Ed eccoci, come quando si inizia il racconto di un viaggio, lungo o corto che sia, bisogna fare delle piccole premesse. Questi articoli non sono assolutamente professionali e non vanno presi in parola al 100% perché non sono assolutamente un professionista, anzi sono solo un ragazzo che si sta divertendo con il DIY e vuole condividere la propria esperienza su Accordo.it dato che come sito di musicisti è fantastico, ma ancora sul DIY non è ben fornito!
Sbrigate le premesse iniziamo col dire che DIY significa dall'inglese Do It Yourself e che facendo semplici ricerche su google con frasi del tipo "DIY guitar effect" oppure "guitar effect scheme" si possono trovare una miriade di risultati, tanto che a volte da quasi fastidio ci sia qualcuno che chieda ancora lo schema del big muff..( esempio pratico per lo schema del big muff "DIY big muff scheme"). Ma se siamo così avversi a zio google possiamo sempre andare a cercare direttamente in alcuni siti tra i quali tonepad.com , diyitalia.eu , diystompboxes.com e molti altri.
Una volta individuato il pedale che vorremmo costruirci avremo davanti uno schema di componenti elettrici (vi invito già a documentarvi sui componenti, per la spiegazione rimando ad una delle prossime puntate dove espliciterò meglio i concetti, ma una infarinatura di base potete già farvela) e oltre lo schema se tutto va bene avremo anche la nostra PCB già pronta. PCB, dall'inglese Printed Circuit Board, è in sostanza il circuito bello e pronto per esser "inciso" su una basetta, già studiato in modo da porre agevolmente i nostri componenti su di esso e renderci a tutti gli effetti esenti dalla fase di progettazione. Ma come facciamo a trasferire questa PCB su una basetta? E soprattutto che basetta dobbiamo usare? Le tecniche principali di trasferimento delle PCB, a livello casalingo, sono due: tramite bromografo, detta fotoincisione oppure tramite press 'n peel. Vorrei prendere in considerazione la seconda perché per esperienza personale mi è sembrata la più semplice ed economica, in fondo il DIY oltre al piacere di costruirsi un pedale è anche un modo per risparmiare..a volte!
Vediamo in cosa consiste questa tecnica press 'n peel. In pratica si usano dei particolari fogli di acetato rivestiti di una sostanza blu su un lato, in tale lato si esegue la stampa della nostra pcb e poi tramite una semplicissima "stirata" (si si proprio quella che fanno le vostre mamme, mogli, compagne o morose) si trasferisce la pcb sulla vostra basetta ramata.
Ma partiamo con ordine, abbiamo bisogno di:
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Il disegno della PCB - gratis;
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Basetta ramata (in vetronite) - 1,50 euro;
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un foglio press 'n peel - 2 euro;
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Smalto per unghie anche colorato - le vostre mamme, mogli, compagne o morose ne hanno una tonnellata, rubatene pure uno..
per ora può bastare! Il processo inizia con la stampa della PCB sul foglio PnP (press 'n peel) che di norma è un A4 e ma la cosa davvero importante è che la stampa venga fatta tramite una stampante a toner, come per esempio le fotocopiatrici delle copisterie, perché il toner è una polvere e si depositerà sul nostro PnP e poi si trasferirà direttamente sulla basetta. Per esperienza personale nelle copisterie vi chiederanno se quel foglio blu è in grado di distruggergli la fotocopiatrice, voi rassicurateli dicendo che è come se fosse un foglio normale! Una volta stampata la nostra PCB sul foglio PnP sul lato ruvido siamo pronti per il trasferimento. Laviamo accuratamente la basetta di rame con acqua e diamo una leggera passata alla stessa con una spugna a paietta cercando di non toccare più con le dita la faccia della basetta con il rame, il lavaggio e la sfregolata con la paietta servono per eliminare lo sporco e il grasso che la pelle deposita sul rame. Ora scaldiamo il ferro da stiro a temperatura massima e programmandolo che non faccia uscire il vapore ( alcuni di noi uomini può non sapere di averlo in casa, c'è ve lo assicuro! ). Poi appoggiamo la basetta sull'asse da stiro con la faccia con il rame verso l'alto, appoggiamo un panno su di essa e sopra il panno appoggiamo il ferro da stiro per circa un minuto e mezzo, tale operazione serve per riscaldare il rame. Poi togliamo il panno e appoggiamo il nostro foglio PnP dove abbiamo stampato la PCB con la faccia ruvida verso il basso, quindi il lato dove c'è la stampa sarà a contatto con il rame, appoggiamo nuovamente il panno e quindi mettiamo sopra il ferro da stiro, tenendo premuto, per sei minuti. Vi dico che i sei minuti sono un tempo indicativo, io ho buoni risultati con questo tempo ma nulla vi vieta di fare delle prove. Benissimo dopo i sei minuti possiamo spegnere il ferro da stiro ( che strano aggeggio che è! ), levare il panno e aspettiamo che si raffreddi la basetta con il foglio PnP attaccato. Una volta raffreddati iniziamo a staccare il foglio dalla basetta partendo da un angolo e proseguendo delicatamente, vedremo man mano che il toner resterà depositato sulla basetta e sul foglio PnP quelle aree diventeranno trasparenti. Il miracolo è compiuto, in parte, e siamo riusciti a trasferire la PCB sulla nostra basetta ramata...in pratica siamo ad un passo dalla meta, ma osservate attentamente il circuito trasferito è completo? Probabilmente no, molte volte alcune aree non si staccano dal foglio PnP e quindi non vengono trasferite sulla basetta ed è qui che entra in azione quell'amico puzzone delle nostre donne: lo smalto per unghie! Nei punti nei quali non si è trasferito il toner correggete con dello smalto per unghie andando a disegnare le porzioni di circuito mancanti. Certamente devono esser piccoli difetti, altrimenti non ce la fate! E se il trasferimento fa schifo o non è andato a buon fine? Prendete un goccio di acetone, un po di cotone e cancellate ciò che si è trasferito sulla basetta e ricominciate da capo! Una volta eseguito un buon trasferimento possiamo tagliare la porzione di basetta in cui abbiamo trasferito la PCB e ci restano solo due fasi: l'incisione e la foratura.
L'incisione è una fase delicata non tanto per la difficoltà ma quanto per la "pericolosità", perché l'agente che andremo ad usare è il cloruro ferrico o percloruro ferrico che è nocivo, irritante, macchia la pelle (temporaneamente), macchia i vestiti (indelebilmente) e soprattutto CORRODE I METALLI quindi attenzione ai lavandini di casa.
Abbiamo bisogno di:
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Percloruro ferrico - 5 euro di 700 grammi solitamente si trova in grani e bisogna diluirlo in acqua secondo quanto indicato nella confezione;
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Un contenitore di plastica adeguato a contenere la basetta di rame;
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guanti di plastica;
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carta assorbente;
Una volta preparato il percloruro ferrico, non in quantità eccessive ma solo quanto basta, in un recipiente di PLASTICA (ve lo ripeto perché se lo mettere in un contenitore di ferro o alluminio o un altro metallo dopo 3 minuti vi trovate il fondo fuso) immergiamo la nostra porzione di basetta con la PCB trasferita con il lato di rame verso il basso. L'ideale sarebbe non far toccare il fondo alla basetta, ma tenerla sospesa in qualche modo, però funziona lo stesso non vi preoccupate. Ora attendiamo circa venti minuti, ma il tempo è del tutto indicativo perché dipende dalla concentrazione del percloruro, da quante volte è stato usato e dalla temperatura che sarebbe meglio tenere intorno ai 25 gradi. Ogni tanto controllate e vedrete che il rame intorno alla PCB trasferita pian piano se ne va. Una volta completata l'operazione sulla nostra basetta rimarrà solo la nostra PCB, asciugate accuratamente con della carta assorbente e quindi lavate sotto acqua corrente. Poi eliminate il toner dalla basetta con un po di acetone e del cotone. La vostra esclamazione sarà: "WOW, un circuito professionale!!" Ora ci resta soltanto da effettuare i fori, per i quali vi consiglio di utilizzare un trapano a colonna e una punta da ferro, la più sottile possibile. Quando scendete con la colonna procedete con molta calma perché se premete troppo si spezzerà la punta. Una volta fatti tutti i forellini come indicato sullo schema la vostra PCB è pronta.
ACCORGIMENTI E CONSIGLI PRATICI
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La PCB deve esser speculare sullo schema per poi esser trasferita diritta;
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Non tagliate i fogli PnP, altrimenti alcune fotocopiatrici non riescono più a tirarlo su, potete stirarlo tranquillamente intero e poi effettuare altre stampe;
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Non fate una stampa sola, potreste trovarvi a dover ricominciare e perder tempo per ritornare in copisteria;
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La PCB deve esser stampata in scala 1:1;
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Il percloruro macchia davvero vestiti e pelle perciò usate guanti di lattice e indossate abiti adeguati;
Alla prossima puntata...