottimo farsi tagliare da un vetraio una striscia di vetro di un cm di spessore ( o 8 mm), larga 4 o 5 cm e lunga almeno 30, sulla quale incolli la carta abrasiva. Va molto bene quella che
vende Stewmac, che è già adesiva removibile. Il vetro puoi stare certo che perfettamente dritto e non si imbarca.
Grazie a tutti (MM, BizBaz e rockit) per le risposte, non ho attualmente una chitarra con tastiera compound ma prima o poi vorrei prendere una Jackson Randy Rhoads ed ho visto che hanno tutte la
tastiera così.
Tutorial molto bene fatto, ti faccio i mie complimenti. Dove hai acquistato gli attrezzi per il lavoro? Io risiedo all'estero, ma con un amico abbiamo in cantiere di assemblare una Telecaster, appena
riusciamo entrambi a rimettere piede in Italia. Dovremo sicuramente fare un minimo di rettifica al manico nuovo e quelli che hai utilizzato sembrano proprio gli attrezzi giusti ad un prezzo congruo.
Ciao Zabu, grazie. Questi strumenti, ovviamente tutti di fabbricazione orientale, si trovano sui soliti canali Amazon, EBay e Aliexpress. Sono strumenti di levello amatoriale e per questo impiego
vanno benone. Ovviamente un liutaio opterà per qualcosa di più professionale. A tale proposito ci sono dei siti, anche italiani, che vendono attrezzi da liuteria professionale ma i prezzi sono
decisamente più alti.
Bellissima guida. Ho un paio di strumenti da parte che probabilmente necessitano di manutenzione (avevo già preso qualche attrezzo ma non ho mai fatto più di tanto). Gli attrezzi che hai usato sono
economici, vanno tutti bene o c'è qualcosa su cui è meglio spendere un po' di più? In tal caso qualcuno sa dove comprare qualche attrezzo basilare di qualità leggermente superiore a cifre non
troppo alte?
Ciao, grazie. A mio avviso gli strumenti che ho acquistato sono di buon livello amatoriale e il risultato ottenuto è più che soddisfacente. Volendo, come scrivevo nel precedente commento, potresti
spendere molto di più per degli attrezzi professionali ma forse non li sfrutteresti al 100% anche perché una cosa è lavorare sulle tue chitarre e una cosa è dover lavorare su decine di chitarre.
Comunque se cerchi qualcosa di meglio potresti cercare gli attrezzi Hosco che sono di livello superiore
Sei un mito, io non potrei mai fare cose del genere per motivi ovvi, però mi incuriosisce leggere questi bellissimi articoli, che a me trasmettono tanta passione e tanta cura nell'affrontare i
lavori, per cui complimenti BizBaz!
Bel tutorial, complimenti. Io ho fatto anche la sostituzione dei tasti su di una messicana classic 60 e su una stratocaster plus series e devo dire che il lavoro mi ha soddisfatto molto. Nota
importante, prima della rimozione dei tasti, una abbondante oliatura della tastiera (erano in palissandro) per elasticizzare al massimo il legno, ed una buona protezione dello stesso con carta da
carrozziere.
Non scherziamo... Per me è difficilissimo!!! Tralasciando la spesa degli attrezzi, ci vuole spazio e parecchio tempo... Senza considerare gli errori (anche irreparabili) che si potrebbero fare al
manico. Se non si è parecchio bravi in queste cose meglio un liutaio, la rettifica non mi pare abbia costi eccessivi.
Ciao, ti posso assicurare che non è per il risparmio (anche perché gli attrezzi costicchiano) ma solo per approfondire la conoscenza dei propri strumenti. Ovviamente meglio rivolgersi a un liutaio
se si hanno incertezze sulla possibilità di ottenere un risultato decente
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