Sono tornato a casa per l'ora di pranzo ed oggi pomeriggio mi sono addormentato distrutto.
Mi sono alzato adesso ma sono ancora agitato: soprattutto perchè l'esito dell'esame lo comunicheranno la settimana prossima.
Dovrò aspettare Martedì o al più tardi Mercoledì prima di poter esultare (o piangere).
Mi sono presentato con largo anticipo e, a posteriori, so di aver fatto bene perchè la strada di lì a poco sarebbe stata molto trafficata.
Un telegiornale mi ha fornito quella che credo la causa: un vecchio palazzo sul lungomare di Salerno è crollato.
Fortunatamente le avvisaglie (crepe e scricchiolii) hanno permesso agli inquilini di evacuare le loro abitazioni in tempo.
Sembra non ci siano state vittime.
Come me, già dal primo mattino, buona parte dei candidati erano al conservatorio Martucci, struttura dedita ad orfanotrofio nel secolo scorso, che gode del bellissimo panorama sul porto.
Abbiamo dovuto aspettare l'arrivo dei membri delle commissioni prima di poter accedere all'interno e solo allora è stato fatto l'appello.
Non eravamo tantissimi ma essendo gli esami individuali ho dovuto attendere parecchio tempo prima di essere ascoltato.
Per di più, essendo uno degli unici due cantanti, siamo stati allontanati per attendere la conclusione di una prova che non ci competeva: il dettato melodico.
Nonostante io e Laura (l'altra cantante) avessimo fatto amicizia e ci fossimo messi a parlare per ingannare l'attesa sentivo sempre di più l'ansia che cresceva dentro di me.
Quando finalmente è arrivato il mio turno ero davvero un pò troppo carico di adrenalina.
Sono entrato in questa stanza con un pianoforte da un lato e le scrivanie dall'altro e dietro c'erano tre insegnanti.
Mi sono accomodato sulla sedia e mi hanno dato alcuni minuti per leggere il foglio con il solfeggio che era appoggiato sul tavolo.
Ho cercato di seguire tutte le dritte del mio insegnante, le stesse che sono scritte su alcuni dei libri che ho studiato: ho guardato i cambi di tempo, di chiave, le figurazioni ritmiche più complesse, gli abbellimenti ed ho riletto più volte il primo e l'ultimo rigo per iniziare e finire bene.
Quando hanno decretato finito il tempo a mia disposizione ho tirato un grande respiro ed ho cominciato a leggere.
La voce era un pò tremolante ma ho letto correttamente i primi due righi.
Dopo ho commesso un paio di piccoli errori senza perdere il tempo ma poi mi sono inceppato su una quartina in tre movimenti: eppure le conosco a menadito!
In quel momento uno dei professori mi ha detto, senza mai perdere un tono rassicurante, che dovevo tenere la mano destra che scandisce i movimenti in vista (la sinistra deve essere nascosta ed io lo avevo fatto con entrambe) e di non commettere errori nella lettura delle note perchè loro sono tenuti a non interrompere per questo motivo.
Ho chiesto venia ed ho ripreso da dove mi ero interrotto.
Ho finito l'esercizio facendo ancora un altro paio di errori, forse a causa della fretta di concludere la prova.
Mi hanno fatto così delle domande di teoria: che tipo di intevallo è Sol-Si, la scala minore armonica di La, l'accordo diminuito di Si, la sensibile della relativa minore di Sol ed altre che non ricordo.
Erano tutte domande semplici (più o meno) però in quel momento anche le banalità erano divenuti ostacoli enormi per me.
Devo anche ammettere che la teoria è stata la materia che ho un pò sottovalutato a favore del solfeggio e della prova cantata.
Sono riuscito grazie al ragionamento a rispondere quasi a tutto, e devo dire che hanno mostrato grande pazienza nel farmici arrivare.
Mi hanno fatto altre domande per darmi una opportunità in più e sono andate "benino".
Il solfeggio cantato è andato piuttosto bene: tranne un paio di note che avevo preso sbagliate appena sentivo ribadire quelle corrette dal pianista mi correggevo subito ed è andato piuttosto liscio.
Il maestro che suonava il piano mi ha dato una pacca sulla spalla per rassicurarmi (almeno credo).
Purtroppo la mia promozione dipende da tanti fattori: non ultima la media dei voti raggiunti dagli altri allievi.
Anche se sapevo che non mi avrebbero risposto ho domandato ugualmente se potevo farcela.
Purtroppo dovrò aspettare.
Adesso mi sono tolto un peso ma non mi sento ancora leggero come speravo.
Grazie comunque di tutto il sostegno che mi avete dato su queste pagine e dei messaggi e delle telefonate ricevute: siete grandi amici miei.