Ancora una volta ...
io ed i miei compagni di scuola ci siamo trovati per festeggiare i 30 anni di diploma.
Gli assenti ( giustificati ) erano solo tre.
Mi sono emozionato già all'inizio... io e Pietro alle 7,45 eravamo davanti alla scuola (l'incontro era alle 8,30).
Mescolati coi ragazzi che aspettavano di entrare in aula... ci siamo più volte domandati perchè eravamo lì così presto.
Poi dopo cinque minuti arriva Rocca Natale e via via tutti gli altri; alle 8,30 in perfetto orario anche i "tre ubriachi" che erano noti per i loro ritardi a scuola.
Gianni "storneggiato come sempre" è arrivato quando noi eravamo già in visita all'istituto.
Il nostro anfitrione è il nostro ex-professore di disegno tecnico, oggi vice preside dell'istituto "Omar" di Novara.
Si parte per un giro all'interno dell'istituto a visitare: a dire il vero non è da così tanto che non entriamo nella nostra scuola.
Qualche anno fa avevamo già avuto modo di vederne i cambiamenti.
L'emozione di varcare il portone però è sempre la stessa.
Ancora più divertente è lo sguardo stupito dei bidelli e dei ragazzi che si vedono passare davanti queste venti persone...
Entrare nelle aule e vedere i ragazzi, gli stessi ragazzi che ci portiamo dentro, ha portato i miei pensieri a quei tempi passati.
Ho pensato al loro futuro ed anche al mio, che non sono mai sicuro se ho imbroccato la direzione giusta; continuo a guardare nel passato, nel presente e cerco di immaginarmi il futuro.
Avevo preparato una piccola presentazione della giornata ed abbiamo sfruttato l'aula multimediale per proiettarla su schermo.
Anche stare dall'altra parte della barricata con tutti quei giovani che ti guardano è un po' imbarazzante.
Forse un professore dopo un po' se ne fa una ragione, ma il senso di responsabilità si fa forte (o almeno dovrebbe esserlo).
Quei ragazzi vorrebbero ( spero ) imparare qualcosa da te e molte volte non solo nozioni...
Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare professori che ci hanno trasmesso dei valori che vanno oltre alla semplice lezione scolastica, però ne abbiamo anche saputo fare tesoro!
E' stata una bella esperienza, comunque me la sono cavata bene.
Il pullman ci aspettava fuori dall'istituto e noi siamo saliti per la nostra vera prima gita tutti insieme!
La meta erano le Langhe e la zona di Alba: il programma è qui sul mio diario.
Trent'anni fa non si andava in gita scolastica a Londra, Barcellona, Parigi o in altre mete come si fa oggi...
Eppure non abbiamo sofferto per questo ed il nostro spirito di aggregazione è più vivo di quello di mio figlio che si è diplomato 4 anni fa e non sa neanche che fine hanno fatto i suoi compagni di scuola!
Partito il pullman, alla seconda curva abbiamo sfoderato le chitarre ed è partito subito il primo pezzo: " C'era un ragazzo, che come me... amava i Beatles e i Rolling Stones..."
L'autista all'inzio un po' stupito, ha capito l'andazzo e si è unito spesso ai nostri cori sguaiati !!
Prima sosta alla Cantina Albino Rocca, Barbaresco.
Qui una sosta per visitare e degustare del buon dolcetto, barbera e barbaresco... quattro chiacchere con la titolare che parla con un accento tedesco... peggio del Papa...
e poi via di nuovo verso il ristorante.
Ed eccoci al Ristorante “Al Castello”, Santa Vittoria d’Alba.
Qui il brusìo (io direi caciarra) è out limits, per fortuna avendolo previsto ci siamo fatti dare una saletta riservata.
Momenti indimenticabili perchè ri-emergono i ricordi di scuola e l'amarcord delle cretinate più assurde.
Degna conclusione con una torta di nocciole recante un grande " 30 " che suggella l'obbiettivo raggiunto, tutti che vogliono far la foto cingendo ( son stato bravo a trovar 'sta parola) la malcapitata cameriera.
Ripartiamo e ripartono le schitarrate... riemerge anche " Una Miniera " dei New Trolls ripetuta poi durante il viaggio come un refrain continuo tra un pezzo e l'altro.
Arriviamo alla Cantina F.lli Barale, Barolo.
Due giovani ragazze ci accolgono ( Eleonora quanto sei carina e quanta passione c'è nei tuoi occhi per il tuo lavoro...) e ci spiegano i segreti del buon vino.
Quasi tutti ammirano le due belle ragazze e Roberto si lancia in una disquisizione con una di esse.
La ragazza ha degli stupendi capelli "pel di carota " naturale e Roberto la mette al corrente che si sta perdendo il gene responsabile di questa colorazione...
Ennio suo amico d'infanzia è da molto che vorrebbe sopprimerlo, ma ormai sa che questo amico gli è indispensabile: con lui la risata è garantita.
La ragazza si chiama Valentina, e contattata da me via e-mail ha risposto quanto segue:
"Grazie mille!
Siamo state contente di potervi presentare i nostri vini.
Devo chiedere scusa....non mi sono degnamente presentata. Mi chiamo
Valentina.
E' stato fantastica vedere come siete ancora uniti. Eravate e siete una
splendida classe. Complimenti.
Speriamo di potervi presto ospitare nuovamente nella nostra cantina.
Vi ringraziamo ancora tanto.
A presto.
Valentina "
Si riparte, stavolta verso casa: il coro si fa più compatto e, rinvigorito dal barolo, trova le seconde, le terze e le voci "diverse" in pezzi tipo "Anima mia" o "Uomini soli"...ed ancora "Una Miniera", "Quella carezza della sera", mentre si è fatta notte ed i fari del pullman illuminano la striscia bianca dell'autostrada...
Mi sembra quasi di essere in turnè con una compagnia teatrale di mia conoscenza...
quando con il furgone carichiamo gli strumenti e la band viaggia per conto suo!
Non siamo ancora partiti che già mi son già scordato gli anni che ho !
Giusto ...Moonlite ? Che ne dici ?
Queste cose, credetemi, fanno bene al cuore e alla mente, ti fanno sentire meglio, molto meglio.
Ed oggi mi sento più ragazzo del solito, continuo ad amare sia i Beatles che i Rolling Stones...anche se i secondi mi son sempre piaciuti un po' meno.
Non ho un briciolo di voglia di lavorare... ed ho scritto questo.
Paolo.