Il corso è stato davvero una rottura di coglioni esagerata, quello che ci hanno spiegato riguardo i nuovi applicativi che dovremo utilizzare è molto macchinoso e ancora non funziona al meglio: ci sto sbattendo la testa ma è dura.
Intanto mi sparo un pò di Frank Sinatra.
Dopo il lavoro mi esercito con il canto ma a casa non sempre mi è possibile: mia sorella studia per l'università, l'altra per i concorsi, mio padre, poverino, spesso lavora al turno di notte...
E' da un pò di tempo che ho preso l'abitudine di trattenermi, oltre l'orario di lavoro, nei sotterranei della mia azienda.
Di solito utilizzo la sala ping pong ma, essendo spesso occupata per l'attività principale a cui è preposta, mi sento costretto a sloggiare per trovare delle alternative.
Lo faccio per due motivi: evitare di infastidirli e sentirmi in soggezione.
Le cose che studio non sono sempre piacevoli da ascoltare e cantando senza accompagnamento lo sono ancora meno.
Finalmente, grazie ad alcune conoscenze con gli operatori dei servizi tecnici, ho trovato un ambiente in cui posso alzare un pò più la voce senza il pericolo di creare disturbo (almeno per il momento nessuno si è lamentato) e mi sto disciplinando maggiormente: dal lunedì al venerdì dalle 17:30 alle 19:15 sono sempre lì.
Per non dare nell'occhio ho smesso di portare con me la chitarra e, per intonarmi o comprendere le figurazioni ritmiche da eseguire, mi aiuto con il compositore del telefonino: non è una procedura ortodossa ma mi risulta molto utile.
Per ora sento ancora forti le mie limitazioni ma spero che darci dentro come sto facendo porterà i suoi benefici: a volte sento che mi sto avvicinando ai miei obiettivi mentre altre volte sento che mi sto allontanando dalla meta.