Non ho mai creduto a questa interpretazione della vita, mi fa orrore la sua banalità. E troppo bassa e banale è la resa. Umana, vero, quindi comprensibile. Nondimeno, bassa e scontata. TROPPO FACILE. Bisogna avere il coraggio di dirselo, che non è così, bisogna saper opporre una interpretazione diversa.
La vita è come le reagisci, se credi solo nella mente del singolo raziocinante.
E' come la subisci, se ti limiti a sentire una mente globale.
E' divina, se riunisci in una esperienza armonica il sentimento e il pensiero. E per questo, la musica è uno dei ponti privilegiati verso un uomo nuovo che ancora non esiste. C'è chi lo chiama l'uomo della ragione partecipativa, altri della mente ecologica. Lo evocano gli artisti nelle loro opere più elevate, nell'esperienza culturale umana.
E' solo una traccia di pensiero, delle molliche che a qualcuno possono essere utili. Ma comunque: non arrendiamoci alla banalità. Viva Frau Musica.