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Locali per suonare

di Sykk [user #21196] - pubblicato il 14 maggio 2024 ore 10:55
Ho appena scoperto che nel nord Europa esistono molti locali in cui si fa musica live tutti i giorni della settimana, frequentati da gente che va li per il concerto.

Cioè non parliamo di pub il cui scopo è la ristorazione, ma di sale per concerti in cui tra l'altro si suona ad orari umani e permettono al pubblico di andare a lavorare il giorno dopo senza rischiare di addormentarsi.

Un altro mondo è possibile? Forse non da noi dove si è creato un sistema in cui i ristoratori (pure giustamente dovendoci campare) tirano a trattenere il pubblico il più possibile per fargli bere una birra in più.

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Avendo tutti gli effetti del mondo..
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Amo tanto i single coil...
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/05/2024 ore 11:35:3
Non so come sia nelle altre regioni, la situazione può sempre migliorare, però è vero ci sono posti dove la musica è al centro dell'evento e c'è una selezione in base alla proposta/qualità non in funzione di quante persone porti.
Suonando da qualche anno in un progetto di musica originale ho scoperto il gusto di avere un pubblico che viene per gustarsi il concerto e non per avere un sottofondo e basta.
Poi qualche serata meno interessante per reacimolare qualcosa o fare un pò di promozione capita sempre, ma almeno è finito il periodo del: "sì ok bravi bella musica ma quante pesone portate?"
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 14/05/2024 ore 12:28:3
Ma col progetto di musica originale in che tipo di posti suonate?
Perché quando l'avevo io suonavamo nei circoli dove la gente veniva per la musica, ma forse gli andava bene quasi qualsiasi musica e poi alla fine non è che ti seguisse anche in altri locali, cioè era un contesto in cui la gente continuava a frequentare il locale.
Oltretutto sono locali frequentati da gente di 20 anni, adesso che ne abbiamo il doppio saremmo un po' fuori luogo.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/05/2024 ore 14:04:34
sì più che altro sono circoli ed è vero trovi la gente che frequenta quel circolo anche perchè offorno un certo tipo di musica che esclude le tribute & co, va bene così anche se la gente poi non ti segue è bello confrontarsi con un pubblico nuovo è una sfida in più, l'età media è 30/40, noi siamo più veroso i 50 ma sempre con lo spirito giovane ;)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 14/05/2024 ore 14:34:42
eh, avercene di quei posti li da queste parti, però generalmente coi pezzi originali si suona per un panino e una birra
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 17/05/2024 ore 08:36:20
mah ti diro che un paio di centoni li recuperiamo sempre, poca roba ma meglio di niente, però è vero, anche qui i gruppi disposti a suonare per nulla hanno distrutto il mercato.
Poi non è micache facciamo tantissime date in un anno se arriviamo a 10 è già tanto e con il fatto che abbiamo tutti minimo un paio di figli mica ci si può permettere di andare tanto in giro.
Comunque grasso che cola finchè dura.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 14/05/2024 ore 11:37:3
Qua manca quella cultura.
Purtroppo.

Quei pochi che ancora cercano di far suonare lo fanno, secondo me, male.
Come dici tu... concerti che iniziano sempre dopo le 22 in locali spesso non adatti e non attrezzati.
Già c'è poco interesse, ma essendo bloccati su questo schema, la cosa può solo peggiorare.

Nella mia città, Genova, la situazione poi è disastrosa.
I pochi posti che fanno suonare sino pizzerie, sushi o ristoranti... senza un palco... senza impianto.
Si inzia quando gli avventori iniziano ad andare via... e con la musica a palla, scappano molto velocemente, e rimangono i soliti 4 amici del gruppo... che suona (per forza) per pochi euro.
E' un sistema che non funziona.

Ma il trend è questo... e può solo peggiorare.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 14/05/2024 ore 16:08:13
1998, Londra, entriamo in un pub, c’era musica live,
Però il locale era diviso in due settori:
Se volevi ascoltare la musica entravi in una zona a pagamento del pub, ti facevano un timbro sul braccio in modo che potevi entrare e uscire per andare nell’altra zona a comprare le consumazioni,
Comunque si pagavano 6 pounds, che ai tempi erano circa 18000lire, per ascoltare band sconosciute che proponevano i loro inediti.
In Italia una cosa del genere non ricordo di averla mai incontrata, anche perché se si pensa che già non c’è seguito ascoltando free, figuriamoci se ci dovessimo mettere a far pagare gente in un pub o similare, per ascoltarci quanti sarebbero disposti a farlo?
Locali diversi dai pub che facciano suonare durante la settimana a me vengono solo in mente circoli per tesserati, centri sociali, bocciofile, teatri e auditorium dedicati.
Ma ora sta arrivando l’estate, meglio pensare ai palchi all’aperto, o per lo meno voi che suonate ancora live meglio che pensate a questo,
In ogni caso avete tutta la mia stima perché continuare a credere nella musica dal vivo è una gran bella cosa e lottare con i denti per continuare a farlo vi fa onore, anche se penso che molti di voi meriterebbero locali e luoghi più degni, o forse sarebbe meglio dire più adatti:)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 14/05/2024 ore 16:19:33
"Crederci" è una parola forte per chi come me neanche riesce a tirare su i soldi della strumentazione che ha comprato, però suonare dal vivo è una cosa che mi manca sempre se passa troppo tempo.

Dici una cosa giusta, non c'è interesse nell'ascoltare la musica live, spesso anche da parte degli stessi che poi cercano di suonare.

I palchi all'aperto... magari! Ormai le feste della birra vanno per conoscenze, e suonano sempre le stesse persone.
E anche negli stabilimenti balneari (per quanto ne abbiamo tanti in Romagna) è diventato quasi impossibile suonare.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 14/05/2024 ore 17:25:20
"suonare dal vivo è una cosa che mi manca sempre se passa troppo tempo"
Questa è la chiave di tutto, lo so perché ne ho pagato le conseguenze a mie spese,
perché quando io ho smesso di suonare live, subito è stata una sofferenza, dopo con gli anni è cambiata la mia routine, si mette su famiglia e si cambiano interessi, per me è stata così, un po' come quando ho smesso 17 anni fa di fumare, subito un patema, ora non ne sento più il bisogno, idem per mettere su una band per fare dei live, soprattutto quando sento e vedo determinate situazioni dove per suonare è più la fatica che il gusto.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 15/05/2024 ore 16:20:26
nel 2010 era ancora così, ho suonato con un gruppo Death Metal mi pare di giovedì, si iniziava presto ed alle 23 era già tutto finito.
si pagava l'ingresso al concerto oppure stavi in un'altra parte del locale.
e di gente ce n'era parecchia: suonavamo prima di un gruppo """famoso""" e la serata fu sold out.

ma lo stesso accade anche nel resto d'Europa, tranne che nei paesi mediterranei (come fa notare sotto l'utente melonstone): con lo stesso gruppo suonai in Germania, Francia, Svizzera, Olanda, Repubblica Ceca ed in tutti questi posti la gente veniva a sentirci nonostante fossimo sconosciuti e suonassimo infra settimana. senza parlare di come ci hanno trattati in tutti i locali: in alcuni posti c'era il camerino con frigo pieno di birre, tv, playstation, biliardo...

certo se pretendi di attirare l'interesse delle persone facendo suonare un gruppo su un palco 2x2 metri in una stanza di 20 metri quadri con il barista che fa anche il fonico, audio pessimo, acustica del cavolo, per forza la gente non ne vuole sapere.

a Prato anni fa c'era un locale famoso, una pizzeria con un grosso palco dove facevano suonare anche gente di un certo livello (ci ho visto Vai, Reb Beach, Stef Burns con Billy Sheehan, Thomas Lang), le serate erano sempre tutte piene ma poi la gente quando usciva a fumare o a fine serata stava fuori tra le case ubriaca a fare casino e rompere le palle ai vicini ed alla fine l'hanno chiuso...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 14/05/2024 ore 16:50:06
Per quella che è la mia esperienza, la situazione è piuttosto triste.
Nella mia città c'è un locale piuttosto frequentato, specie in primavera - estate, ha pure il palco fisso.
Siamo andati a proporci, il proprietario ci ha risposto: mi spiace facevo suonare un tempo, ma i clienti si lamentavano e ho smesso.
Patacca (sinonimo di bugia) colossale, perché ogni tanto qualcuno lo fanno suonare, forse ci ha preso per deficenti... questo per dirti con che soggetti si ha che fare.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 14/05/2024 ore 16:56:5
La mancanza di cultura musicale - secondo me - è una caratteristica (almeno in Europa) che accomuna i Paesi Mediterranei. La Spagna, la Grecia e l'Italia non sono poi così diverse, la band resta un sottofondo, nei locali si vogliono sentire cover "famose" altrimenti il pubblico fugge e si inizia a suonare ad orari impensabili.
Laddove invece si vuole proporre musica come linea artistica del locale, mancano le competenze. 8 anni fa ci esibimmo in un locale romano (non faccio il nome), ottimo palco, fonico del locale, addirittura buona strumentazione messa a disposizione. Soundcheck alle 19.00, dopo 2 ore di auto (non siamo romani nè laziali). Prima della cena (offerta) chiedo ai ragazzi dietro al bancone a che ora dobbiamo iniziare, e loro: non lo sappiamo, oggi il proprietario non c'è...
Intorno alle 10 arriva uno di questi 2 e ci fa pressioni per iniziare, anche se non c'era praticamente nessuno. Proviamo a ribellarci, ma la buttano giù pesante ed iniziamo. Mia cugina - che invece è romana - mi dice all'orecchio "guarda che stasera gioca la Roma, le persone arriveranno non prima di mezzanotte". Così facciamo il nostro repertorio davanti a 10 persone. Finiamo ed iniziamo a smontare. Intorno alle 1:00, inizia a riempirsi il locale e così, prima di andarmene, mentre ci pagano il cachet mi permetto di dire "ma perchè non avete atteso almeno le 23?" e loro "ma che ce ne frega a noi."
Il racconto - credo - la dice lunga...
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 15/05/2024 ore 06:30:38
Belle storie, ma purtroppo i tempi sono cambiati, e la musica anche, almeno da noi, un paese stupido a livello musicale, un paese ignorante dove guarda piu' all'immagine che al suono, e che pero' un tempo non era cosi', perche' quando la musica spingeva forte, parlo degli anni da fine 70 a fine 90, Milano aveva locali dove la musica la respiravi ( io parlo di Milano, ma solo perche' ci abito ) poi, la fine del vinile vera forma che veicolava camionate di quattrini, ha decretato la fine di ogni tipo e forma di investimento anche minimal, facendo si un poco alla volta, che persino quella forma di poca arte musicale rimasta in qualche locale, svanisse per sempre magari con la chiusura del locale stesso; vedi zona darsena. Oggi che musica si ascolta ? Io seguo un trio inglese da quando e' nato, i quali hanno girato mezza inghilterra se non tutta tra locali Pub dove si suonava e si continua a coltivare la passione per la vera musica, tanto che ora stanno iniziando ad avere successo essendo riusciti a farsi conoscere bene e in questo micro viaggio con loro, mi sono reso conto della vera differenza culturale con il nostro paese, in cui oggi, l'unica vera forma di musica suonata da un vero strumento un po' da tutti, e' la trombetta da stadio durante le partite. Battute a parte, non siamo messi bene, perche' nel mondo la musica sta girando, ma qua da noi, continuo a sentire ancora sta maledetta trap.. accompagnate da musiche sudamericane assieme a rumori di bottiglie rotte in continuazione WTF. ( sempre parlando di Milano zona sud. ma ancora per poco ). Spero solo che in altre parti da voi, la cosa sia un po' diversa, migliore. Ultima cosa, sempre parlando di dove viviamo io e mia moglie, la delinquenza notturna dilaga follemente e totalmente fuori controllo, e questo non predispone pienamente a spostarsi troppo per locali nelle ore notturne come una volta si usava fare normalmente. Saluti. ;-)
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 15/05/2024 ore 07:26:01
Negli ultimi 25 anni la situazione si è continuamente deteriorata e il Covid ha dato la botta finale. Molti locali sono spariti, non fanno più suonare o al massimo invitano un deejay che occupa meno spazio e dà la possibilità di mettere più posti. È cambiato il mondo, il pubblico usufruisce della musica usa e getta, tutto deve essere veloce, immediato e non c’è più l’abitudine di uscire a farsi un giro nel locale per vedere chi suona, ascoltare musica è
e fare due chiacchiere. Non darei nemmeno la colpa ai gestori perché parlando con alcuni di loro, semplicemente oggi non possono sopportare i costi della musica live di qualità perché al pubblico interessa poco. Io sono di Milano e negli anni ho visto chiudere fior fior di locali storici di musica dal vivo, non per mancanza di passione dei gestori o proprietari ma perché non stavano più in piedi economicamente. Oggi per suonare con costanza devi affidarti ad un’agenzia, fare musica di un certo tipo e suonare alle feste o ai matrimoni. Sad but true. Ciao Fab
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 16/05/2024 ore 12:05:19
il rock è poco ascoltato dai frequentatori di pub.
il rock non lo sa suonare quasi più nessuno.
i proprietari di pub guadagnano poco attualmente.
cosa pretendi? oggi si mette musica digitale. cento euro al dj, che si porta tutto in una borsetta.
poi, in futuro, chissà
Rispondi
di Farloppo [user #27319]
commento del 20/05/2024 ore 07:59:18
Sono nato le 1990 e abito in provincia. Il declino secondo me è iniziato verso la fine dei primi anni 2000. Ricordo che quando ero adolescente c'erano tantissimi locali che facevano musica live. Ok, cover, cachet ridicoli e palchi arrangiati, però si suonava. Ora è un disastro. Dal 2011 ho sempre suonato inediti e, alla fine, il grosso dei live proposti/fatti erano contest o qualche altra forma di pay to play. Nel 2018 siamo riusciti a suonare a Alborg in Danimarca: e lì lo stato dava incentivi economici per fare suonare band dal vivo (di inediti).
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