Cari Amici buongiorno. Avrete notato che il titolo non parla di manutenzione ,pratica su cui si sono sparsi fiumi di parole,bensì di conservazione nel tempo. Sono arrivate fino ai giorni nostri chitarre con 50 e più anni di età e vi posso assicurare, per esperienza diretta, che in questo periodo non hanno visto granchè di cure. In pratica, per la tastiera, è preferibile che sia secca piuttosto che impregnata soprattutto da sostanze assolutamente non idonee! Su queste vorrei spendere due parole:
ACQUA: deve stare lontana da tutta la chitarra come l'acqua santa dal diavolo:per il body è assolutamente deleteria ed ancora di più per la tastiera. Mi spiego meglio: il maggior nemico del manico è il SUDORE. Questo riesce ad infiltrarsi fino sotto i tasti e riesce a SOLLEVARLI. Ecco perchè è più facile trovare una chitarra con qualche anno che abbisogna del rifacimento della tastiera NON perchè i tasti sono consumati, ma perchè alcuni di essi sono più alti e le corde friggono: esperienze di un Liutaio! L'acidità del ns. sudore(variabile da persona a persona) compie una azione distruttiva sia che sul legno che su corde e frets.
OLIO DI OLIVA: è un olio vegetale destinato con il tempo ad ossidarsi,inacidirsi e non conosciamo assolutamente che effetto potrà fare poichè in tanti anni non ho mai letto una parola che consigli il suo uso e se anche se il miglior Liutaio del mondo dicesse che è ottimo,non lo userò mai! Quindi, secondo me, la pratica migliore per la CONSERVAZIONE della tastiera e che da almeno 30 anni seguo senza mai aver rilevato il minimo inconveniente sarebbe questo per non avere oggi legni lucidissimi e domani chissà...!
Tastiera in acero:Solo polish detergente LIQUIDO che si usa anche per il body!
Tastiera in palissandro o ebano:dopo avere ben tolto lo sporco a SECCO ravvivare con Lemon Oil in quantità minima oppure con UNA goccia di olio paglierino: si aspetta qualche secondo e poi togliamo subito l'eccesso!
Grazie per avermi seguito. A.