Come molti di voi già ahimè sanno, sono affetto da questa malattia.
La diagnosi mi era stata fatta un mesetto fa solo attraverso un video da me mandato ai medici spagnoli.
Però, per non lasciare nessuna strada impraticata, ho seguito anche quello che il centro per musicisti di Firenze mi aveva consigliato, cioè andare da una dottoressa specializzata in riabilitazzione per musicisti di Firenze molto esperta. E' l'unica in Italia che conosce davvero questa malattia e che lavora per curarla (ha tra i suoi pazienti musicsti italiani molto famosi, ho visto foto e video allucinanti).
Bene oggi sono andato. La visita è stato molto di più, è durata più di due ore nelle quali mi ha visivamente diagnosticato la distonia focale all'anulare e ha visto che, oltre all'anulare distonico, il mio dito medio è il dito "compagno", cioè si perde anche lui per cercare di sopperire al problema dell'anulare.
Mi ha fatto una lunghissima intervista per capire come sia la mia posizione psicologica: da ciò è venuto fuori che i tanti problemi che ho avuto e che perdurano anche oggi, morte di mio padre, problemi economici ecc., sono stati una causa fortissima dell'insorgere della malattia.
A questo si è unito un mio stupido modo di esercitarmi: in alcuni periodi, avendo poco tempo per suonare, soprattutto la notte, comprimevo i tempi di esercizio saltando il riscaldamento e/o non facendo dovute pause, esercitandomi in modo quasi ossessivo (anche a mia insaputa).
Queste due cause hanno portato alla distonia.
dopo di ciò, mi ha fatto una lezione su cosa è la distonia focale, su come si presenta, sui vari gradi della patologia ecc.
Successivamente mi ha fatto una visita posturale a torso nudo e mi ha filmato mentre provavo a suonare per capire per bene dove fosse il problema.
Dopo ciò mi ha detto come per lei ora dovrei procedere:
-per prima cosa uno psicologo che, anche se io non lo reputo necessario, mi potrebbe davvero essere utile.
-secondo mi ha fatto un tutore specifico per il dito "compagno" il medio, per tenerlo fermo in una determinata posizione mentre faccio degli esercizi alla chitarra.
In teoria dovrei tornare da lei fra un mese per vedere come proseguire.
La cosa però fondamentale, e me lo aspettavo avendo parlato con altri musicisti distonici, è che questa dottoressa mi ha detto che da questa malattia non si guarisce. Si può migliorare ma non guarire.
Questo è il punto cardine: io ho parlato con tre musicisti guariti grazie ai due centri spagnoli. E ho parlato proprio con questi due centri spagnoli (i due centri di cui ho parlato nei miei precedenti post), i quali mi hanno confermato che si guarisce, si può guarire.
Ecco che ora, dopo aver avuto la conferma e dopo la visita di oggi, sono ancora più intenzionato ad andare in Spagna il prima possibile.