Accordo: Ah che bellezza suonare elettrico!<br /> <br /> ...

Ah che bellezza suonare elettrico!

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di bulgi81 [user #45146] - pubblicato il 15 aprile 2023 ore 19:51

Ah che bellezza suonare elettrico!

Oggi, dopo mesi di prove in acustico, sono tornato con la band a fare le prove per la scaletta elettrica... E niente, tornare a casa con la orecchie che fischiano è un po' fastidioso ma suonare elettrico è tutta un'altra cosa!

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	di bulgi81 [user #45146] commento del 15/04/2023 ore 19:54:38
	Nello specifico, oggi ho provato il setup di emergenza, ovvero quello che mi vede usare il mini preamp Mooer 002 al posto della testata Marshall DSL20, per il resto catena identica (wah Vox, Boss CS3, Nux Cerberus, TC Rush Booster, Nux Solid Studio con IR Celestion 4x12" G12-75). Ma le prossime prove tra due settimane, torno a usare la testata che le valvole sentono il bisogno di scaldarsi a dovere.
	Rispondi


	di MM [user #34535] commento del 15/04/2023 ore 21:00:01
	Eh direi proprio di sì.
	Rispondi


			di Ampless utente non più registrato commento del 16/04/2023 ore 09:43:37
			Una sensazione che non provo da anni e che ho quasi del tutto dimenticato senza però sentirne l’astinenza o mancanza.. Questo mio stato d’animo lo associo un po’ al periodo post nicotina, Ho fumato per 15 anni e nel 2007 quando spensi l’ultima sigaretta decisi che non avrei mai più fumato, i primi tempi furono duri, poi come ogni ex fumatore convinto non ho più sentito il bisogno di ricominciare, Idem suonare in saletta o live con una band, dopo oltre 20 anni di prove, live e tutto il resto con diverse formazioni quando smisi fu dura i primi tempi, la voglia c’era ancora e anche quando ascoltavo live qualche gruppo ero aggredito dalla voglia e provavo invidia nei confronti di chi aveva un gruppo affiatato e che suonava dal vivo.. Ora a distanza di diversi anni non provo più queste sensazioni, un po’ come se mi fossi tolto un abito che mi andasse stretto o che non fosse più di mio gradimento, ma devo ammettere che si può anche uscire dal giro e smettere di suonare senza provare il desiderio di ricominciare, ma non è per me altrettanto facile togliere la musica dalla quotidianità, devo sempre ascoltare qualcosa
			Rispondi


			di MM [user #34535] commento del 16/04/2023 ore 11:52:17
			Sai, sono momenti della vita legati a circostanze personali, che sono tutti legittimi. A me è successo un po’ il contrario, da ragazzino ho suonato con qualche band, poi mi sono sposato, ho avuto due figlie, che hanno fatto sport agonistico per tanti anni e andavano seguite, così la chitarra inserita nella band passò in secondo piano (grave errore, col senno di poi non lo ripeterei), mai smesso di suonare l’acustica, ma adesso che le figlie sono grandi, tornare a godere della potenza dell’elettrica e della band (con cui mi trovo benissimo)… è il massimo. P.S. sto leggendo il libro di John Hillsley che hai consigliato, bellissimo. È il gruppo che mi ha acceso il sacro fuoco.
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			di Ampless utente non più registrato commento del 16/04/2023 ore 13:40:03
			Grande, anche a me è piaciuto molto quel libro, ora sto leggendo Rod, l'autobiografia di Rod Stewart, anche li ci sono diversi aneddoti sulla Jeff Beck Group, però mi sembra un libro meno coinvolgente rispetto alla mia vita nei Dire Straits, un altro gran libro che ti consiglio, sempre se non lo hai già letto, è "The Story Teller" di Dave Grohl
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			di MM [user #34535] commento del 17/04/2023 ore 08:32:31
			Quello di Rod credo mi interessi meno, quello di Dave già di più, credo che lo leggerò. Quello di Illsley bellissimo perché descrive, entrando veramente nel dettaglio, quei tempi, per dei ragazzi venuti veramente dal niente e che hanno sfondato per puro talento e qualità, componendo delle pietre miliari di album. Poi fa chiarezza (ma si intuiva fosse andata così) sull'uscita del fratello di Mark.
			Rispondi


	di bulgi81 [user #45146] commento del 16/04/2023 ore 12:04:29
	Anch'io ho vissuto situazioni simili. Dopo 15 anni di party band mi era venuta un po' la repulsione, non riuscivo più a divertirmi e così ci siamo sciolti. Suonicchiavo solo a casa in cuffia ma boh senza troppo entusiasmo. Però vedere musica dal vivo mi lasciava sempre con l'amaro in bocca, perché sotto sotto volevo tornare a suonare ma a certe condizioni. E così dopo 3 anni di pausa ho formato un duo acustico con mio ex chitarrista e da lì è risbocciata la voglia. Dopo qualche tempo non mi bastava più il duo, volevo di più, volevo fare casino, volevo volumi elevati, volevo tornare a respirare il suonare dal vivo per davvero (non che il duo acustico non lo fosse, ma era obiettivamente un'altra cosa). E così da 5 anni, nonostante le difficoltà della pandemia, sono tornato a divertirmi. Il compromesso dell'acustico nel periodo invernale me lo devo tenere, ma quando arrivano anche solo le prove elettriche rinasco come cervo a primavera.
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