Anche se non partecipo attivamente come una volta ci sono. Sempre.
Leggo tutto: articoli, commenti, diari. Anche quelli che scompaiono.
Come qualche altro ha confessato è un pò come una droga: non ne posso fare a meno. Questo luogo mi ha dato tanto in termini di conoscenze e di informazioni ma, più di tutto, di amicizie.
Alcune sono diventate molto più che virtuali: con gli incontri e i camp il freddo della interfaccia grigiorossa scompare. Quando ti guardi negli occhi e condividi qualcosa di più delle battutine da bar ti appare tutto più chiaro.
Anche dalle parole scritte sul web ti puoi fare una idea di chi si trova lall'altro lato dello schermo. Salvo prendere cantonate.
La mia ragazza inizialmente non riusciva a comprendere l'importanza che davo a ciò che leggo qui sul sito: a volte mi vede allegro, altre triste, altre incazzato come una iena.
Secondo lei è sbagliato perchè non è la "vita vera", la realtà. Ho preso l'abitudine di parlare con lei di ciò che accade, le cose salienti che caratterizzano questa comunità. La coinvolgo perchè lei è entrata nel mio mondo e accordo è parte di questo mondo.
Quando è morto Glen la telefonai e piangevo come mi fosse morto un parente: quando spiegai il perchè finalmente le fu un pò più chiaro. Glen, con le dovute differenze, era uno come me: una persona animata da sogni, dalle difficoltà nel raggiungerli, dalla bramosia nel vedere realizzato il frutto del proprio lavoro. Una persona cazzarona e sensibile allo stesso tempo.
La sua fine prematura era una ingiustizia profonda che non riuscivo ad accettare. Proprio quando diventava finalmente la rockstar che sognava essere.
Ancora oggi penso che non sia giusto.
Per me gli "accordiani", le persone con cui ormai da anni dialogo e condivido una parte profonda della mia esistenza, sono molto importanti. Una famiglia.
Credo di essermi aperto più con voi che con gran parte della mia famiglia "di sangue": mi sentivo compreso e circondato da altri simili a me.
Ovviamente ci sono le eccezioni, non tutto è come appare, non tutte le amicizie sono sincere e "vere". Lo capisci con il tempo, te ne accorgi solo quando accade qualcosa che le mette alla prova.
Mi sembra che qualcuno abbia detto "se un amico smette di esserlo probabilmente non lo è mai stato".
Qualcosa del genere: se non se ne è andato del tutto c'è una persona più ferrata di me negli aforismi.
Ne ho viste tante in questi ultimi tempi, tante cose che mi hanno davvero fatto male. Rimango stupito da alcune cose: la mancanza di tatto di alcuni che dovrebbero dare il buon esempio. Le bambinate di altri con le loro sparate. I "me ne vado" detti a sproposito. Chi cancella la cronologia dei propri diari. Ma a che serve? A cosa serve cancellare ciò che si è scritto durante gli anni?
L'amarezza per ciò che succede in home page ci rende diversi e così tanto cambiati da non credere più in cio che si è stati?
Non lo so che senso ha. L'unico diario che ho cancellato era per togliere occasione di polemica: lo stesso spirito che mi spinge a non andare oltre il preview quando mi ribolle nelle vene la voglia di mandare affanculo qualcuno.
Ragazzi non fate gli stronzi e tornate sui vostri passi: che diavolo c'entra andarsene? A chi giova?
Continuerò a stare qui: nell'ombra e sempre con meno entusiasmo. Scriverò il mio diario di tanto in tanto, editerò qualche articolo, posterò qualcosa di mio quando mi andrà. Almeno fino a che non cambierà qualcosa.
Sono molto amareggiato ma non me ne vado: dopotutto questo è ancora il mio mondo.
Ciao,
Angelo