George Soros, finanziere statunitense con padre ebreo, conosciuto anche come distruttore di Sterlina e Lira italiana per i pesanti attacchi speculativi del 1992 che portarono tra l'altro alla perdita del 30% del valore della nostra moneta, pare un personaggio assai controverso.
Me ne interesso così, brevemente, e vi riporto in tempo reale il risultato della mia ricerca.
A George Soros, qui in foto, si attribuiscono le parole che seguono:
«Sono certo che le attività speculative hanno avuto delle conseguenze negative. Ma questo fatto non entra nel mio pensiero. Non può. Se io mi astenessi da determinate azioni a causa di dubbi morali, allora cesserei di essere un efficace speculatore. Non ho neanche l'ombra di un rimorso perché faccio un profitto dalla speculazione sulla lira sterlina. Io non ho speculato contro la sterlina per aiutare l'Inghilterra, né l'ho fatto per danneggiarla. L'ho fatto semplicemente per far soldi».
Un anarcoide penserete voi, che prova a piegare le parole a suo comodo. Questo personaggio tuttavia ha avuto un maestro di un certo pregio, Karl Popper, e viene considerato un filantropo in numerosi contesti: impegnato attivamente nell'abbattimento del regime comunista sovietico, nell'integrazione dei Rom in Europa, critico della politica di GW Bush come nemica della società aperta, addirittura CRITICO DELLA GLOBALIZZAZIONE! Dove
(cito da Wikipedia) , egli afferma che l'attuale sistema di speculazione finanziaria insidia un sano sviluppo economico in molti paesi sottosviluppati. Soros individua la fonte di molti dei problemi della contemporaneità in ciò che definisce come il fondamentalismo del mercato. Il suo porsi in maniera critica nei confronti di molti aspetti della globalizzazione lo hanno reso una figura controversa. Per Victor Niederhoffer : "Soprattutto, George credeva anche allora in una economia mista, in cui operasse una forte autorità centrale internazionale il cui compito fosse di correggere le distorsioni causate da un eccessivo individualismo".
Sostanzialmente questo individuo veste panni moralmente contraddittori, e in un modo spudorato, alla luce del sole; ma siccome non credo sia un'idiota mi chiedo come diavolo agisca, in base a cosa, ammesso di poter dare per scontato un sano equilibrio mentale del soggetto.
Ebbene, senza citare lo Zarathustra o altre cose complicate e nebulose dall'opera di Nietzsche, passo per il personaggio "The Comedian", "il Comico" dal grandioso fumetto "The Watchmen", personaggio in tutto ispirato all'opera del folle di Röcken. Cosa definisce la visione e l'agire de "il Comico"?
Il mondo gli fa schifo, ritiene (dagli torto!) che la società e l'uomo quali sono oggi debbono tramontare, il prima possibile. E allora invece che lamentarsi in pantofole, o lottare contro il male fingendosi il buono che non è, riconosce in sé quella matrice di marcio, la mette in evidenza al parossismo; si getta nella mischia, e veste i panni di una caricatura dello spirito della sua epoca. Caricatura in quanto spinge all'estremo i difetti dell'uomo attuale (forse per fare spazio alla speranza di un uomo nuovo). Questa caricatura permette al male di essere visto in tutta la sua distruttività, operazione indispensabile perché l'uomo si scuota e veda le conseguenze del suo pensiero: il Comico massacra civili in Vietnam e lo fa col sorriso sul volto ma lo sguardo follemente consapevole. Un paradosso, certo. O uno scherzo, "It's all a joke" dice in punto di morte.
Così Soros? Da una parte attacca popolazioni (non solo il sistema bancario), dall'altra quando interrogato sul problema del terrorismo internazionale spiazza così: "Solamente riconoscendo che la guerra al terrorismo non può essere combattuta finanziando la guerra. Dobbiamo, naturalmente, tutelare la nostra sicurezza; ma dobbiamo anche eliminare le ingiustizie di cui il terrorismo si nutre... Il crimine richiede lavoro di polizia, non azione militare."
PS: come ho anticipato non ho approfondito la figura in oggetto, ma parlo sulle tracce rinvenute fin qui.